I Giovani Democratici: "Siamo convinti che la fusione fra Tolentino e Camporotondo non andrà a buon fine"
Non solo trivelle. Domenica scorsa, infatti, nelle Marche quattro Comuni hanno anche votato un referendum nel quale agli elettori veniva chiesto il parere sulla fusione del loro Comune con un altro. E il risultato è stato un secco no alle fusioni.
A rimarcare questo dato sono i Giovani Democratici di Tolentino, città dove si è proposta la fusione con Camporotondo di Fiastrone.
"Il 17 aprile, oltre al referendum sulle trivelle, in quattro comuni del pesarese si sono svolti altri due referendum; uno riguardante la fusione per incorporazione del comune di Mombaroccio in quello di Pesaro, l'altro per quella del comune di Tavoleto nel comune di Urbino.
Nei comuni di Tavoleto e di Mombaroccio che, con l'incorporazione nei comuni più grandi, avrebbero perso la loro identità e la loro storia" dicono i Giovani Democratici "più del 70% dei cittadini ha dato parere negativo al piano presentato e sostenuto dai loro amministratori, i quali a seguito della sconfitta hanno presentato le loro dimissioni.
I cittadini hanno fatto la loro scelta e i due progetti di fusione per incorporazione si fermeranno!
Siamo convinti che, anche la proposta di incorporazione del comune di Camporotondo di Fiastrone in quello di Tolentino, presentata e sostenuta tenacemente da entrambi i sindaci, non andrà a buon fine e come nei casi del pesarese, tutto si concluderà con un nulla di fatto e si riprenderà a parlare della fusione dei 5 comuni (Belforte del Chienti, Caldarola, Serrapetrona, Camporotondo di Fiastrone e Cessapalombo), progetto che ha una storia trentennale alle spalle e che il Partito Democratico sostiene".
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