Lutto a Matelica.È venuto a mancare questo pomeriggio Luciano Beniani, il noto imprenditore che gestiva da quasi vent'anni la discoteca Much More, tappa fissa del divertimento dell'entroterra, ed il Covo Nord Est all'isola di Ponza. Un malore improvviso lo ha colpito qualche ora fa mentre si trovava nei pressi di una tipografia di Matelica assieme ad alcuni collaboratori. All'improvviso si è sentito male, ha perso i sensi ed si è accasciato a terra. Così chi era con lui ha allertato immediatamente i soccorsi, ma per l'uomo, che aveva 58anni, non c'era più nulla da fare. I sanitari giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Luciano Beniani lascia la sua famiglia e i tantissimi amici e conoscenti nonché la folta clientela del Much More, locale ormai storico dell'entroterra maceratese. Quasi una tradizione festeggiare nel suo locale la notte di Natale, il martedì di Carnevale ed Halloween. La notizia della sua scomparsa si sta diffondendo in queste ore tra tutti quelli che, in un modo o nell'altro, durante la sua poliedrica attività lavorativa più che ventennale, lo hanno conosciuto, destando un profondo cordoglio.
La segnalazione di una cittadina ha consentito ai carabinieri di arrestare un ladro praticamente in flagranza di reato.E' successo questo pomeriggio in viale Vittorio Veneto, a due passi dal passaggio a livello, quando una signora ha chiamato i carabinieri dopo aver visto un tizio che, indossando un cappuccio, aveva scavalcato la recinzione di una casa e si stava introducendo al suo interno. Nel giro di pochissimo tempo sul posto è intervenuta una pattuglia con il maggiore Lamusta che, seguendo le segnalazioni della donna, sono riusciti a scoprire il malvivente che nel frattempo si era nascosto in un ripostiglio esterno all'abitazione. Addosso aveva un cacciavite.Grazie al tempestivo intervento dei militari, non era ancora riuscito ad entrare nella casa dove vivono due anziani, marito e moglie con la signora costretta a letto.Il ladro, G.S., albanese di 22 anni, pregiudicato, è stato arrestato e portato in caserma per le formalità di rito.(nella foto il momento in cui il malvivente è entrato nella recinzione interna della casa)
Nel pomeriggio di domenica, gli agenti di Polizia sono intervenuti all’interno di un bar di Civitanova, dove poco prima era entrato un uomo con una mazza da baseball in mano.Sul posto gli operatori hanno identificato l'uomo, un 47enne residente in città, già conosciuto alle Forze dell’ordine, il quale gesticolava e discuteva animatamente con degli avventori, impugnando la mazza da baseball, per il cui porto non era in grado di fornire giustificazioni plausibili.Per questo motivo, è stato denunciato a piede libero alla competente autorità giudiziaria per porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.
Si susseguono i casi di avvelenamento nel territorio di San Severino Marche per ingestione di veleno per lumache, letale per cani e gatti anche a piccole dosi. Poco chiare le modalità ma stando alle ricostruzioni dei padroni degli animali in quasi tutti i casi il veleno non è stato ingerito durante passeggiate fuori casa, bensì all’interno del proprio cortile. Situazione questa a dir poco preoccupante dal momento che gli episodi che dovrebbero diminuire sembrano invece farsi più frequenti quanto sconcertante, vista la precisa volontà di chi somministra il veleno di uccidere l’animale con metodi a dir poco brutali e tra atroci sofferenze. Per non parlare poi della possibilità che i bocconi avvelenati vengano raccolti ed ingeriti dai bambini presenti in casa.L’appello che possiamo fare è quello di fare molta attenzione: controllare il giardino quotidianamente, non lasciare il vostro cane girare da solo e soprattutto imparare a riconoscere i sintomi che si manifestano tramite vomito di sostanza bluastra e schiumosa, convulsioni e movimenti involontari (serramento delle fauci e “pedalamento” degli arti inferiori). Qualora notiate uno di questi sintomi recatevi repentinamente dal veterinario più vicino o, se impossibilitati, cercate di far rimettere l’animale somministrandogli acqua e sale o acqua ossigenata. Fondamentale è la tempestività, più l’intervento sarà veloce più l’animale avrà possibilità di salvarsi.Purtroppo, uno degli ultimi casi di avvelenamento è finito con il decesso della piccola cagnolina che dopo aver ingerito veleno (non accidentalmente) ed essere entrata in coma è mancata qualche ora dopo. Ora, se non è possibile mettere un freno alle barbarie di alcuni esseri umani, anche difficilmente definibili tali dal momento che hanno bisogno di avvelenare esseri indifesi per sentirsi bene, quello che possiamo fare è segnalare alle autorità qualsiasi situazione o bocconi sospetti. L’uccisione e il maltrattamento degli animali sono puniti dagli articoli 544 bis e ter del codice penale con reclusione fino a due anni e con multe fino a 30 mila euro ma è necessario collaborare e denunciare.
Un agente di polizia ha rischiato di essere investito da un'auto risultata rubata, mentre cercava di imporre l'alt per un controllo.Il grave episodio si è verificato sabato notte: una autovettura “Grande Punto”, che percorreva la S.S. 16 nel centro urbano di Civitanova, sorpassando irregolarmente e a forte velocità gli altri veicoli, non ottemperava all’alt della pattuglia di Polizia Stradale, rischiando di investire uno degli operatori, tanto da andare ad impattare con la propria autovettura contro la paletta di segnalazione sporta verso la sede stradale al fine di impartire l’alt.Il conducente si è dileguato imboccando una via laterale del centro urbano. Dai primi accertamenti svolti, l’autovettura è risultata rubata, pertanto sono attualmente in corso accertamenti di polizia giudiziaria per risalire all’autore della pericolosa condotta.
Tragedia intorno alle 19.30 di oggi lungo la strada che da Passo Sant'Angelo porta a Sant'Angelo in Pontano. Un uomo di Sant'Angelo in Pontano, Gino Francia, ha perso la vita a seguito di un drammatico incidente.Quasi certamente a causa del fondo stradale viscido per la pioggia, l'uomo ha perso il controllo della sua auto all'altezza di un ponte e, dopo aver sfondato la recinzione laterale, è precipitato per oltre dieci metri con la macchina che si è capovolta, schiacciandolo letteralmente all'interno.Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118, ma per l'uomo ormai non c'era più niente da fare. I pompieri stanno ancora intervenendo con una autogru per recuperare l'auto e la salma della vittima. Per i rilievi sono intervenuti gli agenti della Polizia Stradale.L'uomo lascia tre figli, titolari di un'impresa edile a Sant'Angelo in Pontano.
Quattro nuovi casi di listeriosi umana sono stati segnalati nelle Marche: accertamenti sono in corso per verificare se sono collegati allo stesso ceppo individuato per un gruppo di casi registrati nella regione dallo scorso maggio, due dei quali con esito mortale, gruppo nel frattempo da 13 a 17 casi. Le nuove segnalazioni, due in provincia di Macerata, due in quella di Ancona, riguardano persone di età variabile da 52 a oltre 80 anni, tutte sofferenti di patologie precedenti o immunodepresse. Una donna del Maceratese, con un quadro clinico critico pregresso, è stata ricoverata in Rianimazione. Le indagini riguardano le possibili fonti di infezione: le Listeria è un batterio molto diffuso nell'ambiente, ubiquitario e 'opportunista', tollerato entro limiti fissati dalle norme europee anche negli alimenti; in condizioni normali è sufficiente un antibiotico per sconfiggere l'infezione, mentre può rappresentare un rischio per persone debilitate o immunodepresse.Le Autorità competenti locali, regionali e ministeriali, con il supporto dell'Istituto Superiore di Sanità, Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise (in qualità di Laboratorio Nazionale di Referenza per Listeria monocytogenes), stanno lavorando insieme per individuare le fonti di contaminazione degli alimenti che hanno determinato un incremento dei casi di listeriosi umana nelle Marche a partire dal maggio 2015. Fino al 25 febbraio 2016 - rende noto la Regione Marche - i casi umani identificati come appartenenti al medesimo gruppo (cluster) d'infezione sono in totale 17 (inizialmente erano 13, di cui due chiusi con altrettanti decessi), compresi cinque emersi nel 2016. Da gennaio sono stati inoltre registrati 2 casi sporadici non riconducibili al medesimo ceppo di Listeria monocytogenes e 4 casi per i quali gli accertamenti molecolari sono ancora in corso.Non si segnalano ulteriori decessi e i nuovi casi riguardano quasi esclusivamente persone affette da patologie o condizioni debilitanti o che erano in terapia con farmaci che riducono la risposta immunitaria.Il 24 febbraio 2016 il Laboratorio Nazionale di Referenza per Listeria monocytogenes ha concluso la prima parte delle analisi sui campioni prelevati il 3 febbraio 2016 presso il salumificio marchigiano di Monsano, confermando la presenza del ceppo di Listeria monocytogenes, caratterizzato da un medesimo profilo genetico (tramite metodica PGFE e sequenziamento totale del genoma batterico) di quello responsabile di alcuni casi umani.Sono inoltre stato individuati attraverso le indagini epidemiologiche, altri stabilimenti di produzione collegati allo stabilimento di Monsano salumificio marchigiano, nei quali sono stati effettuati campionamenti ambientali e dei prodotti alimentari, le cui analisi sono tuttora in corso. E proseguono le indagini su tutti gli altri operatori alimentari potenzialmente collegati alla ditta di Monsano.Ad oggi - fa sapere la Regione Marche -, a causa dei lunghi tempi di incubazione della forma sistemica di malattia (70-90 giorni) e della complessità nella completa identificazione dell'origine delle contaminazioni ambientali ed alimentari, è possibile che, nonostante le misure già disposte, si verifichino altri casi.
E' finito in manette, anche se stava cercando di far perdere le proprie tracce, il bandito che sabato scorso aveva rapinato il supermercato Coal di Macerata.L'uomo, un ucraino di 21 anni residente a Macerata, si trova ora in carcere a Camerino. Sabato scorso aveva messo a segno la rapina all’orario di chiusura. Cappuccio calato in testa. sciarpa sul volto e pistola in pugno, aveva fatto irruzione nel supermercato e, minacciando la cassiera, aveva rubato l’incasso.Ma i carabinieri si erano messi subito sulle sue tracce, visionando le immagini e raccogliendo testimonianze. L'attività di intelligence aveva portato a un nome: la perquisizione nella notte a casa del sospettato aveva consentito agli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata di trovare gli indumenti che corrispondevano a quelli del rapinatore. L’aspetto somatico era lo stesso, ma del denaro e dell’arma nessuna traccia. Per questo motivo, il 21enne era stato denunciato a piede libero, anche se le indagini sono proseguite per raccogliere ulteriori elementi.Messe insieme una serie di tracce che inchiodavano l’uomo alle sue responsabilità, i militari le hanno fornite alla magistratura inquirente e la procura, valutati gli elementi, ha deciso che quanto raccolto era gravemente indiziante ed ha emesso un provvedimento di fermo.Subito sono state avviate le ricerche del rapinatore che è stato rintracciato dagli uomini del Nucleo Operativo che non hanno mai smesso di seguire le tracce del giovane il quale, negli ultimi giorni, sembrava sparito dalla circolazione. Questa notte lo hanno trovato a Macerata e per lui sono scattate le manette.Ora è rinchiuso nel carcere di Camerino.
Notte di furti a Macerata.Nella serata di ieri alcune abitazioni del territorio del capoluogo, sono state “visitate” dai soliti ignoti i quali, approfittando dell’assenza dei proprietari, dopo aver scardinato porte e finestre, si sono introdotti in due abitazioni, una in centro e una a Valle Verde, dalle quali hanno rubato monili in oro per un bottino, rispettivamente, di 1.000 e 3.000 euro.I malviventi si sono introdotti anche in un appartamento in zona Acquesalate dove, però, sembra non abbiano rubato nulla.Un furto, sempre ieri, è stato registrato anche a Montecassiano dove, dal piazzale di un’azienda, i malviventi hanno rubato alcuni fusti di un elemento per realizzare lacca per capelli. Il valore è di circa 1.000 euro.
E' scomparsa questa mattina nella sua abitazione in via delle Fornaci a Tolentino la maestra Filomena "Lida" Ferroni vedova Compagnucci.Era la mamma dei medici Danilo e Leonardo Compagnucci. La maestra Ferroni aveva 86 anni e negli ultimi giorni aveva avuto dei problemi di salute che, però, sembravano essere stati superati. Stamattina, invece, si è spenta.Ha insegnato per tantissimi anni prima alle elementari di Camporotondo di Fiastrone e poi alla scuola Bezzi di Tolentino, lasciando un segno indelebile nei suoi alunni che ancora oggi la ricordano per la sua umanità, dolcezza e preparazione. Fra i suoi alunni c'è stato anche l'attore Cesare Bocci.Il figlio Danilo, direttore sanitario delle Terme Santa Lucia e medico sociale della Lube Volley, è stato raggiunto dalla notizia mentre si trovava a Monza con la squadra.I funerali si svolgeranno domani, lunedì 29 febbraio, alle 15.30 nella Cattedrale di San Catervo a Tolentino.Alle famiglia Compagnucci le sentite condoglianze della redazione di Picchio News.
Sono state ben quindici le patenti ritirante nella notte fra sabato e domenica dalla Polizia Stradale di Macerata che ha svolto servizi di controllo in particolare nella zona di Civitanova.Fra le quindici persone nei guai, ci sono cinque donne e quattro neopatentati. In un caso, la persona al volante non aveva neanche conseguito la patente.I controlli serrati della Polizia Stradale si inseriscono all'interno dei controlli per prevenire le cosiddette stragi del sabato sera.
Dramma a Corridonia dove questa mattina intorno alle 8.30 un neonato è stato trovato morto nella culla dai suoi genitori.Il bambino, di appena un mese, è stato molto probabilmente soffocato da un rigurgito. Il fatto è avvenuto in via de Reja, in pieno centro storico.I genitori, di origini nordafricane, hanno immediatamente chiesto aiuto, ma quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto, ormai per il piccolo non c'era più niente da fare.Sul posto, per gli accertamenti di rito, sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Corridonia.
Al volante ubriaco e con in tasca marijuana e anfetamine: così è stato trovato dai carabinieri, a seguito di un controllo, un giovane di Monte San Giusto, denunciato per guida in stato di ebbrezza e possesso di stupefacenti.Il controllo si inserisce in un dispositivo di sicurezza attuato la notte scorsa dai militari della Compagnia di Macerata che hanno vigilato in modo particolare nelle aree di Montecassiano, Montefano e Monte San Giusto.Una decina i militari impegnati. circa 40 le persone controllate, alcune già note alle aule giudiziarie.I controlli hanno riguardato anche esercizi publici e coloro che sono titolari di licenze per detenere le armi: scopo del controllo verificare se le armi vengono detenute secondo norme, al fine di evitare che qualcuno se ne possa impossessare con facilità.Durante l’attività di controllo alla circolazione stradale i militari della Stazione di Monte San Giusto hanno fermato un’autovettura condotta da un giovane del luogo il quale, dall’aspetto, non risultava perfettamente in sè. Il sospetto si è tramutato in certezza con il responso dell'etilometro che ha confermato come il ragazzo avesse nel sangue un tasso alcolico di gran lunga superiore al consentito. La perquisizione personale ha poi consentito di rinvenire la droga.
Voleva trascorrere un venerdì pomeriggio di shopping gratis: questo era l’intento di un romeno 28enne residente in provincia di Macerata e con qualche trascorso giudiziario.Una volta al centro commerciale Val di Chienti di Piediripa, l’uomo viene attratto da un giubbotto. Lo prova, gli piace e guarda il prezzo: circa 100 euro. A quel punto, prende la tronchesi che aveva portato con sè e stacca il sistema antitaccheggio.I movimenti dell'uomo, però, vengono notati dalla vigilanza interna del centro commerciale, e quando il romeno si accorge di essere stato scoperto scappa. Nel frattempo erano già stati avvisati i carabinieri.Sul posto in pochi minuti, grazie alle descrizioni, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile rintracciano l’uomo che aveva ancora con sè sia il giubbotto che l’arnese necessario per mettere a segno il colpo. Inevitabile l'arresto con l'accusa di furto aggravato.
Assalto al Vincotto di Cantagallo, nel territorio del Comune di Pollenza, al confine con Tolentino.Mentre il titolare Giordano Bordi non era presente nella sala principale del locale, intorno alle 23 di ieri due malviventi armati di pistola e a volto coperto, con l'accento dell'est europeo, hanno fatto irruzione nel bar.In quel momento c'erano la fidanzata del titolare, insieme alla sorella di quest'ultima e ad un cliente. Uno dei banditi ha intimato ai tre di stare fermi, mentre l'altro si è diretto spedito alla cassa, svuotandola. I due rapinatori sapevano anche che nella saletta attigua a quella principale ci sono delle slot machine e hanno chiesto alle due donne le chiavi che, però, loro non avevano. A quel punto, visto che sarebbe potuto arrivare qualcuno di lì a pochi secondi, i due si sono dati alla fuga. Il bottino è in fase di quantificazione.
Immediata la replica del Comitato No Crem alle affermazioni degli assessori Cecchetti e Poeta sulla situazione al cimitero di Civitanova Alta. Ad intervenire, a nome del comitato, è il presidente Alberto Mobili che spiega innanzitutto che "la situazione da noi descritta nella lettera aperta al sindaco è risalente alla seconda metà di gennaio, e precisamente, intorno al giorno 19 gennaio, abbiamo scattato le foto che sono state poi allegate insieme ad un filmato e consegnate nei giorni successivi al Nucleo operativo ecologico dei carabinieri e alla polizia provinciale.Dopo la nostra segnalazione, nel giro di una decina di giorni, sia i carabinieri che la polizia provinciale sono intervenuti in diversi momenti, per fotografare e cristallizzare la situazione, facendo i rilievi del caso.Solo successivamente si è provveduto a risistemare il luogo non si sa bene su quale input.Già nel periodo della festa dei morti si era verificata una situazione poco chiara sulle lapidi al cimitero che era stata riportata anche da alcuni quotidiani.Le stesse dichiarazioni degli assessori" incalza Mobili "sembrano evidenziare che questa situazione si protraesse nel tempo, visto che ne attribuiscono la parziale responsabilità alla situazione straordinaria delle estumulazioni di quest'anno e quindi si potrebbe anche pensare che questa non sia una casualità ma una pratica che si protrae da tempo. Speriamo che questo non sia vero e noi per questo, dopo aver fatto il nostro dovere di cittadini e aver segnalato alle autorità la situazione, non vogliamo esprimere nessun giudizio su questa brutta faccenda e ci rimettiamo al giudizio della Procura, che vorrà sicuramente fare piena luce su questa storia che vede implicata la ditta Service one, come dichiarato dagli assessori competenti.Noi d'altro canto, ci sentiamo sempre più preoccupati dalla situazione delle aree cimiteriali, e se è vero che saranno affidate a ditte differenti i servizi di cremazione, chi dovrebbe controllare la situazione sarà sempre l'amministrazione comunale, che visto il ripetersi di situazioni imbarazzanti, denotano una gestione non troppo scrupolosa per quello che è la nostra sensibilità su una materia così delicata, quella del "caro estinto".
Ci sono "novità in arrivo" per la sicurezza delle Marche. Lo ha detto il presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) Giacomo Stucchi, spiegando che "se il Governo decide di potenziare la dotazione di forze dell'ordine di un territorio, si vede che un motivo c'è".Del potenziamento nelle Marche aveva parlato anche il sottosegretario all'Interno Manzione, rispondendo a un' interrogazione dei parlamentari di M5s. "Sono poche le regioni che ottengono un aumento di agenti - ha spiegato Stucchi -, se lo ottengono è perché dietro c'è un'esigenza reale, come è successo a Milano per Expo o come sta succedendo a Roma per il Giubileo". Esigenza reale, che secondo il presidente del Copasir potrebbe essere legata al rischio di uno spostamento della rotta dei migranti dai Balcani all'Adriatico. "Il porto di Ancona - ha aggiunto - è uno degli elementi che impongono una riflessione, ma il problema riguarda tutta la costa adriatica" e servono controlli preventivi. (Ansa)
"Nessuna emergenza al cimitero di Civitanova Alta: già ieri sera non c'erano più materiali provenienti da estumulazione": l'assessore all'Ambiente Cristiana Cecchetti e l'assessore ai Lavori Pubblici Marco Poeta intervengono dopo la denuncia del Comitato No Crem sulla situazione che si era venuta a creare."In seguito alla denuncia della situazione di degrado riscontrata nell'area esterna ad ovest del cimitero di Civitanova Alta (zona ex Beruschi), l'Amministrazione comunale ha effettuato un immediato sopralluogo già nella serata di ieri. Dal controllo non risultavano più i materiali provenienti da attività di estumulazione ed esumazione.La ditta “Service one”, responsabile dell'appalto per lo smaltimento dei materiali" spiegano Cecchetti e Poeta "ha dichiarato che il container dello zinco era aperto e che le due casse erano a terra poiché si stavano eseguendo le fasi operative del lavoro. A conferma di questo, abbiamo una documentazione fotografica (che alleghiamo) sullo stato attuale del luogo di deposito, che dimostra l'avvenuta pulizia presso i container.Pertanto appare chiaro che le foto pubblicate dai quotidiani locali hanno ripreso lo stato dei lavori ancora in corso.Facciamo presente che il Cosmari, in accordo con l'impresa appaltatrice del servizio, ha messo a disposizione alcuni container apribili nella parte posteriore per stoccare i rifiuti già in modalità diffrenziata. Dopo la fase di estumulazione, le casse vengono depositate all'interno dello specifico container: lo zinco viene compattato e depositato nel contenitore specifico, le imbottiture interne ed eventuali indumenti vengono chiusi in sacchi da inviare in discarica con modalità differenziata, il legno viene anch'esso stoccato nell'apposito contenitore (l'unico aperto superiormente). Il materiale inerte (pietre, fasce, tappi in cemento, lapidi) viene accumulato per essere inviato all'apposita discarica e nel frantoio autorizzato.Come Amministrazione comprendiamo la sensibilità e l'attenzione nei confronti dell'area cimiteriale, è giusto sia così, vorremmo però che sia presa in considerazione anche la grande quantità di estumulazioni avvenute nel 2015 e dunque anche la grande quantità di materiale da separare, stoccare e smaltire. Nel corso dell'anno sono state effettuate 382 estumulazioni, vista l'adozione da parte del Comune del regolamento riguardante la possibilità di effettuare la cremazione.L'Amministrazione non condivide l'opinione che il servizio cimiteriale sia mal gestito, anzi l'ufficio si adopera in ogni modo perché tutto avvenga con scrupolo e sensibilità. Quanto all'affermazione “di come potrà essere gestito l'impianto di cremazione” teniamo a precisare che nell'eventualità si tratterebbe di due realtà e due ditte assolutamente diverse.Al fine di migliorare la situazione, il Servizio cimiteriale predisporrà una recinzione per il materiale inerente lapidi e pietre e ha già sollecitato il Cosmari e la “Service one” affinché tutti i container siano chiusi superiormente per evitare eventuali cattivi odori durante le varie fasi dell'esumazione straordinaria".
Sarebbe riconducibile a un litigio per questioni di cuore quanto accaduto intorno alle 14 nella zona dei Cancelli a Macerata.Un uomo si è disteso praticamente in mezzo alla strada, causando momenti di preoccupazione nelle persone che si sono trovate a passare in zona, oltre all'inevitabile rallentamento del traffico.Nel giro di pochissimi minuti la situazione è tornata alla normalità.
La Polizia municipale ha identificato i vandali che hanno danneggiato la cancellata di ingresso dei locali della Protezione civile di Cingoli.Ignoti, nei giorni scorsi, avevano divelto il braccio della chiusura elettrica del cancello ed avevano pure reciso il cavo elettrico dell'elettrificazione del manufatto.Avviate le indagini, gli autori sono stati inchiodati dalle immagini delle telecamere visionate dai vigili urbani.In realtà, gli atti di vandalismo, hanno assunto negli ultimi tempi connotati abbastanza significativi e questa indagine appare, dopo l'educazione e la cultura, l'unica attività diretta a stroncare questo triste fenomeno. Infatti, più volte è stata danneggiata la staccionata in zona Portella ed altri segnali e arredi urbani hanno subito la stessa sorte.Lo scorso anno a Villa Strada alcuni ragazzi avevano strappato le telecamere installate all'interno del Plesso scolastico, ma le immagini anche in quel caso, hanno registrato per intero l'atto di teppismo. Per questo fatto è in corso il processo davanti al tribunale dei Minorenni di Ancona nei confronti dei autori.Per il danneggiamento del cancello della Protezione civile, gli autori saranno deferiti alla Procura della Repubblica e il Comune agirà per l'integrale risarcimento dei danni subiti dalla nostra collettività."Questi gesti sono assolutamente inqualificabili specie quando sono diretti in danno di beni comuni e rappresentano fatti da stigmatizzare poichè sono all'origine di ben altri comportamenti devianti che possono integrare ipotesi di reato e, dunque, perseguibili con la comminatoria di sanzioni criminali (arresto e ammenda). Ringraziamo il Corpo dei Vigili - ha sottolineato il sindaco Filippo Saltamartini - per la capacità investigativa che hanno dimostrato in questi episodi.Comportarsi male non conviene – ha aggiunto Saltamartini- primo perchè si lede la nostra coscienza civile e poi perchè, se scoperti, si rischia di pregiudicare il futuro lavorativo e professionale, specie per i ragazzi e le persone più giovani, in quanto il requisito della buona condotta è ancora richiesto per svolgere molteplici attività tra cui le funzioni e il lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione".