Piano parcheggi, l'assessore Luconi: "Ho solo difeso un consigliere comunale che spiegava il suo sì"
Da Silvia Luconi, assessore al Bilancio del Comune di Tolentino, riceviamo
Leggo con assoluta serenità il comunicato del Comitato contro il piano parcheggi che chiede, le mie dimissioni, oltre a quelle dei Consiglieri Trombetta e Cicconi e dell'Assessore Leonori. Ci tengo a dire che io rispondo per me stessa e per le mie dichiarazioni: mi si contesta di aver trattato i cittadini come "mostri mediatici". No, è inesatto! Io ho solo difeso un Consigliere Comunale di maggioranza (Henry Gullini) che ha argomentato il suo voto positivo al piano parcheggi, spiegando quali benefici porterebbe alla città. Nel condividerlo, ho detto che la politica è strana perché "crea mostri"; la politica infatti è il luogo per eccellenza dove "bivaccano" le ripicche. La politica è il luogo per eccellenza dove si cercano le vendette. Io non ho parlato di tutti i cittadini, ma mi sono rivolta a persone specifiche (non ho scritto nomi e cognomi per pudore, ma ci si sono riconosciuti quasi tutti quelli che pensavo e si contano sulle dita di una mano): infatti ho parlato di quello deluso perché da Pezzanesi si aspettava chissà cosa, ho parlato dell'oppositore a prescindere, ho parlato dell'oppositore di partito, anche dell'oppositore con cognizione di causa (di certo c'è ed è legittimo che ci sia) e poi ho parlato di chi, per un minimo di visibilità, si fa eleggere paladino della cittadinanza.
È chiaro che la politica crea mostri tanto a destra, quanto a sinistra. La vanità e il desiderio di apparire sono sempre più forti rispetto ai fatti e alla concretezza e questo purtroppo è un male comune. Fino a quando non riusciremo a capire che si deve amministrare una città non per mestiere o per i 312,00 euro mensili, ma perché si ha a cuore la cosa pubblica e si vuole tentare di portare un po' di valore aggiunto, con umiltà e in punta di piedi, con la voglia di imparare da chi ha qualche anno di esperienza in più e con la volontà di restare al proprio posto, senza improvvisare repentine scalate.
Da ultimo, ma non per importanza, ritengo di non aver offeso la totalità dei cittadini; in ogni caso: “excusatio non petita, accusatio manifesta”.
Commenti