Sanità

Alimentazione e benessere femminile: come nutrirsi in ogni fase della vita

Alimentazione e benessere femminile: come nutrirsi in ogni fase della vita

L’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Donna, un’occasione non solo per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche del genere femminile, ma anche per riflettere sull’importanza della salute e del benessere. Tra i pilastri fondamentali di uno stile di vita sano, l’alimentazione gioca un ruolo essenziale nel supportare le esigenze del corpo femminile nelle diverse fasi della vita. Dall’adolescenza alla gravidanza, fino alla menopausa, ogni fase richiede attenzioni nutrizionali specifiche. Le pubblicazioni scientifiche evidenziano sempre più le differenze tra uomo e donna, in particolare per quanto riguarda i fabbisogni alimentari. Il corpo femminile attraversa numerosi cambiamenti nel corso della vita e adattare l’alimentazione a queste trasformazioni può favorire energia, benessere e contribuire alla prevenzione di alcune patologie. Se nei primi anni di vita le esigenze nutrizionali di bambine e bambini sono simili, le differenze emergono già con l’adolescenza. Con l’arrivo del ciclo mestruale, ad esempio, il fabbisogno di ferro aumenta. Questo minerale essenziale si trova non solo nella carne rossa, ma anche in alimenti di consumo più frequente, come frutta a guscio, legumi e verdure a foglia verde. Per migliorarne l’assorbimento, è utile abbinarlo a una fonte di vitamina C, presente negli agrumi, nel peperoncino fresco (da aggiungere a crudo a fine cottura) o in frutti come kiwi, arance e frutti di bosco. Un altro nutriente fondamentale per la salute femminile è il calcio. Poiché il rischio di osteoporosi aumenta dopo la menopausa, è importante costruire una buona riserva sin dall’infanzia, consumando regolarmente yogurt, latticini, ma anche legumi, spinaci, semi e frutta secca. Per la salute delle ossa, inoltre, non può mancare un adeguato apporto di vitamina D, che si assume in piccola parte con la dieta (presente soprattutto nel pesce azzurro, nel latte intero e nel tuorlo d’uovo) e si sintetizza principalmente grazie all’esposizione al sole. Anche la fertilità e la gravidanza sono fortemente influenzate dall’alimentazione. Già a partire dal periodo pre-concezionale, una dieta equilibrata aiuta a portare avanti la gravidanza nelle migliori condizioni, riducendo il rischio di parto pretermine e diabete gestazionale, con benefici anche per il nascituro. Mantenere un peso adeguato è fondamentale per la fertilità, poiché sia l’eccesso che la carenza di peso possono comprometterla. Inoltre, alcuni nutrienti svolgono un ruolo chiave, come l’acido folico, essenziale per la crescita e la riproduzione cellulare, in particolare per la formazione del sistema nervoso centrale nell’embrione e nel feto. Infine, durante la menopausa, è comune un aumento di peso accompagnato da una diversa distribuzione del grasso corporeo, che tende ad accumularsi soprattutto a livello addominale. Per mantenere un peso equilibrato, oltre a uno stile di vita attivo, potrebbe essere utile ridurre leggermente l’apporto calorico quotidiano, senza però sacrificare la qualità e la varietà della dieta. Il principio guida deve essere la moderazione nella scelta e nelle quantità degli alimenti, favorendo quelli ricchi di fibre, come cereali integrali, frutta e verdura, e prediligendo grassi insaturi, come l’olio extravergine d’oliva, limitando invece il consumo di grassi saturi e cibi eccessivamente salati. Adottare un’alimentazione equilibrata e consapevole è fondamentale per supportare il benessere femminile in ogni fase della vita. Prendersi cura della propria alimentazione non significa solo prevenire patologie, ma anche valorizzare il proprio benessere, celebrando ogni giorno la propria salute con scelte alimentari sane e bilanciate.

08/03/2025 16:45
Ridurre al minino gli artefatti metallici: il Gruppo Fisiomed rivoluziona la sua Tac 128 strati con l'algoritmo 0-Mar-Tc

Ridurre al minino gli artefatti metallici: il Gruppo Fisiomed rivoluziona la sua Tac 128 strati con l'algoritmo 0-Mar-Tc

Quante volte vi è capitato di sentirvi dire che un esame non può essere eseguito correttamente o che la sua attendibilità diagnostica è ridotta a causa di protesi, viti o placche ortopediche impiantate durante un intervento? Questa problematica, comune a molti pazienti, è destinata a diventare un ricordo del passato grazie alle nuove tecnologie implementate nella sede di Fisiomed di via Giovanni XXIII, a Sforzacosta di Macerata, dove è stato introdotto il sistema 0-MAR e la TAC 128 strati. Il potere di 0-MAR L’innovazione principale che Fisiomed offre ai suoi pazienti è il nuovo algoritmo di ricostruzione 0-MAR (Zero-Metal Artifact Reduction), un filtro che migliora la visibilità delle immagini radiologiche, riducendo drasticamente gli artefatti metallici causati da protesi e altri dispositivi ortopedici impiantati nel corpo. Questo sistema, applicato alla TAC 128 strati, migliora la qualità delle immagini fino al 93%, consentendo ai medici radiologi e specialisti di ottenere immagini nitide e dettagliate, anche in presenza di materiali metallici. Il principale vantaggio di 0-MAR è la sua capacità di ridurre gli artefatti metallici a forma di striature, migliorando la visibilità di strutture anatomiche precedentemente nascoste. Questo consente ai medici di formulare diagnosi più accurate e affidabili, specialmente in ambito ortopedico e oncologico, dove la visibilità delle strutture ossee o dei tumori è cruciale. Grazie a questa tecnologia, è possibile osservare in dettaglio l'integrità dell'osso e rilevare eventuali segni di osteolisi o osteorarefazione, anche in caso di protesi. Vantaggi nella Radioterapia e in Chirurgia Ortopedica O-MAR non solo migliora l’accuratezza diagnostica, ma facilita anche l’analisi di tumori e strutture critiche, ottimizzando il flusso di lavoro nelle applicazioni di radioterapia. Gli specialisti possono ora visualizzare con maggiore chiarezza e precisione le aree da trattare, consentendo trattamenti più mirati e efficaci. Inoltre, grazie a O-MAR, la possibilità di valutare l’integrità ossea in pazienti con protesi ortopediche è fortemente migliorata, riducendo il rischio di errori diagnostici. L’Innovazione della TAC 128 strati. In aggiunta al sistema 0-MAR, Fisiomed ha introdotto una TAC 128 strati ad altissima risoluzione, che rappresenta una vera e propria rivoluzione nella diagnostica per immagini. Questo dispositivo permette di effettuare esami ad alta definizione con un basso dosaggio di raggi X, riducendo la dose di radiazioni fino al 90%. Grazie alla capacità di acquisire migliaia di sottilissimi strati, la TAC 128 strati fornisce immagini estremamente dettagliate e precise, migliorando significativamente la qualità diagnostica. I principali benefici della TAC 128 strati includono: "Riduzione della dose di radiazioni erogata, con una diminuzione fino al 90%; immagini ad alta definizione acquisite e elaborate in tempo reale; tempi di esecuzione rapidi, riducendo i tempi di attesa per i pazienti; ricostruzione 3D degli organi interni, che consente di visualizzare in modo dettagliato l’anatomia del corpo umano", spiega il Gruppo Fisiomed. "Grazie all’introduzione della tecnologia 0-MAR e della TAC 128 strati, Fisiomed è oggi in grado di offrire esami diagnostici all’avanguardia, risolvendo problematiche legate alla presenza di protesi ortopediche e altri dispositivi metallici nel corpo. La combinazione di queste tecnologie permette di ottenere immagini più nitide e accurate, riducendo al minimo gli artefatti e migliorando la capacità di formulare diagnosi precise". "Se stai cercando un servizio diagnostico avanzato, rapido ed efficiente, la nuova sede di Fisiomed è il luogo ideale per te. Con la TAC 128 strati e 0-MAR, la sicurezza e la qualità delle cure sono garantite, consentendo ai medici di trattare i pazienti con maggiore precisione e efficacia".

07/03/2025 13:22
"Prevenzione delle infezioni post operatorie": l'Agenas premia l'Ast di Macerata

"Prevenzione delle infezioni post operatorie": l'Agenas premia l'Ast di Macerata

L’Ast di Macerata nel 2024 ha ottenuto dall’Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, il riconoscimento a livello nazionale per una buona pratica clinica che riguarda la prevenzione delle infezioni del sito chirurgico, che permette di garantire la sicurezza delle cure al paziente che si opera nelle strutture ospedaliere dell’azienda sanitaria. Le infezioni del sito chirurgico (ISC) sono potenziali complicanze associate a qualunque tipo di procedura chirurgica e nonostante si collochino tra le infezioni correlate all’assistenza più prevenibili, hanno ancora un significativo impatto sulla morbilità e mortalità del paziente e sui costi supplementari a carico dei sistemi sanitari. Evidenze di letteratura scientifica hanno dimostrato una potenziale riduzione del tasso di ISC che va dal 35 al 55% implementando semplici misure di prevenzione. La buona pratica clinica attuata dall’Ast ha come referente il dottor Massimo Sartelli, noto chirurgo dell’ospedale di Macerata, direttore della Global Alliance for Infections in Surgery (GAIS) e presidente della Società Italiana per la Prevenzione delle Infezioni nelle Organizzazioni Sanitarie (SIMPIOS), che ci ha spiegato nel dettaglio la portata del riconoscimento. Dottore, quali vantaggi derivano al paziente dalla buona pratica clinica riconosciuta dall’Agenas? "Lo scopo di una buona pratica è quello di migliorare la sicurezza del paziente. Si tratta di una procedura che riguarda i percorsi assistenziali e si basa su standard di qualità e sicurezza, che hanno origine da evidenze, letteratura scientifica e/o da organizzazioni sanitarie. Negli ultimi anni ho dedicato molto del mio tempo libero a studiare i principi di prevenzione e controllo delle infezioni, concentrandomi in modo particolare sullo studio dei determinanti che spingono spesso il sanitario a trascurare questo aspetto così importante nel percorso delle cure. Insieme con l’ex responsabile del Rischio Clinico di questo ospedale, il dottor Massimo Palazzo che ora è in pensione, abbiamo redatto un documento che raccoglie tutte le misure per prevenire le infezioni del sito chirurgico, che dovrebbe essere rispettato da ogni struttura ospedaliera in Italia. Un argomento importante, ma poco discusso sulle infezioni del sito chirurgico è rappresentato dagli effetti che possono avere sui pazienti oncologi operati, che quando incorrono in queste complicanze rischiano di ritardare i trattamenti adiuvanti. I batteri stanno diventando sempre più resistenti agli antibiotici rendendo la prevenzione delle infezioni acquisite in ospedale ancora più importante al giorno d'oggi. Spesso queste infezioni sono causate, infatti, da batteri resistenti ai comuni antibiotici. Negli ultimi anni le misure per prevenire le infezioni del sito chirurgico hanno migliorato la sicurezza delle cure dei pazienti, tuttavia, esse rimangono un importante indicatore di qualità per le grosse implicazioni che hanno per i pazienti, i chirurghi e le istituzioni sanitarie. Le misure per prevenire queste infezioni comprendono semplici precauzioni da applicare in fase pre, intra e post operatoria, come garantire che i pazienti si facciano il bagno o la doccia prima dell'intervento chirurgico, il non eseguire la tricotomia o eseguirla, se necessaria, con un rasoio elettrico,  l’igienizzarsi adeguatamente le mani, l’effettuare l’antibiotico profilassi nel giusto momento, con gli antibiotici appropriati e per la giusta durata, l’eseguire una antisepsi accurata della cute con soluzioni a base alcolica prima dell'incisione nel sito chirurgico e l’utilizzare le giuste suture. La procedura accettata come buona pratica da Agenas  comprende tutte queste misure, si adatta a tutti i tipi di chirurgia e rappresenta una sorta di aggiornamento di precedenti linee guida pubblicate qualche anno fa. L’Ast di Macerata ancora una volta fa scuola a livello nazionale per gli elevati standard di qualità che riesce a garantire al paziente in termini di sicurezza delle cure. Nel reparto di Chirurgia Generale dell’ospedale di Macerata, la grossa cultura di prevenzione e controllo delle infezioni che tutta l’equipe, sia in reparto che in sala operatoria, ha ormai consolidato nella pratica i tutti i giorni, abbinate ai principi di Eras (Enhanced Recovery After Surgery) e alla mini-invasività dell’approccio laparoscopico, implementato qualche anno fa dall’arrivo del dottor Walter Siquini, hanno permesso di raggiungere risultati alquanto virtuosi nel campo della prevenzione delle infezioni. Da qui l’idea, in collaborazione con l’Unità Operativa di Rischio Clinico di redigere una buona pratica che potesse essere d’esempio non solo per la nostra Ast, ma per tutti i reparti chirurgici italiani dove, in generale, l’adesione alle misure di prevenzione è ancora troppo bassa". “Desidero ringraziare il dottor Sartelli e tutta l’équipe della Chirurgia Generale di Macerata perché con il riconoscimento della buona pratica clinica da parte dell’Agenas vengono certificate le competenze e la qualità dei nostri sanitari, che ogni giorno lavorano con passione e abnegazione per garantire la sicurezza delle cure ai pazienti che si rivolgono ai nostri ospedali” – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini. “Questo riconoscimento rappresenta un’ulteriore conferma dell’eccellenza della nostra sanità e rende merito all’impegno e alla competenza dei nostri professionisti” - dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.

07/03/2025 12:53
Castelraimondo armonizza il benessere: al via la musicoterapia nella casa di ospitalità per anziani

Castelraimondo armonizza il benessere: al via la musicoterapia nella casa di ospitalità per anziani

Iniziato il progetto di musicoterapia con il metodo Rusticucci presso la casa di ospitalità per anziani del Comune di Castelraimondo. L’amministrazione comunale mediante l’ufficio servizi sociali ha dato vita ad un’importante novità, finanziando il progetto dell’APS metodo Rusticucci, il quale realizzerà un percorso educativo/riabilitativo denominato “la musicoterapia per il benessere dell'anziano" che racchiude diversi servizi: incontri di formazione rivolti a tutto il personale della struttura, interventi individuali per ogni anziano della struttura e incontri con i familiari degli ospiti. Il sindaco del Comune di Castelraimondo Patrizio Leonelli ha espresso tutta la sua soddisfazione per questa iniziativa: “Si tratta di un’importante attività che può allietare e fare piacere ai nostri anziani a cui tutti dobbiamo tenere particolarmente”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alle Politiche Sociali Ilenia Cittadini: “Nei servizi residenziali è importante prestare attenzione all’occupazione del tempo libero, facendo sì che non sia un tempo vuoto, ma bensì che sia occupato da tanti stimoli che possano essere riabilitativi e socializzanti, dunque di piacere. Ciò è fondamentale inoltre per il mantenimento delle competenze e delle capacità degli anziani. Da sottolineare inoltre, che le canzoni che hanno accompagnato la vita dei nostri nonni, hanno un grande potere rievocativo, che permette un grande impatto rispetto ai ricordi, al vissuto degli anziani. Ringraziamo particolarmente il personale bambini dell’asilo nido che ha partecipato insieme ai nostri anziani al primo incontro che si è tenuto”.

07/03/2025 11:15
Festa della donna: visite gratuite per la prevenzione della salute femminile a Macerata e Civitanova

Festa della donna: visite gratuite per la prevenzione della salute femminile a Macerata e Civitanova

In occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, l'Ast di Macerata organizza una serie di iniziative gratuite dedicate esclusivamente alla popolazione femminile all’interno degli ospedali di Macerata e Civitanova. La giornata della Festa della donna rappresenta l’occasione per sensibilizzare la popolazione femminile sull’importanza della prevenzione e del prendersi cura di se stesse per costruire una società più forte e consapevole sull’importanza della salute, sia come bene individuale che collettivo. Tutte le visite gratuite necessitano di prenotazione obbligatoria. Il programma organizzato dalla struttura ospedaliera di Civitanova per sabato 8 marzo prevede: 10 visite ginecologiche, a cura dello specialista, che si effettueranno presso l’ambulatorio ubicato al secondo piano del Reparto di Ginecologia. Per effettuare le visite gratuite è necessario prenotare al numero 0733- 823052 nei giorni 5 e 6 marzo, dalle ore 11:30 alle 13:30; 6 visite proctologiche, a cura dello specialista chirurgo, che si effettueranno presso l’ambulatorio chirurgico situato al piano terra. È obbligatorio prenotare al numero 0733-823613 nei giorni 5 e 6 marzo dalle ore 10 alle 11:30; 4 visite uro-ginecologiche, a cura dello specialista, che si effettueranno presso l’ambulatorio urologico sito al piano terra. È obbligatorio prenotare al numero 0733-823613 nei giorni 5 e 6 marzo dalle ore 9 alle 10. L’ospedale di Macerata, attraverso le Unità Operative di Senologia, Radiologia e Oncologia, in associazione con la Sezione provinciale della Lega Italiana Lotta contro i Tumori (Lilt), organizza visite senologiche e ecografie mammarie gratuite. Le prenotazioni verranno effettuate, per le non iscritte Lilt, dalla segreteria della Direzione Medica Ospedaliera chiamando lunedì10 marzo al numero 0733-2572311, dalle ore 9 alle 10. Per le iscritte Lilt è obbligatorio prenotarsi inviando una mail all’indirizzo: macerata@lilt.it  e indicando nome, cognome, telefono e tipo di visita da prenotare (ecografia o visita senologica) e si verrà ricontattati. Le visite gratuite saranno effettuate martedì 11 marzo come da programma: 4 visite senologiche per non iscritte Lilt presso il Reparto di Senologia, dalle ore 12:30 cadenzate ogni 15 minuti, al secondo piano ala vecchia ospedale; 4 visite senologiche per iscritte Lilt dalle ore 12 cadenzate ogni 15 minuti, presso il Reparto di Oncologia, terzo piano ala nuova ospedale; 4 visite senologiche per non iscritte Lilt dalle ore 13 cadenzate ogni 15 minuti, presso il Reparto di Oncologia, terzo piano ala nuova ospedale 3 ecografie mammarie presso il Reparto di Radiologia per iscritte Lilt dalle ore 12:30 cadenzate ogni 20 minuti, al piano terra; 3 ecografie mammarie per non iscritte Lilt dalle ore 13:30 cadenzate ogni 20 minuti, al piano terra. "Le iniziative organizzate dall’Ast in occasione delle Festa della donna intendono focalizzare l'attenzione sull’importanza della prevenzione, sensibilizzando la popolazione femminile sulla necessità di prendersi cura ogni giorno della propria salute", dichiara il direttore generale dell'Ast di Macerata Alessandro Marini. "Queste iniziative confermano l'impegno e l'attenzione della Regione alla salute femminile - dichiara il vicepresidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. Promuoviamo la cultura della prevenzione, una strategia fondamentale per garantire il diritto alla salute. Grazie all'importante opera di rinnovamento del parco tecnologico, con nuove grandi apparecchiature sanitarie all'avanguardia, la diagnosi è ancora più accurata. Desidero ringraziare gli operatori sanitari coinvolti, perché è anche grazie al loro impegno che possiamo potenziare la prevenzione".  

04/03/2025 16:26
I picchi glicemici sono una reale minaccia? Da cosa dipendono e come gestirli

I picchi glicemici sono una reale minaccia? Da cosa dipendono e come gestirli

Negli ultimi tempi si è parlato sempre più spesso di picchi glicemici e delle strategie per evitarli. Ma è davvero così importante preoccuparsene?  Il picco glicemico rappresenta il massimo livello di glucosio nel sangue dopo un pasto. Si verifica in risposta alla digestione e all’assorbimento dei macronutrienti energetici presenti negli alimenti, non solo zuccheri e amidi. Dopo l’assunzione di cibo, l’organismo risponde producendo insulina, un ormone che facilita l’immagazzinamento del glucosio nei tessuti, come il tessuto muscolare, riportando così la glicemia a livelli normali.  Questo processo di aumento e successiva riduzione della glicemia è del tutto fisiologico. Eppure, c’è chi lo teme al punto da strutturare la propria dieta cercando di evitarlo a ogni costo, un obiettivo che, peraltro, è quasi impossibile da raggiungere.  Il motivo per cui si discute così spesso dei picchi glicemici risiede nei loro possibili effetti negativi quando si verificano in maniera frequente e brusca, specialmente in associazione a una dieta sbilanciata e a uno stile di vita sedentario.  Un'eccessiva produzione di insulina nel tempo può portare a resistenza insulinica, una condizione in cui le cellule diventano meno sensibili all'azione dell'insulina, aumentando così il rischio di diabete di tipo 2. Inoltre, l'insulina favorisce l’accumulo di grasso, quindi picchi glicemici ricorrenti possono contribuire all’aumento di peso e all’obesità.  C’è poi un altro effetto da considerare. Dopo un picco glicemico, la glicemia può scendere rapidamente, causando fame improvvisa e inducendo a mangiare più spesso, con una predilezione per cibi dolci e raffinati. Questo può creare un circolo vizioso che porta a un consumo eccessivo di zuccheri e calorie.  Il picco glicemico in sé non è un problema e non rappresenta una condizione patologica, né va evitato a tutti i costi. Piuttosto, è importante monitorare situazioni specifiche, come l’iperglicemia a digiuno o livelli glicemici elevati per tempi prolungati dopo i pasti, una condizione nota come pre-diabete. Anche una produzione insufficiente di insulina o una sua iperproduzione inefficace, ovvero la resistenza insulinica, può essere un segnale da non sottovalutare. Inoltre, quando alcune proteine del sangue vanno incontro a glicazione, possono favorire l’invecchiamento cellulare e complicanze metaboliche.  Non è necessario ossessionarsi con il controllo dei picchi glicemici. La chiave per mantenere una glicemia stabile e un metabolismo sano è adottare uno stile di vita attivo e una dieta equilibrata, con un’adeguata presenza di carboidrati complessi e ricchi di fibre, come cereali integrali, legumi e verdure, e un corretto apporto di proteine e grassi sani, che rallentano l’assorbimento degli zuccheri nel sangue. Un’alimentazione varia e bilanciata, evitando eccessi di zuccheri raffinati e cibi ultraprocessati, permette di ridurre i rischi metabolici senza inutili restrizioni.  E se ogni tanto ci concediamo una fetta di torta? Nessun problema. I picchi glicemici occasionali non sono una minaccia per la salute.

01/03/2025 15:58
Guardia di Finanza sempre più all'avanguardia: nuovo defibrillatore a bordo dell'Alfa Tonale

Guardia di Finanza sempre più all'avanguardia: nuovo defibrillatore a bordo dell'Alfa Tonale

Un nuovo defibrillatore all’avanguardia è a disposizione dei militari della Guardia di Finanza di Macerata e potrà essere utilizzato per soccorrere le persone colpite da arresto cardiaco. Questa mattina il Presidente Provinciale dell'Andi Associazione Nazionale Dentisti Italiani – Sezione Macerata, Michele D’Angelo, ha fatto visita al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Macerata e ha consegnato al Comandante Provinciale, Colonello Ferdinando Mazzacuva, un dispositivo salvavita Dae semi-automatico. Si evidenzia che il modello donato garantisce una straordinaria prontezza operativa perché gestisce tutte le operazioni autonomamente, informando il soccorritore delle attività che il dispositivo esegue e perché l’azionamento delle scariche avviene in modo semi-automatico con l’intervento dell’operatore, previo avviso verbale da parte del sistema. Alla consegna era presente anche il Tenente Colonnello Giuseppe Perrone, Comandante del Gruppo di Macerata, in quanto il defibrillatore in questione andrà ad incrementare la dotazione della nuova autovettura Alfa Romeo Tonale Benzina Hybrid, da poco assegnata a quel Reparto, per essere prevalentemente impiegata nell’ambito delle operazioni di controllo economico del territorio, 117 e, più in generale, di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. La Tonale della Guardia di Finanza è caratterizzata da elevati livelli prestazionali in quanto dispone di un propulsore termico da 1500 cc che, unitamente ad un motore elettrico, è in grado di erogare 160 cv. La vettura, il cui cambio automatico è a doppia frizione a sette rapporti, è dotata dei più moderni e funzionali equipaggiamenti di polizia come, ad esempio, un microfono “parla/ascolta” che permette di effettuare comunicazioni di messaggi all’esterno. Nella parte posteriore dell’abitacolo è ricavata una monocellula in policarbonato nella quale può trovare posto la persona fermata/arrestata da trasportare, sorvegliata in sicurezza dai militari operanti attraverso il divisorio trasparente che la separa dalla zona anteriore. I finanzieri di Macerata, grazie al design moderno e funzionale e alle avanzate dotazioni della nuova autovettura operativa, avranno la possibilità di operare il controllo economico del territorio con maggiore efficacia e nella massima sicurezza, e ora, con il defibrillatore donato dall’Associazione Dentisti, di prestare anche assistenza e tempestivo soccorso agli utenti della strada. Al termine della visita, il Colonnello Ferdinando Mazzacuva ha ringraziato il Dott. Michele D’Angelo per il prezioso dono consegnato, in quanto la disponibilità di questi strumenti salvavita e il loro pronto utilizzo nei primi minuti del soccorso risultano essere fondamentali per la sopravvivenza di una persona vittima di arresto cardiaco.

27/02/2025 13:00
Primavera della prevenzione in provincia di Macerata: tutti gli screening gratuiti previsti

Primavera della prevenzione in provincia di Macerata: tutti gli screening gratuiti previsti

Marzo è il mese dedicato alla prevenzione oncologica e l'azienda sanitaria territoriale di Macerata, in occasione anche della giornata internazionale della donna che ricorre il giorno 8 marzo, promuove un’importante campagna di screening gratuiti. In linea con la programmazione della regione Marche che, da anni, ha attivato tre percorsi specifici di screening per il tumore della mammella, della cervice uterina e del colon retto, l'azienda sanitaria maceratese spedisce periodicamente gli inviti alla popolazione per le campagne di prevenzione, chi non li avesse ricevuti può contattare il numero verde 800/178008. Per la diagnosi precoce del tumore della mammella, l'invito è rivolto alle donne di età compresa tra i 45 - 74 anni, per quella della cervice uterina alle donne tra 25-64 anni, mentre per il tumore del colon retto la diagnosi precoce dal 2025 riguarderà uomini e donne di età compresa tra i 50 e i 74 anni, come previsto dalla delibera di Giunta Regionale numero 4 del 13 gennaio 2025 che ha esteso la fascia target dello screening del colon retto dai 70 ai 74 anni.  "Invito ogni cittadino ad aderire ai programmi di screening oncologici gratuiti organizzati dalla nostra azienda e dal sistema sanitario regionale - afferma il direttore generale dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata, Alessandro Marini - perché la diagnosi precoce in questi casi permette di affrontare la malattia allo stadio iniziale, garantendo maggiori probabilità di guarigione per il paziente".   "Sono sempre di più i cittadini residenti nella regione Marche che hanno dimostrato di volersi prendere cura della propria salute partecipando ai percorsi di screening oncologici, - evidenzia la responsabile degli screening dell’azienda sanitaria territoriale Lucia Marinelli - infatti, da un confronto tra i dati del 2023 e quelli del 2024 si registra un incremento delle adesioni. Questo testimonia una sempre maggiore consapevolezza della popolazione nei confronti di patologie gravi e diffuse".  L'azienda sanitaria territoriale di Macerata rinnova l’impegno nella campagna di prevenzione delle tre tipologie di tumori nei confronti di tutti gli aventi diritto, per il tramite della segreteria organizzativa degli screening oncologici a cui i cittadini possono rivolgersi, sia attraverso i numeri verdi gratuiti che le mail dedicate. "I programmi gratuiti di screening oncologici attraverso la diagnosi precoce consentono di aumentare le possibilità di guarigione e di sopravvivenza e di accedere a cure meno invasive", sottolinea il vicepresidente della Giunta e assessore alla sanità della regione Marche, Filippo Saltamartini. "Come Regione abbiamo intensificato le campagne di promozione della cultura della prevenzione, una strategia che si sta rivelando efficace nel diffondere una maggiore consapevolezza nella popolazione, come dimostrano i dati di adesione agli screening in crescita. Voglio ringraziare tutto il personale sanitario impegnato nei programmi di screening, perché grazie alle loro grandi competenze ci consentono di raggiungere risultati importanti e di migliorare la qualità di vita dei pazienti", conclude Saltamartini.   

26/02/2025 15:40
Diabete di tipo 2, lo zucchero non è l'unico colpevole: miti da sfatare e abitudini da preferire

Diabete di tipo 2, lo zucchero non è l'unico colpevole: miti da sfatare e abitudini da preferire

Il diabete di tipo 2 è una malattia cronica caratterizzata da livelli elevati di zucchero nel sangue, causati da una combinazione di insulino-resistenza (condizione in cui le cellule non rispondono bene all'insulina) e una ridotta produzione di insulina. Il numero di casi è in costante aumento a livello globale, rappresentando una sfida sempre più grande per la salute pubblica. Nonostante i numerosi studi, però, ci sono ancora molti falsi miti sul diabete. Ad esempio, si crede che colpisca solo chi è in sovrappeso, quando in realtà può svilupparsi anche in persone normopeso con una predisposizione genetica o abitudini poco salutari. Un altro errore comune è pensare che sia causato esclusivamente dal consumo eccessivo di dolci, quando in realtà i fattori in gioco sono molti di più. Le cause del diabete di tipo 2, infatti, sono multifattoriali, comprendendo sia fattori genetici che fattori ambientali modificabili (tra cui il fumo, la sedentarietà, una dieta non equilibrata). Proprio la dieta riveste un ruolo fondamentale, sia per la prevenzione che per la gestione di questa patologia. Al contrario di quello che si pensa, i carboidrati non vanno eliminati, ma devono essere bilanciati scegliendo fonti come cereali integrali. Ma gli zuccheri, come anticipato, non sono i soli protagonisti. Recenti ricerche hanno approfondito il legame tra il consumo di carne rossa e il rischio di sviluppare diabete di tipo 2. Uno studio del 2024 pubblicato su The Lancet ha analizzato dati internazionali e ha rilevato che mangiare troppa carne rossa è associato a un rischio maggiore di questa patologia. Secondo lo studio, il consumo regolare di 50 grammi di carne lavorata al giorno (una porzione di salumi e affettati, pari a 3 o 4 fette medie di prosciutto) si associa un aumento del 15% del rischio di sviluppare diabete di tipo 2 nei 10 anni successivi. Mangiare 100 grammi di carne rossa al giorno (paria a una piccola bistecca, ovvero una porzione da linee guida), invece, è associato a un aumento del 10% di tale rischio. Questo potrebbe dipendere dalla presenza di grassi saturi e composti pro-infiammatori, che contribuiscono all’insulino-resistenza e all’infiammazione sistemica, condizioni alla base per lo sviluppo di diabete. Un altro studio, pubblicato sulla medesima rivista, ha esaminato anche l'impatto ambientale di una dieta ricca di carne rossa. Ridurne il consumo, oltre a portare benefici per la salute, potrebbe avere un effetto positivo sulla sostenibilità ambientale. Infatti, un'alimentazione più equilibrata, basata su un maggiore consumo di alimenti vegetali, potrebbe ridurre sia il rischio di diabete che l’impatto sull’ambiente. Queste ricerche confermano ancora una volta l’importanza di un’alimentazione consapevole: limitare la carne rossa e aumentare il consumo di alimenti vegetali può fare bene sia al nostro corpo che al pianeta.  

22/02/2025 15:00
Macerata, Mattia Orioli ringrazia il personale dell'ospedale: "La sanità pubblica ha bisogno di sostegno"

Macerata, Mattia Orioli ringrazia il personale dell'ospedale: "La sanità pubblica ha bisogno di sostegno"

Mattia Orioli, avvocato maceratese, segretario nazionale di Iniziativa Popolare coordinatore provinciale di Base Popolare, ha voluto esprimere un sentito ringraziamento a tutto il personale sanitario dell'ospedale di Macerata per "l'efficienza e la professionalità dimostrate durante il suo intervento chirurgico. In particolare, Orioli ha elogiato l'intervento tempestivo e competente dei sanitari che si sono presi cura di lui in un momento critico, quando giovedì 13 febbraio ha dovuto affrontare un'appendicectomia in maniera improvvisa e grave. "Il mio intervento si è risolto in tempi brevissimi grazie all'abilità dei medici e infermieri," ha dichiarato Orioli, riferendosi al pronto soccorso, in particolare al dottor Ubaldi, ai chirurghi Guido Gesuelli e Luca Speranza, all’anestesista Mara Meschini e al primario Walter Siquini. L'esponente politico maceratese ha anche sottolineato il lavoro svolto dal personale infermieristico di sala operatoria e tutto il reparto di chirurgia, "che hanno agito con grande prontezza, competenza e gentilezza". Orioli ha voluto ricordare, inoltre le difficoltà strutturali e organizzative che la sanità pubblica sta affrontando, tra cui la carenza di fondi e personale. "La sanità vive un periodo difficile e troppo spesso viene dimenticata", ha dichiarato. "Ma grazie all'impegno costante e alla dedizione di molti medici e infermieri, come Orietta Ascenzi, veterana dell'ospedale di Macerata, il sistema sanitario regge, anche a fronte di sacrifici enormi e turni massacranti." L’avvocato ha poi ribadito l’importanza di sostenere e rafforzare la sanità pubblica. "Il sistema sanitario pubblico è ancora una colonna fondamentale del nostro welfare, ma necessita di maggiori risorse per garantire una qualità del servizio adeguata a tutti i cittadini," ha affermato.  

21/02/2025 13:10
Papilloma virus, open day in provincia di Macerata il 4 marzo: sarà possibile vaccinarsi gratis

Papilloma virus, open day in provincia di Macerata il 4 marzo: sarà possibile vaccinarsi gratis

In occasione della giornata mondiale contro il Papilloma Virus Umano (HPV), che ricorre il 4 marzo, l'azienda sanitaria territoriale di Macerata attraverso l'unità operativa complessa di igiene e sanità pubblica, diretta dalla dottoressa Franca Laici, organizza un open day dedicato alla popolazione, in cui sarà possibile vaccinarsi gratuitamente.  L'iniziativa, ad accesso libero, è riservata alle donne nate dal 1996 al 2012, ai ragazzi nati dal 2006 al 2012 e ai soggetti a rischio indicati espressamente nella deliberazione della giunta regionale 797 del 2024. Per quest’ultima categoria si accede gratuitamente alla vaccinazione previa esibizione della documentazione clinica attestante le patologie. Come soggetti a rischio sono individuate le donne che sono state trattate per lesioni quali neoplasia intraepiteliale cervicale di tipo CIN2 o CIN3 e in questo caso la vaccinazione può essere somministrata sia prima che successivamente al trattamento, soggetti in condizioni di immuno-compromissione, inclusa l’infezione da HIV, e gli uomini che fanno sesso con uomini. L'Open Day è riservato ai soli residenti dell'Ast di Macerata, che potranno recarsi nella fascia oraria dalle 9 alle 12:00 e dalle 14 alle 16 presso gli ambulatori vaccinali del dipartimento di prevenzione ubicati a Piediripa in Via Annibali 31/L, a Civitanova Marche in Via Ginocchi e presso l'ospedale di comunità di Matelica, in Viale Europa 16. L'HPV è l'infezione sessualmente trasmessa più diffusa in entrambi i sessi, oltre ad essere responsabile del cancro della cervice uterina, il quinto tumore più diffuso a livello mondiale, e di numerosi tumori del distretto uro-genitale e di quello orofaringeo, nonché di lesioni benigne che però hanno un notevole impatto sulla qualità della vita, come i condilomi ano-genitali. L’unico metodo per prevenire l'infezione da Papilloma Virus Umano è la vaccinazione. "Invito i cittadini cui è rivolto l'open day del 4 marzo a partecipare - dichiara il direttore generale dell'Ast di Macerata Alessandro Marini -  perché iniziative di prevenzione come questa rappresentano l’arma più efficace che abbiamo a disposizione per sensibilizzare la popolazione sui rischi del Papilloma Virus Umano e ridurne l’impatto attraverso la vaccinazione, tutelando in questo modo la salute di tutti". "Con questa iniziativa promuoviamo la cultura della prevenzione e facilitiamo l’accesso delle giovani generazioni alla vaccinazione contro il Papilloma Virus - sottolinea il vicepresidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. L'Open Day rappresenta un’importante occasione per ridurre il rischio di tumori correlati all’HPV (Papilloma Virus), per questo desidero ringraziare tutti gli operatori sanitari coinvolti nell’iniziativa che guarda alla tutela dei nostri giovani, il bene più prezioso che abbiamo. Come regione stiamo investendo molto nella prevenzione e nell’innovazione per una sanità sempre più vicina ai cittadini e più moderna, in grado di rispondere ai bisogni di salute della popolazione di tutte le età”.  

20/02/2025 16:00
L'amore è prevenzione e cura: un'esplosione di sostanze biologiche che alza la qualità della vita

L'amore è prevenzione e cura: un'esplosione di sostanze biologiche che alza la qualità della vita

Il tempo che passa, il nostro corpo che muta nelle forme e nelle funzioni, gli ambienti che cambiano suggeriscono a noi attempatelli, ma anche ai più giovani, che forse per evitare o mitigare disagi, tristezza e malattia bisogna attingere e distribuire l’unico antidoto che riesce a coinvolgere nel suo sorgere e nella sua diffusione sia il corpo che lo spirito con coinvolgimento del cuore e della mente: l’amore.  Nei giorni degli innamorati con la festa di S. Valentino il 14 è doveroso riconoscere a questo caldo sentimento che avvolge e coinvolge come nessun altro un valore terapeutico per le negatività che ci affliggono, ma anche un sicuro viatico per raggiungere un benessere a volte insperato. L'amore di testa e fisico tra innamorati procura l’esplosione di quelle sostanze biologiche che innalzano la qualità della vita percepita. Le endorfine, la dopamina, la serotonina creano uno stato di benessere, persino la soglia del dolore è più in alto, può aggiungersi di riflesso l’adrenalina, l’ormone che stimola energia vitale forti e pronti ad affrontare fatiche ed ostacoli. Che meravigliosa medicina l'amore! E se anche liberiamo il sentimento dal prorompente stimolo sessuale è sempre l’amore che riceviamo con il rispetto verso il nostro essere e pensare e con l’aiuto per superare precarietà e debolezze che incide direttamente sulla nostra salute.  E quando non siamo solo oggetto d’amore, ma anche soggetto che lo distribuisce è ancora più evidente la soddisfazione che ci pervade. Ma che cos’è questo Amore? È la sublimazione di un agglomerato di azioni e reazioni razionali ed istintive come il rispetto, la generosità, la tolleranza, l’ammirazione per il bello e il buono, la comprensione e l’aiuto per superare il brutto e il cattivo, per se stessi e per gli altri.  Tutto questo lo possiamo concentrare in una esperienza di Beatrice che con i suoi amici di  "Africa Mission" proprio nel giorno di S. Valentino hanno aperto ed inaugurato in una zona poverissima dell’Uganda, in Africa, un pozzo d’acqua fondamentale per la vita di quelle popolazioni. Il messaggio di Beatrice: "Abbiamo inaugurato il pozzo nel giorno di S. Valentino, è stato un caso ma quale giorno migliore? L’amore per la vita, l’amore è anche amicizia vera, fratellanza, l’aiutarsi l’uno con l’altro per il bene collettivo".  Dovrebbe essere tutto questo concentrato in pillole da prendere almeno una al giorno come per l’ipertensione, il colesterolo, il diabete...L'augurio più sentito a tutti gli innamorati dell'amore!

16/02/2025 11:30
Intervento chirurgico di successo su una 97enne all'ospedale di Civitanova: "Sanità ricca di eccellenze"

Intervento chirurgico di successo su una 97enne all'ospedale di Civitanova: "Sanità ricca di eccellenze"

Effettuato con successo da parte dell’èquipe guidata dal direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Civitanova, Filiberto Di Prospero, un delicato intervento chirurgico su una donna di 97anni, originaria della Provincia di Macerata. La signora dopo due soli giorni di degenza post operatoria si trova a casa e sta bene. Si è trattato della correzione chirurgica di un grave prolasso vaginale, ribelle a tutti i precedenti tentativi conservativi compreso l’uso di pessari vaginali. “Un caso clinico difficile e delicato che causava alla paziente, ancora autonoma nonostante l’età avanzata, notevoli disagi - spiega il primario Di Prospero - come dolori pelvici, ulcere genitali, frequenti infezioni urinarie, stipsi ostinata e difficoltà nella minzione per cui era necessario trovare una soluzione definitiva e sicura. Una soluzione che potesse restituire alla paziente una giusta qualità di vita, perché il prolasso nel corso degli anni era progressivamente peggiorato al punto da limitare anche le piccole attività quotidiane”. Il dottor Di Prospero ringrazia per la riuscita dell’intervento tutta l’èquipe, a cominciare dal dottor Antonio Conte, direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione, dalle colleghe ginecologhe Annamaria Iannicco e Katia Accogli, alla Strumentista Laura Cellini e alle infermiere Mattia Palmucci, Anastasia Danila Melappioni, la coordinatrice Laura Pompini e l’intera equipe infermieristica. “Il caso che abbiamo trattato - aggiunge Di Prospero, era particolarmente complesso perchè oltre alla fragilità della paziente dovevamo affrontare un prolasso della cupola vaginale totale e inveterato, con distrofia dei tessuti e gravi ulcerazioni delle mucose. Si è arrivati a questa scelta ponderando attentamente ogni possibile rischio, dopo confronti e riunioni con tutte le figure professionali coinvolte”. “La riuscita del difficile intervento sull’anziana signora testimonia l’elevato grado di competenza raggiunto nel trattamento dei prolassi genitali femminili e nella chirurgia ricostruttiva pelvica della Ginecologia dell’ospedale di Civitanova. Ringrazio per questo il Di Prospero e la sua èquipe”- ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini. “Questo delicato intervento rappresenta un'ulteriore testimonianza delle grandi professionalità presenti nella sanità marchigiana e dell'importanza dell'ospedale di primo livello di Civitanova Marche che ancora una volta si afferma - dichiara il vicepresidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini. - Grazie alle grandi competenze del personale riusciamo a garantire le migliori cure a tutte le età. Ringrazio l'equipe medica e i professionisti coinvolti nell'intervento chirurgico. La sanità marchigiana continua ad affermarsi come ricca di eccellenze diffuse sul territorio e in grado di erogare servizi di alta qualità. Come Regione continuiamo a sostenere il nostro personale, dotando le strutture delle migliori tecnologie all'avanguardia, perché competenza e innovazione sono pilastri fondamentali per costruire una sanità efficace e moderna".

15/02/2025 13:18
Malformazione alle labbra:  "In 4 anni 36 bambini marchigiani sono tornati a sorridere"

Malformazione alle labbra: "In 4 anni 36 bambini marchigiani sono tornati a sorridere"

La labiopalatoschisi è una malformazione congenita complessa alle labbra anche chiamata 'labbro leporino' se non collegata al palato, una malattia pediatrica rara che nelle Marche colpisce circa un bambino ogni 800 nati. Fino a qualche anno fa per affrontare questo tipo di malformazioni cranio-facciali e anomalie dento-scheletriche, le famiglie dovevano viaggiare fuori delle Marche e rivolgersi a centri specializzati. Dal 2019, invece, nell'Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche è stato attivato un percorso diagnostico-terapeutico dedicato. Dal 2021 a oggi, 36 i bambini hanno potuto riappropriarsi del loro sorriso. A occuparsene è l'Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale diretta dal dottor Paolo Balercia, in particolare il dottor Giuseppe Consorti, grazie anche al sostegno della Fondazione Smile House Ets (Ente Terzo Settore). "Il centro è attivo da quasi sei anni - spiega il dottor Consorti - dopo che il Ministero della Salute ha riconosciuto il nostro modello e siamo collegati con tutte le pediatrie delle Marche e con il Centro di Diagnosi Prenatale di secondo livello di Loreto a cui noi offriamo consulenze su patologie pediatrico-infantili. Dopo essere partiti da zero nel 2019, il 95% degli interventi di Labiopalatoschisi di pazienti marchigiani ora li facciamo noi. Questo dato spiega una delle finalità del percorso diagnostico, ossia aver praticamente azzerato le migrazioni sanitarie. Prima di allora non esistevano nelle Marche altre strutture in grado di affrontare questa malattia rara e seguirne il decorso durante la crescita dei piccoli pazienti". La diagnosi della Labiopalatoschisi può essere fatta già durante la gravidanza, qualora si evidenzi il problema. In ogni caso, esiste un periodo di tempo entro cui i chirurghi maxillo-facciali devono intervenire sui bambini: "Questo periodo va dagli 8 ai 18 mesi - aggiunge il dottor Consorti - ed è importante tenerlo a mente. Essendo ormai strutturati sul territorio e con una struttura operativa ormai consolidata, il modello virtuoso procede bene. L'altra finalità raggiunta, rafforzata e raccontata durante un recente convegno, è quella di aver messo a sistema una Rete Regionale delle Malattie Rare dove figura anche la Labiopalatoschisi". L'occasione è stata l'incontro organizzato a inizio febbraio dall'Ipsia Benelli di Pesaro dedicato a Ortodonzia e Chirurgia Maxillo-Facciale: Nuove Frontiere nelle Anomalie Scheletriche e Malformazioni Craniofacciali. Formazione e Divulgazione Scientifica in campo Odontoiatrico e Maxillo-Facciale. Il convegno è stato il risultato di una stretta collaborazione tra l'Istituto scolastico pesarese, il reparto di Chirurgia Maxillo-Facciale dell'Aoum e la Fondazione Smile House. I responsabili scientifici dell'evento sono stati, appunto, il dottor Giuseppe Consorti, dirigente medico della Chirurgia Maxillo-Facciale di Torrette, e il dottor Domenico Scopelliti, vicepresidente della Fondazione Smile House ETS. Il tema al centro dell'incontro sono state la Labiopalatoschisi e le malformazioni craniofacciali, patologie che richiedono un approccio multidisciplinare per un trattamento efficace e personalizzato. In quella occasione è stato approfondito il percorso diagnostico-terapeutico in questione che inizia dalla diagnosi prenatale e prosegue fino al completamento della crescita. Il trattamento coinvolge una stretta collaborazione tra specialisti quali odontotecnici, odontoiatri e chirurghi maxillofacciali, il cui contributo è fondamentale per il ripristino morfologico e funzionale del paziente: "Il risultato più importante uscito da quell'incontro è stata la riunione di ben tre gradi di istruzione e tre fasi dell'apprendimento - conclude il dottor Consorti . Ad ascoltare e prendere coscienza c'erano alunni delle superiori, studenti universitari della Politecnica di Ancona e specializzandi". La cura delle malformazioni congenite sui pazienti pediatrici è uno dei fiori all'occhiello dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche: "Non lasciamo indietro nessuno e ci poniamo sempre al servizio dei cittadini, cercando di elevare ogni giorno il livello degli standard qualitativi di diagnosi e terapie. - commenta il direttore generale di Aoum, Armando Marco Gozzini - Va da sé che quando di mezzo ci sono i bambini la nostra attenzione cresca ulteriormente".

15/02/2025 10:43
Civitanova, “Tumori gastrointestinali 2.0: 2.5”: se ne parla in un convegno al Cosmopolitan

Civitanova, “Tumori gastrointestinali 2.0: 2.5”: se ne parla in un convegno al Cosmopolitan

Questo fine settimana si parlerà di stato dell’arte e prospettive future dei tumori gastrointestinali in un convegno organizzato per domani 14 febbraio, dalle ore 8:30, presso l’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche dai responsabili scientifici Nicola Battelli, primario dell’Oncologia maceratese, Walter Siquini direttore della U.O.C. di Chirurgia e Luca Faloppi, responsabile dell’Oncologia Ambulatoriale e DH degli ospedali di Camerino e San Severino. L’evento, accreditato ECM, si articola in quattro sessioni in cui si approfondiranno nello specifico i tumori dello stomaco e della giunzione gastro-esofagea, quelli neuroendocrini e del pancreas, del colon-retto e del fegato  negli aspetti più rilevanti della terapia chirurgica e medica, con particolare attenzione agli elementi di novità che riguardano gli approcci chirurgici, i biomarcatori, i farmaci e le nuove indicazioni. Le strategie terapeutiche nei tumori gastrointestinali sono in continua evoluzione e hanno portato negli ultimi anni a un costante miglioramento degli outcome clinici e della qualità di vita dei pazienti. Per il trattamento ottimale delle patologie tumorali risulta imprescindibile un approccio multidisciplinare e fondamentale si sta dimostrando anche la maggiore conoscenza delle basi biologiche delle malattie. Il convegno, che vedrà la presenza di esperti di rilievo internazionale nel settore, si rivolge a medici chirurghi, farmacisti, biologi, infermieri e esperti di Fisica Medica.    

13/02/2025 13:43
La Chirurgia vascolare di Torrette si conferma un'eccellenza: intervento salvavita per aneurisma aortico

La Chirurgia vascolare di Torrette si conferma un'eccellenza: intervento salvavita per aneurisma aortico

Paziente affetto da una patologia aortica complessa, dopo essere stato valutato in altre strutture, operato con successo dalla Chirurgia Vascolare dell'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche. La chirurgia vascolare attraverso lo sviluppo di tecnologie nuove e sempre più moderne, è stata in grado di pianificare una strategia vincente e gestire un paziente ad alta complessità. L'intervento, effettuato dal dottor Emanuele Gatta della Chirurgia Vascolare, risale alla metà di gennaio, il paziente, un 70enne residente in Abruzzo, è stato dimesso e soprattutto sta bene dopo il decorso post-operatorio. L'uomo era affetto da un voluminoso aneurisma dell'aorta toraco-addominale con contestuale quadro di dissezione cronica; una patologia molto seria a esito infausto se non adeguatamente trattata. Un caso davvero 'scomodo' e tecnicamente delicato al tempo stesso, sia per le condizioni generali che anatomiche del malato. Secondo gli ultimi dati nazionali, la struttura, è risultata l'unità operativa vascolare col maggior numero di procedure aortiche negli ospedali pubblici nazionali. Questo permette al reparto di poter affrontare tutti gli scenari possibili con tutte le tecniche, sviluppandone anche delle nuove.  L'ennesima prova e, al tempo stesso, la spiegazione del perché l'Aou delle Marche si sia aggiudicata il titolo di 'Miglior ospedale pubblico d'Italia negli ultimi tre anni': “Tutto questo è possibile grazie a una serie di fattori, in primis dalla devozione delle équipe mediche e infermieristiche coinvolte e dalla loro giovane età (media sotto i 40 anni). Da non dimenticare che l'approccio multidisciplinare a qualsiasi intervento e al gioco di squadra è la carta vincente - spiega il Dottor Emanuele Gatta.  È fondamentale avere la possibilità di condividere e sviluppare idee in seno a un gruppo del genere così affiatato. Venendo al caso in questione, le condizioni generali del paziente, che sembrava non avere troppi margini di intervento, erano molto gravi, al punto che rischiava di morire. Non è stato semplice affrontare questo caso, ci sono voluti giorni e giorni per pianificare un'azione vincente e grazie all'interazione costante con la medicina vascolare e con gli anestesisti siamo arrivati al punto. Tutto questo e l'entusiasmo di chirurghi, anestesisti, medici vascolari, infermieri e tecnici di radiologia hanno reso possibile questo risultato. Adesso il paziente sta bene ed è tornato a casa”.  Emozionante il primo commento a caldo fatto dal paziente abruzzese dopo il delicato intervento chirurgico: “Non mi toccate questo ospedale, una vera eccellenza”,  ha detto con le lacrime agli occhi. “La nostra Azienda conferma la sua mission basata principalmente sull’alta qualità delle cure – commenta il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, Armando Marco Gozzini. Il caso trattato conferma l’attrattività dei nostri presidi e premia il concetto di mobilità attiva”.  

13/02/2025 10:15
Corridonia, sopralluogo al cantiere della Casa e dell'ospedale di comunità: investimento di oltre 3 milioni

Corridonia, sopralluogo al cantiere della Casa e dell'ospedale di comunità: investimento di oltre 3 milioni

Sopralluogo del direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini e del sindaco di Corridonia Giuliana Giampaoli, stamattina, nel cantiere dove sono in corso i lavori di realizzazione della Casa e dell’ospedale di comunità, secondo quanto previsto dal cronoprogramma del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per un finanziamento di 3.080.000,00 euro, che comprende anche la creazione di una RSA per 20 posti letto. Il progetto prevede al primo piano la Casa di Comunità che per la parte ambulatoriale andrà ad integrare le prestazioni già presenti al piano terra, mentre al secondo piano sarà realizzata la Rsa per anziani non autosufficienti. L’edificio in passato è stato oggetto di consistenti interventi con fondi Comunitari Por Fesr per l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico, mente ora i lavori riguardano la ristrutturazione interna dei due piani dell’edifico, che dovranno essere adeguati ai requisiti vigenti di autorizzazione delle strutture sanitarie e alle norme antincendio. Dopo la demolizione interna dei piani, sono in fase di realizzazione le nuove partizioni e gli impianti di distribuzione dell’acqua sanitaria.  Nella Casa di Comunità saranno presenti le attività dei Medici di Medicina Generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni e infermieri di famiglia.  Sono previsti anche i Servizi di assistenza domiciliare, infermieristici e diagnostici di base, la continuità assistenziale e il punto prelievi. Il progetto esecutivo approvato ha previsto un aumento del costo dei lavori rispetto al progetto di fattibilità tecnico economica di 200.531,24 euro, dovuto al recepimento delle prescrizioni impartite in sede di conferenza dei servizi preliminare e dall’approfondimento progettuale conseguente, ma sarà completamente riassorbito dai ribassi d’asta, dalle somme a disposizione e dal Fondo Opere Indifferibili (FOI) nel quadro tecnico economico di aggiudicazione. “Con la realizzazione della Casa e dell’ospedale di comunità di Corridonia si concretizza la medicina di prossimità, disegnata dal DM77/2022, – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata  Alessandro Marini – che farà crescere la sanità territoriale e gli strumenti a disposizione per la presa in carico delle cronicità e fragilità della popolazione”.  Parole di apprezzamento sono state espresse dalla sindaca Giampaoli che ringrazia il direttore generale Marini per la grande disponibilità dimostrata al dialogo e al confronto. “Un incontro atteso da tempo quello di oggi, in cui ho potuto illustrare le esigenze e le aspettative della città di Corridonia, con particolare riguardo e attenzione ai servizi territoriali attualmente presenti e quelli da ripristinare o implementare, anche alla luce del nuovo Piano Aziendale, ragionando poi in prospettiva futura sulla rifunzionalizzazione dell’ex ospedale cittadino ora in ristrutturazione” – sottolinea il primo cittadino di Corridonia. “Con le nuove strutture rafforziamo la rete territoriale e compiamo un ulteriore passo avanti nella realizzazione di una sanità più vicina ai cittadini - sottolinea il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini - Continuiamo a lavorare per soddisfare i bisogni di salute della popolazione, per garantire una maggiore accessibilità ed efficienza dei servizi e per fornire risposte alle cronicità. Stiamo investendo in maniera importante anche sul potenziamento delle grandi apparecchiature sanitarie per offrire standard sempre più elevati ai marchigiani e una sanità più moderna".

12/02/2025 18:22
Federazione Ordini Farmacisti Italiani, il maceratese Luciano Diomedi nel comitato centrale fino al 2028

Federazione Ordini Farmacisti Italiani, il maceratese Luciano Diomedi nel comitato centrale fino al 2028

Luciano Diomedi confermato nel comitato centrale della FOFI (Federazione Ordini Farmacisti Italiani) per il quadriennio 2024-2028. La proclamazione è avvenuta ieri al termine delle elezioni nazionali con un'affluenza che si è avvicinata al 100%. Un riconoscimento importante per la regione Marche e, in particolare, per la provincia di Macerata che ancora una volta vede premiare l’apprezzamento di tutti i presidenti provinciali d’Italia. Diomedi, laureato nel 1997, è all'interno del Comitato Centrale dal 2017 nonché presidente della provincia di Macerata dal 2008.  "Un ringraziamento a tutti i colleghi - commenta Diomedi - che hanno dimostrato apprezzamento e affetto nei miei confronti ed in particolare al presidente Andrea Mandelli, al comitato esecutivo formato dall'ex senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, dal dottor Maurizio Pace e Mario Giaccone che hanno voluto che continuassi questo percorso. Un incarico importante che dà lustro a tutta la regione ma nello stesso tempo una responsabilità pesante perché si ha nelle spalle la volontà di 105.000 iscritti e la responsabilità di prendere decisioni per tutta la categoria". "Credo che questi 4 anni saranno così importanti come sono stati quelli trascorsi - aggiunge Diomedi -. Abbiamo un lavoro iniziato dal presidente Mandelli nel 2005 con la Farmacia dei Servizi che dovrà gioco forza essere completato con tutti i tasselli del puzzle. Alcuni traguardi importanti sono stati raggiunti, altri li dovremmo perseguire. In ambito regionale grazie anche alla sinergia con il presidente di Federfarma Marco Meconi siamo una delle prime regioni virtuose per quanto riguarda le vaccinazioni in farmacia. "Alla stagione del vaccino antinfluenzale, anticovid e quello dell’herpes zoster si sta aggiungendo proprio ora quello dello Pneumococco e del Papilloma Virus (Hpv). Si continuerà a lavorare mettendo sempre energie e competenze al servizio di tutta la comunità professionale. Un percorso straordinario di evoluzione che ci dovrà vedere protagonisti in questi anni, avendo sempre ben saldo l’obiettivo di rafforzare le nostre competenze a beneficio dei cittadini", conclude Diomedi.  Il nuovo Comitato Centrale è così composto: Andrea Mandelli nel ruolo di presidente (Milano Lodi Monza), Luigi D’Ambrosio Lettieri (Bari e Bat) nel ruolo di vicepresidente, Maurizio Pace (Agrigento) alla carica di segretario e Mario Giaccone (Torino) a quella di tesoriere. Completano la composizione del Comitato Centrale: Luciano Diomedi (Macerata), Andrea Giacomelli (Pistoia), Giuseppe Guaglianone (Roma), Maximin Liebl (Bolzano), Paolo Manfredi (Bologna), Maurizio Manna (Benevento) , Angela Daniela Musolino (Reggio Calabria), Gianfranco Picciau (Oristano), Francesco Rastrelli (Brescia), Federico Realdon (Verona) e Giovanni Zorgno (Savona). La tornata elettorale ha rinnovato anche le cariche del collegio dei revisori, con le nomine di Anna Olivetti (Gorizia) e Roberto Pennacchio (Latina) come membri effettivi, e di Sigismondo Rizzo (Enna) nel ruolo di supplente.   

10/02/2025 18:45
Civitanova, "Più salute in menopausa": convegno alla sala conferenze del Banco Marchigiano

Civitanova, "Più salute in menopausa": convegno alla sala conferenze del Banco Marchigiano

Si parlerà di menopausa e di salute delle donne mercoledì 12 febbraio, dalle ore 13 in poi presso la Sala Conferenze del Banco Marchigiano di Civitanova, in un convegno organizzato dal dottor Filiberto Di Prospero, direttore della U.O.C. di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale costiero insieme con la dottoressa Silvia Battistoni, in qualità di responsabile scientifico. L’incontro, accreditato Ecm, ha l’obiettivo di affrontare le principali problematiche legate alla menopausa, fornendo aggiornamenti sulle terapie attuali e promuovendo un approccio multidisciplinare che tenga conto della salute complessiva della donna, dalla prevenzione delle malattie cardiovascolari alla salute ossea, senza dimenticare il benessere psicologico e sessuale. Il convegno, che vedrà la partecipazione di esperti del settore, sarà suddiviso in due sessioni principali e prevede l’intervento del proffessor Gennazzani, uno dei massimi esperti della ginecologia endocrinologica, con una lettura magistrale sulle più recenti prospettive terapeutiche. Nella prima sessione verranno approfonditi la prevenzione, il benessere cardiovascolare e la gestione della sintomatologia genitourinaria, mentre nella seconda parte un focus sarà dedicato alle difficoltà nella sessualità, al benessere psicologico e ai dismetabolismi. L’evento si concluderà con una tavola rotonda dal titolo “Più resistenza per l’osso”, durante la quale  si discuteranno le nuove prospettive nella prevenzione dell’osteoporosi in menopausa. Il convegno è rivolto a medici specialisti, medici di base, psicologi, biologi, farmacisti, dietisti, fisioterapisti, ostetriche e infermieri.

10/02/2025 15:00
La sessualità nell'età anziana: conversazione con la dottoressa Giuliana Proietti

La sessualità nell'età anziana: conversazione con la dottoressa Giuliana Proietti

Il sesso ha sempre avuto una cortina nebulosa per proteggere le intime azioni e reazioni di tutti. Di sicuro un limite per la ricerca e divulgazione delle indicazioni specifiche. Quando poi l’argomento viene confrontato con gli anziani, la fascia sociale più debole ed esposta alle problematiche anche se il concetto di anziano si sta sempre più spostando avanti nel tempo, è più difficile fare una valutazione su quanto la sessualità intervenga nella loro vita e nella sua qualità. La scienza però non può trascurare un elemento così essenziale che può restare tale a qualsiasi età. Ne parliamo con la dottoressa Giuliana Proietti, psicoterapeuta sessuologa consulente presso Associati Fisiomed. Dottoressa Proietti, in genere si pensa che le donne in menopausa perdano interesse per la sessualità. È così o si tratta di un pregiudizio nei confronti delle donne non più giovani?" "È del tutto normale che la menopausa comporti qualche cambiamento nel desiderio sessuale e nelle sensazioni corporee, a causa delle variazioni ormonali. Molte donne, è vero, sperimentano una riduzione della lubrificazione e una diminuzione della libido, ma non è così per tutte: vi sono anche donne che vivono questa fase come un’opportunità per riscoprire forme diverse di intimità, anche perché a questo stadio della vita non temono più di restare incinte, i figli sono ormai grandi e dunque si sentono molto più libere. Con l’età il sesso cambia e non sempre il sesso penetrativo è la migliore opzione per l’età matura, sia per lei, sia per lui".  Cosa può fare un uomo per far ritrovare alla sua compagna in menopausa un maggiore interesse verso la sessualità? "Occorre pensare che la menopausa è una fase di transizione che interessa non solo la donna, ma anche le dinamiche di coppia. È importante che i due partner comunichino con empatia e senza pregiudizi, riconoscendo che i loro bisogni, anche sessuali possono essere cambiati. Il segreto che ogni uomo dovrebbe conoscere per mantenere viva la parte sessuale nella coppia è quello di non abbandonare i momenti di tenerezza, gli abbracci e il contatto fisico e non pensare che ogni volta essi debbano per forza sfociare in un rapporto sessuale vero e proprio".  In che modo una vita sessuale attiva, anche fra anziani, può migliorare il rapporto di coppia? "Una coppia anziana che continua a vivere una vita sessuale attiva per forza di cose tende anche ad avere una maggiore cura del proprio corpo e della propria salute, e questo contribuisce a migliorare la qualità della vita. È importante tuttavia informarsi bene sui cambiamenti fisiologici legati all’età, evitando di avere aspettative irrealistiche e conoscere anche le possibili soluzioni (ad esempio, l’uso di lubrificanti, trattamenti ormonali, farmaci vasoattivi per la tenuta dell’erezione, uso dei sex toys e terapie psicosessuologiche)".  La società sembra spesso ignorare o minimizzare la sessualità degli anziani, relegandola a un tabù. Perché persiste questo stigma e come possiamo combatterlo? "Lo stigma sociale sulla sessualità in età avanzata nasce da stereotipi che associano il desiderio sessuale solo alla giovinezza e alla riproduzione e negano agli anziani il diritto di esprimere la propria intimità. Questa visione limitata porta a pregiudizi che possono far sentire le persone anziane inibite o inadeguate. Per combattere il tabù è fondamentale promuovere un’informazione corretta e inclusiva, valorizzando testimonianze e studi che evidenziano come l’intimità sia essenziale per il benessere psicofisico in ogni fase della vita".

09/02/2025 11:00
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