Il Cammino dei Forti, un’avventura che celebra la storia e la bellezza del territorio settempedano percorrendo un anello di 120 chilometri che parte e finisce a San Severino Marche, ha registrato un afflusso straordinario di camminatori nel lungo ponte dal 25 aprile al 1 maggio.
L’iniziativa, ideata e promossa dall’associazione Pranzo al Sacco con il contributo del Comune, ha portato oltre cento persone a esplorare le antiche fortezze e i paesaggi mozzafiato che caratterizzano tutte le realtà coinvolte nel percorso: San Severino Marche ma anche Serrapetrona, Castelraimondo, Gagliole e Matelica.
Dall’emporio di artigianato e prodotti tipici “Artisan”, gestito dai fratelli Luca e Mauro Paciaroni, i camminatori hanno avuto l’opportunità di essere accolti in prima persona ricevendo tutte le informazioni sui luoghi e hanno avuto l’opportunità di immergersi nella storia medioevale della zona e di godere dell’ospitalità delle strutture ricettive lungo il percorso.
Il tour ha permesso la scoperta del centro storico, della torre degli Smeducci, dei castelli di Pitino, Serralta ed Elcito, dei borghi di Chigiano, Corsciano, Serripola fino a panorami incredibili e ricchi di verde.
Il Cammino dei Forti valorizza le fortezze e i castelli presenti che erano a difesa del territorio, con l’obiettivo di valorizzare quei luoghi e aumentare la sensibilità verso queste preziose attrazioni magari rendendole sempre più fruibili ai turisti. Il tracciato porta anche alla scoperta di luoghi naturalistici, come la buca del terremoto, il parco eolico sul monte d’Aria, i faggi secolari della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito, il fascino di Elcito denominato “il Tibet delle Marche” ed infine un tuffo anche nella storia più recente attraversando i sentieri partigiani, dai prati di Gagliole fino al monumento al capitano salvatore Valerio e ai luoghi della resistenza.
Molti camminatori hanno popolato le nostre zone andando alla scoperta di storia, cultura e folklore, gustando prodotti tipici, popolando i borghi che attraversati dal Cammino, conoscendo persone ospitali che lungo la via hanno offerto un caffè ai viandanti. Il turismo lento è una forma di riscoperta, a passo lento, infatti ogni cosa assume un significato diverso e il valore delle cose appare più intenso e prezioso.
L’associazione Pranzo al Sacco ringrazia le strutture ricettive aderenti, l’emporio Artisan, la Pro Loco di San Severino Marche, i volontari e tutti i camminatori che con il loro zaino e allegria hanno popolato i nostri paesi.
Oggi pomeriggio il Terziero di Muralto ha orgogliosamente aperto le porte della propria taverna “L’Armigero”, situata nei sotterranei del palazzo in piazza Umberto I che da febbraio ospita il Rettorato dell’Università di Camerino, inaugurato in occasione dell’apertura del nuovo anno accademico.
Visibilmente commosso il neo presidente del Terziero, Stefano Re, ha fatto gli onori di casa ringraziando quanti hanno lavorato per riportare il locale all’antico splendore e ricordando le generazioni che sono passate in quegli spazi.
Quindi hanno portato il proprio saluto il rettore Graziano Leoni, definendosi scherzosamente “il vicino del piano di sopra”, il sindaco Roberto Lucarelli che si è congratulato con i volontari del Terziero e sottolineato la “magia” di questa rievocazione storica ce coinvolge l’intera città, il presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna, onorato del fatto che quest’anno vestirà i panni del Signore della città insieme a sua moglie Ilaria e la presidente della Corsa alla Spada e Palio Donatella Pazzelli che ha sottolineato come il riappropriarsi di un luogo così bello sia motivo di gioia non solo per la parte bianco/azzurra della città, ma per tutta la comunità che ritrova questo punto di incontro in centro, sede in passato di molte iniziative, una per tutte la meravigliosa Casa di Babbo Natale.
Si è proceduto al taglio del nastro e poi tutti sono scesi in quegli ambienti dove si respira storia e suggestioni medievali, ritrovandosi a casa, e che dal 15 al 26 maggio potranno essere frequentati da tutti coloro che decideranno di fare la cena nelle taverne.
Intanto proseguono senza sosta i preparativi della XLIII edizione della Corsa alla Spada che prende il via ufficialmente il 15 maggio con la Cena dei Mille, per la quale stanno già arrivando tante prenotazioni alle tre taverne e che si concluderà il 26 maggio con il grande corteo storico, la staffetta rosa e la corsa alla spada che anche quest’anno ritorneranno nel centro storico con le stesse modalità della scorsa edizione che verranno esplicitate nei prossimi giorni.
Taverna di Sossanta (Via Madonna delle Carceri): 333 434 1651
Taverna di Sossanta (Via Madonna delle Carceri): 333 434 1651
Taverna L’Armigero (Piazza Umberto I): 371 534 9184
“La consegna degli attestati di partecipazione alla seconda edizione dei seminari formativi dedicati al forest bathing testimonia il successo di questa iniziativa: ben 18 i partecipanti, a fronte di numerose richieste rimaste inevase, segno di quanto l’argomento risulti d’interesse”.
È soddisfatto Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, ente promotore dei corsi di formazione realizzati nell’ambito della SNAI, per il risultato ottenuto. “Insieme a quelle formate lo scorso anno, oggi salutiamo complessivamente una quarantina di guide in grado di condurre esperienze di immersione nella natura attraverso i sensi. Il forest bathing fa parte di una filosofia di fruizione turistica intelligente, che privilegia l’esperienza diretta di un territorio attraverso le sue bellezze naturali per recuperare una dimensione di benessere psicofisico. Oggi più che mai va incentivato un turismo lento, consapevole, sostenibile, interessato a conoscere e sperimentare. Le guide che abbiamo formato rappresentano un capitale umano fondamentale” conclude Gentilucci “in funzione di una rinascita che fonda la propria forza sulle capacità di crescita economica basate sulle risorse del nostro territorio”.
Nasce nel comune di Treia una nuova realtà associativa composta da giovani che hanno il desiderio di valorizzare la propria comunità.
Il nome scelto per l’associazione è “Passo dopo Passo”. Un progetto innovativo, ambizioso che nasce dall’idea di un gruppo di ragazzi mossi dall’esigenza di riportare socialità e divertimento a Passo di Treia ed in tutto il territorio comunale.
Passo di Treia, nonostante sia una piccola frazione, da sempre si è contraddistinta per lo spirito di iniziativa, la coesione sociale e la goliardia dei propri abitanti.
L’associazione si pone l’obbiettivo di organizzare eventi di intrattenimento musicale, sportivo e culturale con lo scopo di riportare quella vitalità che per lungo tempo ha caratterizzato la vita del paese.
Il nuovo gruppo sta già lavorando a ritmi serrati nella preparazione del primo evento che si terrà i prossimi 5,6 e 7 Luglio presso il Campo Sportivo “Giovanni Compagnoni” di Passo Treia, all’interno del quale si alterneranno DJ set, concerti, spettacoli di sport alternativi, con la partecipazione di importanti realtà regionali e nazionali.
Il direttivo è così composto:
PRESIDENTE: Edoardo Teloni; VICE PRESIDENTE: Cristian Palazzesi; TESORIERE: Luca Passeri; SEGRETARIO: Raimondo Lambertucci; CONSIGLIERI: Filippo Testa, Alessandro Summo, Lucia Leonardi, Nicola Gismondi, Saverio Renzi.
autore comunicato: Cristiano Lambertucci
Fotografia: a cura di Genesio Medori
Trattori in protesta. Torna a farsi sentire, dopo un paio di mesi silenti, il comparto degli agricoltori maceratesi. Il sit-in ha avuto inizio in via Concordia, a Piediripa di Macerata, alle 8:30 di questa mattina.
Successivamente, circa una dozzina di mezzi agricoli sono partiti percorrendo la Statale per arrivare a Civitanova Marche. Tappe poi a Bivio Regina, Recanati, Villa Potenza, Macerata centro, con ritorno di nuovo a Piediripa. Il percorso, di circa 80 chilometri, si sta svolgendo con la scorta di due pattuglie della polizia stradale di Macerata.
“Si tratta una manifestazione contro le politiche europee – fanno sapere gli organizzatori della protesta- e per far conoscere ai cittadini le problematiche del settore” .
Nella bella cornice del Teatro Rossini di Civitanova Marche, l'Assemblea, rappresentativa degli 11.856 Soci del Banco Marchigiano, ha approvato il bilancio di esercizio 2023. Il Banco Marchigiano conferma il percorso di crescita intrapreso ed illustra il consuntivo 2023 con tutti gli indicatori patrimoniali, finanziari ed economici decisamente positivi.
“Il valore generato, nello spirito di mutualità e reciprocità che contraddistingue il credito cooperativo, va a beneficio degli stakeholder della banca e delle comunità di riferimento” afferma il presidente Sandro Palombini, “attraverso azioni concrete a sostegno delle principali iniziative sociali e culturali del territorio dove le nostre filiali operano; l’impegno finanziario nel 2023 nel campo della solidarietà e della responsabilità sociale è stato pari a circa 500 mila euro destinati a progetti sportivi, culturali, ambientali oltre che per la sanità locale”.
Numerosi sono stati gli interventi di revisione dei tassi dei mutui alle famiglie, sia per i clienti che per i dipendenti, per fronteggiare le difficoltà scaturite dall’aumento dei tassi e delle rate.
Nonostante un quadro congiunturale ancora caratterizzato da segnali di debolezza e da una crescita economica pressoché nulla, la banca ha erogato nel corso del 2023 prestiti a famiglie e imprese per circa 100 milioni di euro, svolgendo un ruolo di sostegno all’economia del territorio.
“Il Banco Marchigiano è un istituto appartenente al Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca con sede a Trento” continua il vice presidente e amministratore delegato ai rapporti con il credito cooperativo Marco Bindelli – Gruppo costituito 5 anni fa, che si conferma nel 2023 per solidità e patrimonializzazione, ai massimi livelli del settore bancario e che continua ad effettuare importanti investimenti in tecnologia ed evoluzione del modello di servizio per essere ancora più vicini ai nostri soci e clienti”.
“Vorremmo essere sempre più il punto di riferimento per famiglie e imprese – dice il direttore generale Massimo Tombolini, al suo primo anno di guida della Banca – grazie all’ampliamento dei servizi offerti e agli interventi volti a migliorare la specializzazione dei nostri consulenti di Filiale.
La raccolta complessiva sfiora 1,4 miliardi di euro: è cresciuta di oltre 113 milioni di euro (+9% rispetto all’anno precedente) e l’incremento ha riguardato sia la componente diretta che quella gestita e amministrata; si tratta di un segnale di grande fiducia che soci e clienti ripongono nel Banco Marchigiano soprattutto per quanto riguarda la crescita della raccolta diretta (+ 4,2% rispetto al 2022) che evidenzia un andamento in controtendenza rispetto al calo che il sistema ha registrato a livello nazionale (- 1,5% dicembre 2023 rispetto all’anno precedente – fonte ABI)”.
Nell’anno in cui la Banca ha festeggiato il 125° anniversario, l’utile netto ha registrato 8,2 milioni di euro, in crescita di quasi 5 milioni rispetto all’anno precedente (+156%); tale risultato, influenzato dalla dinamica dei tassi di interesse di mercato, è anche frutto di un’attenta e sana gestione manageriale della banca, che ha migliorato gli indici di redditività, di produttività e rischiosità.
Al netto delle componenti straordinarie, si registra una decisa flessione del Cost Income primario, che scende dal 75,4% del 2022 al 57,3% del 2023: tale flessione deriva dal progressivo rafforzamento della redditività impressa dalla gestione caratteristica della Banca.
Anche il portafoglio Impieghi a Clientela, che si attesta a 533 milioni di euro, migliora la sua qualità, grazie alla riduzione dei crediti deteriorati e ai maggiori accantonamenti effettuati sulle posizioni deteriorate che fanno crescere l’indice di copertura complessivo al 79,2% (+ 4,5% rispetto all’anno precedente).
L’utile conseguito ha contribuito al rafforzamento patrimoniale dell’istituto che raggiunge 89 milioni di Patrimonio Netto, in aumento di 8,5 milioni rispetto al 2022 (+10,6%).
La Banca ha pertanto proseguito il percorso di rafforzamento patrimoniale migliorando sia il CET 1 pari al 21,72% (+1,95% rispetto al 2022) che il Total Capital Ratio pari al 22,75% (+1,2% rispetto al 2022), indicatori che evidenziano la forza e la solidità della Banca e che garantiscono un’ampia copertura dei rischi di credito, di mercato e operativi.
“Alla data del 31 dicembre 2023, le carenze organiche della polizia di Stato ammontavano a 10.271 unità, pari al 09% della dotazione prevista dalla legge, risultante dalla differenza tra una dotazione organica pari a 109.408 unità e una forza effettiva pari a 99.137 unità”. Così in una nota Francesco Menichelli, segretario provinciale del Silp Cgil di Macerata.
"Questi sono dati ufficiali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, una situazione che nella città di Macerata vede percentuali di carenza di organico in crescita nel 2024 per mancanza di nuovi agenti e tanti pensionati. Basti pensare che entro l’estate da noi arriveranno soltanto 15 poliziotti appartenenti ai ruoli agenti e assistenti”.
“Il nostro territorio soffre da tempo di carenze organiche importanti che non riguardano solo la questura, ma interessano tutti quei presidi di sicurezza che garantiscono ogni giorno il controllo del territorio e la prevenzione dei reati”.
“Il divario a livello nazionale è ancora più grande se si pensa che di quei 99.137 effettivi ne avevamo 3.525 ancora a frequentare i corsi, quindi non disponibili. In campo locale, la notizia dell’arrivo ‘15 poliziotti’, che in altre circostanze sarebbe stato una buona notizia, per questo 2024 rimane ‘soltanto’, perché in questura e in commissariato, andranno in pensione 19 unità e considerando che sarà l’unico movimento per tutto l’anno, siamo a meno 4 unità”.
“Altre 4 unità che si andranno a sommare a quelle che dal 2020 abbiamo perso, per un totale di 30 unità in meno. Se di numeri dobbiamo parlare, dobbiamo aggiungere anche la Polizia Stradale, che dovrebbe controllare nell’arco delle 24 ore un territorio che va da Camerino - Macerata - Civitanova Marche, con frequenti incursioni lungo l’autostrada A14 a sostituire i colleghi della autostradale, ma che con le sue restanti 60 unità non riesce ormai da tempo a svolgere servizi sulle 24 ore”
“Il fenomeno della carenza di personale che riguarda anche le altre forze di polizia – spiega il sindacalista- si unisce all’elevata età media e la criticità legate alle strutture e ai mezzi. Il governo in carica, al di là degli slogan, ha mostrato scarsa attenzione per il comparto sicurezza: zero assunzioni straordinarie, zero investimenti, risorse inadeguate per il rinnovo del contratto di lavoro che le lavoratrici e i lavoratori in divisa aspettano ormai da oltre 850 giorni, Tutto questo influenza anche sul benessere organizzativo e lavorativo del personale, che sembra interessare sempre meno alla nostra amministrazione”
“Facciamo appello alla comunità civile, alla politica locale, ai parlamentari eletti nel nostro territorio – conclude il responsabile del sindacato di polizia della Cgil – affinché facciano la propria parte a tutti i livelli per esercitare pressione nei confronti del Parlamento e del Governo. Le elezioni europee si stanno trasformando in un'altra vetrina di propaganda fatta di vuote promesse, con una idea di fondo che ci preoccupa: quella di militarizzare la sicurezza, di farle perdere la sua funzione civile e democratica, sancita dalla legge 121/81, di puntare maggiormente sulla repressione che sulla prevenzione, così da tenere alto nel paese il clima di paura e di incertezza, utile a chi strumentalizza le problematiche della sicurezza per una manciata di voti. Un gioco a cui noi ci opporremo sempre, anche mobilitandoci se necessario così come è avvenuto nel recente passato”.
La recente serie di tragici incidenti che hanno portato alla perdita di vite umane in tre diversi cantieri edili nel Napoletano e a Siracusa, solleva questioni cruciali sulla sicurezza negli ambienti di lavoro. Questi incidenti, che hanno visto la morte di operai con un’età media di 60 anni, evidenziano una problematica più ampia legata alla sicurezza nei cantieri, soprattutto in un periodo in cui il settore edile ha visto un incremento di attività a seguito dell’introduzione del superbonus 110%.
Quest’ultimo, una detrazione fiscale introdotta per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici, ha portato a un aumento significativo dei lavori nei cantieri edili. Tuttavia, questo incremento non sembra essere stato accompagnato da un adeguato rafforzamento delle misure di sicurezza.
Le normative vigenti, come il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, noto come Testo Unico Sicurezza Lavoro (TUSL), stabiliscono chiaramente gli obblighi e le misure di sicurezza che devono essere rispettate nei cantieri ma nonostante ciò, la frequenza di questi incidenti suggerisce che tali norme potrebbero non essere state seguite o applicate con dovuto rigore. Questi scatti fotografici segnalati da un cittadino maceratese ne sono la dimostrazione:
La sicurezza nei cantieri non è solo una questione di conformità normativa, ma anche di responsabilità sociale e morale. Ogni incidente sul lavoro è una tragedia che si ripercuote non solo sulle vittime e le loro famiglie, ma anche sull’ intera comunità. È fondamentale.
Dovrebbe darsi per appurato, evitando pigli didascalici, che i committenti, i responsabili dei lavori e le imprese esecutrici collaborino per garantire che la sicurezza sia sempre la priorità principale, soprattutto in un periodo di intensa attività edilizia stimolata da incentivi fiscali come il superbonus 110% su cuoi piombano luci e ombre. Eppure le persone sul lavoro muoiono, ancora oggi.
Aumentano, nelle Marche, le persone a rischio povertà, le famiglie a bassa intensità di lavoro e per le quali è un fardello il costo della stessa casa con il caro mutui ed affitti. Ma aumentano anche la mobilità passiva e chi rinuncia a curarsi.
È il quadro che emerge dal rapporto Bes 2023 (Istat), Benessere equo sostenibile, elaborato da Ires Cgil. “Questi indicatori sono il campanello d’allarme di una situazione che, se non va affrontata in modo adeguato,rischia di procurare un inesorabile declino della nostra regione”, commenta Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil Marche.
Una ripresa economica, dunque, solo apparente: aumenta, rispetto all’anno precedente, la popolazione a rischio di povertà , che ad oggi si attesta all’ 11,6%, un passaggio che non si registra nel resto del Paese, dove l’indicatore rimane stabile. Aumenta anche la popolazione che vive in famiglie con bassa intensità di lavoro ossia con componenti (15-64 anni) che, nell’anno, hanno lavorato meno di un quinto del tempo teoricamente disponibile per attività lavorative (oggi al 6,4%) . Un altro dato in aumento riguarda quella parte di famiglie dove il costo totale dell’abitazione in cui si vive rappresenta più del 40% del reddito familiare. La casa è un bene primario. Il caro mutui e affitti per cittadini e studenti universitari (il 29% di questi ultimi ha problemi per pagare affitti e bollette), gli sfratti per morosità (di 751 sfratti, dati 2021, 625 per morosità, di questi 300 ad Ancona), le emergenze dovute al sisma ed alle alluvioni, nonché le difficoltà familiari dovute alle vulnerabilità sociali, lavorative : sono questioni urgenti da affrontare e occorrono soluzioni condivise.
Rispetto al periodo pre covid, il peggioramento riguarda due indicatori: aumentano le persone che vivono in famiglie che arrivano alla fine del mese con grande difficoltà, a oggi al 4,1% e allo stesso tempo aumenta la quota di coloro che hanno visto peggiorare la propria situazione economica rispetto all’anno precedente (da 24,4% nel 2019 al 34,8% nel 2023). Anche rispetto agli indicatori che riguardano la qualità dei servizi si rilevano diverse criticità.
Per quel che riguarda i servizi sanitari, si conferma il persistere di criticità nell’offerta e nella fruizione dei servizi medesimi. Nell’ultimo anno è aumentata, rispetto all’anno precedente, l’emigrazione ospedaliera, ad oggi al 13,4%, così come la quota di medici di medicina generale con un numero di assistiti sopra la soglia massima, a oggi al 45,8%, ma soprattutto è aumentato il numero delle persone che rinunciano alle prestazioni sanitarie necessarie che al momento sono il 9,7%. I tempi di attesa per esami, visite e interventi chirurgici, ormai insostenibili, sono l’indicatore più evidente della difficoltà del sistema sanitario a rispondere alle vere esigenze delle persone.
Insoddisfazione anche per i servizi di trasporto pubblico che non sono adeguati per cogliere le sfide di una mobilità sostenibile. Nelle Marche, appena il 2,6% degli utenti utilizza treni o autobus per i propri spostamenti contro il quasi 80% che preferisce il mezzo privato. Mai come in questo momento sarebbe necessarioraggiungere il doppio obiettivo di offrire un servizio ai cittadini, e liberare le città dal traffico e dalle fonti inquinanti.
Chiosa Longhin: “Questa giunta regionale, purtroppo, dimostra di essere lontana dalla realtà quotidiana e non attenta ai problemi dei marchigiani. Se aumentano le persone a rischio di povertà e che rinunciano a curarsi, o per farlo vanno altrove, vuol dire o che la Regione spende male le risorse pubbliche o che è incapace di adottare politiche utili a contrastare la povertà e a garantire il diritto alla salute”.
Nella giornata odierna, il nuovo Direttore Marittimo delle Marche, l'ammiraglio ispettore Vincenzo Vitale, si è recato in visita istituzionale presso il dipendente Ufficio Circondariale Marittimo di Civitanova Marche, dove è stato accolto dal comandante Chiara Boncompagni.
L'ammiraglio ispettore Vitale ha salutato e incontrato tutto il personale militare in un’assemblea generale, durante la quale ha rimarcato l’importanza delle funzioni svolte dagli uomini e donne del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, soffermandosi, in particolare, sul prezioso lavoro svolto durante la stagione estiva balneare a tutela dell’intera collettività e della salvaguardia della vita umana in mare, nonché in materia di controlli demaniali ed ambientali.
Inoltre, nel corso della mattinata, il direttore marittimo delle Marche assieme al comandante dell'Ufficio Circondariale marittimo hanno poi ricevuto il Prefetto di Macerata, Isabella Fusiello, alla quale, nel corso dell’incontro, sono state illustrate le potenzialità del porto di Civitanova Marche e le attività che nello stesso si svolgono, ponendo l’accento sulle funzioni della Guardia Costiera. L’incontro si è concluso con sincere parole di apprezzamento e plauso da parte del Prefetto per il lodevole operato della locale Guardia Costiera.
Lo scorso fine settimana, un gruppo di 45 cicloturisti, provenienti da come Roma, Milano, Cavalese (TN), Ravenna, Russi (RA), Busto Arsizio (VA) e Castelfranco Veneto (TV), sono giunti a Morrovalle percorrendo l'itinerario "Strade di Marca", ideato da Noi Marche Bike Life.
Divisi in tre gruppi, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di immergersi nelle bellezze del borgo morrovallese e degli altri toccati dall’itinerario timbrando il proprio "passaporto cicloturistico" nei punti di timbratura.
Per migliorare l'esperienza, i cicloturisti sono stati accompagnati da guide esperte e hanno avuto accesso all’app geolocalizzata di Noi Marche Bike Life, che ha fornito loro tutti i servizi utili per il ciclismo, come la localizzazione di punti di ricarica per le bici, percorsi alternativi scaricabili gratuitamente, officine e altre informazioni essenziali per un viaggio sicuro e piacevole. Per garantire una pedalata confortevole e sostenibile, sono state noleggiate ben 25 e-bike.
Grazie alla collaborazione con i tour operator locali, sono state prenotate strutture ricettive e bike hotel per quattro giorni, mentre sono stati organizzati trasporti ferroviari appositi per le biciclette e visitati musei, chiese e pinacoteche e gustate colazioni e merende a base di prodotti tipici locali pedalando lungo chilometri di itinerari appositamente selezionati per mostrare al meglio le meraviglie della regione.
Sostegno alle competenze genitoriali e attivazione di una comunità educante. Sono questi gli obiettivi principali di “Scuola per genitori” il progetto, giunto alla sua seconda edizione, ideato e promosso dal Comune di Macerata. Per la seconda edizione anche i comuni dell’Ambito Territoriale Sociale 15 hanno aderito al progetto coordinato dalla Cooperativa Sociale Il Faro.
Si tratta di una serie di incontri diffusa in diversi quartieri della città, con esperti e psicologi, per offrire a genitori, insegnanti ed educatori informazioni finalizzate a sviluppare le competenze di facilitazione per generare benessere nella relazione genitore – figlio.
L’Amministrazione comunale ha sottolineato la necessità di mettere al centro la famiglia mettendo in campo azioni concrete per supportare la genitorialità grazie al sostegno di professionisti che aiuteranno a sviluppare punti di forza e aree di miglioramento. Il progetto, ideato dal Comune di Macerata, vuole dare l’opportunità di avere strumenti efficaci con l’obiettivo di essere di aiuto alle tante problematiche relative alla relazione tra figli e genitori e considerando che, oggi, le famiglie necessitano di essere supportate nelle situazioni legate a un quotidiano sempre più complesso, articolato e con sempre nuove sollecitazioni.
Gli incontri vedranno la partecipazione delle due operatrici del servizio gratuito “Famiglia al centro”, dedicato a famiglie e giovani, Federica Milluch e Stefania Carluccio, dei docenti universitari Alessandra Fermani e Massimiliano Stramaglia, della pediatra Mirella Staffolani e dello psicologo Paolo Scapellato.
Modulati su tre diverse tematiche, gli incontri inizieranno lunedì 6 maggio, con “Io genitore. Imparo a conoscermi” alla parrocchia Santa Madre Di Dio, iniziativa che verrà ripetuta il 7 e l’8 maggio rispettivamente nelle parrocchie Immacolata e di Villa Potenza.
Il 20 maggio sarà la volta di “Io ascolto. Tecniche e strumenti di comunicazione” alla parrocchia Santa Madre Di Dio e poi il 21 all’Immacolata e il 22 a Villa Potenza.
Ultimo step dal 27 maggio nella parrocchia Santa Madre Di Dio con “Io mi arrabbio. Imparare a gestire i conflitti per renderli costruttivi”, incontro che verrà riproposto il 28 e il 29 maggio rispettivamente all’Immacolata e a Villa Potenza. Gli incontri inizieranno alle 21 per concludersi alle 22.30
Avevamo seguito lo scorso sabato 27 aprile l’avvio dei lavori di demolizione del maxi-cantiere di via Maffeo Pantaleoni. Abbiamo svolto un altro sopralluogo per vedere come stanno procedendo, sentendo anche il parere dell’assessore all’urbanistica del comune di Macerata, Silvano Iommi, che ci ha detto come per lunedì prossimo si conti di terminare la demolizione del primo cantiere.
“Per il pomeriggio di giovedì verrà ultimata la demolizione del civico 109, quindi i primi due blocchi potranno dirsi completati. Si procederà poi da venerdì alla demolizione del civico 107 e a seguire si arriverà al 105. Entro lunedì 6 maggio confidiamo di terminare il primo cantiere, il più grande, che va appunto dal civico 111 al 105".
Oltre alla demolizione degli edifici del primo cantiere, procede nel frattempo anche quella del corpo basso. In tal caso un notevole contributo è dato dalla pioggia, utile ad abbattere le polveri.
“Stasera si completerà anche il taglio del corpo basso. Ultimato quello si possono poi isolare i cantieri. Essendo tre cantieri diversi, di conseguenza i lavori sono svolti tre ditte diverse. È importante dunque poter delimitare le aree di pertinenza di ciascun cantiere. In tutto ciò la pioggia permette di lavorare in maniera più spedita, contribuendo ad abbattere le polveri”.
La demolizione di quello che è attualmente il cantiere più grande di tutto il centro Italia sta producendo, come normale che sia, una grande quantità di detriti. Su come essi vengano smaltiti fa chiarezza l’assessore Iommi.
“I detriti in parte sono utilizzati per creare un gradone di lavoro. È come se si allargasse la strada per andare a comporre la paratia per le macchine trivellatrici. A quel punto poi si potrà scavare e portare via i detriti. Adesso nei momenti morti c’è una macchina che separa il materiale ferroso da tutto il resto. Una volta raccolti i detriti finiscono poi nei depositi previsti dalle norme, dove subiranno un’altra selezione”.
I lavori di demolizione del maxi-cantiere procedono dunque in maniera spedita e soprattutto con grande attenzione per ogni singolo aspetto, anche per quello che riguarda la salvaguardia del benessere animale, come ci dice l’assessore:
“Abbiamo già fatto diversi controlli, ma vogliamo continuare a prestare attenzione su tutto. L’ultimo palazzo a monte, quello dove c’è l’imbocco di Via Zorli, è l’unico con mezzo cornicione rifatto in cemento. Lì sopra in passato le rondini hanno fatto dei nidi. Avendo a che fare con una specie protetta, abbiamo eseguito un primo controllo e sembrerebbero essere tutti nidi abbandonati. Si farà comunque domani un ulteriore verifica con un apposito cestello. Nel caso i cui i nidi fossero “attivi”, gli abitandi del nido andrebbero recuperati e consegnati al centro recupero degli animali selvatici protetti. Sembra comunque non esserci nulla di tutto ciò”.
Avvio delle celebrazioni per il 250° anniversario di fondazione del Corpo nella provincia di Macerata: lo Sferisterio si tinge dei tradizionali colori della guardia di finanza, il giallo e il verde.
A seguire, l’8 e il 9 giugno prossimi la guardia di finanza del Comando provinciale di Macerata parteciperà – con “tedofori” portatori della “Fiaccola per la Pace” e “camminatori” – alla 46^ edizione del pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, per affidarsi e affidare alla protezione della Madonna il proprio delicato e impegnativo lavoro quotidiano a tutela dell’economia legale e a difesa dei cittadini onesti.
Altra tappa il 29 e il 30 giugno prossimi. L’occasione è la prima edizione del “FantaMacerata – Festival dell’Immaginario”, rassegna di scienze, fumetti e cartoni animati: le fiamme gialle, che operano quotidianamente nel garantire la sicurezza economico-finanziaria, hanno deciso infatti di portare il loro impegno anche nell’universo dei fumetti, unendo cultura e sicurezza in un evento senza precedenti.
Da anni infatti il corpo realizza un fumetto dedicato a “Finzy”, il piccolo grifone, mascotte sempre coinvolta in missioni a difesa dei cittadini che rispettano le regole. Alla manifestazione sarà presente uno stand con i militari di Macerata che faranno conoscere da vicino ai ragazzi le loro attività, anche mediante appositi video e la distribuzione di copie del giornalino.
Date ancora da definire, invece, per altri due appuntamenti di assoluto rilievo, attualmente in fase di pianificazione in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale di Macerata.
Nei giorni 3 e 4 maggio 2024 si svolgerà presso l’Auditorium Sant’Agostino di San Ginesio la XIII edizione dell’Incontro tra Dottorandi di ricerca in diritto internazionale e diritto dell’Unione Europea “Alberico Gentili”.
L’evento, organizzato dalla SIDI-Società Italiana di diritto internazionale e diritto dell’Unione Europea e il CISG-Centro Internazionale Studi Gentiliani in collaborazione con l’ISGI-Istituto Studi Giuridici Internazionali del CNR e l’Università di Macerata, porta a San Ginesio 26 giovani studiosi provenienti da 12 Università italiane allo scopo di presentare i loro lavori di ricerca che saranno discussi, in quattro sessioni tematiche, da un nutrito gruppo di professori di diritto internazionale e diritto dell’Unione europea. All’incontro parteciperanno anche i vertici della SIDI, il presidente prof. Pasquale De Sena, il vice presidente prof. Massimo Starita e la segretaria generale prof.ssa Angela Di Stasi.
Il programma prevede inoltre una lezione sulla metodologia della ricerca; la tradizionale Lectio Gentiliana del presidente del CISG Luigi Lacchè, Università di Macerata e il keynote speech “Diritto internazionale e cambiamento climatico” tenuto dal prof. Jorge E. Viñuales dell’Università di Cambridge.
La prestigiosa iniziativa si avvale del Patrocinio del Comune di San Ginesio, dell’Unione Montana del Monti Azzurri, della Regione Marche-Assessorato Beni e attività culturali.
“L’Incontro di San Ginesio – è stato osservato dalla SIDI - ormai considerato una consolidata occasione di crescita culturale, professionale e anche umana, costituisce sicuramente una delle buone prassi di una Società scientifica, quale la SIDI, che riconosce il forte impulso propulsivo nella presenza, tra i suoi Soci, di tanti giovani studiosi. Gli abstract dei dottorandi lasciano intuire la realizzazione di percorsi di ricerca accurati intorno a temi di diritto internazionale pubblico, privato e diritto dell’Unione europea, evidenziando una capacità innovativa che risulta essere strategica per l’intero Paese e costituisce, inoltre, dimostrazione della qualità degli studi dottorali concorrendo alla qualità delle sedi universitarie e degli stessi corsi di studio.”
Si prospetta un Primo Maggio con gli ombrelli aperti nelle Marche. Gli ultimi giorni con il ritorno del sole, dopo l'ondata di freddo tardivo, avevano fatto ben sperare, ma anche sulla regione il maltempo rischia di rovinare, soprattutto nel pomeriggio, gite e scampagnate.
Le previsioni meteo, infatti, parlano del rischio di temporali anche di forte intensità. Secondo il bollettino diramato dalla Protezione civile delle Marche, il cielo si presenterà, infatti, parzialmente nuvoloso con ulteriore aumento della copertura e cielo nuvoloso o molto nuvoloso nel tardo pomeriggio
Le precipitazioni nella mattinata saranno deboli ed intermittenti sulle zone alto-collinari e montane, per estendersi al resto della regione nel pomeriggio quando assumeranno carattere di rovescio o di temporale.
Le temperature saranno stazionarie nei valori minimi e in diminuzione nei massimi, mentre i venti sud orientali, di brezza tesa nelle zone interne e di vento moderato lungo la costa con raffiche fino a vento fresco o forte. Dalla serata disposizione dei venti da sud-ovest
Nel mese di maggio, presso la Biblioteca Comunale Silvio Zavatti, si terrà “Philosophy for children”, un ciclo di laboratori rivolti a bambini di età compresa tra i 9 e gli 11 anni, nell’ambito del progetto “Terre che leggono” che coinvolge il Comune di Civitanova Marche in partenariato con la Biblioteca “Mozzi Borgetti” di Macerata, Vydia editore, Seri editore, il Museo tattile Omero e l’associazione CONtesto.
A partire dal libro “Le storie della filosofia” (Vydia editore), l’autore Andrea Ferroni e l’illustratrice Pia Simona Bosco formeranno una piccola comunità dialogante di bambine e bambini. Ci sarà non solo la lettura, dunque, ma anche un arricchimento lessicale e concettuale, al fine di migliorare le abilità specifiche del ragionamento, mentre la dinamica di gruppo favorirà lo sviluppo democratico del dialogo.
Per partecipare agli incontri del primo gruppo, sarà possibile iscriversi entro il 4 maggio, per partecipare al secondo gruppo sarà possibile iscriversi entro il 18 maggio.
Anche il professor Guido Favia, prorettore alla ricerca dell’Università di Camerino e docente della scuola di bioscienze e medicina veterinaria, ha preso parte al gruppo di esperti che sono intervenuti nei giorni scorsi all’incontro "Advancing the global health agenda of G7. The challenge of malaria eradication" promosso dall'Istituto Affari internazionali (IAI) in collaborazione con il Friends of the Global Fund Europe.
Il professor Favia, parassitologo di fama internazionale, è intervenuto in qualità di direttore del Centro Interuniversitario di Ricerche sulla Malaria - Italian Malaria Network, centro di ricerca finalizzato al potenziamento e al coordinamento degli studi che riguardano i principali aspetti della malattia, che vede la collaborazione tra ricercatori di diversi atenei italiani e dell'Istituto Superiore di Sanità. L'Italian Malaria Network rappresenta in Italia il punto di riferimento per la ricerca sulla malaria.
Nel corso dell’incontro si è discusso del ruolo del G7 sotto la presidenza italiana nella promozione della salute globale, con riguardo, in particolare, alle sfide emergenti per l'eradicazione della malaria.
Si è trattato, quindi, di un’importante occasione di confronto e dibattito tra i principali esperti e stakeholder nazionali ed internazionali sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, sul ruolo dei vari attori nell’architettura della salute globale e sulle nuove iniziative da intraprendere per mobilitare le necessarie risorse finanziarie.
"Sono stato molto onorato – ha sottolineato il professor Favia – di aver avuto l'opportunità di partecipare a questo incontro e di aver potuto portare il mio contributo, essendo da molti anni impegnato in attività di ricerca scientifica relative al controllo delle più pericolose malattie infettive che affliggono in particolare i paesi del terzo mondo, tra cui appunto la malaria. L’eradicazione della malaria è uno degli obiettivi che l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite mira a raggiungere entro il 2030 ed è pertanto necessario che la ricerca su questo settore sia sempre più efficace, anche facendo sinergia, per ottenere i risultati sperati”.
La risposta del sindaco uscente e candidato bis al comune di Appignano, Mariano Calamita, sul trasferimento della riabilitazione da Treia ad Appignano presso Villa Falconi dove attualmente risiedono gli anziani della Casa di Riposo: "Al di là della campagna elettorale, come gruppo di maggioranza 'Costruiamo Insieme' abbiamo portato in un recente Consiglio Comunale un Ordine del Giorno per esprimere un parere sulla proposta Inrca di riportare il servizio di riabilitazione da Treia ad Appignano. L’intero consiglio comunale ha votato a favore, dimostrando di vedere positivamente questo trasferimento".
"Tuttavia - aggiunge il primo cittadino uscente -, come si è espresso il Consiglio Comunale intero, nella discussione emersa, e come ha espresso il CDA della Fondazione Falconi (che è il soggetto proprietario della Villa Falconi e delle strutture minori ad essa collegate, dove si dovrebbe trasferire la Riabilitazione), tutte le parti avevano la consapevolezza della necessità di addivenire ad un accordo che avesse contemplato la definizione di tutti i rapporti e le questioni giuridiche in essere, con l’Inrca, a partire dall’atto di compravendita del 2005".
L'attuale Amministrazione ha poi fatto menzione dell'accordo unanime di tutto il Consiglio comunale sull'apertura di un tavolo di concertazione, che non è avvenuto: "L’occasione che tutti, Consiglio Comunale (e quindi anche lo stesso consigliere Buldorini) e Fondazione Falconi, ritenevano essere favorevole era innanzitutto quel tavolo di concertazione che si doveva aprire, perché da lì poteva iniziare un dialogo sul futuro della struttura socio-assistenziale attualmente presente e si dovevano inserire in accordi ben precisi, a tutela non solo degli anziani ospiti della Casa di riposo, ma di tutti i cittadini di Appignano, quello che poteva essere un discorso legato alla ricostruzione e i termini legati alla nuova gestione Inrca".
"Per questo risulta difficile da comprendere, come possa invece ora il consigliere Buldorini legittimare un’operazione unilaterale dell’Inrca - attacca Calamita -, senza che si sia minimamente avviato quel dialogo chiesto e che ci si aspettava, senza che siano state concordate e condivise le azioni da intraprendere, senza nessuna tutela per la casa di riposo di Appignano, senza indicazione di come si vuol gestire la struttura in futuro e senza nessuna indicazione sui tempi di permanenza. Ed è soprattutto, in nome di quella lungimiranza, che il consigliere Buldorini svuota di significato, e che invece il sindaco Calamita non può, per il bene del paese, tollerare che venga tolta anche la casa di riposo ad Appignano, dopo che l’Inrca stessa abbia appoggiato l’eliminazione di tutti i finanziamenti per la ricostruzione del presidio socio-sanitario previsto, senza che si fosse impegnata in azioni concertate e precise sul futuro della gestione socio-sanitaria in questo paese e soprattutto senza che né essa stessa, né la Regione abbiano dato risposte concrete sulla ricostruzione".
A detta della Maggioranza nessuna risposta è giunta da parte dell'assessore regionale alla Sanità circa l'invito per un dibattito pubblico: "Risposte che erano state richieste da tutta la cittadinanza, attraverso una raccolta firme, avvalorata dall’approvazione in seno al Consiglio Comunale nel 2022, invitando l’assessore regionale alla Sanità a un incontro pubblico per relazionare sullo stato dell’arte in merito alla ricostruzione del nuovo presidio. Nessuna risposta, e questo è certamente inaccettabile. L’unica risposta arrivata, è giunta a Novembre 2023, quando si è venuti a conoscenza della revoca del finanziamento destinato al presidio Inrca di Appignano".
Una nota finale sul presidente dell'Ente Falconi, Francesco Gagliardini, che è entrato a far parte della lista del sindaco Calamita: "Per quanto concerne la figura del Presidente della Fondazione Falconi, Francesco Gagliardini, il Sindaco ne rinnova la fiducia e sente di esprimere, a nome della comunità, un sentito ringraziamento, perché in quasi 10 anni di mandato, ha onorato le volontà testamentarie dei Fratelli Falconi fornendo aiuto e assistenza agli ospiti della struttura di proprietà della Fondazione, attraverso una gestione attenta, efficiente e ponderata. Inoltre, per quanto concerne la partecipazione di Francesco Gagliardini alla lista elettorale 'Costruiamo Insieme - Calamita Sindaco', non può che essere un valore aggiunto, data la grande esperienza maturata in questi anni presso la Fondazione Falconi e rientra perfettamente nelle linee guida previste dal Testo Unico degli Enti locali sulla condizioni di candidabilità. Infatti per quanto riguarda l'ente Falconi con la trasformazione da Ipab a Fondazione non è più un ente dipendente dal Comune, né è sottoposto a controllo. Pertanto, il presidente in carica non si trova in situazioni di ineleggibilità o incandidabilità".
"Alla luce di ciò, auspichiamo ancora una volta che l’Inrca e la Regione Marche rompano il silenzio assordante e si aprano ad un dialogo costruttivo con le istituzioni locali di riferimento, coinvolte direttamente nella questione, ossia Comune e Fondazione Falconi, senza che ci sia chi strumentalizzi la questione per meri fini politici e propagandistici dando luogo a sterili polemiche sulla stampa che non fanno che alimentare malintesi", conclude Calamita.
L'ultimo turno, l'ultima notte in servizio con i colleghi del turno A della caserma dei Vigili del Fuoco di Macerata per il capo reparto Marco Giretti, una vita spesa a soccorrere gli altri. Giretti proviene dal mondo militare dove consegue con merito il brevetto di lancio militare divenendo paracadutista.
Questo sarà non solo un traguardo ambitissimo, ma una formazione completa del carattere che lo ha sempre accompagnato e che lui conserva con orgoglio, tanto da portare sempre con sé, ben celato, il basco amaranto in tutte le situazioni più importanti della vita da vigile del fuoco.
E le esperienze non sono di certo mancate. Nel corso dei 33 anni di servizio al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha partecipato a molteplici missioni di soccorso: Il terremoto Marche-Umbria nel '97, la frana di Cuneo nel 2008, il terremoto de L’Aquila nel 2009, la nevicata del 2012 a Pesaro Urbino, l'alluvione in toscana, il terremoto di Arquata nel 2016, l'alluvione a Senigallia nel 2022, l'alluvione a Forlì nel 2023 tra le piu importanti.
E non mancano le specializzazioni: esperto soccorso fluviale, patente nautica, abilitazione mezzi movimento terra, oltre a far parte del Niat, il Nucleo Investigativo Antincendio che si occupa dello studio, della ricerca e dell'analisi per la valutazione delle cause d'incendio.
Trentatré anni nel corpo iniziati a Venezia e terminati a Macerata passando per Bologna e Ancona, in un meraviglioso viaggio in cui ha incontrato le vite di migliaia di persone, colleghi e soccorsi, e dove in ognuna ha lasciato un po di sé, un po' di quell'orgoglio per l'onore di far parte della realtà dei Vigili del Fuoco.
Festa grande per il traguardo raggiunto ieri con i colleghi in caserma anche se è opinione unanime che, seppur in pensione, Marco Giretti non riuscirà a star lontano troppo tempo dal turno A e dalla grande famiglia dei "Pompieri".