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Travolta e uccisa lungo la strada: investimento fatale per una lupa

Travolta e uccisa lungo la strada: investimento fatale per una lupa

Lupo travolto e ucciso lungo la strada Fermana, a Porto San Giorgio, a poche decine di metri dal cavalcavia dell'autostrada A14. La segnalazione della carcassa, che giaceva in mezzo alla strada, è arrivata mercoledì sera al numero unico 112.  Sul posto è intervenuta una volante della Questura di Fermo. Per l'animale l'impatto con la vettura in transito è risultato fatale. La carcassa era già stata spostata sul ciglio della strada da un automobilista. La polizia ha avvisato il Cras, centro recupero animali selvatici, che ne ha provveduto alla rimozione. Sul posto anche il veterinario che ha accertato che si tratta di una femmina di circa un anno. Non è da escludere che stesse inseguendo un cinghiale avvistato in zona Santa Petronilla di Fermo. Arrivato a ridosso della strada, si è ritrovato in mezzo alla carreggiata e, disorientato dalle auto in transito, non è riuscito a schivare quella che lo ha investito. In passato ci sono stati vari avvistamenti e anche attacchi ad animali domestici e da cortile. (Foto di repertorio)     

28/03/2024
L'omicidio stradale di Huub Pistoor 5 anni fa, la Procura chiede archiviazione: la famiglia ricorre a Strasburgo

L'omicidio stradale di Huub Pistoor 5 anni fa, la Procura chiede archiviazione: la famiglia ricorre a Strasburgo

Sono trascorsi cinque anni dall'omicidio stradale che ha interrotto la vita di Huub Pistoor nel territorio di Agugliano, tra Jesi e Osimo. Era un cittadino olandese, da molti anni residente a Osimo, ingegnere elettronico, AAG Accompagnatore di Alpinismo Giovanile del Cai sezione di Ancona, socio della Scuola Popolare di Filosofia di Macerata. Un rimorchio usurato e con gravi inefficienze tecniche si era staccato dalla motrice di un camion e aveva colpito la sua auto, mentre lui stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro.  Il conducente del camion con rimorchio è stato condannato a 1 anno e 4 mesi, pena sospesa. In questi anni la famiglia si è per due volte opposta alla richiesta di archiviazione decisa dalla Procura di Ancona nei confronti dei titolari della società e proprietari dei due mezzi pesanti.  Il ricorso contro l'archiviazione è stato accolto dalla Cedu Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo. Il caso sarà preso in esame, lo Stato italiano dovrà rispondere e dare spiegazioni riguardo al sistema delle revisioni dei mezzi pesanti (mezzi in quelle condizioni non avrebbero dovuto circolare ma avevano invece superato la revisione) e anche riguardo all'archiviazione (la Procura ha ritenuto responsabile solo il conducente moldavo e non sono state accertate le responsabilità dei titolari della società di trasporto proprietari dei mezzi e di chi si era occupato di revisione e manutenzione).  Inoltre la Procura di Ancona, a seguito di denuncia presentata dalla famiglia di Pistoor, ha citato il conducente del camion anche per omissione di soccorso. Non era stato lui a chiamare I soccorsi ma aveva proseguito per altri chilometri. L'udienza è stata fissata e si terrà a settembre 2024. La famiglia, in Italia e in Olanda, ha potuto contare in questi anni sul sostegno di importanti associazioni impegnate per la prevenzione, la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile cone l'Asaps, la Fondazione Michele Scarponi, l'Associazione Lorenzo Guarnieri, Fiab Fano, sull'attenzione della stampa italiana e di quotidiani olandesi come De Telegraaf.  La compagna Gioia Bucarelli riguardo al ricorso accolto a Strasburgo aveva commentato: "Una prima tappa importante, una vittoria collettiva di cittadini, Associazioni, familiari di vittime, persone che credono nel cambiamento, in una strada senza violenza. Era ciò che auspicavamo per una questione di principio, per onorare le tante vite perse sulle strade, per sollecitare impegno, attenzione alla prevenzione, rispetto e Giustizia per tutte le vittime". In questo periodo sta partecipando alla mobilitazione nazionale di Associazioni e familiari di vittime sulla strada contro alcune misure e criticità del nuovo Codice della Strada che trascura il problema della velocità ostacolando le iniziative dei comuni di riduzione dei limiti di velocità. "La Camera dei Deputati ha votato la proposta del Ministro Salvini di nuovo Codice della Strada, senza accogliere le richieste avanzate da mesi in sede parlamentare e, con grande vigore, nelle ultime settimane dalle associazioni familiari vittime sulla strada e da oltre 40 piazze in tutta Italia, animate da associazioni e attiviste/i per la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile. Ma la mobilitazione delle associazioni dei parenti delle vittime sulla strada, di tante altre organizzazioni e di migliaia di cittadine e cittadini non si fermerà" scrive la Fondazione Michele Scarponi. Si chiede al Governo Meloni e a tutte le forze di maggioranza e opposizione di riscrivere insieme alle associazioni la riforma del Codice della Strada, che dovrà essere discussa al Senato nelle prossime settimane, eliminando tutte le criticità dell’attuale testo e inserendo le norme necessarie invece mancanti. 

28/03/2024
Tragico investimento lungo la statale: ciclista travolto da suv, muore 78enne

Tragico investimento lungo la statale: ciclista travolto da suv, muore 78enne

Tragico investimento lungo la statale Adriatica: muore un uomo di 78 anni. L'incidente mortale è avvenuto stamattina, in zona Cesano, lungo la strada statale Adriatica nord, nel territorio comunale di Senigallia.  La vittima, un 78enne di nazionalità albanese, era in sella a una bicicletta quando è stato travolto e ucciso da un suv in transito. Poche le informazioni che trapelano ancora sull'episodio, verificatosi in una zona solitamente molto trafficata, ma la situazione era aggravata dalle condizioni meteo: la pioggia ha diminuito la visibilità e fatto riversare in strada molti più veicoli del solito. Sul posto si sono portati il personale sanitario, che non ha potuto fare altro che constatare il decesso del ciclista, la polizia stradale per i rilievi del caso finalizzati a ricostruire la dinamica dell'incidente, e la polizia locale per la gestione del traffico nell'arteria senigalliese.

27/03/2024
"Tuo fratello ha avuto incidente", finto maresciallo si fa consegnare 50mila euro: arrestato

"Tuo fratello ha avuto incidente", finto maresciallo si fa consegnare 50mila euro: arrestato

"Tuo fratello è rimasto coinvolto in un incidente: ha investito un'anziana mentre guidava utilizzando il cellulare. La telefonata di un sedicente maresciallo dei carabinieri, mentre a casa da solo c'era un 37enne invalido, era finalizzata a far allontanare il padre 67enne dall'abitazione fissandogli un appuntamento davanti a una caserma dell'Arma ad Ascoli, con l'indicazione di attendere fuor ; nel frattempo il 38enne autore del raggiro, di origine napoletana, si è recato nella casa della famiglia di Folignano e si è fatto consegnare il denaro, frutto di una recente eredità, tentando poi di allontanarsi. Fortunatamente un carabiniere della caserma, notando il 67enne fuori dalla caserma, ha avviato le attività che poi hanno portato all'arresto del truffatore bloccato dai militari del Radiomobile, mentre si allontanava in auto. Il fatto è avvenuto lo scorso 21 marzo ma è stato reso noto oggi dai carabinieri.   Dopo aver agganciato le vittime con la telefonata all'utenza fissa, spacciandosi per maresciallo dell'Arma, il truffatore era riuscito ad allontanare il capofamiglia e lo aveva contattato più volte nel percorso verso la caserma di Ascoli per assicurarsi che non fosse in casa; nel frattempo si era recato nell'abitazione per farsi consegnare i soldi. Il 67enne, però, era stato visto fuori dalla caserma da un carabiniere che aveva intuito l'inganno in corso e si era sostituito all'uomo al telefono con il truffatore. Il militare aveva preso tempo, predisponendo subito il piano di controllo del territorio e l'attivazione del sistema che gestisce le telecamere ottiche di riconoscimento. Intanto il 37enne aveva ritirato l'ingente somma e si stava allontanando a bordo di un'utilitaria. Contemporaneamente, però, il sistema di videosorveglianza aveva rilevato la targa del veicolo sulla Provinciale 81 e il personale del Nucleo Operativo e Radiomobile, allertato dal carabiniere, aveva intercettato il mezzo. Durante il controllo, il conducente dell'auto aveva lanciato dal finestrino uno zaino, contenente i 50mila euro che sono stati poi recuperati. Il 38enne è stato arrestato in flagranza e trasferito in carcere.  Il provvedimento è stato confermato dal giudice all'udienza di convalida.   

27/03/2024
Civitanova, minaccia e porto abusivo di armi: 50enne bandito da alcuni locali del centro

Civitanova, minaccia e porto abusivo di armi: 50enne bandito da alcuni locali del centro

Il 26 marzo 2024, i militari del comando stazione carabinieri di Civitanova Marche hanno dato esecuzione a un provvedimento di divieto di accesso ad alcune aree urbane nei confronti di un 50enne del posto. La misura di prevenzione è stata emessa dal questore di Macerata in seguito a una proposta formulata proprio dai militari, i quali nei mesi addietro avevano denunciato l’uomo per vari reati, come minaccia aggravata e porto abusivo di armi da punta e taglio. Il provvedimento, rientrante nelle misure di prevenzione personali, vieta l’accesso a diversi pubblici esercizi e locali del centro della città rivierasca e, al contempo, di stazionare nei pressi di essi. L’eventuale violazione del divieto comporterebbe l’applicazione delle sanzioni, ovvero la reclusione da 1 a 3 anni e con la multa da 10 mila a 24 mila euro.

26/03/2024
Finisce fuori strada con l'auto e si schianta contro un albero: 30enne a Torrette

Finisce fuori strada con l'auto e si schianta contro un albero: 30enne a Torrette

Grave incidente lungo la strada Valdaso nel comune di Montalto delle Marche. In base a una ricostruzione, un 30enne alla guida di un’auto ha perso il controllo del mezzo ed è finito fuori strada schiantandosi contro un albero. L’auto, una Toyota Yaris, è poi precipitata in un fossato. L’impatto è stato violento e il conducente è rimasto incastrato tra le lamiere dell’abitacolo. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti gli operatori sanitari del 118 che, viste le condizioni del giovane automobilista, hanno allertato l’eliambulanza per il trasporto all’ospedale regionale di Torrette. La dinamica del sinistro è al vaglio dei carabinieri.

26/03/2024
Turni da 12 ore senza paga nei campi, l'ombra del caporalato a Macerata: sequestri per 150mila euro

Turni da 12 ore senza paga nei campi, l'ombra del caporalato a Macerata: sequestri per 150mila euro

Turni da 12 ore non pagati e reclutamento direttamente presso i centri di accoglienza: smantellate due aziende per concorso in caporalato e riciclaggio. I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata hanno, infatti, dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di due cittadini italiani di origine pakistana e marocchina, nell'ambito di un'articolata attività d'indagine sul caporalato e lo sfruttamento del lavoro nel settore dell’agricoltura. Le indagini sono state avviate nel mese di settembre 2023 a seguito di alcune segnalazioni e denunce presentate presso gli uffici del Nucleo Ispettorato del Lavoro. La meticolosa attività di indagine svolta nei confronti dei soggetti indagati, ha consentito ai carabinieri di identificare i quattro soggetti indagati, individuando le rispettive responsabilità. Il ruolo di "deus ex machina" è stato attribuito ad uno dei due destinatari della misura cautelare in regime degli arresti domiciliari. Si tratta di un cittadino di origini pakistane che all’atto dell'esecuzione dell'ordinanza emessa dall’ufficio Gip presso il Tribunale di Macerata, si trovava già in regime di arresti domiciliari per un'altra indagine condotta sempre dal Nil Carabinieri di Macerata nel settembre 2023.  L’attività investigativa ha consentito di acclarare come l'uomo, al fine di garantirsi una continuità nello sfruttamento dei lavoratori, si avvalesse di un’altra compagine societaria, risultata in parte riconducibile a sé, ma formalmente intestata ad una donna destinataria della misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in quanto responsabile dei reati di sfruttamento del lavoro e riciclaggio.  I lavoratori, tutti extracomunitari, venivano reclutati anche presso i centri di accoglienza, e utilizzati nelle campagne della provincia di Macerata e delle province limitrofe. I lavoratori, impiegati presso terzi, nella maggior parte dei casi non sono stati retribuiti o hanno ricevuto somme irrisorie ben al di sotto degli standard previsti dai contratti collettivi di lavoro nazionale e provinciale, in violazione delle norme in materia di sicurezza, senza alcun dispositivo di protezione individuale, operando anche in assenza di sorveglianza sanitaria.  I lavoratori svolgevano turni, anche di 12 ore giornaliere, che si protraevano dalle prime luci dell’alba fino al tardo pomeriggio, in violazione alla legge relativa all’orario di lavoro e senza alcuna maggiorazione per il lavoro straordinario e festivo. Gli stessi venivano sottoposti a forme di sorveglianza e condizioni di lavoro degradanti in quanto veniva controllata costantemente anche la quantità dei prodotti agricoli raccolti dalle singole squadre.  I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, coordinati dalla Procura di Macerata, hanno riscontrato che, quotidianamente, gli indagati impiegavano squadre di operai e li conducevano nelle campagne. L’attività illecita era ben organizzata, infatti il caporale potendo contare su una continua e sistematica richiesta di manodopera da parte di alcune aziende committenti fidelizzate, reclutava in prestabiliti punti di raccolta, situati nel maceratese, i lavoratori stranieri, per lo più di nazionalità bangladese e pakistana, i quali venivano trasportati sui luoghi di lavoro con dei furgoni.  L’attività di indagine ha quindi permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli sfruttatori i quali, esercitando un potere intimidatorio e di ricatto disponevano quotidianamente di stranieri impiegati in maniera irregolare presso le aziende agricole del territorio. Tali gravi indizi di colpevolezza hanno determinato l'autorità giudiziaria non solo ad emettere le misure cautelari personali, ma - essendo emerso che le somme spettanti alla ditta del principale indagato, già sottoposta a sequestro, venivano reimpiegati in un'altra compagine societaria gestita di fatto sempre dal principale indagato - a ravvisare anche il reato di riciclaggio. Alla luce di quanto, è stata disposta l'esecuzione del sequestro preventivo di 2 aziende, di 5 veicoli aziendali e della somma di oltre 70mila euro, nonché la nomina di un amministratore giudiziario.  Complessivamente il valore dei sequestri delle ditte, dei veicoli, dei conti correnti e delle somme in contante ammontano a 150mila euro. L'esecuzione delle due misure cautelari, del sequestro e del deferimento in stato di libertà di altri due soggetti di nazionalità italiana, di origine pakistana e algerina, per concorso in caporalato e riciclaggio, sono stati effettuati dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata coadiuvati dai militari delle stazioni di Montecosaro e Caldarola.   

26/03/2024
Macerata, maxi rissa in via Roma: individuati 7 giovani operai coinvolti, nelle auto mazze e coltelli

Macerata, maxi rissa in via Roma: individuati 7 giovani operai coinvolti, nelle auto mazze e coltelli

Maxi rissa a colpi di spranghe e mazze da baseball nella notte tra sabato e domenica in via Roma, a Macerata: individuati e denunciati sette partecipanti. Il parapiglia, avvenuto poco dopo la mezzanotte, davanti al Bar Nino, ha destato forte scalpore e preoccupazione tra la popolazione, anche in considerazione dei numerosi video che hanno ritratto le fasi più concitate del violento scontro, diventando fin da subito virali sui social. Ad essere coinvolte sono state circa 15/20 persone, di origine straniera, che si sono affrontate con spranghe, mazze da baseball e coltelli. Fortunatamente le conseguenze per quattro di loro, che hanno fatto poi ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso per delle ferite, sono state lievi, con delle prognosi dai tre ai sette giorni. Il parapiglia e il timore che la situazione stesse prendendo una brutta piega, ha allarmato i passanti ed i residenti che hanno iniziato a tempestare la centrale operativa della Compagnia di Macerata di numerose richieste di soccorso. Di lì a pochi minuti le pattuglie della sezione radiomobile e della stazione di Treia, supportate da una volante della Questura, hanno raggiunto il luogo dell’aggressione ma, come era immaginabile, nessuno dei contendenti è stato trovato sul posto. Un'attenta analisi delle immagini estrapolate dalle telecamere messe a disposizione degli inquirenti, hanno permesso di acquisire elementi utili a qualificare i fatti e ad indirizzare le indagini. Non a caso solo due veicoli sono risultati danneggiati durante i tafferugli e per i militari è stato facile associare i proprietari dei mezzi - giovani operai di origini egiziane, impiegati nel settore edilizio - ai soggetti coinvolti nella rissa, loro connazionali impegnati anch’essi nel settore edile.   I proprietari dei veicoli dovevano gioco forza ritornare per prendere le loro auto e così sono stati identificati insieme a tutti i loro accompagnatori, alcuni dei quali hanno poi chiesto l'intervento del 118 per essere curati.  Le perquisizioni effettuate alle auto hanno consentito di rinvenire all’interno degli abitacoli mazze da baseball e un coltello a serramanico. Le successive indagini, continuate per tutta la notte e per l'intera giornata di domenica, hanno poi portato al rinvenimento anche di un secondo coltello, a lama fissa, e ad altri bastoni e spranghe abbandonati durante la fuga, circostanze che inducono gli inquirenti a ritenere che l’azione sia stata sicuramente premeditata e non frutto di un acceso diverbio casuale, degenerato poi in un atto di pura follia.   I militari hanno identificato 7 dei partecipanti alla rissa: secondo le indagini svolte si tratta di cittadini di origini egiziane, di età compresa fra i 34 e i 20 anni, domiciliati a Macerata e nella provincia, che dovranno rispondere tutti di rissa in concorso. Alcuni di loro dovranno rendere conto anche del porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere oltre che delle lesioni personali aggravate riportate dai feriti.  Alla base della contesa risultano, secondo le prime indagini svolte, questioni lavorative mai risolte, che hanno portato i contendenti a trovare una "mediazione" argomentata con atti di violenza e sopraffazione.  Nei confronti dei cittadini egiziani coinvolti nella rissa i carabinieri di Macerata, che continuano ad investigare per identificare anche gli altri partecipanti, hanno avanzato alla Questura di Macerata la proposta per l’adozione di misure preventive idonee a garantire la sicurezza (urbana) come il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Macerata e del Dacur, il Daspo Urbano.   

26/03/2024
"Andiamo in vacanza in Italia", ma è una trappola: costringe 25enne a prostituirsi, denunciato

"Andiamo in vacanza in Italia", ma è una trappola: costringe 25enne a prostituirsi, denunciato

"Andiamo in vacanza in Italia", la proposta del nuovo compagno si tramuta in un incubo. Quella che doveva essere una villeggiatura insieme ad un coetaneo e connazionale con cui aveva allacciato da poco una relazione, si è trasformata infatti in una prigionia per una 25enne romena, che una volta nel nostro Paese, è stata segregata e costretta a prostituirsi a Lido tre Archi di Fermo. È stata salvata dalla Polizia di Stato: il 21 marzo la ragazza è riuscita a chiedere aiuto telefonando ad un'amica, che si trova a Manchester, nel Regno Unito, mandandole la sua geolocalizzazione. L'amica ha allertato le autorità inglesi e grazie all'Interpol che ha inviato un alert urgentissimo, la Squadra mobile di Fermo è riuscita ad individuare e a liberare la vittima. La 25enne aveva conosciuto il suo coetaneo circa un mese fa e aveva accettato l'invito di fare con lui un viaggio in Italia. Il giovane l'ha segregata e ricattata, dicendole che, per riavere la libertà avrebbe dovuto risarcirlo delle spese da lui affrontate per il viaggio, circa 3.500 euro. Sola, senza soldi e senza sapere una parola di italiano è stata obbligata a farsi scattare delle foto in atteggiamenti ammiccanti, pubblicate su un sito di incontri e, infine, a intrattenersi con un cliente. Quando gli agenti hanno fatto irruzione nell'appartamento dove era rinchiusa, lei li ha abbracciati, scoppiando in lacrime. Ora la ragazza si trova in una casa protetta per vittime di violenza. Lui, incensurato, è stato accompagnato in Questura e messo a disposizione dell'autorità giudiziaria. È stato denunciato a piede libero.

26/03/2024
Matelica, è morto l'ex sindaco Gennaro Barboni: da partigiano è stato protagonista della Resistenza

Matelica, è morto l'ex sindaco Gennaro Barboni: da partigiano è stato protagonista della Resistenza

È morto all'età di 100 anni l'ex sindaco, deputato e partigiano Gennaro Barboni. La città di Matelica piange una delle sue personalità storiche dopo averlo avuto proprio lo scorso sabato (leggi qui) come ospite in video collegamento a un incontro sui Caduti della Resistenza che si è tenuto presso l’Ipsia Pocognoni sulla scia degli appuntamenti per gli 80 anni dall’eccidio di Braccano. Nato il 16 gennaio 1924, ha partecipato attivamente alla Resistenza a partire dal 12 settembre 1943, quando sale in montagna portandosi dietro un piccolo gruppo di altri dieci giovani che hanno come lui 19 anni, o poco più. Gennaro ha fatto il partigiano non solo nei gruppi "Eremita" e "Roti" di Matelica, ma pure nel Battaglione "Mario" di Depangher. Appena dopo la liberazione di Matelica ha iniziato un'intensa attività politica iscrivendosi al Partito Comunista. È stato deputato al Parlamento tra il 1975 e il 1979, quindi sindaco di Matelica nel 1981. Una breve esperienza nota come "amministrazione dei 108 giorni". Nel 1984 si è trasferito, insieme alla moglie, a Follonica, in provincia di Grosseto. L’amministrazione comunale di Matelica si unisce al dolore dei famigliari per la perdita di un grande uomo, infaticabile testimone della Resistenza.

25/03/2024
Potenza Picena, gli trovano la cocaina in auto e in casa: 46enne finisce ai domiciliari

Potenza Picena, gli trovano la cocaina in auto e in casa: 46enne finisce ai domiciliari

Cocaina in auto e in casa: 46enne ai domiciliari.  Nel pomeriggio di sabato 23 marzo , i carabinieri della Stazione di Potenza Picena hanno proceduto al controllo di un’autovettura di grossa cilindrata alla cui guida vi era un operaio 46enne residente nella stessa cittadini che, alla vista dei militari, aveva assunto un atteggiamento particolarmente nervoso e sospetto. Proprio tale circostanza ha indotto i carabinieri ad approfondire il controllo  proceduto  con una perquisizione personale e veicolare che ha consentito il rinvenimento di sedici dosi termosaldate contenenti cocaina per complessivi otto grammi chiaramente destinata allo spaccio al dettaglio. La successiva attività di perquisizione, estesa al domicilio dell’operaio, avvalorava ulteriormente la presunta attività di spaccio condotta dall’uomo: sono stati, infatti, recuperati dieci grammi di cocaina, la somma di duecento euro in contanti e materiale destinato al confezionamento delle singole dosi. L’uomo è stato, quindi, dichiarato in arresto e sottoposto alla misura dei domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria di Macerata e in attesa del rito direttissimo previsto per oggi al Tribunale di Macerata. Il 46enne, difeso dall'avvocato Simone Santoro, ha patteggiato a 5 mesi ed è tornato libero.

25/03/2024
Matelica, il fiuto di Kevin non sbaglia: 105 grammi di hashish trovati in mezzo alle siepi

Matelica, il fiuto di Kevin non sbaglia: 105 grammi di hashish trovati in mezzo alle siepi

Sequestrati 105 grammi di hashish, erano nascosti tra i rami delle siepi: è il risultato di mirati controlli svolti dai carabinieri della stazione di Matelica, congiuntamente al nucleo operativo della Compagnia di Camerino e al nucleo cinofili di Pesaro. I militari hanno individuato un panetto di hashish, unitamente ad altro quantitativo, già suddiviso in dosi e pronto per essere spacciato. Grazie al fiuto di Kevin, uno splendido pastore tedesco di quattro anni in forza al nucleo cinofili, nei giardini situati nei pressi di una nota discoteca, a Matelica, è stata individuata la droga occultata in mezzo alle siepi. Successivamente i controlli sono stati estesi ai locali notturni della cittadina matelicese. Dell'attività è stata prontamente informata la Procura della Repubblica di Macerata, mentre il materiale è stato sequestrato per la successiva distruzione.  

25/03/2024
Jesi, scontro tra due auto e un bus: un ferito in ospedale

Jesi, scontro tra due auto e un bus: un ferito in ospedale

Scontro tra due auto e un bus: un ferito estratto dall'abitacolo e trasferito al pronto soccorso. L'incidente si è verificato in tarda mattinata, lungo via Giacomo Acqua, nel comune di Jesi. Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, al vaglio dei carabinieri. Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco e il personale del 118 che, in sinergia, hanno provveduto a soccorrere il conducente di uno dei due autoveicoli, rimasto intrappolato a bordo. A seguito dei traumi riportati nell'impatto, l'uomo è stato trasferito per accertamenti in ospedale. I pompieri hanno, inoltre, provveduto alla messa in sicurezza del luogo e dei mezzi coinvolti nel sinistro. 

25/03/2024
Tolentino, non presta soccorso dopo l'incidente e si dà alla fuga: individuato 46enne

Tolentino, non presta soccorso dopo l'incidente e si dà alla fuga: individuato 46enne

Non si ferma dopo il sinistro: 46enne individuato grazie alle telecamere di videosorveglianza. I militari della Stazione di Urbisaglia sono intervenuti su un incidente, avvenuto sulla Sp 77 all’altezza della zona industriale di Tolentino, trovando solo un’auto con a bordo una donna. Nell’occasione hanno raccolto elementi che hanno consentito di ricostruire la dinamica del sinistro, in cui le due autovetture, provenienti da opposte direzioni di marcia, si erano urtate sulla fiancata sinistra. Nell’incidente, lo specchietto dell’auto della donna aveva mandato in frantumi il finestrino, per cui la conducente lamentava fastidio agli occhi a causa dei numerosi vetri che le avevano colpito il viso, per fortuna senza danni, come verificato dai sanitari del pronto soccorso di Macerata. Seguito analisi delle immagini del circuito di videosorveglianza cittadino, i carabinieri hanno identificato il conducente dell'altro mezzo coinvolto, un 46enne residente fuori provincia, che dovrà rispondere di omissione di soccorso e fuga dal luogo del sinistro. II militari della Stazione di Urbisaglia, all’esito accertamenti, hanno denunciato inoltre un 20enne residente nel Fermano che, a fine febbraio a Sarnano di notte, aveva urtato delle fioriere in cemento nei pressi della piazza.    I successivi accertamenti sanitari richiesti nelll’ospedale di Macerata hanno consentito di verificare che il ragazzo si era posto alla guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’effetto di cannabinoidi. Il giovane, risultato con un tasso alcolemico di 2,80 gr/litro, è stato denunciato del codice della strada, con la contestazione di più aggravanti (neopatentato, che ha causato sinistro in stato di ebbrezza e orario notturno). I militari dell’Aliquota Radiomobile, nel corso mirati controlli effettuati durante la notte, hanno fermato infine un 30enne originario della Colombia, trovato alla guida di un veicolo a Tolentino, sprovvisto del titolo di guida, perché mai conseguito, con reiterazione del medesimo comportamento nel biennio. I carabinieri lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata e hanno proceduto al sequestro dell’auto propedeutico alla confisca.

25/03/2024
Paura al Pronto Soccorso, paziente brandisce coltello e minaccia personale sanitario: fermato dalle guardie giurate

Paura al Pronto Soccorso, paziente brandisce coltello e minaccia personale sanitario: fermato dalle guardie giurate

Attimi di panico nella serata di domenica, intorno alle 20, dove un paziente ricoverato al pronto soccorso del "Murri" di  Fermo per uno stato di agitazione psico motoria all'improvviso ha tirato fuori un coltello a serramanico con l‘intento di aggredire medici e infermieri. Prontamente sono intervenute le guardie giurate della Cosmopol Spa di Avellino che sono riuscite a disarmare l'esagitato e consegnarlo ai carabinieri intervenuti. Di lì a poco, lo stesso è stato portato in caserma visto è stato anche trovato in possesso di un secondo coltello atto ad offendere. Complimenti all' operato delle guardie giurate della Cosmopol sono giunti dal presidente dell'associazione nazionale guardie particolari giurate, Giuseppe Alviti, che ha sottolineato “come sia importante la preparazione professionale delle guardie giurate per garantire sicurezza in un contesto di sicurezza sussidiaria e complementare”.

25/03/2024
Giro di fatture false per oltre 67 milioni emesse da imprese cartiere. Quattro denunciati e maxi sequestro

Giro di fatture false per oltre 67 milioni emesse da imprese cartiere. Quattro denunciati e maxi sequestro

I finanzieri del Nucleo di polizia Economico-Finanziaria di Macerata, all’esito di complesse indagini dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica di Macerata, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo di oltre 14 milioni di euro, con il quale il Gip il Tribunale di Macerata ha disposto il sequestro di conti correnti, quote societarie, immobili e autovetture nei confronti di sei imprese e quattro soggetti, coinvolti a vario titolo in un complesso meccanismo di frode fiscale fondato sull’emissione di fatture false, per le annualità dal 2018 al 2021, per oltre 67 milioni di euro nonché su omesse e infedeli dichiarazioni. L’attività info-investigativa è stata avviata nel 2022 d’iniziativa dai militari della guardia di finanza che, attraverso pedinamenti, analisi del fatturato delle imprese e di copiosa documentazione amministrativo/contabile, sono riusciti a individuare una fitta ragnatela di società operanti come “cartiere”, con sede fittizia a Roma, prive di strutture operative commerciali, di dipendenti e di costi di esercizio, connotate da diversi elementi di interconnessione tra loro e tutte riconducibili ad amministratori residenti nella provincia di Macerata. Il sistema evasivo, scoperto dalle Fiamme Gialle, era stato architettato da un imprenditore del Maceratese che, in qualità di amministratore di fatto e/o di diritto delle imprese coinvolte e con la complicità di mere “teste di legno”, poste formalmente a capo delle aziende, ha emesso fatture relative a operazioni inesistenti per oltre 67 milioni di euro, aventi ad oggetto presunte somministrazioni di manodopera, nei confronti di compiacenti società operanti principalmente nel settore dei servizi di pulizie, dei trasporti e della logistica. Nel corso delle indagini svolte l’attenzione dei finanzieri ha riguardato, altresì, la frequente e repentina delocalizzazione delle sedi delle società in grandi centri metropolitani, caratterizzati dalla presenza di un considerevole numero di partite IVA aperte, ciò allo scopo di cercare di sfuggire ai controlli dell’amministrazione finanziaria. Al termine delle attività investigative sono state denunciati in tutto quattro persone per svariati reati connessi all’emissione di false fatture, all’omessa dichiarazione ai fini I.V.A., all’infedele dichiarazione dei redditi, alla distruzione e all’occultamento delle scritture contabili nonché all’omesso versamento di I.V.A.. Gli stessi sono stati, inoltre, destinatari della già citata pesante misura patrimoniale che ha colpito disponibilità finanziarie, quote societarie, mobili e immobili.

25/03/2024
San Severino, la comunità si stringe in lutto per la scomparsa di Fabio Fucili

San Severino, la comunità si stringe in lutto per la scomparsa di Fabio Fucili

Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, a nome dell’intera amministrazione comunale e di tutta la comunità settempedana si è voluta unire al dolore che ha colpito la famiglia Fucili per la scomparsa del caro Fabio a soli 32 anni d’età dopo una malattia che non gli ha lasciato scampo. “E’ un’altra giovane vita che se ne va lasciando nel gran dolore i propri cari e chi lo ha conosciuto. Nonostante l’età Fabio si era fatto apprezzare per l’impegno nel lavoro. Era amato e stimato da tantissimi. Gli amici di sempre e gli affetti più cari gli sono stati vicinissimi in una malattia che l’ha segnato nel fisico ma mai nello spirito. Oggi siamo in tanti a piangere la scomparsa di un ragazzo tanto caro a tutti”. A dare l’annuncio della prematura scomparsa del ragazzo il babbo Pacifico, la mamma Paola, i fratelli Francesco e Federica, la fidanzata Giulia, il cognato Alessandro, la nipote Valentina, gli zii Piera e Pacì, la nonna Elvia e i parenti tutti. I funerali avranno luogo martedì 26 marzo alle ore 9,30 partendo dalla sala del commiato “Il Tempio degli Angeli” per la chiesa di San Domenico. La salma sarà poi tumulata nel cimitero di Isola.

24/03/2024
San Severino, malattia fatale: Fabio Fucili si spegne a soli 32 anni

San Severino, malattia fatale: Fabio Fucili si spegne a soli 32 anni

Comunità settempedana in lutto: una malattia ha strappato alla vita Fabio Fucili, a soli 32 anni. Una domenica delle Palme funestata dalla scomparsa del giovane a San Severino, il cui cuore ha smesso di battere in mattinata dopo mesi di lotta contro un male.  Proprio per questa ragione si era sottoposto a un trapianto di midollo, ma l'operazione non ha causato gli effetti sperati tanto che il 32enne si stava preparando a un secondo intervento. Purtroppo, un peggioramento delle sue condizioni è risultato fatale. Fucili, fratello del presidente di Coldiretti Macerata, era impiegato nell'azienda agricola di famiglia. Lascia la fidanzata Giulia, il padre Pacifico, la madre Paola ed i fratelli Francesco e Federica. I funerali si svolgeranno martedì 26 marzo, alle 9:30, nella Chiesa di San Domenico, a San Severino Marche.   

24/03/2024
San Severino - Impalcatura pericolante, chiusa al traffico la strada statale 502 "Di Cingoli"

San Severino - Impalcatura pericolante, chiusa al traffico la strada statale 502 "Di Cingoli"

A causa della presenza di un’impalcatura pericolante di un'abitazione, è momentaneamente chiusa, in entrambe le direzioni, la strada statale 502 "Di Cingoli", all'altezza del km 61, nel territorio comunale di San Severino Marche. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell’ordine per "la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile", informa in una nota lo stesso Gruppo Anas.  *AGGIORNAMENTO* Viabilità ripristinata

24/03/2024
Ancona, preso d'assalto il pullman della squadra al rientro dalla sconfitta con la Recanatese

Ancona, preso d'assalto il pullman della squadra al rientro dalla sconfitta con la Recanatese

Un sabato da dimenticare per l’Ancona. La sconfitta per 2-0 nel derby salvezza contro la Recanatese, a cui sono seguite le dimissioni del d.s Micciola. non è stata presa affatto bene dalla tifoseria biancorossa. Quest'ultima prima ha contestato la squadra al Tubaldi e poi le ha riservato un rientro non certo accogliente nel capoluogo. Il pullman della squadra era stato scortato dalla polizia stradale di Macerata nel tragitto fra Recanati e lo stadio del Conero. Qui si erano assiepati circa 200 tifosi dorici, con la questura di Ancona che non è riuscita ad allertarsi tempestivamente. I tifosi hanno così manifestato il loro disappunto per la sconfitta, prendendo d’assalto il pullman e fracassando i vetri della fiancata destra del mezzo. Un bello spavento per i giocatori a bordo, che erano, come detto, già stati contestati pesantemente anche dopo il triplice fischio. Allo Stadio Tubaldi di Recanati in quel caso, per placare l’ira dei tifosi biancorossi, era dovuto intervenire il reparto mobile di Senigallia.

23/03/2024
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