Sanità

Giornata mondiale dell'asma: visite e spirometrie gratuite per i bambini all’ospedale di Civitanova

Giornata mondiale dell'asma: visite e spirometrie gratuite per i bambini all’ospedale di Civitanova

L'unità operativa di pediatria dell'ospedale di Civitanova, diretta dalla dottoressa Enrica Fabbrizzi, in occasione della Giornata mondiale dell’asma che ricorre il 6 maggio, parteciperà all'iniziativa promossa dalla SIMRI (Società Italiana di Malattie Respiratorie Infantili) in collaborazione con Feder Asma, Allergie Asma, Allergia Bimbi, Respiriamo Insieme e SIP dedicando una giornata a spirometrie e visite pneumologiche gratuite rivolte ai bambini, con la finalità di aumentare la conoscenza dell’asma e migliorarne il trattamento. Le visite pneumologiche e le spirometrie saranno eseguite dalle dottoresse Marcella Gallucci e Anna Cingolani giovedì 8 maggio, dalle ore 14:30 alle 18:30, presso l'ambulatorio di pneumologia pediatrica dell'ospedale di Civitanova Marche situato al 3° piano, è necessaria la prenotazione a partire dal giorno 2 maggio, telefonando dalle ore 9 alle 13 al numero 0733-823019 oppure allo 0733-823695. "In Italia in età pediatrica l'asma raggiunge una prevalenza stimata del 10%, 10 bambini su 100 presentano tale patologia, inoltre circa il 2% dei bambini e adolescenti asmatici soffre di asma grave, quest’ultima influenza la vita e la frequenza scolastica degli stessi. Il controllo della patologia richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolge medici, infermieri, educatori sanitari e genitori", spiega la dottoressa Enrica Fabbrizzi, primario della Pediatria di Civitanova. La terapia dell'asma prevede l'utilizzo di farmaci preventivi (terapia di fondo) che riducono l'infiammazione bronchiale e la frequenza dei sintomi, primi fra tutti i corticosteroidi inalatori e farmaci al bisogno, come i broncodilatatori a breve e lunga durata d'azione, nonché l'adozione di strategie di gestione ambientale per ridurre l'esposizione ad allergeni.  "Sensibilizzare la cittadinanza sull'asma significa prevenire la cronicizzazione di una patologia importante, capace di incidere in maniera significativa sulla qualità di vita del bambino e della sua famiglia", conclude il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini.    

30/04/2025 19:14
Convegno “Ginecologia 2025”: l’Ospedale di Civitanova in prima linea tra AI, diagnostica avanzata e cura personalizzata

Convegno “Ginecologia 2025”: l’Ospedale di Civitanova in prima linea tra AI, diagnostica avanzata e cura personalizzata

Si parlerà di innovazione in Ginecologia e Ostetricia lunedì 5 maggio, presso l’Hotel Horizon di Montegranaro, a partire dalle ore 8:30 in un convegno organizzato dal dr. Filiberto Di Prospero, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Civitanova con la segreteria scientifica dei dottori Elisabetta Garbati, Stefano Cecchi e Silvia Battistoni. L’evento, accreditato ECM, ha il patrocinio del Comune di Montegranaro, dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI).  Un’intera giornata dedicata alla salute della donna con l’obiettivo di esplorare le prospettive future di cura attraverso il confronto su tecnologie emergenti, nuovi modelli organizzativi e approcci clinici integrati. L’intelligenza artificiale, la chirurgia avanzata, la medicina personalizzata, la diagnostica predittiva e l’integrazione nutrizionale saranno al centro di una giornata di studio che riunirà ginecologi, ostetriche, infermieri e altri professionisti sanitari.  Numerosi i temi affrontati nel convegno, tra i quali robotica e preservazione della fertilità, intelligenza artificiale e diagnostica predittiva, innovazione in sala parto, gestione ottimizzata delle liste operatorie, terapia fetale, nutrizione e nuove terapie oncologiche e ginecologiche.  L’evento, che vedrà la partecipazione di un ricco panel di relatori provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, prevede anche una tavola rotonda dedicata al Libro Bianco su AI in Ostetricia e Ginecologia pubblicato dall’AOGOI alla presenza di esperti nel campo dell’innovazione digitale in sanità.        

30/04/2025 11:20
Arresto cardiaco, ogni secondo conta: la nuova app 'Dae' Marche coinvolge i cittadini per salvare vite

Arresto cardiaco, ogni secondo conta: la nuova app 'Dae' Marche coinvolge i cittadini per salvare vite

Una persona è colta da arresto cardiaco. I presenti chiamano il 112 (Numero di emergenza Unico Europeo): in quel momento i cittadini registrati come DAE First Responder ricevono una notifica immediata sul loro smartphone che li informa di un possibile arresto cardiocircolatorio nelle vicinanze. Con un semplice clic sul display “Posso intervenire”, possono attivarsi per fare la differenza. Tutto questo è possibile grazie all’ applicazione DAE Marche. La nuova app, già operativa, è stata presentata oggi a palazzo Raffaello nella sede della Regione Marche. Presenti il vicepresidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, il direttore dell’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS) Flavia Carle, il direttore del Dipartimento Salute Antonio Draisci, il dirigente del Settore Sistema Integrato delle Emergenze, Andrea Fazi. DAE Marche, implementata dal Settore Sistema Integrato delle Emergenze dell’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS), fornisce la mappatura dei defibrillatori semiautomatici (DAE) presenti sul territorio regionale e consente l’allertamento dei First Responders, ossia di qualunque cittadino che, registratosi sull’app, può dare la sua disponibilità ad intervenire se si trova nelle vicinanze dell’evento. Una volta incaricato e, sotto la guida della Centrale Operativa 118, il First Responder recupera il DAE più vicino e inizia le manovre di rianimazione cardiopolmonare in attesa dei soccorsi. "Con questa App – ha detto Saltamartini - promuoviamo la realizzazione di una vera e propria rete salvavita che coinvolge attivamente i primi soccorritori attraverso la tecnologia. Si tratta di un lavoro straordinario fatto dagli uffici che consente di utilizzare i defibrillatori in condizioni di emergenza e che mette insieme le associazioni di volontariato, il sistema sanitario pubblico ed i cittadini che sanno utilizzare questi strumenti, è veramente una bella pagina. Non solo medici, infermieri, esperti in rianimazione, personale delle organizzazioni di volontariato, ma chiunque abbia svolto un corso di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce o si sia documentato tramite l’e-learning dell’app stessa, può mettersi a disposizione della comunità, per contribuire a salvare vite. Tramite questa App, integrata con le Centrali Operative 118, i cittadini, guidati dagli operatori sanitari e supportati dalla tecnologia, possono portare un primo e fondamentale intervento di soccorso che può salvare vite. In caso di arresto cardiaco improvviso, infatti, ogni secondo è prezioso: garantire una risposta tempestiva può fare la differenza tra la vita e la morte, e assicurare alla persona colpita esiti di salute positivi. Continuiamo ad investire nella digitalizzazione e nella formazione per garantire ai cittadini una sanità più moderna e tempestiva. Al 31 dicembre 2024 sono state formate tramite la piattaforma regionale 73.217 persone, una quota veramente ingente che testimonia il grande lavoro compiuto in termini di formazione e di coinvolgimento della comunità". “L'arresto cardiaco è una patologia "tempo-dipendente", e proprio per questo l'aiuto dei cittadini può risultare decisivo. Il lavoro di sviluppo è stato arricchito da confronti con altre regioni italiane dove sistemi simili sono stati attivati, per armonizzare e rendere ancora più efficiente il processo di soccorso. Dare a ogni cittadino la possibilità concreta di salvare una vita rappresenta un passo fondamentale verso una società più sicura e solidale”,  ha precisato nel suo intervento la professoressa Carle. Andrea Fazi, dopo aver spiegato il funzionamento della App e le sue molteplici utilità ha precisato che nelle Marche ci sono circa 2500 DAE censiti e 73 mila soccorritori già formati dal 2018 ad oggi. Significativa la presenza delle organizzazioni di volontariato e dei direttori delle centrali operative del 118, che hanno ribadito l’utilità dell’applicazione. Ogni anno, una persona su mille viene colpita da arresto cardiaco. L’intervento immediato con un defibrillatore può aumentare significativamente le possibilità di sopravvivenza (50-70%), se effettuato entro 3-5 minuti dall'evento. Viceversa, senza un rapido intervento, le chance di sopravvivenza diminuiscono del 10-12% per ogni minuto che passa. Rendere qualunque cittadino capace di prestare i primi soccorsi aumenta la capacità di sopravvivenza e migliora la prognosi. Come funziona In caso di malore, i presenti chiamano il 112 che transita la chiamata alla  Centrale Operativa 118 competente. Il 118 attiva i mezzi di soccorso e, contestualmente, invia un’allerta al sistema DAE Marche. L’allerta viene ricevuta sugli smartphone di tutti i First Responders che si trovano più vicini all’evento. I First Responders che sono disponibili accettano l’emergenza e tramite app verranno guidati prima al DAE più vicino e poi al luogo dell’evento, sotto la guida del 118. I First Responders possono a questo punto iniziare le manovre rianimatorie, sempre sotto la guida del 118, in attesa dell’arrivo dei mezzi di soccorso. Per diventare First Responders è sufficiente scaricare l’app (già disponibile gratuitamente su Play Store e Apple Store) e registrarsi. La formazione alle manovre rianimatorie e all’uso del Defibrillatore (BLSD) è raccomandata, ma non è obbligatoria. L’app contiene una sezione e-learning, dove vengono illustrate le tecniche di primo soccorso e tutte le attività sono sempre svolte sotto la guida esperta del personale sanitario della Centrale Operativa 118. DAE Marche consente non solo di registrarsi come First Responder e di localizzare il defibrillatore più vicino, ma anche di registrare un nuovo dispositivo e segnalare eventuali problemi o guasti dell’apparecchio, un contributo prezioso per mantenere il sistema efficiente. Inoltre, verifica automaticamente se l’utente ha svolto un corso BLSD nella regione. La campagna informativa per incentivare l’utilizzo dell’App DAE Marche sarà veicolata attraverso i canali social istituzionali e accompagnata dalla distribuzione di materiali divulgativi, come brochure e locandine attraverso una rete capillare di enti e soggetti sul territorio. Saranno coinvolti gli enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR), i centri di formazione accreditati per il rilascio dell’autorizzazione all’uso dei defibrillatori, le organizzazioni di volontariato che collaborano con il SSR per i servizi 118 e di trasporto sanitario, le scuole di ogni ordine e grado, le associazioni di categoria, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e altri attori strategici.  

28/04/2025 16:15
Chirurgia mininvasiva con robot su rene trapiantato: sfida vinta dalla Clinica Urologica di Torrette

Chirurgia mininvasiva con robot su rene trapiantato: sfida vinta dalla Clinica Urologica di Torrette

Nel dicembre scorso i chirurghi della Clinica Urologica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche hanno portato a termine in maniera brillante un intervento delicato e particolare. Grazie all'utilizzo del robot  'Leonardo', mediante la tecnica mininvasiva, l'equipe diretta dal professor Andrea Benedetto Galosi è intervenuto su un paziente trapiantato di rene in cui era insorta una forma tumorale. Questione di Alta Complessità, come la maggior parte dell'attività svolta quotidianamente dal reparto diretto dal prof. Galosi che nel 2024 ha applicato 160 procedure robotiche per interventi alla prostata. La rarità del caso ricordato poc'anzi fa il paio con un altro portato a termine il mese precedente: “Si tratta dell'intervento di asportazione radicale di vescica e rene su un paziente dializzato con grave insufficienza renale e cardiopatico _ spiega il professor Galosi _. Una tecnica chirurgica complessa che ci ha consentito di superare in maniera sicura l'intervento, dalla preparazione fino al decorso post-operatorio frutto della collaborazione di un team dedicato. Nel campo medico, come in altri, l'evoluzione tecnologica è vitale per restare al passo coi tempi, ma poi serve anche, e soprattutto, l'expertise del personale dedicato”. Il PNE – Piano Nazionale Esiti – valuta gli interventi sanitari applicati nelle strutture ospedaliere italiane e lo fa basandosi soprattutto su criteri qualitativi, di unicità e di alta complessità. Proprio questa valutazione ha consentito all'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche di essere il miglior ospedale pubblico d'Italia. Il contributo a questo riconoscimento lo ha dato anche la Clinica di Urologia: “Noi selezioniamo le opzioni terapeutiche, ma come centro di riferimento regionale per tantissime fattispecie chirurgiche abbiamo come priorità i parametri qualitativi prima di quelli quantitativi _ aggiunge il Direttore della Clinica di Torrette _. Penso alle neoplasie rare al pene o quelle retroperitoneali di cui solo noi di Torrette ci occupiamo nelle Marche. Sulle ablazioni percutanee tumorali lavoriamo con un team multidisciplinare che coinvolge altri professionisti, dagli oncologi ai radiologi interventisti e ai patologi. Ci sono poi le disfunzioni minzionali legate a patologie benigne delle vie urinarie o quelle affrontate dal team neurologico afflittive del sistema nervoso gestite in collaborazione con l'Unità Spinale di Torrette, un'altra eccellenza. La Clinica di Urologia, inoltre, è l'unico centro abilitato della regione per la diagnosi e la terapia delle cistiti interstiziali che rientrano nelle Malattie Rare, così come siamo centro di riferimento sul fronte degli sfinteri urinari. Come dimenticare poi la Skin Unit; con la chirurgia robotica abbiamo ricostruito una neurovescica per limitare l'incontinenza urinaria dell'uomo, ma anche della donna. Infine le calcolosi delle vie urinarie. Anche qui, si tratta di interventi che in larga parte possono essere considerati di routine. Tuttavia, ne esistono di varie tipologie e con esiti diversi da centro a centro. Noi disponiamo di nuovi laser e strumenti digitali all'avanguardia come le telecamere usa e getta”. Questione di complessità si diceva e le potenzialità del reparto diretto dal professor Andrea Benedetto Galosi emergono da ulteriori riconoscimenti. La Clinica Urologica di AOUM è accreditata per i tumori alla prostata (Prostate Unit) visto che supera la soglia posta dal ministero dei 120 interventi l'anno e soprattutto il tasso di ricoveri entro 30 giorni dall'intervento: il criterio nazionale è fissato al 6%, Torrette è addirittura all'1%. L'altro riconoscimento è molto recente: “La SIU, Società Italiana di Urologia, nel dicembre scorso ci ha nominato Centro di Eccellenza Nazionale per il trattamento dei tumori renali. Il Bollino Arancione, a conferma del titolo, ce lo siamo guadagnato attraverso una serie di interventi, come ad esempio le neoplasie renali con invasione della vena cava, a volte con rischio di arrivare al cuore. In questo caso dobbiamo sottolineare la preziosa collaborazione multidisciplinare con la Struttura Complessa di Cardiochirurgia diretta dal Prof. Marco D’Eusanio  e la Struttura Complessa di  Chirurgia Vascolare diretta dal Dr. Luciano Carbonari. Alla base di tutto c'è anche l'attività scientifica legata alla ricerca clinica, tra studi e pubblicazioni di cui la nostra unità operativa si fregia”. L'urologia di domani si basa sulla passione delle equipe medico-infermieristiche e sulla freschezza delle giovani leve. La Scuola di Specializzazione in Urologia al momento segue 25 medici da tutta Italia che si stanno formando all'interno dell'AOUM. Durante il periodo quinquennale della specializzazione i giovani medici hanno l'opportunità di trascorrere un periodo all'estero (fino a un massimo di 18 mesi); in questo periodo alcuni specializzandi sono nel Regno Unito e in Austria. La preponderanza degli specializzandi è al femminile, nonostante i pazienti curati dalla Clinica Urologica di Torrette siano in maggioranza uomini (70%). La Clinica cura pazienti adulti dai 16 anni in avanti, ma collabora con la Chirurgia Pediatrica del presidio 'Salesi'.  

28/04/2025 10:30
Papa Francesco: i suoi sentimenti hanno distribuito tanto benessere

Papa Francesco: i suoi sentimenti hanno distribuito tanto benessere

Anche una rubrica come "Sano a sapersi" non può esimersi dal raccontare quanto l’amore espresso e fatto percepire da un personaggio, che prima di essere Papa è stato un grande uomo, sia stato importante per la salute di tanti uomini e tante donne.  Io sono un credente a fasi alterne, o meglio la ragione mi esclude l’esistenza di un Dio antropomorfo come spesso lo si immagina, il cuore mi suggerisce la necessità dell’esistenza di Dio che sappia rappresentare i migliori sentimenti umani: la solidarietà, la tolleranza, l’amore per una vita vissuta nella serenità, nel benessere e progresso per tutti. I sentimenti vitali di un Dio immanente in ognuno di noi, storicamente rappresentato da Gesù Cristo e nei nostri tempi interpretato al meglio da Papa Francesco. Non ho mai avuto modo di essere sempre e completamente d’accordo con le azioni e le parole di Papa Francesco. Grande tristezza la mia per la sua morte, si spera che chi verrà dopo di lui ne dovrà seguire la strada per un continuo riscatto e benessere delle donne e degli uomini. Io non ho avuto occasioni di incontri diretti con Papa Francesco, tranne uno, casuale ed inaspettato ma che è rimasto nei miei ricordi. Ero a Roma per partecipare all’assemblea dell’ASMI (Associazione Stampa Medica Italiana), che si svolgeva nella sua sede nazionale all’Ospedale Santo Spirito, adiacente al Vaticano, mi pare fosse nel giugno 2018. Sceso dalla metropolitana stavo distrattamente attraversando Piazza S. Pietro per raggiungere l’ospedale Santo Spirito, quando mi accorgo che era in corso poco più in là, davanti alla basilica l’udienza generale del mercoledì all’aperto. Papa Francesco stava impartendo la sua benedizione finale, mi fermai e spontaneamente feci il segno della croce, ripresi il mio cammino per arrivare alla riunione. Allora non ci feci nemmeno tanto caso, quel ricordo però mi è rimasto dentro, mi è anche capitato di pensare a quel fuggente e casuale momento come ad una benedizione al mio lavoro di divulgazione medico-scientifica per la prevenzione. Un motivo in più per non scordare mai un Papa che a sentire le testimonianze di questi giorni ha avuto anche il grande merito di consolare, aiutare e donare un po’ di benessere a tanta gente, forse il modo migliore per preservare una buona salute. 

27/04/2025 10:59
Elisabetta "Garbati", non solo di nome: stima e gratitudine per la dottoressa dell'ospedale di Civitanova

Elisabetta "Garbati", non solo di nome: stima e gratitudine per la dottoressa dell'ospedale di Civitanova

CIVITANOVA MARCHE – "Garbati di nome e di fatto". Così si apre una delle tante segnalazioni arrivate alla nostra redazione per elogiare il lavoro della dottoressa Elisabetta Garbati, Vice Primario presso l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Civitanova Marche. Parole semplici, ma cariche di gratitudine e riconoscenza, che ben sintetizzano la figura di una professionista dalla lunga esperienza e dal volto umano. Medico con oltre vent’anni di attività alle spalle, la dottoressa Garbati si è distinta per la sua competenza nella diagnosi prenatale ecografica ed invasiva, nonché nella gestione delle gravidanze patologiche, un ambito delicatissimo in cui l’empatia e la capacità di ascolto fanno la differenza, tanto quanto le conoscenze cliniche. Il suo impegno non si ferma alla sala visite o al reparto. È Medico Referente per la raccolta e il bancaggio del sangue del cordone ombelicale, un’attività di grande valore scientifico e umano, volta a favorire la donazione e la conservazione di cellule staminali fondamentali per il trattamento di gravi malattie. Inoltre, fa parte del Comitato Infezioni Ospedaliere dell’Asur - Area Vasta 3, contribuendo attivamente al monitoraggio e alla prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria. Ciò che colpisce, leggendo le parole delle pazienti e dei loro familiari, è soprattutto la profonda umanità con cui la dottoressa Garbati affronta ogni incontro. “Sempre disponibile e professionale”, “una vera guida nei momenti più difficili”, “ti fa sentire ascoltata, mai sola”: sono solo alcune delle testimonianze arrivate a Picchio News da chi ha avuto la fortuna di essere seguita da lei nel corso della gravidanza. In un’epoca in cui troppo spesso si dà per scontata la qualità dell’assistenza sanitaria, la dottoressa Garbati rappresenta un esempio concreto di dedizione e sensibilità. Una professionista che unisce rigore scientifico e cura della relazione umana, lasciando un segno positivo in ogni percorso di cura. Picchio News si fa portavoce di questi attestati di stima, che non sono solo semplici ringraziamenti, ma segni tangibili di quanto la buona sanità esista e si manifesti ogni giorno anche nel nostro territorio. E con un sorriso, possiamo dire che mai come in questo caso, “Garbati” è davvero un nome che dice tutto.

20/04/2025 09:20
Dolcificanti acalorici e regolazione dell'appetito: cosa succede nel nostro corpo?

Dolcificanti acalorici e regolazione dell'appetito: cosa succede nel nostro corpo?

Nel tentativo di mantenere la linea o di seguire una dieta più sana, molte persone scelgono di sostituire lo zucchero con dolcificanti "light", noti anche come dolcificanti acalorici. Li troviamo nelle bibite, nei dessert, nei chewing gum e persino in alcuni farmaci. Il loro vantaggio? Forniscono un sapore dolce senza calorie, o quasi. Ma è davvero tutto oro quel che luccica? Alcuni studi recenti stanno cercando di capire meglio come questi dolcificanti influenzano il nostro corpo, in particolare l’appetito. E i risultati non sono uguali per tutti: il modo in cui rispondiamo ai dolcificanti può cambiare a seconda del nostro peso corporeo. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Metabolism ha esplorato gli effetti del sucralosio, uno dei dolcificanti più usati, su un gruppo di volontari con peso normale, sovrappeso e obesità. I ricercatori hanno analizzato come cambiava l’attività cerebrale dopo aver bevuto bevande dolcificate con sucralosio, saccarosio (zucchero comune) o solo acqua. Il risultato? Il sucralosio stimolava maggiormente una parte del cervello chiamata ipotalamo, che ha un ruolo chiave nella regolazione della fame, soprattutto nelle persone con obesità. Questo potrebbe significare che, paradossalmente, il sucralosio aumenta la sensazione di fame proprio in chi cerca di controllarla. Il nostro senso di fame e sazietà è controllato anche da alcuni ormoni. La grelina, ad esempio, stimola l’appetito, mentre la colecistochinina (o CCK) contribuisce a farci sentire sazi. Alcune ricerche hanno mostrato che il sucralosio, a differenza dello zucchero, non provoca una risposta significativa di questi ormoni. In altre parole, può darci un gusto dolce, ma senza attivare i segnali che dicono al nostro cervello: "Hai mangiato abbastanza". Questo potrebbe rendere più difficile controllare l’appetito, anche se stiamo assumendo poche calorie. Inoltre, esistono molti tipi di dolcificanti e non tutti funzionano allo stesso modo. Uno studio ha confrontato, ad esempio, l’effetto di due sostanze molto comuni: l’eritritolo e l’aspartame. I risultati hanno evidenziato che l’eritritolo è più efficace nel ridurre la grelina, l’ormone della fame, e nel farci sentire sazi rispetto all’aspartame. Questo suggerisce che la scelta del tipo di dolcificante può fare una differenza concreta nel nostro comportamento alimentare. I dolcificanti acalorici sono sicuramente un’opzione utile per ridurre l’assunzione di zuccheri e calorie. Tuttavia, come dimostrano gli studi più recenti, non sono una soluzione "magica" per dimagrire. Anzi, in alcune persone – specialmente chi ha già un peso elevato – possono addirittura aumentare l'appetito. È quindi importante farne un uso consapevole e, allo stesso tempo, imparare a ridurre la dipendenza da sapori eccessivamente dolci. Come sempre, le fondamenta del benessere restano una dieta equilibrata, ricca di ingredienti semplici e poco lavorati, e uno stile di vita attivo e sostenibile.

19/04/2025 16:00
Caldarola- "Io viva grazie al tempestivo intervento dei medici, mantenete gli ospedali dell'entroterra"

Caldarola- "Io viva grazie al tempestivo intervento dei medici, mantenete gli ospedali dell'entroterra"

«Sono viva per miracolo. Ma soprattutto perché ho incontrato medici di valore e un presidio sanitario nell’entroterra che ha permesso di intervenire bene e in fretta». Alla vigilia della Pasqua, che segna un momento di riflessione e rinascita, un esempio di speranza arriva da Caldarola. A raccontarlo, con l’obiettivo di accendere i riflettori sull’importanza di mantenere operativi gli ospedali e i punti di primo intervento nei territori dell’entroterra, è Clara Buscalferri, 69 anni, ex responsabile dell’Ufficio turismo di piazza della Libertà a Macerata, oggi in pensione. Dopo un calvario iniziato a dicembre scorso, è tornata a casa da qualche settimana e ha deciso di raccontare la sua storia affinché non solo possa essere un esempio di speranza per chi si trova - come è successo a lei - da un momento all’altro a lottare tra la vita e la morte, ma anche per gli amministratori che su più livelli decidono le sorti della sanità e dei servizi nell’entroterra. «La mattina del 21 dicembre scorso - racconta Buscalferri - quando mi sono svegliata ho avvertito un dolore alla spalla sinistra. Ho atteso qualche minuto ma non passava, così ho chiamato il mio medico di base, Renato Filoni, che è subito venuto a casa a visitarmi. La sua risposta è stata chiara e diretta: “Vai subito al pronto soccorso”. Sono partita senza perdere tempo verso il pronto soccorso di Camerino dove, fortunatamente, non ho trovato altri utenti in attesa. I medici mi hanno presa in carico, mentre io iniziavo pian piano a perdere le forze». I professionisti della struttura sanitaria della città ducale, dopo i dovuti accertamenti, hanno subito capito la gravità della situazione: «Sentivo che stavano organizzando il trasferimento a Torrette con Icaro - prosegue la caldarolese - e dopo poco tempo mi sono ritrovata sull’elicottero alla volta di Ancona». Clara Buscalferri ricorda poco di quei momenti, le sue condizioni di salute peggioravano di minuto in minuto: le era stata diagnosticata una dissezione aortica e bisognava intervenire chirurgicamente. «Mentre eravamo in volo - dice - ricordo che un operatore ha aperto la tendina dell’elicottero e mi ha fatto notare che ci trovavamo sopra la Basilica di Loreto. Quando siamo arrivati, grazie alla precisione dei medici dell’ospedale di Camerino che avevano passato le consegne ai colleghi di Torrette, la sala operatoria era già pronta ed è iniziato un intervento durato oltre dodici ore». Un intervento delicatissimo: «Ammetto che i medici non avevano buone speranze, ma il lavoro del dottor Carlo Zingaro e della sua equipe è stato eccellente». Così, dopo la battaglia di diversi giorni in Rianimazione, la degenza in Cardiochirurgia e la riabilitazione al Santo Stefano di Porto Potenza Picena, oggi Clara è a casa. Viva. E con un messaggio potente da condividere: «Non so se sarei qui se non fossi andata all’ospedale di Camerino - ammette -. Se avessi aspettato ore in un pronto soccorso intasato come spesso avviene nella struttura sanitaria del capoluogo, probabilmente il finale sarebbe stato diverso. È stata una questione di minuti». La sua è una storia di speranza, ma anche un appello: «Vorrei che la mia esperienza servisse a far riflettere sull’importanza di mantenere aperti e funzionanti gli ospedali dell’entroterra. Nessuno è cittadino di Serie B e anche chi vive in montagna ha il diritto di salvarsi». La caldarolese è il volto di una sanità fatta di medici, infermieri, strutture e decisioni rapide che non solo devono essere mantenuti, ma potenziati: «La mia storia - conclude - dimostra che l’efficienza può esistere anche lontano dalle grandi città. Che spesso la vita si gioca sul filo dei minuti e su chi, in quel momento, è lì per te. A chi c’è stato per me e a chi c’è tutti i giorni per coloro che ne hanno bisogno, va il mio immenso grazie».    

19/04/2025 10:40
Giornata mondiale dell'emofilia: "Nel centro dell'Ast di Macerata seguiti circa 400 pazienti"

Giornata mondiale dell'emofilia: "Nel centro dell'Ast di Macerata seguiti circa 400 pazienti"

Oggi si celebra la XXIma giornata mondiale dell’emofilia per focalizzare l’attenzione sulla patologia e le altre malattie emorragiche congenite (MEC) che colpiscono nel mondo oltre 1,5 milioni di persone. Il numero è molto sottostimato, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, quest’anno in particolare l’attenzione è rivolta alle donne. Storicamente si è sempre ritenuto che solo i maschi potessero essere affetti da emofilia, ora sappiamo, invece, che circa il 30% delle donne può avere queste patologie, infatti, i sanguinamenti ostetrico-ginecologici rappresentano la manifestazione emorragica prevalente. Il Servizio di Medicina Trasfusionale dell’ospedale di Macerata, diretto attualmente dalla dottoressa Isabella Cantori, è Centro Emofilia dal lontano 1970, fra i primi in Italia insieme a quelli di Roma, Firenze e Pisa. Nella riorganizzazione della Rete delle Malattie Rare della Regione Marche, D.G.R. 230 del 2025, il Centro Emofilia di Macerata, che fa parte dell’Associazione Italiana dei Centri Emofilia (AICE), è stato confermato come Centro di Riferimento regionale per numero di pazienti seguiti, attività di ricerca e cura, expertise. “Il Centro Emofilia dell’Ast vanta una storia di 55 anni e rappresenta un punto di riferimento importante non solo per la Regione Marche, ma per il Centro Italia – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata dottor Alessandro Marini. "Desidero ringraziare la dottoressa Isabella Cantori e tutta la sua equipe perché grazie alle loro competenze e professionalità possiamo avere nella nostra Azienda un Centro di eccellenza a cui si rivolgono pazienti anche da fuori Regione”. “L’emofilia è una malattia rara, dovuta a un deficit di una proteina coinvolta nel processo della coagulazione, il fattore VIII nel caso dell’emofilia A e il IX nell’emofilia B. Poichè si trasmette con il cromosoma sessuale X ne sono affette soprattutto persone di sesso maschile, mentre quello femminile avendo a disposizione due cromosomi X, nella maggior parte dei casi è solo portatore della mutazione genetica – spiega la dottoressa Isabella Cantori, direttrice dell’Unità Operativa di Medicina Trasfusionale dell’Ast di Macerata e del Centro Emofilia. "Non di rado, tuttavia, le donne possono anch’esse soffrire di un livello basso del fattore della coagulazione, che porta alla sintomatologia emorragica caratteristica dell’emofilia. I sanguinamenti che si verificano dopo una ferita o anche in modo spontaneo impiegano più tempo a risolversi nei soggetti emofilici e questo può determinare delle conseguenze anche gravi, in particolare sulle articolazioni”. Oltre all’emofilia A e B esistono anche altri deficit di fattori della coagulazione, che danno origine alla malattia di von Willebrand e ad altre patologie emorragiche, quali ad esempio deficit di FVII, FXI, Fibrinogeno. Il Centro Emofilia di Macerata segue circa 120 pazienti affetti da emofilia A e B nelle varie forme di gravità, nel complesso sono oltre 400 i casi di malattie emorragiche congenite. Il Centro dell’Ast maceratese fa diagnosi di emofilia o di altra coagulopatia emorragica congenita, compila la certificazione di malattia rara, redige il piano terapeutico e, previo consenso informato, inserisce i pazienti nel Registro Nazionale delle Mec e nel registro regionale delle Malattie Rare. Si interfaccia direttamente con l’Istituto Superiore di Sanità per riferire sui nuovi casi di malattie emorragiche congenite, sulle terapie e sui consumi di farmaci, ricombinanti e plasmaderivati. L’approccio alla diagnosi e cura dell’emofilia e delle altre Mec è multidisciplinare, il paziente emofilico necessita di essere seguito lungo tutto l’arco della sua vita da diverse figure specialistiche, quali pediatra, ortopedico, odontoiatra, cardiologo e fisioterapista. Nella multidisciplinarietà un ruolo fondamentale è rivestito dal laboratorio di coagulazione, perchè gli esami diagnostici e il monitoraggio dell’efficacia delle terapie vengono eseguiti presso il Laboratorio di Coagulazione di Macerata, diretto dalla dottoressa Luisita Marinelli. “Grazie al costante dialogo tra clinica e laboratorio per la corretta interpretazione dei dati e per seguire al meglio i pazienti, e grazie alle competenze delle dottoresse Marinelli e Chiara Ortenzi, quest’ultima responsabile del settore di coagulazione, il Centro Emofilia di Macerata è in grado di effettuare nuove diagnosi e consulenze per pazienti che afferiscono da altri ospedali delle Marche, spesso anche in regime di urgenza – dichiara la dottoressa Cantori. I pazienti vengono seguiti oltre che per la patologia principale anche per le comorbidità e per la loro presa in carico totale è stato progettato un Pdta, che poi sarà proposto in Regione”. Il Centro di Emofilia maceratese ha contribuito alla formazione dell’Aem  (Associazione Emofilici delle Marche) e insieme con essa organizza, con cadenza annuale, eventi finalizzati all’informazione e alla formazione del paziente e dei suoi familiari in merito alle patologie emorragiche e alle loro manifestazioni. I pazienti possono accedere al Centro di Macerata direttamente mediante appuntamento telefonico, rivolgendosi al numero 0733/2572324 oppure allo 0733/2572331, mentre l’ambulatorio è aperto tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle ore 8 alle 13.  Il Centro Emofilia di Macerata garantisce la consulenza a tutti i reparti ospedalieri della Regione Marche, mentre il personale medico assicura l’assistenza per le urgenze 24 ore su 24.

17/04/2025 16:32
Ancona all’avanguardia: è il primo ospedale pubblico in Italia a utilizzare la tecnica "Affera" per le aritmie

Ancona all’avanguardia: è il primo ospedale pubblico in Italia a utilizzare la tecnica "Affera" per le aritmie

Ad Ancona un trattamento innovativo per le aritmie con la tecnica "Affera", sistema di mappatura e ablazione progettato per migliorare la sicurezza e l'efficacia del trattamento, utilizzando contemporaneamente due fonti di energia innovative, la radiofrequenza e l'elettroporazione. L' Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche è tra i primi tre centri ospedalieri italiani e primo ospedale pubblico in Italia ad eseguire questo tipo di ablazione: la Clinica di Cardiologia e Aritmologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche (Aoum), diretta dal professor Antonio Dello Russo, ha eseguito la prima procedura di ablazione trans-catetere di aritmie complesse come la fibrillazione atriale e la Tachicardia ventricolare con il rivoluzionario sistema 'Affera'. La fibrillazione atriale è una condizione che colpisce più di 60 milioni di pazienti nel mondo e la forma persistente si verifica quando i sintomi durano per più di sette giorni e non si corregge da sola. Senza un intervento precoce può progredire, essere associata a un tasso più elevato di ricoveri cardiovascolari, ricoveri per insufficienza cardiaca, una ridotta qualità della vita e anche mortalità. "Grazie a questa tecnologia siamo in grado di tagliare di due terzi la durata di un intervento, da 180 a 60 minuti, ciò abbassa i tempi d'intervento per il paziente e per l'equipe al lavoro - spiega Dello Russo -. In pochi giorni abbiamo effettuato una decina di interventi con la strategia innovativa che puntiamo a rendere strutturale". Tra gli altri benefici della tecnica "la sicurezza, la minor invasività e l'efficacia. "Questo è un momento storico per la Aritmologia ed Elettrofisiologia Italiana - aggiunge. - Il Sistema Dual Energy offre un vantaggio senza precedenti, migliorando la sicurezza e l'efficacia delle ablazioni per i pazienti affetti da fibrillazione atriale e aritmie ventricolari. Per la nostra Università rappresenta inoltre un'opportunità unica nel campo della ricerca scientifica". "La ricerca scientifica è un fattore fondamentale per l'innovazione in sanità, perché permette di sviluppare nuovi percorsi terapeutici, migliorare la vita dei pazienti e ridurre i rischi - osserva il professor Gian Luca Gregori, magnifico rettore dell'Università Politecnica delle Marche -, diventa quindi fondamentale un approccio transdisciplinare per affrontare le sfide di oggi e contribuire al miglioramento della qualità delle cure per tutti". "L'introduzione di tecnologie avanzate come il Sistema di Mappatura e Ablazione 'Affera' - commenta soddisfatto il direttore generale dell'Aoum, Armando Marco Gozzini - rappresenta un passo avanti significativo nel migliorare i risultati clinici per i pazienti affetti da questa condizione. La nostra Azienda si conferma all'avanguardia per la cura dei pazienti con patologie cardiologiche ed è sempre tesa alla ricerca di innovazioni tecnologiche utili all'efficacia delle cure".

17/04/2025 10:23
Salute al femminile: visite gratuite dal 22 al 30 aprile negli ospedali di Macerata e Civitanova

Salute al femminile: visite gratuite dal 22 al 30 aprile negli ospedali di Macerata e Civitanova

In occasione della Giornata nazionale della salute della donna, che si celebra il 22 aprile, l'azienda sanitaria territoriale di Macerata aderisce alla decima edizione dell’(H)Open Week promossa da Fondazione Onda ETS, che si terrà dal 22 al 30 aprile, con una serie di iniziative gratuite dedicate alla promozione della prevenzione, dell’informazione e della cura al femminile. Gli ospedali di Macerata e Civitanova, entrambi parte del network nazionale Bollino Rosa, offrono in questa settimana numerosi servizi gratuiti, tra cui visite, info point e distribuzione di materiale informativo, con l’obiettivo di avvicinare sempre più donne a percorsi di cura personalizzati. «Come Ast crediamo nell’importanza della prevenzione primaria e della diagnosi precoce a tutela della salute delle donne – ha dichiarato il direttore generale Alessandro Marini – e ringrazio i professionisti dei nostri presidi per l’impegno e la disponibilità con cui offrono servizi clinici, diagnostici e informativi gratuiti alla popolazione femminile».  Presso l’Ospedale di Macerata, nei giorni 22, 23 e 24 aprile, saranno disponibili visite urologiche gratuite dalle ore 14 alle 15:15 nel reparto di Urologia, diretto dalla Dr.ssa Lucilla Servi. Le visite si terranno nell’ambulatorio situato al secondo piano, ala nuova dell’ospedale. La prenotazione è obbligatoria e si può effettuare telefonando al numero 0733-2572311, dal martedì al giovedì, tra le ore 9 e le 11. Sempre a Macerata, nei giorni 28, 29 e 30 aprile, dalle 9 alle 13, presso la Direzione Medica Ospedaliera sarà attivo un servizio di counseling e orientamento per donne vittime di violenza psicologica, fisica, sessuale e domestica, all’interno della Rete antiviolenza Ospedale/Territorio dell’Ast. La prenotazione va effettuata scrivendo a ilenia.sabbatini@sanita.marche.it. Il giorno del colloquio è inoltre possibile contattare il numero 3311415015. Numerose le iniziative anche all’Ospedale di Civitanova Marche. Presso l’ambulatorio di Reumatologia della Medicina Interna, diretto dalla Dr.ssa Maria Luisa Minnucci, il 22 aprile verranno eseguite dieci densitometrie ossee ad ultrasuoni ECO-REMS, esame non invasivo che non utilizza radiazioni, a cura del Dr. Francesco Giorgetti, dalle 9 alle 12:30. Il 26 aprile, dalle 12:30 alle 14, il Dr. Gianluca Smerilli eseguirà sei ecografie articolari, mentre il 29 aprile, dalle 9 alle 11, la Dr.ssa Patrizia Del Medico effettuerà sei capillaroscopie periungueali, utili nella diagnosi e nel monitoraggio di alcune malattie reumatiche. Per questi esami è necessaria la prenotazione, esclusivamente il 17 aprile dalle 9 alle 11, al numero 0733-823613. Nel Reparto di Chirurgia, diretto dal Dr. Stefano De Luca, il 22 aprile saranno offerte quattro visite chirurgiche dalla Dr.ssa Michela Cappelletti Trombettoni, dalle 15 alle 16:30. Il 24 aprile, invece, la Dr.ssa Sara Bartola sarà disponibile per quattro visite proctologiche, dalle 12:30 alle 14. Anche in questo caso, la prenotazione deve essere effettuata il 17 aprile, dalle 11 alle 13, al numero 0733-823613. Il Reparto di Ginecologia e Ostetricia, diretto dal Dr. Filiberto Di Prospero, propone sei visite ginecologiche nelle giornate del 24 e 29 aprile, dalle 17:30 alle 19, presso l’ambulatorio ginecologico al secondo piano. La prenotazione è obbligatoria e va fatta il 18 aprile, dalle 9 alle 11, al numero 0733-823052. Sempre il 24 aprile, presso l’ambulatorio urologico al piano terra, saranno effettuate 18 visite uro-ginecologiche a cura della Dr.ssa Alessia Mariagrazia Costa, dalle 15 alle 18. Il 26 aprile, le visite saranno invece svolte dal Dr. Willy Giannubilo, dalle 9 alle 13. Per entrambe le giornate, la prenotazione va effettuata esclusivamente il 18 aprile, dalle 11 alle 13, al numero 0733-823613. Il 23 aprile, la Dr.ssa Emiliana Giuliani, psicologa della Direzione Medica, offrirà sei consulenze psicologiche gratuite, dalle 10 alle 13, presso l’ambulatorio di psicologia al piano terra. La prenotazione può essere effettuata dall’11 al 18 aprile, dalle 11 alle 12, chiamando il numero 0733-823969. Infine, il 24 aprile, dalle 9 alle 11, all’ingresso dell’ospedale di Civitanova sarà presente anche l’Associazione Malati Tiroidei delle Marche (A.M.A.T.I.), con un info-point dedicato alla sensibilizzazione sulle malattie tiroidee e sull’importanza della diagnosi precoce. Una settimana interamente dedicata alla salute della donna, che mette in primo piano la prevenzione, la diagnosi e il benessere attraverso servizi gratuiti accessibili, grazie all’impegno e alla competenza dei professionisti sanitari del territorio.

15/04/2025 13:50
"Gli incontri del sabato: territorio e ospedale a confronto": appuntamento al Cosmopolitan Hotel

"Gli incontri del sabato: territorio e ospedale a confronto": appuntamento al Cosmopolitan Hotel

Ha preso il via ieri il corso formativo organizzato dalla dottoressa Nadia Mosca, direttore medico dell'Integrazione Ospedale-Territorio dell’Ast di Macerata, intitolato "Gli incontri del sabato: territorio e ospedale a confronto", con la finalità di promuovere il dialogo e la collaborazione tra i professionisti della medicina territoriale e quelli ospedalieri. L'iniziativa, ideata per favorire lo scambio di esperienze e conoscenze con l’obiettivo di migliorare l'approccio multidisciplinare e integrato nella cura del paziente, è articolata in un ciclo di incontri che si svolgeranno nei sabati del 17 maggio, 18 ottobre e 22 novembre 2025 presso l'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche. Il corso è frutto dell’organizzazione e della partecipazione attiva dei coordinatori dell'equipe territoriale dei medici di medicina generale, i dottori Edoardo Ceschini, Marcello Arcangeli, Daniele Massaccesi e Giuseppina Rinaldi e si incentra sull’analisi e sulla condivisione dei nuovi modelli organizzativi clinico-assistenziali che uniscono ospedale e territorio. "In un contesto sanitario in continua evoluzione, l’integrazione tra le diverse realtà professionali è un elemento cruciale per rispondere in modo adeguato alle esigenze di salute della popolazione – ha dichiarato la dottoressa Nadia Mosca, direttore medico dell’Integrazione Ospedale-Territorio dell’Ast di Macerata – Ringrazio tutti i professionisti coinvolti, che hanno condiviso la propria esperienza in questo progetto”. Ogni incontro sarà un’occasione di confronto diretto tra i medici specialisti ospedalieri e quelli di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, con un programma che prevede approfondimenti sui principali temi di interesse clinico e assistenziale”. Gli specialisti provenienti dai Reparti di Pronto Soccorso e Medicina d'Urgenza, Radiologia, Pediatria, Allergologia, Dermatologia, Ostetricia e Ginecologia, Cardiologia, Otorinolaringoiatria, Nefrologia e Dialisi, Chirurgia Generale e Ortopedia degli ospedali di Civitanova Marche guideranno la discussione su numerose patologie specialistiche, trattando casi di frequente riscontro e offrendo soluzioni pratiche basate sulle ultime evidenze scientifiche.  "Ringrazio la Dr.ssa Mosca per l’organizzazione di questi incontri, che rappresentano un'opportunità unica per medici di diversa provenienza per aggiornarsi sui temi clinici più rilevanti, condividendo approcci innovativi nella gestione del paziente", ha affermato il Direttore Generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini. Al centro di ogni sessione ci sarà un'intensa interazione tra Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, rappresentati dal Direttore del Distretto di Civitanova Marche Pier Daniel Ruggiero, e gli specialisti ospedalieri in un dialogo finalizzato a rafforzare l'integrazione tra il sistema ospedaliero e quello territoriale. Attraverso una collaborazione continua e reciproca è possibile costruire un percorso assistenziale completo e più efficiente, che risponda in modo tempestivo ai bisogni di salute dei cittadini.  

13/04/2025 16:10
San Severino,' L'Anello della vita' dona all'Hospice letti e arredi per un valore di 40mila euro

San Severino,' L'Anello della vita' dona all'Hospice letti e arredi per un valore di 40mila euro

Quando il dolore si trasforma in dono per gli altri è capace di portare frutti di bene tangibili. Così è stato per la donazione di quaranta mila euro all’Hospice di San Severino da parte della Fondazione L’anello della Vita Onlus del presidente Marco Massei ufficializzata stamattina con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini, la sindaca di San Severino Rosa Piermattei, il comandante della locale stazione Massimiliano Lucarelli, rappresentanti delle locali Croce Rossa e Avis  e molti medici dell’Ospedale settempedano, tra i quali i dottori Giorgetti, Lombardello, Faloppi, Poloni. Una donazione importante attraverso la quale sono stati comprati nuovi letti e arredi, frutto della generosità di tante famiglie di pazienti che hanno soggiornato all’Hospice e hanno voluto ringraziare con un’elargizione benefica la struttura ospedaliera per la qualità delle cure ricevute.  “L’ Hospice di San Severino è parte integrante della nostra realtà – ha affermato il sindaco della città settempedana Rosa Piermattei - un luogo di cura dove si incontrano grandi professionalità e straordinaria umanità nell’attenzione rivolta ai pazienti e alle famiglie. Faloppi ha parlato di un modello esistente a San Severino che dovrebbe essere riprodotto, nella fattispecie si tratta delle cure simultanee, cioè di quella presa in carico a 360 gradi del paziente oncologico in un’integrazione multidisciplinare tra oncologia attiva e fine vita, tra gli specialisti palliativisti e oncologi per garantire efficacia delle cure e qualità della vita.  “Ringrazio di cuore tutte le famiglie che hanno donato e che hanno permesso l’acquisto di nuovi arredi per rendere l’attività terapeutica che qui si svolge ancora più confortevole – ha esordito l’avvocato Marco Massei della Fondazione l’Anello della Vita. – Il diritto alla Salute è anche potersi curare adeguatamente, anche quando non si può guarire”.  “L’Ospedale di S. Severino è un punto di riferimento importante per le cure, che noi vorremmo implementare per essere vicini ai pazienti, anche nelle cure a domicilio. Stiamo investendo cifre importanti nel presidio settempedano, stiamo completando l’adeguamento alla normativa antincendio per un importo di 1 milione e 219 mila euro, abbiamo già realizzato la Centrale Operativa Territoriale (COT) per un importo di 173mila euro, che funge da collegamento tra ospedale e territorio, e sono in corso i lavori di realizzazione della Casa di Comunità Hub  per un importo di 3 milioni e 264 mila euro.  E Marini spiega – “Dobbiamo ragionare in termini di offerta sanitaria di qualità e in rete con gli altri Ospedali dell’Ast, mantenendo i servizi, perché all’Ospedale di San Severino lavorano 185 persone e rappresentano un patrimonio di competenze importanti, che vanno valorizzate. Da gennaio ho fatto 100 assunzioni, è un piano occupazionale di grande impegno, ma vi assicuro che faremo il possibile per avere le dotazioni organiche che servono”. “Non per caso siamo qui oggi a parlare di un Ospedale che è stato difeso nel tempo attraverso battaglie istituzionali dove anch’io ero presente in diverso ruolo – ha esordito il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini - perché abbiamo lottato perché San Severino avesse il suo Ospedale di Base, con la sua autonomia e i suoi finanziamenti dedicati, previsti ora anche nel Piano Socio Sanitario che abbiamo approvato. 1245 sono i ricoveri di San Severino, mentre gli accessi al Punto di Primo Intervento sono stati 12678. Cifre importanti per un ospedale riferimento di un intero territorio". L’assessore ha poi ricordato che la Regione Marche vanta  di essere seconda in Italia, dopo la Provincia di Bolzano, per tecnologie sanitarie d’avanguardia. “La domanda di Sanità è una domanda indefinita, ma noi come Regione abbiamo investito nella formazione dei Medici finanziando 150 borse di studio in più l’anno e garantendo il numero dei medici che serviranno per gli anni a venire, 2027 e 2028. Nell’Ospedale di San Severino ci sono eccellenze nazionali, basti pensare all’Oculistica guidata dal Dr. Vincenzo Ramovecchi e all’Oncologia Genetica guidata dal Dr. Luca Faloppi.Voglio annunciare con orgoglio che stiamo lavorando per fare di San Severino un Centro per la cura del tumore al pancreas in collaborazione con altri prestigiosi Centri a livello nazionale, a testimonianza della caratura professionale dei medici che lavorano nel presidio di San Severino”.  

12/04/2025 18:35
Carboidrati e longevità: ecco che cosa dicono i dati

Carboidrati e longevità: ecco che cosa dicono i dati

Quando si decide di intraprendere una dieta, spesso si tende a eliminare alimenti come pane, pasta, pizza e patate. Tuttavia, la Dieta Mediterranea - riconosciuta a livello internazionale come modello alimentare promotore di longevità, anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) - pone i carboidrati al centro, considerandoli la principale fonte di energia. Ma è davvero possibile vivere a lungo e, se necessario, dimagrire consumando carboidrati? Uno studio pubblicato nel 2018 sulla prestigiosa rivista The Lancet, condotto su oltre 15.000 adulti, ha rilevato che il rischio di mortalità è più basso con un apporto di carboidrati pari al 50-55% delle calorie totali, esattamente quanto previsto dalle linee guida della Dieta Mediterranea. Al contrario, il rischio aumenta sia con un'assunzione troppo bassa (<40%) sia con una troppo elevata (>70%) di carboidrati. Non a caso, nelle cinque Blue Zone - le aree del mondo con la più alta aspettativa di vita - l’apporto di carboidrati si attesta generalmente tra il 50 e il 60%. A Okinawa (Giappone), ad esempio, i carboidrati rappresentano il 58% dell’apporto calorico e provengono soprattutto da alimenti a basso indice glicemico, come le patate dolci, abbinate a verdure e legumi (soprattutto soia). In Ogliastra, Sardegna, la quota di carboidrati arriva fino al 67%, grazie al consumo di grano duro, orzo e patate. A Nicoya (Costa Rica), fagioli e mais sono sempre presenti nei pasti, accompagnati da abbondanti verdure, e a Ikaria (Grecia) i protagonisti sono i legumi, consumati con regolarità. I benefici dei carboidrati, in particolare quelli complessi e ricchi di fibre, sono numerosi e ben documentati dalla letteratura scientifica. Una dieta equilibrata e ricca di carboidrati integrali si associa a una riduzione significativa del rischio di malattie cardiovascolari, grazie alla capacità di migliorare i livelli di colesterolo, di regolare la pressione arteriosa e di ridurre l’infiammazione sistemica. Inoltre, un apporto adeguato di fibre contribuisce a prevenire il diabete di tipo 2, poiché rallenta l’assorbimento degli zuccheri e migliora la sensibilità all’insulina. Anche la salute dell’intestino trae beneficio da un’alimentazione ricca di carboidrati complessi: le fibre, infatti, favoriscono il transito intestinale, nutrono il microbiota e svolgono un’importante funzione prebiotica. Questo si traduce anche in una maggiore efficienza del sistema immunitario, poiché la flora intestinale è strettamente legata alla risposta immunitaria dell’organismo. Infine, i carboidrati ricchi di fibre aumentano il senso di sazietà, aiutando a controllare l’appetito e a gestire meglio il peso corporeo. Attenzione, però: questo non significa che si possa eccedere con pane, pasta o pizza. I carboidrati raccomandati nella Dieta Mediterranea derivano principalmente da cereali integrali, legumi, verdura e frutta. L’approccio mediterraneo privilegia infatti alimenti a basso indice glicemico, ricchi di fibre o accompagnati da porzioni generose di verdure, in grado di attenuare i picchi glicemici post-prandiali. In altre parole, nel piatto dovrebbero prevalere fonti di carboidrati complessi e fibre (almeno 30 grammi al giorno) mentre gli zuccheri semplici vanno limitati. In conclusione, è importante sfatare alcuni falsi miti che ancora oggi circolano intorno ai carboidrati. Non è vero, ad esempio, che debbano essere evitati la sera: ciò che conta è il bilancio energetico complessivo e la qualità degli alimenti consumati, non l’orario. Allo stesso modo, non sono i carboidrati in sé a far ingrassare, ma l’eccesso calorico e la scarsa qualità della dieta. Inseriti nel contesto di un’alimentazione equilibrata e varia, soprattutto se provenienti da fonti integrali, verdure e legumi, i carboidrati rappresentano un alleato prezioso per la salute, il benessere e persino per il controllo del peso corporeo.

12/04/2025 17:10
Civitanova, screening visivo per i più piccoli: prevenzione e salute partono dai banchi di scuola

Civitanova, screening visivo per i più piccoli: prevenzione e salute partono dai banchi di scuola

Prosegue nelle scuole cittadine l’iniziativa dedicata alla prevenzione visiva nei bambini di 5 e 6 anni, promossa da Progetto Salute con il patrocinio del Comune di Civitanova Marche. Questa mattina il sindaco Fabrizio Ciarapica ha fatto visita alla scuola dell’infanzia di Via dei Mille, uno dei plessi coinvolti nello screening, per portare il suo saluto e sottolineare l’importanza del progetto. Insieme a lui anche il dirigente dell’Istituto Comprensivo Via Ugo Bassi, Maurizio Armandini, Samantha Belardoni, responsabile del Centro Medico Progetto Salute e Alessandro Carducci, amministratore delegato del medesimo.“Prevenire significa dare ai nostri bambini la possibilità di crescere più sani, intercettando eventuali problematiche in età precoce – ha dichiarato il Sindaco –. È un dovere delle istituzioni sostenere iniziative come questa, che mettono al centro il benessere e la salute dei più piccoli. Ringrazio i responsabili di Progetto Salute e tutte le scuole che hanno aderito”.Tante le scuole coinvolte,  gli Istituti Comprensivi  Statali "Via Regina Elena",  "Ugo Bassi" e "Sant'Agostino" per un totale di circa 200 bambini tra la scuola dell’infanzia e il primo anno della primaria. L’obiettivo è intercettare eventuali problematiche visive sin dai primi anni di vita, fornendo una risposta immediata e una valutazione specialistica ai genitori.Lo screening è completamente gratuito e viene effettuato all’interno delle scuole, con l’autorizzazione delle famiglie, da un team di esperti che collaborano con il Centro Medico Progetto Salute composto dalla dottoressa Katia Menghi e dal dottor Stefano Ciuccarelli.Al termine di ogni screening, i genitori ricevono un referto dettagliato con l’esito della valutazione, così da poter eventualmente approfondire la diagnosi. “Siamo molto soddisfatti dell’accoglienza che il progetto sta ricevendo – ha commentato Samantha Belardoni –. I bambini si avvicinano allo screening con curiosità e serenità, grazie a un approccio pensato proprio per loro. Il nostro obiettivo è duplice: da un lato, fare prevenzione vera e concreta, dall’altro, sensibilizzare le famiglie sull’importanza della salute visiva sin dalla primissima infanzia”.

12/04/2025 16:35
“Donna Capelli Argento”: al Politeama di Tolentino un viaggio nella menopausa tra prevenzione e consapevolezza (FOTO e VIDEO)

“Donna Capelli Argento”: al Politeama di Tolentino un viaggio nella menopausa tra prevenzione e consapevolezza (FOTO e VIDEO)

Un’occasione per rompere i tabù, informare e promuovere la salute femminile. Si è tenuto venerdì 11 aprile al Politeama di Tolentino l’evento “Donna Capelli Argento – Il viaggio attraverso la menopausa”, una serata di approfondimento e confronto su una fase cruciale della vita di ogni donna, spesso sottovalutata o affrontata con imbarazzo. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con il centro medico Fisiomed, ha visto la partecipazione di professionisti ed esperti, che hanno offerto spunti preziosi sulla menopausa e sull’importanza della prevenzione. A sottolineare il valore dell’incontro è stato Enrico Falistocco, amministratore unico di Associati Fisiomed, che ha dichiarato: “Sono molto contento che questo evento si sia svolto proprio a Tolentino, la mia città natale. Abbiamo trattato un tema fondamentale come la menopausa, che riguarda la salute e la qualità della vita di tante donne. Fisiomed è ormai un punto di riferimento per il territorio, ed è nostro dovere essere vicini alle donne e sostenerle. Dobbiamo fare uno sforzo collettivo, non solo su questo fronte, ma anche rispetto a ciò che purtroppo sentiamo sempre più spesso nei fatti di cronaca, come i femminicidi. È necessario continuare a parlare e dare supporto”. Tra gli interventi più apprezzati, quello di Melissa Falistocco, ostetrica e figlia di Enrico, che ha affrontato con chiarezza e sensibilità uno degli aspetti più delicati della menopausa: “Ho parlato dell’atrofia vaginale, della secchezza, che è uno dei problemi più frequenti ma anche più taciuti. Sono temi ancora poco discussi e purtroppo spesso trascurati dalle donne stesse. Fortunatamente, grazie alla continua informazione, le cose stanno cambiando”. La serata ha rappresentato un momento di riflessione collettiva, in cui scienza, esperienza e ascolto si sono intrecciati per dare voce a una trasformazione fisiologica che può – e deve – essere vissuta con maggiore serenità e consapevolezza. Un altro passo avanti, a Tolentino, verso una cultura della salute più inclusiva e attenta ai bisogni delle donne.

12/04/2025 13:09
Cbf Balducci-Trento, a Macerata si gioca gara 3: vale l'accesso alla finale playoff

Cbf Balducci-Trento, a Macerata si gioca gara 3: vale l'accesso alla finale playoff

Appuntamento da dentro-fuori per la Cbf Balducci Hr che domenica 13 (ore 17) ospita al Fontescodella l'Itas Trentino per la gara 3 di semifinale playoff Serie A2 Tigotà. Sarà il match decisivo, quello che sancirà chi affronterà l'Akademia Sant'Anna Messina (già qualificata dopo la doppia vittoria sulla Futura Busto Arsizio) nella finale che assegna la seconda promozione in Serie A1. Dopo il ko sul filo di lana a Trento in gara 2, le arancionere sono al lavoro con concentrazione e determinazione per centrare un obiettivo davvero importante e andarsi a giocare fino in fondo le possibilità di tornare nella massima serie. Con il supporto del pubblico amico, pronto anche domenica a sostenere le ragazze di coach Lionetti dal primo all'ultimo punto, le maceratesi proveranno a bissare la vittoria di gara 1 per strappare il passaggio del turno in un match tra due formazioni che ormai si conoscono alla perfezione, visto che si troveranno di fronte per la quinta volta in questa stagione. È possibile acquistare i biglietti in prevendita su Vivaticket collegandosi al seguente link hrvolley.vivaticket.it oppure nei punti vendita Vivaticket in Italia. Chi è in possesso del biglietto acquistato online può recarsi ai varchi di ingresso senza passare dal botteghino. Biglietti in vendita anche al palas Fontescodella venerdì 11 dalle 17:00 alle 19:00 e domenica 13, giorno della gara (dalle 15.00 ad inizio match). Si ricorda a tutti i possessori dell'abbonamento Innamorati di Te 2024/25 acquistato ad inizio stagione che le tessere sono valide anche per accedere alle partite dei Playoff. Coach Parusso dovrebbe confermare la formazione schierata nelle prime due gare, con Vittoria Prandi in regia in diagonale con l'opposta tedesca Emilia Weske. Al centro ci saranno Beatrice Molinaro e Giulia Marconato, possibile anche l’utilizzo di Valeria Pizzolato. Reparto schiacciatrici affiato a Virginia Ristori e Aneta Zojzi (con l’alternativa di Maria Teresa Bassi). Il libero è Silvia Fiori. "La prima cosa che bisogna fare approcciando gara 3 è sicuramente resettare tutto e ritornare a fare quello che sappiamo, e soprattutto essere molto più decisi su alcune situazioni che non ci hanno premiato nell'ultima uscita - ricorda Valerio Lionetti, head coach della Cbf Balducci Hr Macerata -. In Gara 2 gli avversari sono stati più cinici, sicuramente non abbiamo fatto bene per quanto riguarda i break subiti, ma secondo me siamo stati molto bravi in difesa. Soprattutto abbiamo avuto una grossa carenza in attacco, quindi in questo aspetto dobbiamo essere molto più efficaci e dare il massimo per riuscire a portare a casa la qualificazione alla finale playoff".  

11/04/2025 16:28
Patologie cardiovascolari, screening gratuiti a Cingoli: ecco quando

Patologie cardiovascolari, screening gratuiti a Cingoli: ecco quando

Screening gratuiti per la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie cardiovascolari: sarà la città di Cingoli, sabato 12 aprile, ad ospitare il quarto e ultimo appuntamento de “I Sabati della Salute”, il tour itinerante sul territorio promosso dall’Inrca in collaborazione con la Croce Rossa, comitato di Osimo, per sensibilizzare la popolazione sui rischi legati alle patologie del cuore. La tappa cingolana segue quelle di Osimo, Castelfidardo e Castelraimondo. Per l’occasione, lungo viale Valentini, dalle 9.30 alle 16.30, ci sarà un camper attrezzato della Croce Rossa, che accoglierà le 50 persone già prenotate da lunedì, oltre a chi sarà presente sul posto e avrà voglia di monitorare la propria salute. I cittadini potranno misurare la pressione e sottoporsi a un elettrocardiogramma, eseguito da due Infermieri dell’Inrca. I tracciati verranno esaminati e refertati a distanza, attraverso la piattaforma di telemedicina, da un cardiologo dell’Unità operativa dell’INrca di Ancona, diretta dal dottor Roberto Antonicelli. "I risultati dei primi tre appuntamenti - commenta Maria Capalbo, direttore generale dell'Inrca – evidenziano l'interesse della popolazione marchigiana per la propria salute. Tra le 178 persone coinvolte negli screening, 8 sono state invitate ad effettuare un esame gratuito più accurato presso l'Unità di Cardiologia dell'Istituto. Il progetto punta sulla telemedicina, integrando i percorsi di cura con l'innovazione digitale. L’obiettivo è quello di potenziare la sanità territoriale e la medicina d’iniziativa, per favorire la prevenzione e ridurre la necessità di ricoveri ospedalieri”. I referti verranno classificati in due livelli di intensità: in caso di anomalie non urgenti verrà fissata una visita presso l’Inrca, mentre nelle situazioni critiche il paziente sarà trasferito immediatamente al Pronto Soccorso. All’esterno del camper, inoltre, i volontari della Croce Rossa terranno lezioni di primo soccorso, rivolte sia agli studenti delle scuole medie che alla cittadinanza, con un focus sulla disostruzione pediatrica. "Stiamo concentrando gli sforzi sulla prevenzione per far fronte alle cronicità e alla mancanza di servizi territoriali, che stiamo potenziando con l'arrivo di nuovi medici e di nuove tecnologie - dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. Promuoviamo stili di vita sani e vogliamo garantire servizi diffusi sul territorio. In questo contesto, l’Inrca svolge un ruolo cruciale, offrendo quotidianamente supporto attraverso i suoi professionisti e presidi, anche tramite il Punto Salute di Cingoli, collocato presso gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, al quale i cittadini sono invitati a rivolgersi. Conformemente al Piano Sociosanitario Regionale 2023-2025 stiamo realizzando gli obiettivi per il nuovo ospedale di area disagiata, che avrà un Pronto Soccorso, un reparto di Medicina e di Riabilitazione con tutte le specialità".

10/04/2025 17:16
Ospedale di Camerino, nuove tecnologie grazie a Fondazione Carima: donati ecografi e colonna laparoscopica

Ospedale di Camerino, nuove tecnologie grazie a Fondazione Carima: donati ecografi e colonna laparoscopica

Un gesto concreto per migliorare la sanità del territorio e rafforzare la qualità delle cure offerte ai cittadini. È quello compiuto dalla Fondazione Carima, che ha donato due ecografi di ultima generazione e una colonna laparoscopica alle unità operative di chirurgia, anestesia e rianimazione dell’ospedale di Camerino. La donazione è stata ufficializzata questa mattina durante una conferenza stampa molto partecipata, che ha visto la presenza di numerose autorità istituzionali e sanitarie, a partire dal vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla sanità Filippo Saltamartini, il consigliere regionale Renzo Marinelli, il vicesindaco di Camerino Antonella Nalli, il rettore di Unicam Graziano Leoni, e altri rappresentanti delle forze dell’ordine e della direzione medica ospedaliera. "Per me è un onore essere qui a celebrare una sinergia importante consolidata nel tempo con la Fondazione Carima, che desidero ringraziare per queste importanti donazioni di tecnologie all’avanguardia che ci permettono di elevare la qualità dell’offerta sanitaria erogata ai nostri cittadini - ha dichiarato il direttore generale dell'Ast di Macerata Alessandro Marini -. L'ospedale di Camerino rappresenta un punto di riferimento strategico per tutto l’entroterra montano, è nostra volontà potenziare i servizi e renderlo ancora più attrattivo perché abbiamo professionisti di elevata competenza che vi lavorano, che sono capaci dare risposte efficaci e tempestive ai bisogni di salute della popolazione". "Da inizio anno sono state fatte 100 assunzioni nell'Ast di Macerata e cercheremo di valorizzare la vocazione importante che la struttura ospedaliera di Camerino è in grado di esprimere", ha aggiunto il dg Marini che ha poi accennato ai prossimi lavori di ampliamento del pronto soccorso previsti per un importo di 600mila euro. "L'ospedale di Camerino è di fondamentale importanza per tutta la popolazione del nostro territorio - ha sottolineato il vicesindaco di Camerino Antonella Nalli – e, soprattutto, funziona molto bene con i suoi reparti diretti da competenti professionisti. Ringrazio la Fondazione Carima per aver pensato anche alla nostra struttura ospedaliera". "Sono stato presente come paziente in vari reparti dell’ospedale e posso testimoniare per esperienza vissuta la qualità e l’umanità delle cure presenti a Camerino - ha affermato il consigliere regionale Renzo Marinelli - . Oggi, rispetto agli anni passati, l'ospedale di Camerino rappresenta un’eccellenza del territorio, capace di attrarre utenza anche da fuori Regione per l’elevata competenza dei professionisti che vi lavorano". "La donazione della Fondazione Carima contribuisce a dare energia ad un territorio dove è forte la sinergia tra le Istituzioni. Per l’Università di Camerino la presenza dell'ospedale è fondamentale per i propri studenti e fa la differenza - ha affermato il Magnifico Rettore di Unicam Graziano Leoni -. La donazione di oggi non è solo rivolta all'ospedale di Camerino, ma anche alla sua Università e a tutto l’entroterra montano".  "Oggi tutte le 17 apparecchiature biomediche che abbiamo donato per un valore di un milione e seicento mila euro all’Ast di Macerata per innovare le tecnologie sanitarie nei vari Ospedali sono state consegnate e sono funzionanti - ha dichiarato il segretario generale della Fondazione Carima Gianni Fermanelli -. Ringrazio il Consiglio di Amministrazione, le mie collaboratrici e il personale tecnico dell’Ast perché grazie al lavoro svolto insieme ci hanno permesso di realizzare tutto questo". I Primari Angelo Leo, di Anestesia e Rianimazione, e Guglielmo Miconi di Chirurgia Generale hanno poi illustrato i vantaggi degli ecografi e della colonna laparoscopica di ultima generazione donati ai rispettivi reparti. "Vorrei ricordare come l’ospedale di Camerino nel 2024 ha erogato trecentomila prestazioni ambulatoriali, con un aumento di centomila prestazioni in un anno rispetto al 2023 - ha affermato il vicepresidente della Giunta e assessore alla sanità della regione Marche Filippo Saltamartini -.  La precedente programmazione in materia sanitaria aveva la logica degli ospedali unici, noi invece nel Piano Socio Sanitario abbiamo previsto che l’Ospedale di Camerino è un Ospedale di Primo Livello, che serve un territorio importante con un bacino di utenza di 150 mila persone, in aree interne e disagiate. Dal 2012 al 2020 sono state tolti 37 miliardi alla Sanità, con il nostro governo di centro destra il Fondo sanitario 2025 è stato portato a 136 miliardi, il suo massimo storico". "Stiamo formando anche i medici che i precedenti governi non hanno formato. Dal 2021 nelle Marche abbiamo finanziato 150 borse di specializzazione in più, prima erano 5 l’anno. Stanno arrivando pertanto più risorse – ha aggiunto l'assessore Saltamartini - e i prossimi anni avremo anche i Medici di Medicina Generale che ora sono carenti a causa di scelte politiche 'del non tutto a tutti". “Vorrei ringraziare i professionisti che vengono a lavorare a Camerino, perché sono un esempio di elevata competenza dimostrata non solo attraverso i numeri delle prestazioni erogate, ma anche attraverso l’attaccamento ad un territorio montano, che ha ancora tanto da offrire in termini di servizi e qualità della vita. Vorrei ringraziare anche tutti gli operatori sanitari per aver lavorato con sacrificio e spirito di servizio quando l'ospedale di Camerino era stato trasformato in ospedale Covid – ha concluso l’assessore -. La vostra professionalità e abnegazione non va dimenticata in quel difficile periodo della pandemia".

09/04/2025 18:10
SaQuRe 2025: anestesisti e rianimatori marchigiani protagonisti a Roma dal 9 aprile

SaQuRe 2025: anestesisti e rianimatori marchigiani protagonisti a Roma dal 9 aprile

Dal 9 all’ 11 aprile 2025, venti anestesisti rianimatori marchigiani parteciperanno a Roma al Meeting SaQuRe, l’appuntamento nazionale dell’Aaroi-Emac, l’Associazione degli anestesisti-rianimatori ospedalieri italiani e medici dell’emergenza-urgenza. Un’occasione di aggiornamento e confronto, aperta anche agli Infermieri di Area Critica, per discutere delle più recenti innovazioni e delle sfide nell’ambito della sicurezza e della qualità delle cure. L’edizione 2025, la sesta, che è stata curata come responsabile scientifico dal dottor Emanuele Iacobone della Rianimazione di Macerata e dal presidente nazionale Aaroi-Emac, Alessandro Vergallo, sarà dedicata a un tema di grande rilevanza: "Innovazioni e sinergie in area critica: i professionisti, le tecnologie, i farmaci, l’organizzazione delle procedure. Updates in anestesia, rianimazione, terapia del dolore, Medicina di Emergenza-Urgenza". Un focus su innovazione e organizzazione, con l’obiettivo di individuare le migliori strategie per ottimizzare le risorse umane e tecnologiche nei settori chiave del Servizio Sanitario Nazionale. Uno degli aspetti distintivi del Meeting SaQuRe 2025 sarà l’interlocuzione diretta con il mondo politico e istituzionale. Anche quest’anno, infatti, sono stati invitati esponenti politici e rappresentanti delle istituzioni per un confronto sulle principali criticità del Ssn e sulla sua sostenibilità. Verranno inoltre affrontati temi di primo piano come la violenza contro gli operatori sanitari, di cui si parlerà in una tavola rotonda nel corso della sessione di mercoledì 9 aprile in cui sono stati invitati il vicepresidente della Giunta Regionale delle Marche e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e Claudio Martini, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Ancona che presenteranno le diverse strategie preventive messe in atto negli ospedali regionali.  In questa edizione la faculty è composta da molti professionisti marchigiani a testimonianza dell’alto valore dei medici della nostra regione, in primis il presidente regionale AAROI-EMAC Hossein Zahedi. Inoltre saranno presenti gli anestesisti rianimatori il professor Abele Donati, la dottoressa Elisabetta Cerutti, il dottor Alessandro Simonini, il professor Andrea Carsetti, il dottor Benedetto Marini, la dottoressa Cristina Scala, il dottor Daniele Elisei e il chirurgo dottor Massimo Sartelli che spazieranno dal problema delle infezioni in Rianimazione e Sala Operatoria al controllo del dolore nel post operatorio fino ai temi del fine vita, trapianti e donazione con una particolare attenzione alle linee guida e buone pratiche cliniche.  Il Meeting Saqure è inoltre un appuntamento importante per affrontare ad ampio raggio il grande tema della sostenibilità e all’appropriatezza del sistema sanitario sotto il profilo organizzativo, in una costante evoluzione della complessità clinica dei percorsi di prevenzione, diagnosi e cura, che richiede un rinnovato approccio multidisciplinare e multiprofessionale. L’incontro sarà inoltre un’occasione per affrontare tematiche centrali come il benessere lavorativo, le tutele assicurative e le normative contrattuali, con l’obiettivo di migliorare le condizioni dei professionisti e, di conseguenza, l’efficacia e l’efficienza del sistema sanitario. La sessione inaugurale prevista dalle ore 14.00 del 9 aprile sarà in diretta

09/04/2025 15:02
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