L'incidente è avvenuto intorno alle ore 16:00 di questo pomeriggio in Contrada Chiarino, nel territorio comunale di Recanati. A essere coinvolte, per cause ancora in corso di accertamento, sono state una Fiat Punto azzurra vecchio modello e una moto.
Il centauro, 51 anni, è stato soccorso e trasportato in eliambulanza all'Ospedale Torrette di Ancona: le sue condizioni sono piuttosto gravi, si trova in codice rosso. A seguito dell'impatto l'uomo in sella alla moto ha fatto un volo di diversi metri finendo in un fosso. L'uomo durante tutte le fasi di soccorso non è mai stato cosciente.
Il conducente dell'auto risulta illeso ed è stato trasferito al Pronto Soccorso di Civitanova Marche per accertamenti. Sul posto la Polizia Stradale di Civitanova Marche, alla quale spetterà ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto, la Croce Azzurra di Porto Recanati e l'automedica.
La provincia di Macerata in occasione dell’edizione 2019 di RisorgiMarche è stata interessata da cinque concerti che si sono svolti nelle località montane dei comuni di San Severino Marche, Sefro, Pioraco, Sarnano e Pievetorina.
In occasione di tali eventi, la Questura di Macerata ha predisposto servizi finalizzati alla tutela dell’ordine e alla sicurezza pubblica, cui hanno contribuito, oltre alla Polizia di Stato, anche l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Stradale e la Polizia Locale dei vari comuni coinvolti.
Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi in Questura, Andrea Innocenzi, Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Macerata ha illustrato le notevoli difficoltà organizzative riscontrate per la pianificazione dei servizi: "Vorrei fare un ringraziamento a tutte le componenti che hanno partecipato in perfetta coesione, tra cui anche Croce rossa, pubbliche assistenze e Soccorso Alpino. Il merito è di un lavoro sinergico".
Tali difficoltà sono state dovute essenzialmente al fatto che si è costantemente operato in un contesto montano/rurale, a differenza dei convenzionali ambiti operativi tipici del contesto urbano: "I concerti svolti nella nostra provincia hanno richiamato un totale di 70 mila persone, con le maggiori affluenze verificatesi in occasione dei concerti di Marco Mergoni e Vinicio Capossela. Nonostante la grande particolarità di questa tipologia di servizio, paragonabile a mia esperienza soltanto a quello svolto in occasione delle proteste in Val di Susa contro la TAV, tutto si è svolto regolarmente. La soddisfazione sta nel fatto che tutto sia filato liscio".
"Le maggiori richieste di soccorso si sono registrate durante i percorsi di ritorno, per il fatto che qualcuno fosse stremato dalla fatica accumulata durante l'intera giornata. In molti casi le problematiche sono state aumentate dal fatto che la gente non fosse attrezzata con il giusto equipaggiamento".
Ogni servizio svolto ha comportato l’effettuazione di numerosi sopralluoghi su percorsi pedonali anche impervi, l’individuazione di percorsi di servizio e di percorsi destinati al pubblico, nonché di aree per il parcheggio dei mezzi. Tutto ciò al fine di garantire la massima sicurezza delle migliaia di persone, che hanno affollato i luoghi interessati.
"In occasione dei sopralluoghi e dei tavoli tecnici che hanno preceduto il servizio, - sottolinea Innocenzi - abbiamo lavorato dalle 9 sino alle 19 del pomeriggio per scegliere i percorsi e i parcheggi più adatti, oltre che per garantire aree riservate ai disabili e ai loro accompagnatori. Per la prima volta, in occasione del concerto di San Severino Marche di Stefano Bollani, abbiamo dovuto anche far intervenire ruspa e trattore in nostra dotazione per estrarre i veicoli dopo che un violento temporale si era abbattuto in via momentanea nella zona parcheggio".
Il duro lavoro svolto, è stato sottolineato ed elogiato dallo stesso Neri Marcorè il quale, prima dell’inizio del concerto di Vinicio Capossela a Macereto, ha chiamato sul palco Andrea Innocenzi complimentandosi personalmente con lui e con tutte le Forze dell’Ordine impegnate nei servizi, per l’ottimo lavoro svolto e per l’impegno profuso per la tutela del pubblico e la conseguente buona riuscita dei concerti: "Ieri quando è finito il concerto - conclude Innocenzi -, tanta gente è venuta a ringraziarmi personalmente e a darmi la mano visto che tutto era andato come previsto".
Accertato un caso di Dengue (malattia infettiva tropicale) nelle Marche, precisamente a Jesi. L'Asur dell'Area Vasta 2 ha informato del caso il Comune della città della provincia di Ancona.
La persona colpita è un viaggiatore internazionale rientrato a fine luglio in Italia e residente a Jesi. L'uomo ha soggiornato nella propria abitazione e le sue condizioni sono in netto miglioramento, ma in via precauzionale è stata predisposta la disinfestazione in un'ampia zona della città , tra viale Trieste, viale XXIV Maggio, piazzale San Savino e Porta Valle.
In base al "Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare invasive" (tra cui la dengue), il Comune jesino ha emesso oggi l'ordinanza dell'immediata disinfestazione da zanzare invasive in un raggio di 200 metri dall'abitazione del soggetto infetto. Le operazioni saranno effettuate per due notti (dalle ore 1:00) da una ditta specializzata.
Si terranno domani alle 16, presso la Chiesa del Santuario del Santissimo Crocifisso di Treia, le esequie funebri per la scomparsa di Ermanno Damiani, il 53enne operaio rimasto vittima di un incidente in moto, avvenuto nella serata di martedì scorso (leggi qui).
La salma dell' uomo, nel frattempo, si trova presso l’obitorio dell'ospedale di Macerata, dove, dalle 15:00 di questo pomeriggio, è stata allestita la camera ardente che potrà esser visitata da amici e parenti che vorranno rivolgergli un ultimo saluto.
Un ditta che produce calzature con sede legale a Potenza Picena, sulla strada Regina, è stata posta sotto sequestro, su convalida del Gip del Tribunale di Macerata Dottor Manzoni e su richiesta della Procura della Repubblica, che ha concordato con le risultanze investigative dei carabinieri del nucleo dell’ispettorato del lavoro di Macerata, diretto dal Maresciallo Martino Di Biase, unitamente ai militari di Civitanova Marche, diretti dal Maggiore Enzo Marinelli.
A seguito di un controllo fatto dai militari, il titolare è stato denunciato per le seguenti violazioni: omessa collocazione di impianti o apparecchi destinati a prevenire disastri o infortuni; omessa nomina medico competente; mancata redazione del documento di valutazione dei rischi; mancata informazione dei lavoratori sui rischi; mancata formazione lavoratori sulla prevenzione dei rischi; omessa designazione degli addetti antincendio e misure di emergenza; inoltre assenza dispositivi antincendio e lavoro nero.
Questi reati hanno determinato il sequestro dell’azienda al fine di prevenire un grave pericolo d’incolumità per i lavoratori.
Nel corso del medesimo controllo fatto dai carabinieri, la ditta è stata sanzionata per aver occupato un lavoratore in nero sui 10 impiegati complessivi, e sono state elevate ammende al titolare pari a 40 mila euro, e sanzioni amministrative pari a 3.650 euro.
Per tutti i dipendenti comunque sono in corso, da parte dei militari, i necessari accertamenti sulle corrette assunzioni, il rispetto delle retribuzioni orarie previste dal ccnl di categoria con l’esame della documentazione aziendale al fine di verificare che non si tratti di altri casi di “caporalato”.
I controlli rientrano nell’ambito delle attività promosse dall’arma dei carabinieri e dall’ispettorato territoriale del lavoro di Macerata; diretto da Fabrizia Sgattoni, finalizzate a valorizzare la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e proseguiranno anche durante i giorni di Ferragosto.
Come ogni anno, al fine di garantire un idoneo equilibrio tra le risorse biologiche e l’attività di pesca, un apposito Decreto Ministeriale delle politiche agricole, alimentari e forestali e del territorio, disciplina il periodo di arresto temporaneo dell’attività per unità da pesca con sistema a “strascico” (strascico a divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti) che, per i Compartimenti Marittimi da Ancona a Trieste va dal 29 luglio al 6 settembre 2019.
L’Ufficio Circondariale Marittimo, Guardia Costiera di Civitanova Marche, ultimo Comando a sud del Compartimento Marittimo di Ancona, verso la tarda mattinata di oggi ha intercettato un peschereccio proveniente da sud, che noncurante del divieto, ha “sconfinato” negli specchi acquei antistanti il litorale di giurisdizione, a circa 7 miglia nautiche dalla costa, esercitando l’attività di “strascico”.
Ignaro che la Sala Operativa stava monitorando il suo percorso, attraverso le informazioni di navigazione restituite dal sistema VMS e AIS di bordo, ha raggiunto il traverso del fiume “Musone” prevedendo di tornare in porto per sbarcare il pesce pescato. La dipendente motovedetta SAR CP 839, intercettato il peschereccio con le reti in mare ed effettuato l’abbordaggio, ha contestato l’illecito amministrativo, per il quale è prevista una sanzione fino a 6000 euro, l’assegnazione di 6 punti sulla licenza di pesca ed al Comandante, nonché le pene accessorie del sequestro del prodotto ittico e delle attrezzature (n° 3 sfogliare rapidi).
"Incontro migliaia di persone ogni giorno che mi chiedono una foto, l'idea di aver incontrato anche uno di quei pezzi di m**** mi fa davvero schifo, tanto quanto la disinformazione che viene fatta in questo Paese. Hanno provato e proveranno a infangareil mio nome ma la cosa non mi disturba perché la soddisfazione di sapere che quei mezzi uomini (se così si possono definire) sono stati presi è l'unica cosa importante." Lo sfogo social arriva dal profilo Instagram ufficiale del trapper Sfera Ebbasta, che si sarebbe dovuto esibire la sera del 7 dicembre scorso a "La Lanterna Azzurra" di Corinaldo.
Un post scritto proprio perché spunta un video che testimonia l'incontro casuale del trapper milanese, la notte tra il 7 e l'8 dicembre, con alcuni componenti della "banda dello spray" in un autogrill. Il documento è stato pubblicato da "La Gazzetta di Modena" e nel video si vede Ugo Di Puorto, uno dei sette arrestati, in compagnia di Sfera Ebbasta.
L'incontro tra il cantante milanese e Di Puorto era già emerso nei giorni scorsi dalle carte dell'inchiesta condotta dalla procura di Ancona che ha portato all'arresto di sette persone.
“Ormai da 30 giorni a questa parte vengo letteralmente perseguitata dalla Polizia e dai Carabinieri sia in borghese sia in divisa. Un controllo ci può stare ma dato che nelle dodici perquisizioni che sono state fatte in questo mese nel mio locale non è stato trovato nulla e mi è stata contestata solo la mancata esposizione del cartello che vietasse il gioco delle carte, credo che stiamo parlando di una vera e propria azione persecutoria nei miei confronti”. Rebecca Raponi, titolare del Meet Bar in piazza Mazzini a Macerata, sequestrato ieri dai Carabinieri del capoluogo su disposizione del Questore Antonio Pignataro, dice la sua sulla vicenda che la vede coinvolta.
“Le forze dell’ordine parlano della famosa rissa avvenuta, secondo loro, nel mio locale, lo scorso 13 luglio: non è assolutamente vero e le telecamere della banca lo posso testimoniare perché hanno ripreso tutto. Oltre al fatto che questo tipo di controlli sono iniziati già molto tempo prima – prosegue la titolare del Meet Bar che rimarrà chiuso, a partire da ieri, per sette giorni -. Gli albanesi armati di coltello e bottiglie che hanno colpito un ragazzo di colore incensurato di certo non hanno preso l’alcol nel mio locale né tantomeno le bottiglie. Credo che non serva un matematico per capire che secondo il calcolo delle probabilità non sono normali 12 controlli in un mese”.
“Carabinieri e poliziotti sono passati in borghese disturbando la mia clientela e chiedendo agli avventori se avessero della droga: è questo un comportamento normale? – si chiede Raponi -. Dicono che do da bere ai minorenni: questo non è assolutamente vero. Nel verbale c’è scritto che sono stata trovata in compagnia di un pluripregiudicato: un’altra cosa falsa che rappresenta una vera e propria diffamazione nei confronti della mia persona. Non ho vizi, sono astemia, non fumo e non mi sono mai fatta una canna a 20 anni figuriamoci a 45.”
“L’unico motivo che riesco a trovare sul perché mi sia accaduto questo è dato dal fatto che, nell’ultimo periodo, alcuni ragazzi di colore, a mio avviso tranquillissimi, hanno iniziato a frequentare il Meet Bar – prosegue la titolare -. Sono persone che non mi hanno mai dato dei problemi ma più che altro io non sono una assistente sociale e non è mia competenza sapere se sono persone pregiudicate o meno. Durante le serate di Musicultura, le forze dell’ordine sono venute per un controllo con i cani antidroga, arrivando fino alla cucina, e non hanno trovato nulla. Visto il clima di intolleranza che regna in città la gente cosa deve pensare se ogni volta ci sono delle pattuglie della Polizia o dei Carabinieri davanti al mio locale?.”
“Credo che la motivazione della chiusura del mio bar sia puramente razziale – conclude Raponi -. Piazza Mazzini è la piazza dello Sferisterio e le persone di colore, secondo qualcuno, vanno escluse e ghettizzate; questo non è solo un mio pensiero ma il pensiero di tanti altri residenti del centro storico di Macerata che hanno espresso la loro solidarietà per ciò che mi è capitato. Alla fine, dopo questa vicenda, sono io stessa a dire che chiudo perché non mi fido più di chi dovrebbe tutelarmi."
Nella notte appena trascorsa, intorno alle 5:00, a Civitanova Marche, i Carabinieri del N.O.R.M., hanno deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per guida in stato di ebrezza un giovane 28enne.
Il ragazzo, controllato alla guida della propria utilitaria e sottoposto ad accertamento mediante l'etilometro, è risultato positivo all'alcoltest con un tasso di 1,10 grammi per litro.
I Carabinieri hanno quindi subito ritirato la patente al 28enne.
Nella giornata di ieri, a Civitanova Marche, a conclusione delle indagini, i Carabinieri della Compagnia della città rivierasca hanno deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria un 45enne per lesioni personali aggravate.
L'uomo, nella notte del 28 luglio scorso aveva aggredito con una mazza da baseball un 48enne con il quale aveva avuto una discussione per futili motivi. La vittima aveva riprotato delle lesioni guaribili in dieci giorni.
(Immagine di repertorio)
Nella notte appena trascorsa, intorno alle 3:00, i militari della Stazione di Porto Recanati, unitamente al personale di rinforzo della C.I.O. del IV° Battaglione Veneto, sono intervenuti nella località riverasca per una donna che stava disturbano la quiete pubblica.
La giovane, di nazionalità ucraina ma residente nel milanese e domiciliata in un hotel di Porto Recanati, era in evidente stato di ubriachezza e ha svegliato i residenti del luogo suonando ripetutamente i campanelli delle varie abitazioni che trovava sulla sua strada.
La donna, rifiutate le cure mediche della Croce Azzurra di Porto Recanati, alla vista dei militari ha iniziato a scagliarsi contro di loro. In questa occasione ha anche colpito con una testata al petto un carabiniere e con un calcio un altro militare, finché non è stata bloccata e dichiarata in arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
I due militari, visitati dagli infermieri del pronto soccorso di Civitanova Marche, hanno riprotato delle lesioni guaribili in tre giorni.
La donna è ora rinchiusa nella camera di sicurezza a disposizione dell'Autorità Giudiziaria in attesa del processo per direttissima previsto per la mattinata di oggi.
Due gatti sono stati rinvenuti morti, nella mattinata di oggi, nel quartiere Pace a Macerata. Si sospetta che siano stati avvelenati.
Il macabro ritrovamento è stato fatto da alcuni residenti del quartiere che hanno immediatamente chiamato l'Asur, come è d'obbligo fare in questi casi, e denunciato il caso.
"I due felini - raccontano alcuni residenti di via Pace - erano diventati una sorta di mascotte del quartiere, in molti davano loro da mangiare e li coccolavano, ma visto come sono stati ritrovati probabilmente non piacevano a tutti . Appartenevano ad una piccola colonia felina del quartiere".
L'Asur si è subito attivata - attraverso i suoi veterinari- per scoprire le cause della morte dei due gattini. Si sospetta il dolo, che siano stati dunque avvelenati da qualcuno. È stata aperta un'inchiesta in merito.
"Ci domandiamo chi possa aver compiuto un gesto così ignobile, considerando che non davano fastidio a nessuno", - chiede la cittadina residente nel quartiere - che ha trovato i gattini deceduti.
Si ricorda che per tali gesti spregevoli, come l'uccisione senza necessità e crudeltà di un animale, si rischia una condanna che prevede la reclusione da 4 mesi a 2 anni., come stabilito dall'articolo 544-bis del codice penale.
Il furto è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì, intorno alle 2:00, a Porto Recanati, nel centralissimo corso Matteotti, presso il bar-rosticceria "Dora fresche bontà".
Il malvivente, ripreso dalle immagini della videosorveglianza, si è introdotto nell'esercizio commerciale sfondando una finestra della cucina. Una volta all'interno si è subito diretto alla cassa e ha rubato i 3mila euro in contanti che c'erano all'interno per poi fuggire.
Su quanto accaduto stanno ora indagando i Carabinieri della caserma di Porto Recanati che dovranno risalire all'identità del colpevole.
Ermanno Damiani, 53enne rimasto coinvolto nell'incidente avvenuto ieri sera in Contrada San Lorenzo a Treia non ce l'ha fatta ed è morto nella notte all'Ospedale di Macerata.
Damiani stava andando a cena con alcuni amici in un locale a San Lorenzo di Treia quando ha avuto un incidente mentre si trovava in sella alla sua moto ed è finito contro una pianta.
Sul posto erano intervenuti i sanitari del 118 che l'avevano trasportato subito al Pronto Soccorso del nosocomio del capoluogo: le sue condizioni erano apparse sin da subito molto critiche. L'uomo, nella notte, è spirato.
Damiani, appassionato di moto, era un dipendente della Plados di Montecassiano e a Treia, suo paese di origine, era benvoluto da tutti.
(In foto Ermanno Damiani in primo piano)
L'incidente è avvenuto nella mattinata di oggi, intorno alle 8:00, lungo la statale Adriatica 16, nel territorio comunale di Porto Potenza Picena.
Per cause ancora in corso di accertamento, una moto e una Fiat Panda si sono scontrate mentre percorrevano l'arteria stradale in questione.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118 della Croce Azzurra di Porto Recanati che hanno prestato le prime cure del caso al centauro, un uomo di circa 50 anni di origini tedesche, per poi trasferirlo al Pronto Soccorso di Civitanova. Nessuna grave conseguenza per l'uomo alla guida dell'auto.
Sul posto anche la Polizia Stradale di Civitanova Marche che si occuperà dei rilievi del caso.
L'incidente è avvenuto intorno alle ore 21:00 della serata odierna, in Contrada San Lorenzo a Treia. Per ragioni ancora in corso di accertamento un uomo di 51 anni ha perso il controllo del proprio motoveicolo venendo sbalzato a ridosso di una pianta.
Sul posto sono prontamente intervenuti i sanitari del 118 che - a causa dei traumi riportati - hanno previsto il trasporto dell'uomo all'ospedale di Macerata in codice rosso.
Il Questore di Macerata Antonio Pignataro ha disposto la chiusura del bar Meet, sito nella centrallissima piazza Mazzini a poche centinaia di metri dallo Sferiterio di Macerata, per motivi di ordine e sicurezza pubblica. La decisione è stata presa in seguito alla constatazione della frequentazione del locale da parte di pregiudicati.
Il provvedimento è stato disposto facendo fede al provvedimento ex art.100 TULPS. ll bar era diventato un punto di riferimento e ritrovo di persone dedite a sostanze alcoliche e di individui con precedenti penali.
La situazione è stata aggravata da una rissa scoppiata nelle scorse settimane, sulla quale sono intervenuti i Carabinieri del Comando Provinciale di Macerata agli ordini del Colonnello Michele Roberti, che hanno denunciato a piede libero, alla locale Autorità Giudiziaria, tre extracomunitari per i reati di “rissa” e “lesioni personali” (leggi qui).
L’atto è stato notificato ai titolari del bar dai Carabinieri e dai poliziotti della PASI, la Divisione di Polizia amministrativa della Questura. Eventuali nuove analoghe sanzioni dello stesso tipo potrebbero portare alla revoca della licenza.
Nel primo pomeriggio di oggi, i Carabinieri del Reparto Operativo di Macerata unitamente alla Sezione di Polizia Giudiziaria delle Stazioni di San Severino Marche e Fiuminata, ha effettuato un'ispezione nell'aperta campagna di Falerone rinvenendo un arsenale di armi e munizioni abilmente sotterrato.
L'operazione, che rientra nell’ambito dell'attività investigativa connessa ai furti in abitazione avvenuti nell’alto maceratese e condotta dal Sostituto Procuratore della Repubblica Enrico Riccioni, ha permesso di ritrovare la seguente refurtiva: una pistola Glock, mod.22, cal. 40; una pistola Glock, mod. 21, cal. 45; una pistola Beretta, mod 76, cal. 22; un revolver Colt, mod. Cobra, cal. 38 special; 35 cartucce cal. 40; 5 cartucce cal. 45; 65 cartucce cal. 38 special; 57 cartucce cal. 22.
L’intero arsenale è risultato oggetto di furto in abitazione. Nello specifico si tratta di un colpo commesso a San Severino Marche il 17 dicembre scorso, quando oltre al denaro contante era stato asportato un intero armadio blindato con all’interno numerose armi da sparo e munizionamento.
Le armi si sono presentate ai carabinieri in perfetto stato d’uso con un rilevante numero di munizioni, che sono state sottratte a spregiudicate bande criminali specializzate in furti e rapine, a mano armata, in abitazioni e ville isolate.
Tutto quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale e verranno svolti mirati accertamenti tecnico-balistici al fine di risalire agli autori del furto e di accertare se sono state utilizzate in altri eventi criminosi.
Proseguono le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, al fine di disarticolare il gruppo criminale responsabile dei furti e dell’occultamento delle armi.
L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14:00, sull'A14, tra le uscite di Civitanova Marche e Porto Sant'Elpidio, in direzione sud.
A un autocarro che transitava lungo l'arteria stradale è scoppiato uno penumatico e, in seguito all'esplosione, ha perso parte del carico: alcune bombole di azoto.
Fortunatamente i mezzi che transitavano in quel momento sono riusciti a schivare le bombole senza rimanere vittime di incidenti.
Immediato l'arrivo sul posto dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Civitanova Marche che hanno provveduto a mettere in sicurezza la carreggiata liberandola dal carico che l'autocarro aveva perso poco prima. Nessuna conseguenza per il conducente del mezzo.
L'incidente ha causato però alcuni disagi alla circolazione stradale che ora è ripresa regolarmente.
Persona travolta e uccisa da un treno merci in transito. Ritrovamento choc, questa mattina, lungo i binari della linea Adriatica nei pressi della stazione di Osimo.
Non si conoscono al momento ulteriori particolari sulla vicenda, il cadavere è stato rinvenuto sui binari. A lanciare l'allarme sembra sia stato lo stesso macchinista del treno che non ha potuto evitare l'impatto con la persona.
Immediati i soccorsi da parte del 118, purtroppo però non c'era più nulla da fare per l'uomo, di cui non si conosce ancora l'identità. L'ipotesi più accreditata dagli inquirenti è quella che si possa esser trattato di un gesto volontario. Il traffico sulla linea ferroviaria è completamente bloccato. Sul posto la Polizia del commissariato di Osimo e gli agenti della Polfer di Ancona.
Aggiornamento
La vittima è un giovane di 28 anni, originario dell'Albania, ma residente nell'osimano. La salma è stata trasferita all'ospedale Torrette di Ancona, dove potrebbe essere eseguita l'ispezione cadaverica.
Il traffico ferroviario è tornato regolare intorno alle 12:00, i treni hanno registrato ritardi fino a 120 minuti.