La Skyroller di Macerata conquista due medaglie d'oro nelle categorie "Ragazzi" ai Campionati Italiani Indoor di Pescara. Una campagna tricolore esaltante per la società maceratese che vola nella top ten nazionale insieme a colossi del pattinaggio, nonostante la recente costituzione che non ha però impedito di raggiungere già la ragguardevole quota di più di 100 iscritti.
A conquistare il primo gradino del podio sono stati i giovanissimi Sante Pacioni (sulla 200 crono contrapposti) e Sofia Dottori (in una magnifica 2000 metri a punti). Entrambi gli atleti sono stati accompagnati nel loro percorso dall'allenatore Antimo Valeri.
La mattina del 22 febbraio, una scolaresca dell’Istituto Comprensivo “Enrico Mestica” di Macerata ha fatto visita alla Caserma “Infelisi” di via XX Settembre, sede del Comando Provinciale Carabinieri di Macerata.
Nell’ottica di una sempre maggiore e più proficua opera di collaborazione con le varie istituzioni ed in particolare con l’organizzazione dell’istruzione scolastica, il Comando dell’Arma ha accolto e sostenuto con entusiasmo la proposta della Scuola dell’Infanzia “Cardarelli” di Macerata.
L’incontro, ideato dalla scuola e volto ai bambini di età compresa fra i 3 e i 4 anni, nell’ambito di un consolidato progetto didattico caratterizzato da varie attività svolte all’esterno: da visite ai musei e parchi, ad altre attività varie presso sedi istituzionali connotate da un interesse pedagogico per lo sviluppo delle capacità dei bambini.
In caserma sono stati accolti 36 alunni delle sezioni A e B della scuola sopracitata, accompagnati da 8 insegnanti e 2 assistenti, ricevuti dal comandante della Compagnia di Macerata, dal comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile, coadiuvato da quello della Sezione Radiomobile e da un militare motociclista, nonché dal Comandante della Stazione di Macerata.
Nel cortile della caserma è stata predisposta una mostra dei principali mezzi in uso in tutta Italia ai Carabinieri dei Nuclei Radiomobile per il servizio di Pronto Intervento ed una piccola esposizione dei vari materiali tecnici e speciali in dotazione.
E’ stata immensa la gioia dei piccoli alunni poter ammirare le “speciali” macchine e moto dei Carabinieri e tanta è stata la curiosità suscitata anche dalla mostra dei materiali. Tutti i bambini, ed anche le accompagnatrici, sono saliti sia sulle moto Yamaha Tracer 900, aventi allestimento speciale configurato appositamente per i servizi dei Carabinieri, che sulle Alfa Romeo Giulia e Alfa Romeo Tonale, quest’ultima recentemente assegnata per il potenziamento dei servizi preventivi di controllo del territorio.
I piccoli si sono divertiti molto ad accendere i lampeggianti blu e le sirene, attivare i pannelli luminosi telecomandati per segnalazioni stradali, allestiti sui tettucci delle auto, e a parlare alla radio con gli operatori della Centrale Operativa.
Infine i visitatori hanno potuto vedere gli apparati informatici adoperati per il controllo del territorio, l’etilometro, il precursore “alcoltest”, le palette segnaletiche, il materiale per le segnalazioni verticali e orizzontali adoperate nei posti di blocco o nell’attività di controllo della circolazione stradale e l’attrezzatura per l’infortunistica stradale.
Al termine della visita a tutti i partecipanti sono stati donati dei gadget dell’Arma dei Carabinieri mentre alle due classi sono stati consegnati alcuni quaderni a quadretti per i disegni, “Fedele e Fiammetta” con il logo dell’Arma, alcuni album da colorare con fumetti raffiguranti dei Carabinieri durante varie attività ed il libro, un’edizione apposita per l’Arma, della fiaba di “Pinocchio” a fumetti.
Il giorno 27 febbraio la piacevole esperienza si ripeterà con tanti altri bambini della Sezione C della stessa scuola dell’Infanzia.
Anche oggi, in qualità di presidentessa del consiglio delle donne,Sabrina De Padova si è recata nelle scuole per promuovere eventi di sensibilizzazione sulla discriminazione di genere.
"Come insegnante- afferma la De Padova- come politica impegnata nel sociale, come mamma sono convinta che i pilastri della formazione debbano essere affidati alle famiglie e alle scuole, con interventi costanti. Siamo state ospiti dell'ITE di Macerata, pertanto, un ringraziamento particolare va alla dirigente Alessandra Gattari e la vice Cinzia Cecchini.Insieme alle mie colleghe Ninfa Contigiani, Roberta Vitelli psicologa, Eliana Leoni professoressa, abbiamo cercato di sensibilizzare e attenzionare gli adolescenti sulle problematiche inerenti alla discriminazione".
Durante l'evento, un particolare focus è stato dedicato alla linguistica legata alla tematica gender: "Si è partiti- prosegue la consigliera- da alcune letture, interpretate dalla professoressa Leoni di alcuni brani della scrittrice Michela Murgia, tratte dal libro ‘Stai zitta’. Esistono diversi tipi di discriminazione di genere; una di queste è la discriminazione linguistica che è generalmente sottovalutata e comunemente accettata con un uso marcatamente sessista del Quest’ultimo è lo specchio della nostra società, delle regole che la governano, dei rapporti che la costituiscono. Infatti, spesso si accetta l’uso di espressioni sessiste, solo perché sono ormai considerate “comuni”, perché percepite come prive di connotazione offensiva".
"Non solo nel parlare della vita di tutti i giorni, ma anche nei libri di testo, sui giornali, nelle dichiarazioni rilasciate da esponenti politici, si registra frequentemente un uso improprio e sessista della lingua, una grande disattenzione circa le conseguenze dell’uso di un linguaggio discriminatorio. Basti pensare al parlato quotidiano se un termine viene trasformato al femminile acquisisce una connotazione offensiva", conclude la De Padova .
Questo evento sarà riproposto l’8 marzo, in occasione della giornata internazionale della donna, presso il locale Hab di Macerata.
Gran successo per la presentazione del libro “A un tiro di Schioppo” del professor Francesco Adornato.
Tenutosi presso la Bottega del Libro di Macerata, l’evento ha richiamato un pubblico molto numeroso, che con grande curiosità ha seguito l’incontro.
Adornato, rettore dell’Università di Macerata dal 2016 al 2022, è stato intervistato dall’avv. Giuseppe Bommarito su quelli che sono stati gli argomenti trattati all’interno del proprio libro.
Un libro che racconta la Calabria, affondando il coltello nelle sue terribili contraddizioni, nella sua crudeltà, nelle sue colpe, nella sua violenza. Lo fa però con l’amore e la leggerezza che solo il professor Adornato sa infondere alle sue opere.
Il campionato marchigiano assoluto di corsa campestre si svolgerà domenica 25 febbraio presso il Parco di Rotacupa, zona di rispetto dell'acquedotto cittadino, gentilmente concesso, e sarà valido come 28^ Edizione del Cross Helvia Recina, una manifestazione conosciuta in tutta Italia, che in passato ha assegnato per quattro anni il titolo di Campione Italiano assoluto di corsa campestre (edizioni 1996-2002-2005-2006), oltre a numerose altre manifestazioni nazionali interregionali e regionali della Fidal, dei Giochi della Gioventù e dei Campionati Studenteschi.
La manifestazione di domenica prossima vedrà alla partenza gli atleti che si batteranno per l'assegnazione dello scudetto di campione marchigiano individuale e di società 2024 di tutte le categorie e le prove qualificheranno atleti e società anche per la partecipazione ai Campionati Italiani di Cassino dell’ 9 e 10 marzo prossimi.
A Rotacupa nell’arco della mattinata saranno presenti circa 400 atleti e la manifestazione si svolgerà dalle ore 9:00 alle 13:00. L’evento è patrocinato dal Comune di Macerata, Assessorato allo Sport e avrà la preziosa collaborazione della Croce Rossa.
(Credit foto: Maurizio Iesari)
Ospite d’eccezione, lunedì 26 marzo, all'Università di Macerata. Il presidente della Federazione Giuoco Calcio Gabriele Gravina è stato chiamato dal dipartimento di giurisprudenza come padrino per l’inaugurazione dei corsi che si terrà dalle 11 alle 13 nell’Aula blu del Polo Pantaleoni. Assisteranno all'incontro anche almeno 60 studenti delle scuole superiori.
A fare gli onori di casa saranno il rettore John McCourt e il direttore del dipartimento Stefano Pollastrelli. Gravina terrà una lectio sul tema "Il calcio dei valori e delle regole, dentro e fuori dal campo". Interverranno anche i presidenti dei corsi di laurea Fabrizio Marongiu Buonaiuti, Giuseppe Rivetti, Laura Vagni e Stefano Villamena. Modera e conclude Francesca Spigarelli, ordinaria di economia dello sport.
Lo scorso anno le Classifiche Censis delle Università Italiane hanno premiato il dipartimento di giurisprudenza dell'Università di Macerata. Il corso di laurea triennale in Scienze giuridiche è, infatti, quinto tra i migliori in Italia. Si tratta di un percorso che guarda sempre alle nuove tendenze del mercato del lavoro, tanto da aver dedicato un curriculum alla figura del consulente giuridico per lo sport, con stage all’interno di società di calcio, basket e volley e collaborazioni con federazioni e leghe a livello nazionale.
Gli altri indirizzi riguardano consulente per i trasporti, consulente del lavoro e dell'impresa, operatore giudiziario e criminologico, di professionista delle pubbliche amministrazioni ed organizzazioni complesse. A questo si affiancano la laurea quinquennale in giurisprudenza, di secolare tradizione, e un corso di laurea triennale completato dal biennio magistrale incentrato sulle discipline del Servizio Sociale.
Quello di Giurisprudenza è stato riconosciuto per la seconda volta dal Ministero dell’Università e della ricerca come "Dipartimento di eccellenza" e rientra nel novero dei "magnifici 180" finanziati con risorse extra.
Greta Palmieri torna con il nuovo nome d'arte di "Gretel" e con il singolo "Soltanto Tu", presentato anche ai casting di "Una Voce per San Marino", il contest dal quale uscirà il nome del cantante con il quale il Paese verrà rappresentato all'Eurovision.
"Soltanto Tu" arriva dopo un periodo di pausa dell'artista dalla musica e si configura come un dialogo tra la propria interiorità e il mondo esterno. "Quando ho scritto questo brano vivevo un momento di malessere interiore perchè non mi sento omologata a una società che ci chiede sempre più perfezione, competizione e frenesia", racconta Greta.
La canzone, con chiari influssi pop/indie, è stata scritta insieme a Francesco Palma, prodotta da Leonardo Corradetti e distribuita da Tunescore Music Italy/Milan. È da oggi disponibile su tutte le piattaforme digitali.
"Gretel", nome d'arte della 26enne di Corridonia Greta Palmieri, fin dai 10 anni si dedica allo studio del canto (pop e jazz) da privatista partecipando a vari stage, masterclass e contest musicali. Successivamente inizia lo studio del pianoforte e della chitarra e incomincia a scrivere I suoi primi brani diventando una cantautrice.
Pubblica una trilogia di brani in acustico - 'Pioggia dei ricordi', 'L'eco dei Pensieri' e 'Il Giardino Delle Parole' - e partecipa nel 2021 al Cantagiro arrivando sino alle semifinali nazionali. Il videoclip del nuovo brano "Soltanto Tu" è stato diretto e registrato da Riccardo Carota nel Vicolo Consalvi di Macerata. Il concept del videoclip rispecchia l'essenza del titolo. La ripresa insiste sempre sulla figura della cantante attorniata da un' ambientazione puramente urban, caratterizzata da luci colorate e specchi speciali che vanno ad ampliare il concetto di esclusività della protagonista.
È stato inaugurato oggi, all’ex Ostello Asilo Ricci a Macerata, presso i locali della Scuola Civica di Musica Scodanibbio, lo Sportello di ascolto per adolescenti che rientra all’interno dei vari progetti di inclusione sociale per i minori promossi dall’Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità del Comune di Macerata in collaborazione con la cooperativa sociale Pars nell’ambito di un progetto più ampio con il Comune che coinvolge anche l’Associazione Glatad e la Cooperativa Sociale Il Faro.
“Oggi i nostri ragazzi stanno attraversando un momento di particolare fragilità a causa di una società divenuta estremamente complessa a causa di una serie di fattori: la frequentazione dei social, il diverso modo di socializzare e non ultimo la pandemia che ha fortemente inciso sulla capacità di instaurare buone relazioni. Giovani e adolescenti che si trovano a soffrire di ansia e di isolamento sociale; ragazzi e ragazze che sembrano avere difficoltà di relazione e socializzazione – ha commentato la vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Francesca D’Alessandro -. Sembra quindi sempre più difficile crescere in maniera equilibrata e avere punti di riferimento funzionali alla crescita e i nostri giovani si trovano sempre più disorientati e frastornati ma anche oggetto di fenomeni di bullismo o cyberbullismo che portano alla chiusura. Tutto ciò non sempre è facilmente gestibile da parte dei genitori che si trovano privi di strumenti di aiuto".
"Questo ci fa comprendere quanto sia fondamentale che l’attenzione nei loro confronti rimanga alta. Rilevante diventa, quindi, la sinergia con l’istituzione scolastica che è l’agenzia educativa privilegiata, insieme alla famiglia. Per questo l’Amministrazione comunale ha voluto aprire uno sportello di ascolto psicologico completamente gratuito, grazie anche alla collaborazione con le associazioni del terzo settore, che rappresenta uno strumento di supporto a tuttotondo per i nostri ragazzi affinché possano essere prese in tempo situazioni di fragilità nell’ottica di prevenire l’acuirsi delle loro fragilità”.
“In considerazione della multiproblematicità che le fasce più giovani stanno affrontando in questo particolare momento storico continua a essere prioritario, per l’Amministrazione comunale, costruire percorsi di inclusione sociale che rappresentano uno dei più preziosi strumenti di benessere per garantire una nuova strategia di presa in carico – ha commentato il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Francesca D’Alessandro -. Particolare attenzione viene rivolta a situazioni di fragilità personali, relazionali e di integrazione che necessariamente hanno bisogno di strumenti e percorsi di facilitazione, in particolare nei confronti dei nostri giovani che, oggi, attraversano momenti di complessità. Dopo aver aperto un servizio dedicato alle famiglie abbiamo deciso di dedicare uno sportello apposito anche ai ragazzi che, già nel loro percorso scolastico, possono trovare strumenti utili di supporto e di sostegno; è in questo quadro che la sinergia tra istituzioni, mondo della scuola e terzo settore diventa di primaria importanza” ha concluso D’Alessandro.
“Lo Sportello rappresenta un elemento significativo per dare vita a un’esperienza di sostegno concreto ad adolescenti e famiglie; si tratta di una risposta ai bisogni rilevati in questi anni sul territorio con la finalità di promuovere il benessere, sostenere e supportare gli adolescenti orientandoli nella gestione delle loro emozioni – ha aggiunto Irene Costantini, coordinatrice del progetto per la Pars -. L’età dell’adolescenza è, infatti, un momento di profondi cambiamenti durante il quale le emozioni si complicano e il mondo degli adulti sembra banalizzarle. Per un ragazzo che fa fatica a confrontarsi con la famiglia o con la scuola e che ha difficoltà a trovare il coraggio per chiedere aiuto, uno spazio di ascolto aperto, non giudicante ed esclusivamente dedicato, può rappresentare una soluzione ottimale per favorire le riflessioni sulle vicende del mondo interiore promuovendo la scoperta di risorse e qualità personali per affrontare la vita quotidiana”.
“Una sinergia, quella della nostra Cooperativa insieme al Comune di Macerata e con le diverse realtà del Terzo Settore, che riesce a mettere in campo importanti progettualità, grazie alle quali possiamo occuparci della tutela e del benessere psicologico ed emotivo di ragazzi e ragazze – ha continuato Beatrici Pini, responsabile dei servizi educativi de Il Faro -. Particolare rilevanza ha lo sportello di ascolto psicologico che rappresenta uno spazio tutelato e confidenziale dove ragazzi e ragazze possono avere la libertà di esprimere le proprie emozioni e ricevere supporto psicologico adeguato da professionisti del settore. Stiamo davvero assistendo a una rete sempre più forte e coesa che riesce a garantire, con umanità e professionalità, diritti e percorsi concreti di crescita e di inclusione sociale”.
Lo Sportello di supporto psicologico, rivolto a ragazzi e adolescenti tra i 14 e 19 anni, sarà completamente gratuito e aperto, in presenza, il lunedì e il martedì dalle 15:00 alle 18:00 (in alternativa sarà possibile usufruire del servizio anche in modalità online).
Lo Sportello di ascolto per adolescenti rappresenterà un ambiente sicuro e confidenziale dove gli adolescenti potranno esprimere le proprie preoccupazioni, condividere le esperienze e ricevere supporto adeguato da professionisti del settore, con l’obiettivo di favorire il benessere psicologico, sociale ed emotivo di giovani a rischio, promuovendo il loro sviluppo personale e sociale e favorendo processi di inclusione di minori stranieri non accompagnati, supportandoli anche emotivamente nel superare le difficoltà della separazione familiare.
Si è tenuta questa mattina presso la sala riunioni della nuova splendida sede di Sforzacosta la conferenza stampa che ha formalizzato la partnership che lega il Gruppo Fisiomed e CBF Balducci Hr Macerata.
Un accordo tra grandi realtà nei rispettivi ambiti e che conferma ancora una volta il ruolo, l’apprezzamento e l’espansione del Gruppo Medico.
La struttura di sanità privata, radicata nel territorio con 5 sedi sparse nel Maceratese, supporterà il club di pallavolo femminile dalle visite medico-agonistiche alle analisi del sangue fino agli esami diagnostici ed alle eventuali riabilitazioni fisioterapiche.
Alla conferenza sono intervenuti il padrone di casa, l’amministratore Enrico Falistocco, mentre per CBF Balducci Hr Macerata erano presenti il presidente Pietro Paolella, la direttrice operativa Lucia Bosetti e varie figure della società. Nonché le giocatrici Alessia Fiesoli, Giada Civitico e Alessia Mazzon, atlete che stanno facendo sognare agli appassionati per il ritorno in A1.
L’incontro è stato introdotto da Falistocco con queste parole di benvenuto: “Per me è sempre un momento di condivisione della gioia quando ospitiamo associazioni sportive. Fisiomed vuole diventare un punto di riferimento regionale nella Medicina dello sport perché fare sport è fondamentale, ma è essenziale farlo in sicurezza. Abbiamo tante partnership importanti ma questa ci mancava, è un piacere e motivo di orgoglio unirci alla CBF Balducci Helvia Recina. Io vado sempre al risultato e voi state facendo altrettanto, speriamo la vostra stagione agonistica possa terminare con grandi soddisfazioni”.
Le parole di Paolella: “Abbiamo sempre ammirato Fisiomed e pertanto è più che un piacere, è un onore essere qui e stringere questo accordo. A tal proposito devo ringraziare la nostra responsabile marketing Pamela Marchionni. Noi siamo arrivati a livelli di eccellenza ormai e ci uniamo ad un’altra famiglia di eccellenza, capace di garantirci quella velocità cruciale durante una stagione sportiva. Per fare sport ad alti livelli bisogna avere come partner strutture adeguate e la nuova sede Fisiomed è davvero all’avanguardia”.
Sia la Bosetti che la capitana Fiesoli hanno ringraziato Fisiomed ed hanno espresso la loro soddisfazione per l’accordo. Quindi tutti insieme ci si è rilassati godendosi caffè e rinfresco nell’area bar.
Due Atenei accumunati dall’interesse per le scienze umanistiche e sociali, a misura di studente e con lo sguardo verso orizzonti internazionali: l’Università di Macerata e l’Università Orientale di Napoli rinsaldano i legami. L’occasione è stata offerta dalla presenza, ieri, a Macerata del rettore Roberto Tottoli, invitato a intervenire al ciclo di incontri organizzato da Unimc per approfondire il tema del conflitto israelo-palestinese.
“Abbiamo avuto un lungo e proficuo confronto – racconta il rettore John McCourt, che ha consegnato all’ospite il sigillo dell’Ateneo – tra punti di vista di due università a vocazione umanistica e dimensioni simili. Abbiamo parlato del sistema universitario italiano, dei problemi organizzativi sollevati da un’eccessiva burocratizzazione delle procedure, delle opportunità di sviluppo offerte dal Pnrr, delle politiche di reclutamento e dell’importanza dell’internazionalizzazione.
Questo incontro ci ha reso consapevoli delle possibilità di collaborazione tra le due Università”. Il rettore McCourt ha colto l’occasione per illustrare anche il dottorato nazionale in “Teaching & Learning Sciences” attivato lo scorso anno da Macerata e che conta già oltre 30 atenei partner. Entrambi si sono impegnati a rafforzare i legami tra i due atenei nel prossimo futuro, mettendo a sistema i comuni interessi di studio e ricerca.
Sono appena uscito dalla gremitissima sala dove è stato presentato il film di Damiano Giacomelli dal titolo: "Castelrotto". Intorno a me ci sono centinaia di persone che come me si muovono per uscire dal cinema quasi scontrandosi con quelle che cercano di entrare. Da più parti sento ripetere lo stesso aggettivo: 'Bello! ... Bello! ... Bello!' che rimbalza risuonando come fosse la sfera d’acciaio di un vecchio flipper.
Hanno ragione, il film è bello, anzi, per me molto bello, e la gente ha dimostrato tutta la sua curiosità a tal punto, da costringere gli organizzatori ad aprire un’altra sala per permettere al maggior numero di persone di riuscire a vederlo.
Era dai tempi della mia gioventù (una quarantina di anni fa) che non mi capitava una cosa simile, così come, poche altre volte, mi sono sentito turbato e coinvolto dalle immagini e dalla trama di un film in un modo così persistente e profondo. Sinceramente non comprendo se sia stato questo film a entrarmi nella mente, oppure se sono io ad essere rimasto intrappolato in quella particolare e suggestiva narrazione.
Fra non molto sarò a casa, e cercherò di fissare tutte le idee che ora si moltiplicano e si confondono nella mia coscienza. Userò il computer, in qualche modo emulando il personaggio principale del film: Ottone (pregevolmente interpretato da un Giorgio Colangeli in stato di grazia); che davanti alle sua vecchia macchina per scrivere, tra la pressione di un tasto e un altro, ci fa sapere: "Io, quando ci-ho tempo m’envento le storielle, e quelle bone me le scrio".
"Castelrotto" è un film che non può essere rinchiuso in un 'genere cinematografico': non è una 'commedia', non è 'dramma', così come non è un 'film noir”' né, tantomeno un 'poliziesco' poiché è tutto questo e molto altro ancora. È un'opera che offre diversi piani interpretativi e numerosi intrecci psicologici che ciascun personaggio inserisce nella storia grazie alle molteplici sfaccettature del suo essere, proprio come accade nella vita vera ad opera di ciascuno di noi; e forse è proprio questo il principale motivo che mi ha trascinato in questa storia quasi fossi uno dei suoi personaggi.
Da molto tempo coltivo la passione per la fotografia e quindi sono certo di aver visto "Castelrotto" privilegiando le scenografie, le inquadrature, le luci, i piani sequenza. Ecco perché, malgrado tutta la mia attenzione sul dipanarsi della storia, ho la netta sensazione di essermi perso qualcosa, proprio come accade nella vita di tutti i giorni. In questo caso però il problema è facilmente risolvibile, infatti, questo è il tipico film che avrò il piacere di rivedere con particolare attenzione almeno un altro paio di volte.
Ora però, vorrei farvi partecipi di alcune suggestioni regalatemi da quest’opera partendo proprio dal titolo, che sembra essere stata la scelta quasi obbligata e banale, proprio del nome del paese (anche se immaginario) ne quale si svolge la gran parte della storia. Ho detto: "sembra essere stata", perché non è così.
Ogni castello non è forse una costruzione difensiva attorniata da mura e posta solitamente su un rilievo geografico proprio come la maggior parte dei borghi marchigiani? Non è forse una costruzione nata per proteggere e infondere sicurezza a chi si trova nel suo interno? Quanti tra noi si “arroccano” dietro le tranquille mura del nostro “tran tran” quotidiano? Ma cosa succede quando questa sicurezza si rompe? Quando qualcosa di inaspettato come un "terremoto", materiale o ideale che sia, fa crollare le nostre certezze?.
La "verità della fragilità" erompe con particolare violenza nelle profondità del nostro animo. E questo è proprio quello che è successo a Ottone, quando un fatto di cronaca: la misteriosa scomparsa di un venditore ambulante che frequentava anche il suo paese; riapre le vecchie ferite di un dramma mai superato che lo ha reso e continua a renderlo fragile, vulnerabile, esposto all’inclemente giudizio della sua coscienza.
Ma la "rottura" non è fatta solo di aspetti negativi, passivi, depressivi poiché sa ben celare persino i loro opposti. Ricordo come fosse ora quel che da bambino combinavo con i miei giocattoli che a mio giudizio possedevano un aspetto più complicato degli altri.
Volevo conoscere ogni loro segreto, vedere cosa li facesse muovere in modo piuttosto che in un altro. Quella era la beata curiosità della fanciullezza che mi spingeva a smontarli pezzo dopo pezzo senza rendermi minimamente conto che mentre da un lato finalmente vedevo, dall'altro inesorabilmente rompevo.
Proprio come Ottone, che per darsi delle risposte ha dovuto necessariamente rimettersi in gioco, “mettersi allo scoperto”, rischiare, spingendosi ha cercare in luoghi assai bel celati dalle ombre. Ottone si è sempre sentito in colpa per la tragica morte di sua nipote. È stata la droga a portargliela via giungendo persino in uno sperduto paesino dell'Appennino centrale che si credeva ben protetto dai mali di un mondo assai poco “mondo”.
Quei fantasmi, a distanza di anni, hanno ripreso a tormentarlo come e forse più di prima. Il burbero, solitario e orgoglioso, Ottone, sente chiaramente di non essere riuscito a fare e ad essere quello che avrebbe dovuto e forse potuto fare ed essere. E questo anche nei confronti della moglie e della figlia, che vivono lontane da quella casa ormai fin troppo grande, anche se il suo perimetro di solitaria desolazione viene meno quando è stretto tra le amichevoli braccia paesane.
Proprio lui, che in qualità di maestro elementare del borgo, si era comportato come una specie di secondo padre per tutti i suoi alunni. All'inconscio di Ottone non resta che un appiglio, lo stesso appiglio che aveva trovato dopo la morte della nipote, lo stesso appiglio che ciascuno di noi a volte può trovare o persino costruire e cioè proiettare verso l’esterno quel sentimento autodistruttivo, attribuendo tutta o gran parte della responsabilità a qualcun altro, a ciò che ha disturbato gli "equilibri".
Ottone, da sempre, è più che sicuro della colpevolezza di chi è invece riuscito a sfuggire alla verità, e allora finisce persino col costruire delle false prove pur di forzare gli eventi per ottenere quello che sente di non avere ancora ottenuto, e cioè quel briciolo di umana giustizia che ciascuno di noi desidera.
Egli non è stato solo un maestro ma anche un giornalista, o meglio, un cronista di eventi; che adesso, stimolato dalla moglie che vive da molto tempo lontano dal paese e che lavora presso un giornale, si mette nuovamente davanti alla sua vecchia macchina per scrivere. Oltre a questo la moglie gli manda una studentessa (interpretata dall’aggraziata e sempre più brava Denise Tantucci) che aspira a diventare giornalista e che si presenta in qualità di "stagista".
Ed è qui che un nuovo piano interpretativo entra in questo affascinante affresco di vita. Non solo il gioco tra passato e presente di una vicenda drammatica, ma anche quello tra il passato modo di fare "il giornalismo di provincia" sulla carta stampata, e quello attuale, rappresentato soprattutto dall’informazione digitale non sempre legata alle testate giornalistiche accreditate.
Il primo, più intimista, meno sensazionalista, più garbato, per nulla influenzato dalla lunghezza di un articolo e dal tempo che occorre per leggerlo l’altro, sempre all’affannosa ricerca di vincere la "grade sfida" collezionando il numero più grande possibile di letture, di "Follower" e di "like" con notizie sempre più sensazionalistiche, incalzanti, ripetute, brevi, fatte soprattutto di immagini.
E Ottone, così, si ritrova a dover comprendere queste nuove regole del gioco. Alle volte però, mentre ci illudiamo di giocare con la vita, non capiamo che in realtà è la vita a giocare con noi e, infatti, il ritrovamento di alcune pagine scritte da sua nipote, indica ancora una volta a Ottone che dentro una verità se ne può celare benissimo un’altra. E allora la curiosità lo spinge a togliere un altro pezzo dal giocattolo, a togliere un ulteriore “velo” ma, con una precisa accortezza: svelare per ri-velare. E questo solamente per proteggersi il più possibile dalla luce nuda e accecante della verità.
La verità umana è un gioco di luci e di ombre, e non è mai semplice giocarci, né, tantomeno, "vincere". Il "giocattolo", proprio come quel "castello", giacciono rotti tra la polvere, e se qualcuno li vedrà e soprattutto capirà, forse da essi nascerà un nuovo inizio. Dal canto mio sto già pensando a quando andrò nuovamente a vedere il film "Castelrotto" di Damiano Giacomelli proprio per riuscire a comprendere.
Un comune contesto territoriale di riferimento, le Marche, per mettere insieme strategie di sviluppo sostenibile che non prescindano dall’attenzione agli aspetti sociosanitari e alla transizione ambientale e digitale a trazione sociale, che deve investire anche il settore produttivo, alla salute e sicurezza e al benessere dei lavoratori.
Parole guida ed azioni da realizzare alimentando sinergie e reti collaborative sono state al centro dell’incontro con il rettore dell’Università di Macerata, John McCourt, la prorettrice Catia Giaconi, il direttore generale Domenico Panetta e il segretario generale della Cisl Marche Marco Ferracuti, i segretari regionali Cristiana Ilari e Luca Tassi e il responsabile della Cisl di Macerata, Rocco Gravina.
Si è anche discusso della necessità di lavorare ad un progetto condiviso per il potenziamento e la rivisitazione della rete dei trasporti (bus e treni), così da renderli più rispondenti ai bisogni di studenti e docenti che devono raggiungere ogni giorni le sedi universitarie, una necessità per una città universitaria come Macerata con un alto numero di pendolari e fuorisede.
Come pure vanno inserite nuove tratte che rendano più attrattivo l’utilizzo dei mezzi pubblici, iniziando dall’individuare corse che permettano agli studenti di rientrare a casa in serata dopo magari aver fatto quattro chiacchiere con gli amici nei vari locali: ora invece, a una certa ora, scatta il coprifuoco e magari si è costretti a rientri avventurosi. Si tratterebbe di un sostegno agli studenti, ma anche alla città e ai suoi operatori economici che si troverebbero a beneficiarne in termini di socialità e di sviluppo economico.
Tra le altre cose, inoltre, è emersa anche la volontà di una possibile collaborazione tra Unimc e CISL Marche per organizzare percorsi di formazione specialistica per i 500 operatori e sindacalisti della Cisl. Un incontro importante, quello tra l’Università di Macerata e Cisl Marche, che ha portato piena soddisfazione per i molti argomenti trattati e le idee condivise e posto le basi per nuove sinergie e collaborazioni.
La giunta comunale di Macerata ha deliberato l'intervento di manutenzione straordinaria di via Pirandello per un importo complessivo di 152mila euro. L’arteria maceratese presenta una situazione caratterizzata da un degrado generalizzato che si manifesta con fessurazioni diffuse sulla pavimentazione stradale e sui marciapiedi.
"Dopo trent'anni di centro sinistra, abbiamo ereditato una città con tanto bisogno di manutenzioni, dal centro alle periferie - ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. In questi tre anni abbiamo dato risposte concrete con una programmazione coerente 'abolendo' la politica delle promesse e degli asfalti elettorali”.
L’intervento, nel tratto di circa 60 metri sul lato di valle, prevede la totale demolizione, ricostruzione e ricollocamento dei plinti per l’illuminazione pubblica. Si provvederà, quindi, alla posa di un nuovo cordolo in travertino e alla realizzazione della soletta in calcestruzzo con rete elettrosaldata e alla posa del tappetino finale. Nelle altre situazioni, dove le condizioni generali permettono il recupero del marciapiede, si procederà al riallineamento puntuale dei cordoli, alla fresatura del piano viabile e alla posa della nuova pavimentazione.
Relativamente alla sede stradale si procederà con la fresatura della vecchia pavimentazione e la successiva realizzazione del nuovo tappeto di usura tradizionale. Come opere complementari, si provvederà alla sistemazione dei pozzetti, delle caditoie stradali e del rifacimento della segnaletica. L'inizio dei lavori è previsto entro il mese di maggio e l’esecuzione e ultimazione degli stessi sono previste in 90 giorni.
Come piacevolissima tradizione, l’Avis Comunale di Macerata si è riunito nella sede di via Calabresi per aprire le buste contenenti i lavori di tanti bambini nell'ambito dell’annuale concorso di disegno "Donare il sangue è donare la vita".
L'edizione 2024 è la numero 16 di un concorso che vede coinvolti i piccoli studenti delle classi quinte elementari (o Scuola primaria) degli istituti di Macerata, frazioni comprese. Circa 200 gli elaborati che sono stati presi in esame dall'Avis, per l'occasione l'associazione ha istituito una apposita commissione che ha avuto il compito di scoprire ed esaminare i disegni. Un momento che è sempre fonte di curiosità e stupore, proprio per l'abilità degli alunni nel disegnare o nel veicolare messaggi particolarmente carini.
La commissione che ha scelto le opere più meritevoli è stata composta dal presidente dell’Avis Comunale Gaetano Ripani, dalla vice presidente Elisabetta Marcolini, il responsabile del concorso Franco Lorenzetti, Irene Croceri per Banca Macerata e ne hanno fatto parte figure del mondo dell’arte, della scuola e della sanità come Pierfrancesco Gentilucci, Pina Fiori, Cristiana Ricciotti, Stefano Calisti e sua figlia Veronica.
Grazie anche al sostegno di Banca Macerata verranno premiati i disegni più belli, i più originali e quelli che hanno avuto lo slogan più valido nel veicolare l’importanza della donazione del sangue. Verrà omaggiato anche il lavoro che avrà ottenuto più voti via Facebook (votazione al via da questa settimana sulla pagina social dell’Avis).
La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 16 marzo alle ore 17 presso l'auditorium dell'Istituto Istruzione Superiore "Matteo Ricci", insomma una scuola di Macerata tornerà ad accogliere questo festoso momento come avveniva prima della pandemia. Un bel ritorno al passato.
Le dottoresse Cinzia Bonifazi e Samanta Rapari del Centro per l'impiego sono state le relatrici dell’incontro per le classi quinte dell’Ite "Gentili" di Macerata; alla mattinata di lavori è stata presente anche la dottoressa Romina Stampella dell’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro).
Attraverso questo percorso di orientamento in uscita coordinato dalle professoresse Eleonora Giannangeli e Silvia Pasquali, i ragazzi dell’Ite hanno avuto chiare informazioni e riferimenti riguardo questi due enti attraverso i quali poter aprire delle strade per il futuro percorso lavorativo: le relatrici hanno infatti esaminato vari aspetti relativi alle possibilità potenziali, i percorsi di perfezionamento, oltre a concreti esempi e modalità da seguire per poter essere aggiornati sulle proposte del mondo del lavoro in tempo reale.
"Un'importante attività che permette ai futuri diplomati di poter conoscere meglio le opportunità del territorio", sottolinea la dirigente scolastica Alessandra Gattari che sostiene con entusiasmo "tutte le attività che permettono alle nostre ragazze e ragazzi di camminare su terreni meno ignoti nel percorso della realizzazione professionale".
Sarà una trasferta "a numero chiuso" quella che i tifosi della Maceratese affronteranno in quel di Montegranaro, nel match valevole come ventitreesima giornata del campionato di Eccellenza Marche. La partita, per motivi di ordine pubblico, si giocherà infatti il 25 febbraio allo stadio La Croce di Montegranaro alle ore 14:15, in anticipo rispetto al consueto orario domenicale delle 15. A disposizione dei tifosi biancorossi saranno messi a disposizione soltanto 70 biglietti, che saranno acquistabili direttamente al botteghino il giorno del match ed anche in prevendita.
La decisione è stata presa dalla prefettura di Fermo per garantire l’ordine pubblico, vista la concomitanza del viaggio che le tifoserie provenienti da Civitanova - i rossoblù giocheranno alle 15:15 a Montegiorgio - e Macerata dovranno affrontare.
In uno scintillante “Stadio della Vittoria” è andato in scena il recupero dell’undicesima giornata di Eccellenza femminile fra CF Maceratese e Recanatese. La partita si è giocata in notturna, di fronte ad un numerosissimo pubblico composto in larga parte da giovani. Le colonne neoclassiche illuminate del campo dei pini hanno fornito uno scenario mozzafiato alla partita.
Le due formazioni hanno dato vita ad un primo tempo molto combattuto ed equilibrato, andando a riposo sul risultato di 0-0. Il secondo tempo è ripartito da dove era finito il primo, con le ragazze in campo che non si sono risparmiate su nessun contrasto. Al 60’ però la fiammata decisiva: Stollavagli recupera palla sulla trequarti, triangola con una compagna e poi lascia partire un sinistro da posizione defilata che scavalca il portiere avversario. La squadra di casa si porta in vantaggio con il gol della sua bomber.
La Recanatese reagisce e prova in tutti i modi a trovare il gol del pareggio. Finale di grande sofferenza per la CF Maceratese, che grazie ad una difesa impenetrabile riesce a portare a casa una vittoria importante. Le biancorosse salgono ora al quinto posto in classifica e accorciano sul terzetto di testa composto da Ascoli, la stessa Recanatese e Sambenedettese. Questa domenica la squadra del presidente Avallone tornerà a giocare al “campo dei pini”, dove alle 14:30 affronterà l’Ancona Respect.
A pochi giorni dall’inizio del campionato di serie A di Softball, il Panathlon Club Macerata ha festeggiato presso il ristorante Signore te ne ringrazi di Michele Biagiola un compleanno davvero speciale.
Festeggia i suoi primi 50 anni di attività il Macerata Softball, un’eccellenza dello sport maceratese e italiano. In questa disciplina nessun’altra società in Italia può vantare, nella sua bacheca, cinque Coppe dei Campioni e cinque Scudetti. Dopo i grandi successi degli anni novanta e duemila che l’hanno portata nell’Olimpo del softball, e un successivo periodo di difficoltà economica e organizzativa, la società ha avuto la capacità di riemergere, puntando tutto su ragazze locali, maceratesi e marchigiane.
Ripartita dalla B, ha ottenuto prima la promozione in Serie A2 nel 2015 e poi quella fantastica in Serie A1 nel 2022, anno di Macerata Città europea dello Sport. Ha concluso l’ultima stagione al sesto posto della massima serie, rimanendo una delle poche società attive in questo sport in tutto il centro Italia. Accanto alla prima squadra c’è un fiorente settore giovanile, con una under 18 e il mini softball. Lo staff tecnico si avvale della preparazione e dell’esperienza di Marta Gambella, vera e propria icona del softball italiano.
"E’ con grande soddisfazione che osservo il brillante percorso del Macerata Softball, vera e propria eccellenza del nostro territorio - ha affermato l’assessore allo sport del Comune di Macerata Riccardo Sacchi -. L'impegno e la passione dei suoi atleti sono un esempio tangibile del valore dello sport nella nostra comunità. Il fatto che abbiano a disposizione un impianto di altissimo livello per praticare la loro disciplina è una testimonianza del nostro impegno nell'offrire le migliori strutture per lo sviluppo sportivo locale. La Giunta attuale è determinata ad ampliare questa visione, avviando cantieri per dotare Macerata di ulteriori impianti sportivi affinché sempre più persone possano beneficiare delle opportunità offerte dallo sport".
"Siamo profondamente grati al Panathlon Macerata - ha dichiarato il presidente del Macerata Softball Carlo Migliorelli - per averci invitato a celebrare questa importante tappa dei nostri primi 50 anni di attività. È un momento di gioia e di riflessione sul percorso che abbiamo compiuto finora. Il softball non è solo uno sport, ma una vera e propria scuola di vita, fatta di sacrificio, impegno e passione. Inoltre, è importante sottolineare che il nostro club promuove non solo l'attività sportiva, ma anche la crescita umana e professionale delle nostre dirigenti, allenatrici e giocatrici della prima squadra, molte delle quali sono cresciute 'in house', avendo iniziato il loro percorso con le giovanili del nostro club. Questo è il vero spirito del softball: una famiglia che cresce insieme, attraverso le sfide e le vittorie sul campo e al di là di esso".
Tanti gli aspetti toccati durante l’intervista del Presidente del Panathlon Club Macerata Michele Spagnuolo alle giocatrici del Macerata Softball. Particolare attenzione a Marta Gambella. Nata e cresciuta a Macerata, è stata anche insignita della Hall of fame del batti e corri italiano. Attraverso l'iscrizione nel prestigioso albo delle migliori giocatrici di softball di tutti i tempi è stato dato il giusto riconoscimento a una grande atleta che ha contribuito a fare la storia dello sport e del softball maceratese e italiano.
Tesserata dal 1980, ha sempre militato nelle squadre della Società Softball Macerata con cui ha conquistato cinque Campionati Italiani (1998-1999-2000-2001-2004) e quattro Coppe dei Campioni (1999-2000-2001-2006). 238 presenze in Nazionale, della quale è stata capitana per diversi anni. Marta ha partecipato a sette Campionati Europei, cinque Mondiali e a due Olimpiadi, Sydney 2000 e Atene 2004, in cui da capitana ha condotto la squadra rispettivamente a un quinto e un ottavo posto. Diventata poi allenatrice, nel 2021 alla guida del Macerata Softball impegnata in Serie A2 è stata nominata coach dell’anno nonché nuova vice allenatrice della Nazionale maggiore italiana.
"L'ingresso nella Hall of Fame del batti e corri italiano è un onore per me, un traguardo che non avrei mai immaginato di raggiungere quando ho iniziato a giocare a softball da bambina qui a Macerata. È stata una strada lunga e appassionante e ogni momento, ogni vittoria e ogni sfida hanno contribuito a plasmare la mia carriera e a farmi crescere come persona e come atleta", ha confessato Marta Gambella al microfono del presidente del Panathlon Club Macerata Michele Spagnuolo.
"Rappresentare l'Italia ai Giochi Olimpici è stato incredibile e guidare la squadra come capitana è stata una responsabilità e un privilegio che mi hanno dato una grande gratificazione – ha continuato l’attuale allenatrice del Macerata Softball -. Conciliare la mia passione per il softball con la mia professione di insegnante è stata una sfida, ma anche una grande opportunità di crescita personale. Ho imparato a gestire il mio tempo in modo efficace e a trovare un equilibrio tra i miei due grandi amori: l'insegnamento e lo sport".
Tra gli interventi durante la serata, quello del presidente del Coni Marche Fabio Luna che ha annunciato come prossima la richiesta ufficiale al Presidente Coni Giovanni Malagò della stella al merito sportivo per i primi 50 anni di attività del Macerata Softball. Nazareno Rocchetti ha invece richiamato l’attenzione elogiando le parole e l’intervento del presidente Carlo Migliorelli.
In occasione della conviviale non sono mancate le menzioni per il dirigente ed ex presidente Franco Cippitelli e per lo scomparso coach Enrico Obletter. Un applauso commosso quello della platea dei cinquanta soci intervenuti per quella che è stata definita una figura leggendaria nel mondo del softball a Macerata. Fondamentale il contributo di Obletter alla crescita e alle vittorie del club durante gli anni d'oro. Sergente di ferro, sì, ma anche un mentore e un motivatore straordinario. Le sue lezioni e il suo spirito competitivo sono state fonte di ispirazione per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di lavorare con lui.
"Siamo profondamente consapevoli del ruolo fondamentale dello sport come presidio culturale e sociale sul nostro territorio - ha affermato il presidente del Panathlon Club Macerata, Michele Spagnuolo -. Il Macerata Softball, con i suoi cinquant'anni di storia, è un esempio straordinario di come lo sport possa essere un punto di riferimento per i nostri giovani e strumento efficace nella prevenzione di ogni forma di dipendenza patologica, dispersione scolastica e solitudine. Attraverso l'impegno, il sacrificio e il senso di appartenenza che promuove, lo sport non solo forma atleti, ma anche cittadini consapevoli e responsabili. Il Panathlon Club Macerata è fiero di celebrare questa importante pietra miliare e continuerà a promuovere lo sport come veicolo di benessere e inclusione sociale nel nostro territorio". Tra gli ospiti della serata anche il vice Governatore Area 5 Panathlon Distretto Italia Stefano Ripanti e la neo rieletta Valentina Iobbi, presidente del Panathlon Club Osimo.
Secondo arbitraggio consecutivo in Serie A, il cinquantesimo in carriera nella massima serie. Sarà Juan Luca Sacchi a dirigere il match tra Roma e Torino, valevole per la 26esima giornata, in programma come posticipo del lunedì, alle ore 18:30, allo stadio Olimpico. Il fischietto della sezione di Macerata sarà assistito dagli assistenti Di Iorio e Cecconi e dal quarto ufficiale Ayroldi. Al Var ci saranno Paterna e Di Bello
Sarà per Sacchi la quarta volta alla direzione di una partita della Roma, che con lui ha vinto tre volte, l'ultima delle quali poche settimane fa contro il Verona (2-1 il risulato finale del match del 20 gennaio, ndr), in occasione del debutto in panchina di Daniele De Rossi. Conta, invece, quattro precedenti con il Torino (tre in Serie A e uno in Coppa Italia) che con lui ha vinto due partite perdendone altrettante. Per Sacchi sarà il debutto stagionale con i granata, la cui ultima direzione risale al 29 aprile della scorsa stagione contro l’Atalanta.
Sabato 24 e domenica 25 febbraio, nella Sala Cesanelli dell'Arena Sferisterio di Macerata, torna "Torpedine", il festival di musica elettroacustica e arti visive organizzato nell'ambito della 41^ Rassegna di Nuova Musica. Nato due anni fa su proposta dell’assessorato comunale alla cultura e all'istruzione è organizzato dall'Associazione Nuova Musica con la compartecipazione del comune di Macerata e la collaborazione del Museodelsynt e AcusmatiqMatme.
"Torna a Macerata un percorso innovativo e all'avanguardia, che cresce sempre più e coinvolge tanti appassionati che mai avevano avuto l'opportunità di assistere a performance del genere nel nostro territorio - interviene l’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta -. Confermiamo come scelta dello spazio, in cui si esibiranno gli artisti, la Sala Cesanelli all'interno del luogo simbolo della musica per la città, lo Sferisterio, al fine di sviluppare nuove sincronie ed energie in città. ‘Torpedine’ presenterà ancora una volta un palinsesto multidisciplinare, grazie anche alla preziosa collaborazione con il Museodelsynt e AcusmatiqMatme e autori locali, nazionali ed internazionali che dialogano tra loro attraverso suoni, video e messaggi legati al rapporto con la natura".
Sabato 24 febbraio, alle ore 18, Giuseppe Franchellucci e Stefano Pilia presenteranno dal vivo, in prima assoluta, un adattamento per violoncello, chitarra elettrica ed elettronica dell'opera "Spiralis Aurea" dello stesso chitarrista e compositore genovese Stefano Pilia. È un lavoro di architettura musicale che intreccia geometria sacra, esperienza collettiva e connessioni elusive tra natura e genere umano.
Sempre sabato, alle 21, Massimo Pupillo, il noto membro fondatore degli Zu, con i quali ha pubblicato 18 album e ha suonato più di 2000 live in tutto il mondo, presenterà il suo nuovo liveset audio/video "Industrial Slave" Il suono dell’opera "vive nell’oggi ma affonda le sue radici e trae ispirazione dal movimento elettronico e industriale degli anni 80 e 90, Spk, Clock Dva,Test Dept, come da Scorn e Techno Animal, ma digerito e rigettato in una dimensione astratta e post- tutto".
Domenica 25 febbraio alle17 ci sarà la proiezione delle 10 opere audiovisive selezionate per la terza edizione della call internazionale "Landscape23" curata dal collettivo Zeugma e che chiama a raccolta sound artist e video artist per proporre una riflessione sul vasto tema del paesaggio. Le opere sono state selezionate come ogni anno da un comitato di selezione composto da esperti del settore, curatori, critici musicali, direttori artistici, registi, musicisti.
Sempre domenica 25, alle ore 18, il Festival chiuderà con Vincenzo Vasi che presenterà la sua ormai leggendaria opera di solo Theremin "Braccio Elettrico". Noto soprattutto per essere un componente della band che suona dal vivo con Vinicio Capossela, Vincenzo Vasi è un compositore polistrumentista versatile e dallo stile surreale. Suona basso, theremin, marimba, vibrafono, tastiere e canta. È attivo sulle scene fin dal 1990 e inciso più di 25 cd.
Il biglietto d'ingresso di 5 euro, che potrà essere acquistato direttamente nel foyer dello Sferisterio a partire da un’ora prima dell’inizio spettacolo, dovrà comunque essere prenotato su rassegnadinuovamusica.com