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Cronaca Tolentino

Tolentino, quattordici anziani terremotati a rischio "deportazione" - FOTO e VIDEO

Tolentino, quattordici anziani terremotati a rischio "deportazione" - FOTO e VIDEO

Soli, senza famiglia, senza casa e disorientati. 

Ed ora anche a rischio "deportazione" forzata o indotta. 

Questa l’amara vicenda dei 14 anziani rimasti ospiti presso i locali dell’oratorio della Chiesa di don Jacopo presso stazione di Pollenza nel versante del comune di Tolentino. 

Dopo il terremoto di ottobre 2016 erano 40 gli anziani terremotati che hanno trovato riparo presso la struttura religiosa. Ora i 14 rimasti hanno ricevuto una sorta di "sfratto" dal comune di Tolentino. 

Ieri sera, da quanto raccontano, una persona del Comune si è infatti recata presso l’oratorio per comunicare loro che entro una settimana dovranno trasferirsi presso il villaggio dei containers allestito dall’amministrazione, perdendo altrimenti il diritto di richiedere il contributo per l’autonoma sistemazione o una casetta di legno. Nessuno di loro ha mai fatto domanda per essere trasferito nei containers.

Inoltre domani gli uomini della Protezione Civile, che hanno provveduto finora a cucinare per gli anziani, serviranno loro l’ultimo pasto in quanto si ritiene terminata l’emergenza. 

Non si sa poi chi cucinerà per loro. 

Si consideri che si tratta di persone non autosufficienti, chi con problemi di deambulazione, chi con disagi dovuti all’incontinenza o addirittura disabilità. 

 

Il signor Mario Eleonori, pensionato ospite della struttura, si è coraggiosamente mosso per far valere i propri diritti. Nessuno ha mai informato questi anziani sulle procedure da seguire per poter rientrare nelle proprie abitazioni, dichiarate inagibili solo per effetto dell’ordinanza del sindaco ma non ancora verificate con scheda Fast o Aedes. 

Fatto ancora più grave in quanto alcune, come quelle del signor Mario, potrebbero essere risistemate in poco tempo in quanto caratterizzate da danni lievi. 

Nessuno di questi pensionati è stato poi finora messo in condizioni di fare domanda per ottenere il contributo per l’autonoma sistemazione che permetterebbe loro di contribuire alle spese dell’oratorio su riscaldamento, personale per cucinare e per assisterli quotidianamente.

In seguito al rifiuto degli anziani di lasciare l’oratorio, di cui il parroco ha confermato la disponibilità, questa sera tra le 18 e le 19 si terrà presso la struttura un incontro parrebbe addirittura con il Sindaco Pezzanesi per chiarire la situazione. 

E lo stesso don Jacopo sembrerebbe aver chiesto al vescovo di poter utilizzare i locali come una sorta di ostello dove gli anziani potranno restare finché vogliono. 

Parliamo di persone anche di oltre 90 anni che verranno private di un equilibrio già minato duramente dalla vicenda terremoto e parzialmente costruito in mesi nell’oratorio. Anziani che, oltre ad essere disorientati per essere stati sradicati dalle loro case e dalle piccole abitudini quotidiane per loro di fondamentale importanza, rischiano di perdere le poche certezze cui restano aggrappati.

Trasferire queste persone nei containers vorrebbe dire privarli della loro dignità, in quanto non sarebbero seguiti da nessuno e si troverebbero a condividere i servizi igienici con persone di differenti età e prive dei loro problemi, senza considerare che il trasferimento avverrebbe nel periodo più freddo dell’anno ed in strutture sperimentate per la prima volta. 

Su anziani… !? 

 

 

 

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