Continua, incessante, l'attività della Questura di Macerata sul controllo del territorio, in risposta alle richieste che vengono dalla cittadinanza, sia sul contrasto ai fenomeni criminali che sulle esigenze che riguardano la pacifica convivenza della collettività.Giovedì notte, dopo che già numerose erano state le segnalazioni dei cittadini nei giorni scorsi e dopo che era scattato l’allarme antifurto di un vicino negozio, a causa della musica ad alto volume, le Volanti dirette dal Commissario Capo Sandro Tommasi sono dovute intervenire nel centro storico di Macerata, durante un’affollatissima serata universitaria.Le lamentele sulla musica alto volume dei residenti hanno trovato riscontro da parte degli agenti intervenuti, infatti, dopo la mezzanotte veniva diffusa musica ad alto volume, tanto da essere udibile ad oltre cinquanta metri dall’esercizio commerciale. Sul luogo infatti vi era la presenza di un corpo di ballo ed intrattenimento danzante per gli avventori. Poichè il volume delle riproduzioni sonore era idoneo a creare disturbo al riposo delle persone e lo spettacolo era stato posto in essere senza osservare la normativa vigente in materia di pubblici spettacoli, è stata disposta l'interruzione della musica. Le quasi 300 persone che stazionavano nel locale e nei dintorni, ovvero nella pubblica via, pertanto si sono gradualmente allontanate. Sul posto, per quanto di competenza, è intervenuta anche personale della Siae.La posizione dei titolari del locale sono ora al vaglio della Questura per i necessari accertamenti.
Grande cordoglio nel mondo accademico maceratese per la scomparsa di Alberico Montecchiari.L'uomo da anni era il bibliotecario della facoltà di Filosofia, in via Garibaldi.Alberico aveva 51 anni e da uno, lottava contro un male incurabile. Originario di Corridonia era nella sua città che dopo il lavoro trascorreva il tempo libero con gli amici al bar della piazza.Grande studioso e molto appassionato del suo lavoro tutti lo ricordano come una persona molto disponibile, con una cultura e una classe di "altri tempi".Lascia il fratello Piero, docente di Matematica all'Università di Ancona e i genitori Angela e Giorgio.I funerali oggi alle 16, nella chiesa dei Santi Pietro, Paolo e Donato di Corridonia.
Anche Macerata ha partecipato giovedì scorso al Golden Gala Pietro Mennea nella splendida cornice dello stadio Olimpico di Roma. Antonella Sirianni, Luca Salvatori, Emanuela Stacchietti e Alessandro Tifi, atleti della Sef Macerata, hanno infatti composto la staffetta 4x100 mista “over 35” che ha fatto da preludio all’apertura della nuova edizione del Meeting internazionale di Atletica Leggera.Una novità quella della staffetta, proposta da Giacomo Leone, consigliere federale e vicepresidente World Masters Athletics, e da Gerardo Vaiani Lisi, presidente commissione master FIDAL a cui sono state invitate nove società che avevano partecipato, con la squadra maschile e femminile, alla finale dei Campionati Iitaliani Atletica Master riscuotendo i miglior risultati.Insieme alla Sef Macerata, che ha corso in nona corsia, hanno completato il giro di pista le staffette dell’Atletica Virtus Castenedolo, Romatletica Footworks, Atletica Ambrosiana, La Fratellanza 1874 Modena, Liberatletica Roma, Assi Giglio Rosso Firenze, Atletica Pistoia, Vittorio Alfieri Asti.Una grande soddisfazione per il team maceratese che ha potuto assaporare l’emozione di partecipare ad un meeting internazionale correndo su una pista così prestigiosa come quella dell’Olimpico.
Il gareggiare assieme ha portato ad una grande scorpacciata di vittorie e medaglie per il Centro Nuoto Macerata e l’Ippocampo Civitanova nella 5° edizione del "Trofeo Bissolati di nuoto" tenutosi a Cremona. Gli atleti delle due società (unite da una solida collaborazione che vede coinvolta anche il Centro Sportivo Baldoni di Loreto) hanno conquistato numerosi ori, argenti e bronzo in svariate categorie.La parte del leone l’ha fatta Lucrezia Battistini che ha collezionato un oro nei 200 dorso e due argenti nei 50 e nei 100 dorso categoria Juniores. Ottimo anche il giovanissimo Riccardo Romiti con due ori nei 50 farfalla e nei 100 stile libero Esordienti B e molto bene l'Esordiente A Luca Gattini con un argento nei 100 farfalla e due bronzi nei 100 stile e nei 200 misti. E’ stata doppietta invece per Lorenzo Ribichini, bronzo nei 200 e 50 farfalla Ragazzi. Le altre medaglie sono venute con Ilaria Simoncini, oro nei 100 dorso ragazzi, Alex Pop, argento nei 200 misti juniores, Alessia Moriconi, argento nei 200 farfalla ragazzi, Ludmila Santini, argento nei 50 rana, Gregorio Rufini Leopardi, bronzo nei 200 misti ragazzi, Lorenzo Forani, bronzo nei 200 stile ragazzi, Linda Colotto, bronzo nei 50 rana Juniores.L'Ippocampo ha concluso con un lusinghiero 7° posto nella classifica finale per società, con una nota particolare per i quarti posti sfortunati di Elisa Pennesi nel 50 stile e Lorenzo Peretti nei 50 dorso.Il Centro Nuoto Macerata in conclusione ha ben figurato anche con i baby. Da segnalare l’argento nei 200 e nei 50 dorso per Alessia Nurena o l’argento nei 200 farfalla per Alessandro Pianesi. Ancora, il terzo posto per Marco Tognetti nei 100 dorso. Ottimi piazzamenti per Sara Guerrini, medaglia di legno nei 50 farfalla, Serena Lulaj e Leonardo Maria Mariotti. Quella di Cremona è stata la prima esperienza in trasferta e in vasca lunga per le giovanissime nuotatrici Rebecca Brizi, Caterina Cesari, Desirée Domizi e Irene Simoncini che hanno migliorato i tempi personali nonostante le gare sotto la
La pioggia intermittente del 2 giugno non ha fermato la IX° giornata dell'archeologia sperimentale, l'evento unico nelle Marche che ogni anno, di consueto si tiene il giorno della festa della Repubblica nella splendida cornice dell'Abbadia di Fiastra.L'evento, "dalla preistoria all'età dei metalli" ha visto, come le passate edizione un'amplissima partecipazione di grandi ma soprattutto piccini, incuriositi e affascinati dalle lavorazioni e dalle tecnologie antiche.L’evento, organizzato dalla Riserva Naturale Abbadia di Fiastra nell’ambito delle proprie attività di educazione ambientale, in collaborazione con Claudio Pulerà, propone percorsi tematici che spaziano dal Paleolitico all'Età del Ferro.Si parte quindi dalla scheggiatura della selce e dall'accensione del fuoco, importantissime e basilari tecnologie indispensabili tra paleolitico e neolitico per cacciare, difendersi, scaldarsi, cucinare. La manifattura dell'argilla e la lavorazione dell'osso e della pietra, le pittura rupestri, l'utilizzo e la costruzione di archi e frecce e strumenti musicali.Presente anche una dimostrazione di produzione tessile con telaio verticale e una di fusione dei metalli, in particolare del bronzo con fusione a fossa.Novità dell'edizione appena trascorsa la presenza di un nativo americano con le antiche tradizioni e il tamburo diné-navajo.Hanno partecipato il LA.DE.Q. Archeoclub di Cupramarittima e Officina Temporis a cura degli archeologi Alberto Rossi ed Elena Ciccarelli.
"La nostra non è una protesta fine a se stessa né per mettere in cattiva luce l'amministrazione o i commercianti. Abbiamo organizzato questa passeggiata nel centro storico di Macerata per fotografare lo stato dell'arte della questione. Il nostro vuole essere un contributo per capire dove sono i problemi e risolverli": con queste parole si è aperta la passeggiata organizzata dall'Anmil e Anmic Macerata in collaborazione con EkoClub che ha avuto l'intento di portare alla luce le problematiche relative all'accessibilità.Il giro, partito da piazza della Libertà, ha toccato vari punti della città. La sede dell'Accademia e dell'Università in Piazza, Palazzo Conventati, la caserma dei Carabinieri e alcuni locali del centro. Nella maggior parte dei casi è stata riscontrata una mancanza di strutture adeguate alla deambulazione di disabili in carrozzina, in altre, di mancanza di accortezze o di sicurezza delle stesse."Queste sono problematiche che vanno affrontate e che l'amministrazione comunale e i privati devono in qualche modo prendere in considerazione - afferma Anna Menghi, presidente provinciale dell'Anmic, aggiungendo "Esiste una normativa dagli anni '70 sull'abbattimento delle barriere architettoniche ma purtroppo la maggior parte dei locali o delle strutture anche pubbliche non sono ancora accessibili. Basterebbero pochi accorgimenti in qualche caso: più spazio per i parcheggi, una rampa un po' più sicura, un cartello per segnalare l'accesso... è una questione culturale che non può più essere rimandata".Molte le persone che hanno preso parte alla passeggiata anche da fuori città. Per esempio Paolo e Maurizio, di Tolentino. "Il problema principale che riscontriamo in tutte le città e anche a Macerata è il fatto che non possiamo vivere come persone normali". "Io non mi sento disabile - dice Maurizio - però, se per esempio entro in un locale che sulla carta è accessibile ma poi in bagno trovo il lavandino a pedali, allora sì che mi sento disabile... oppure, se non posso entrare in un negozio perché ha il gradino troppo alto... sì che mi sento disabile. Sono le barriere a farci sentire disabili. Se sono un cittadino e non posso vivere e godere della mia città, che cittadino sono?".https://youtu.be/2djlbCUuP40
"Il centro vive solo di notte. Tutte le sere ignoti malviventi agiscono indisturbati e imbrattano i muri": questa la protesta di Paola Miliozzi, Nada Venanzetti e dei residenti di via Giuseppe e Bartolomeo Mozzi a Macerata.Infatti, gli abitanti della zona devono fare i conti tutte le sere con gli schiamazzi e gli atti di vandalismo dei malviventi. Diverse volte i residenti, dopo aver visto ragazzi arrampicarsi sui muri e rompere delle finestre, si sono rivolti ai carabinieri ma i controlli notturni attuali non sono sufficienti per controllare adeguatamente la situazione.Tutti i residenti chiedono a gran voce l'installazione nella via di telecamere di sicurezza e di maggiori controlli da parte delle Forze dell'Ordine.
«Continuano gli investimenti che permettono di attivare e dare qualità ai servizi». È quanto ha affermato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, intervenuto oggi all’inaugurazione del Laboratorio di elettrofisiologia cardiologica dell’ospedale di Macerata. Una struttura dove vengono «impiantati, sui pazienti, pacemaker e defibrillatori che consentono di regolarizzare il funzionamento cardiaco, scongiurando il rischio di morti improvvise.È il tassello che mancava per la realizzazione di un’unità operativa cardiologica all’avanguardia, in cui qualunque patologia che colpisca il cuore può venire trattata, senza ritardo, secondo quanto raccomandato dalle linee guida internazionali», ha affermato Gianluigi Morgagni, direttore della cardiologia di Macerata. All’inaugurazione sono intervenuti il sindaco Romano Carancini, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il direttore dell’Area vasta 3 Alessandro Maccioni.«L’investimento oggi realizzato riguarda i pacemaker, ai quali ricorrono sempre più persone, visto l’allungamento dell’aspettativa di vita – ha sottolineato Ceriscioli – A Macerata sarà possibile posizionarli in una ambiente sanitario di elevata qualità e sicurezza, con le tecnologie proprie della telemedicina, perché questi apparecchi vengono costantemente monitorati da remoto. Inoltre è un investimento in prospettiva, che guarda al riordino più generale del sistema sanitario regionale, senza interrompere la qualificazione dei servizi ai cittadini». Il presidente ha confermato che, a seguito del riordino delle reti cliniche, le assunzioni sono state sbloccate e procederanno con un criterio che privilegia i settori dell'emergenza e urgenza, il rispetto della turnazione («Per non stressare il personale con turni di lavoro improponibili»), il potenziamento dei servizi. Il personale, in definitiva, andrà potenziato dove c’è la necessita di assicurare servizi efficienti e di qualità per i cittadini. «La riforma sanitaria è ormai stata disegnata da diversi anni – ha concluso il presidente - Si va verso una forte concentrazione delle strutture per acuti, in strutture nuove che devono garantire un numero di prestazioni che oggi nessuno è in grado di fare, che abbiano caratteristiche strutturali adeguate sul piano ambientale, energetico, organizzativo e antisismico. Un ritardo da colmare un po’ in tutte le Marche, con l’integrazione delle strutture ospedaliere già avviato nella provincia di Ancona, ma non ancora nelle altre. La riqualificazione della sanita maceratese non po’ prescindere, allora, dall'ospedale unico Macerata Civitanova Marche»In visita all'ospedale di Macerata per l'inaugurazione della nuove Sala pacemaker, il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha fatto il punto sulla situazione della sanità maceratese: ''Continuano gli investimenti che permettono di attivare e dare qualità dei servizi''. Il nuovo ospedale unico Macerata-Civitanova ''si farà'' ha assicurato, anche se in passato si sono accumulati ritardi. Si va infatti verso una forte concentrazione delle strutture per acuti. Strutture nuove ''dal punto di vista ambientale, energetico, organizzativo, antisismico, dotate di tutto ciò che occorre per accompagnare il riordino dei servizi''.Il sindaco Romano Carancini: "Grazie per quanto si sta facendo, ma faccio fatica ad essere contento. Trovo quindi l'opportunità per esprimere un sentimento di umiliazione su quanto sta accadendo alla nostra Asur, ma anche di frustrazione e rassegnazione per il quadro complessivo della sanità maceratese. L'Area vasta è in gravissima sofferenza con una fotografia in bianco e nero rispetto ad altre aree delle Marche. Una situazione che perdura da tanto tempo anche se il presidente l'ha ereditata''. Immediata la risposta di Ceriscioli: 'Si deve fare tutto ciò che è previsto per il raggiungimento di determinati obiettivi. Ora andremo verso un ospedale unico per Macerata e Civitanova: è questa una scelta di efficienza e razionalità. E' un grande progetto che va realizzato per intero. L'80% di quanto richiesto vedrà presto la realizzazione. Preferisco un unico cantiere anziché mille cantierini per sistemare, ristrutturare vecchi edifici''. (Ansa)
Saranno trecentosettanta i bambini da 3 a 6 anni che domani, sabato 4 giugno, alle ore 18, saliranno sul palco dello Sferisterio per presentare lo spettacolo Incontra l’Opera Kids interpretando i personaggi delle più celebri opere liriche. Saranno accompagnati nella loro esibizione da altri cinquanta giovanissimi elementi dell’Orchestra El Sistema, bambini da 7 a 12 anni che si sistemeranno nella “buca dell’orchestra”. Il progetto è promosso dall’Istituto comprensivo Enrico Fermi, dal Comune di Macerata e dall’Associazione Sferisterio e nasce dal percorso di formazione musicale che le scuole d’infanzia del Comprensivo Fermi hanno svolto con la Scuola civica di Muscia Stefano Scodanibbio e l’Orchestra di bambini El Sistema che opera nella scuola civica.“E’ un progetto straordinario, quattrocentoventi bambini e bambine inaugurano domani la prestigiosa stagione estiva dell’arena Sferisterio che per la prima volta vede insieme le scuole d'infanzia, il Macerata Opera Festival, l'Orchestra El Sistema, la Scuola Civica di Musica Stefano Scodanibbio sul suo magico palcoscenico suonare e cantare insieme” afferma l’assessore alla Cultura e alla Scuola Stefania Monteverde “E' il risultato di un anno in cui molte scuole di Macerata hanno scelto di lavorare sulla musica lirica, sulle opere del Macerata Opera Festival, sull'educazione musicale. Ed è il risultato di un grande lavoro collettivo in cui tutti insieme, Amministrazione, insegnanti, associazione Sferisterio, famiglie, ci sentiamo parte di Macerata vera città della musica. Grazie. L'anno prossimo continueremo, con Incontra l'Opera Kids i bambini apriranno lo Sferisterio alla città”.Il progetto coinvolge i piccoli alunni delle scuole dell’infanzia Pace, Don Bosco, Padre Matteo Ricci, Agazzi, Andersen e Helvia Recina e si realizza grazie al concreto impegno del sovrintendente Luciano Messi, dei tecnici e delle maestranze dello Sferisterio che si sono attivati per la miglior riuscita di uno spettacolo inedito, che vede per la prima volta sul palco tanti piccoli protagonisti.Il progetto Opera Kids per l’Istituto Comprensivo Fermi è l’ultimo appuntamento del più ampio programma “1,2,3…Fermi all’Opera” che sabato scorso ha animato il centro storico con una serie di rappresentazioni e una mostra agli Antichi Forni e ha coinvolto le scuole di ogni ordine e grado dello stesso Istituto. Un’idea che è nata anche dall’iniziativa Incontra l’Opera promossa nelle scuole dall’associazione Sferisterio e dal suo direttore artistico Francesco Micheli per avvicinare gli studenti all’opera lirica che, accentrando in sé musica, poesia, storia, movimento e pittura, è un importante veicolo di formazione interdisciplinare.“In questi anni abbiamo fatto un grande lavoro di promozione della musica e dell'opera lirica con il progetto Incontra l'Opera” sostiene il sindaco Romano Carancini “Siamo entrati in tutte le scuole superiori della provincia e abbiamo incontrato i giovani del territorio per parlare di musica, di lirica di Sferisterio. Oggi con Incontra l'Opera Kids si apre una nuova fase: la musica e i bambini. E' l'entusiasmo che fa crescere il Macerata Opera Festival".Durante lo spettacolo allo Sferisterio i piccoli protagonisti si trasformeranno quindi nei personaggi più celebri delle Opere ed assisteranno la presentatrice nella spiegazione dei racconti che collocano gli interventi musicali nel contesto dell’Opera da cui sono tratti. Ci saranno attività di sonorizzazione, coreografiche e di canto, il tutto arricchito dalla collaborazione del soprano Emanuela Torresi, del basso Massimiliano Mandozzi accompagnati al pianoforte dal maestro Adamo Angeletti e dell’Orchestra El sistema della Scuola civica di Musica Stefano Scodanibbio composta da bambini da 7 a 12 anni.La promozione del Macerata Opera Festival: biglietti scontati per la famiglia Per la giornata di sabato 4 giungo, il Macerata Opera Festival applica una promozione speciale pensata per le famiglie e gli spettatori dell'opera Kids: in biglietteria si potranno acquistare biglietti con la formula open da 2 verde (biglietto per due persone con lo sconto del 20%) + 1 euro per ogni bambino (fino a 14 anni compreso).Viabilità modificata In occasione dello spettacolo Opera Kids la viabilità subirà alcuni cambiamenti temporanei. L’ordinanza emessa dal Comando della Polizia municipale prevede dalle ore 17: - divieto di transito in viale Trieste, nel tratto compreso tra viale Don Bosco e piazza N. Sauro, con deviazione del traffico, per tutte le direzioni, in viale Don Bosco, eccetto autobus; - restringimento della carreggiata in viale Diomede Pantaleoni con delimitazione della corsia adiacente l’emiciclo dell’Arena Sferisterio - dall’orario di inizio dello spettacolo divieto di transito in viale Diomede Pantaleoni con deviazione del traffico in via Maffeo Pantaleoni; il traffico diretto in centro sarà deviato sul percorso via Maffeo Pantaleoni, Borgo San Giuliano, viale Leopardi, Rampa Zara; - direzione obbligatoria a destra verso viale Don Bosco valido per i veicoli che circolano in viale Trieste e verso via Maffeo Pantaleoni, per quelli che transitano in piazza Nazario Sauro, verso Borgo San Giuliano per i veicoli che circolano in via della Pace con direzione centro, in via Maffeo Pantaleoni, valido per i veicoli diretti in centro; - direzione obbligatoria a sinistra verso via Carducci per i veicoli che transitano in corso Cairoli con direzione piazza N. Sauro, eccetto veicoli che devono proseguire per Montelupone, Potenza Picena (SP 101), quartieri Pace, San Giuliano e centro; - direzione obbligatoria dritto in B.go San Giuliano a salire, in prossimità dell’intersezione con via Maffeo Pantaleoni; - dare precedenza in B.go San Giuliano, valido per i veicoli provenienti da via Pace a salire, in prossimità dell’intersezione con via Maffeo Pantaleoni
Disciplina, dedizione, rispetto, ma soprattutto grande passione per una delle arti più antiche del mondo: la danza. E' quello che le allieve della scuola di danza classica Isadora di Macerata,diretta dalla prof. Anna Zanconi, hanno dimostrato di aver appreso durante un anno di studi.Martedì scorso il saggio al teatro Lauro Rossi, con un grande successo di pubblico. Sul palco, bambine e ragazze di ogni età che hanno portato in scena uno spettacolo degno di essere chiamato tale. Ad aprire la serata un video sull'attività dell'Afam, l'Associazione dei familiari dei malati di Alzheimer di Macerata. La onlus alla quale, da anni, l'insegnante Anna Zanconi devolve parte del ricavato degli spettacoli.Poi spazio agli allievi più piccoli: negli ambienti simili a quelli dei quadri di Edgar Degas, celebre impressionista noto per i suoi ritratti alle ballerine di danza classica, potrete vedere l'evoluzione dell'apprendimento della danza, dal giocodanza ai primi elementi della tecnica accademica, come la sbarra e le punte.Nella seconda parte dello spettacolo sono state portate di nuovo in scena due coreografie del balletto "La danse et la vie", andato in scena a Dicembre al Tearo Lauro Rossi in prima nazionale, con coreografie di Anna Zanconi e musica originale di Silvio Catalini, dedicato alla vita di Isadora Duncan, personaggio di spicco della danza europea del '900. Proprio ai coreografi di quel periodo storico è stata dedicata la seconda parte dello spettacolo: da Fokine a Balanchine, a Bejart.Tanta la soddisfazione dell'insegnante Anna Zanconi e delle allieve che hanno colto l'occasione per festeggiare l’ammissione di Margherita Cossali all'Accademia Nazionale di Danza di Roma, un importante riconoscimento per la scuola, considerata la durissima selezione per accedervi. Come Margherita, sono state tante le allieve dell'insegnante maceratese che, negli anni, sono state ammesse ad importanti scuole nazionali.
Anche quest'anno la Orim S.p.A., azienda leader nel settore del Recupero e Smaltimento di rifiuti, ha fortemente voluto promuovere in collaborazione con il liceo artistico "G. Cantalamessa" di Macerata il concorso pittorico sulle tematiche ambientali "ColorAmbiente", scegliendo per il 2016 il tema "L'ambiente e...".L'opera vincitrice, realizzata da Carolina Cernetti di Ripe San Ginesio, è stata riprodotta in dimensioni 6×3 metri sulla recinzione della Orim dall'esperta muralista Claudia Palmarucci.La cerimonia di inaugurazione si terrà sabato 4 giugno alle ore 11 nello stabilimento Orim in via della Concordia 65 a Piediripa.Nell'occasione la Orim aprirà l'azienda a tutti i partecipanti per presentare la propria attività sempre condotta sull'assoluto rispetto delle normative vigenti e dell'ambiente circostante.A conclusione verrà offerto un aperitivo a tutti i partecipanti.
L'impianto natatorio di via Ghino Valenti, che nell'estate 2015 ha registrato l'entusiasmo dei maceratesi con 12.295 accessi, torna a disposizione del pubblico tutti i giorni della settimana dalle 9.30 alle 19.30."Si rinnova un appuntamento di grande importanza per i nostri soci, la cittadinanza e il territorio", sottolinea Enrico Ruffini, presidente della Società Filarmonico-Drammatica che si è adoperata per la bonifica e il recupero del verde della proprietà, "perché in questa struttura hanno trascorso le loro estati intere generazioni di maceratesi, negli anni in cui raggiungere la costa non era facile come oggi.Era la spiaggia della città. All'architetto Capici, che l'ha progettata, va il merito di aver pensato una piscina tecnicamente all'avanguardia per l'epoca"."L'anno scorso, il primo per noi", spiega Mirko Santoni, dirigente della Nuova Sportiva di Ferrara che gestisce l'impianto, "ci siamo trovati a rincorrere i tempi, per questo abbiamo impiegato personale nostro. Quest'anno, invece, abbiamo selezionato assistenti bagnanti attingendo dalle professionalità locali".La piscina della Filarmonica è particolarmente indicata alle famiglie con bambini: la vasca, infatti, è alta 1,20 mt e l'acqua è mediamente più calda rispetto ad altri impianti di questo tipo.Invariate le tariffe di ingresso giornaliero: 7 euro dal lunedì al sabato, 8 euro la domenica. Under14 e over65 pagano 5 euro, mentre è previsto ingresso gratuito per persone con disabilità, per bambini sotto a 6 anni e per i soci della Filarmonica e i loro familiari. L'uso dell'ombrellone è compreso nel biglietto d'ingresso; l'uso del lettino, invece, costa 3 euro per l'intera giornata.Da quest'anno, per chi dimentica la cuffia, le ciabattine o gli occhialini oppure ne è sprovvisto, è allestito un punto vendita in cui acquistare tutto il necessario, costume compreso.Durante l'orario di apertura, sarà sempre presente il personale tecnico e gli assistenti bagnanti, come pure sarà sempre presidiato il front-office. Inoltre, è possibile per gruppi e classi affittare una parte dell'impianto natatorio e fare richiesta per un'estensione nell'orario di apertura serale.Oltre alla piscina, c'è un servizio di centro estivo: una postazione dotata di 2 campi da calcetto e calciotto. Attivo tutti i giorni della settimana, a pranzo e a cena, il servizio di ristorazione.
Quest'anno sono stati per la prima volta i rappresentanti dei Comuni italiani ad aprire il corteo per l'anniversario dei 70 anni della Repubblica nella parata del 2 giugno a Roma.Fra i quasi 400 sindaci c'era anche una delegazione delle Marche, composta da Nazzareno Frenquellucci, sindaco di Porto Sant'Elpidio, Andrea Gentili, sindaco di Monte San Giusto, membri anche del Consiglio direttivo di Anci Marche, Nelia Calvigioni, sindaco di Corridonia, Luciano Pantanetti, presidente del Consiglio comunale di Macerata, Roberto Coppi, assessore all'Urbanistica del Comune di Urbino, Alessandro Ciarrocchi, assessore all'Ambiente e Patrimonio di Fermo. "Si sente tutto il peso del tricolore e della fascia che portiamo'' hanno commentato Gentili e Frenquellucci. ''Un evento che accresce il nostro senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e del Paese intero". (Ansa)
Sabato scorso gli alunni delle scuole dell’infanzia dell’istituto comprensivo “E. Fermi” di Macerata, hanno partecipato con grande successo alla mostra dei propri lavori allestita presso gli Antichi Forni, sul tema del progetto d’istituto: ”1,2,3… FERMI… all’Opera”. E’ stato possibile ammirare: cartelloni, disegni, elaborati vari, strutture decorative di vario genere, il tutto realizzato con le più svariate tecniche grafico - manipolative - pittoriche, dimostrative della vivace creatività che può scaturire da una accurata educazione alla sensibilità musicale. La conclusione del progetto d’istituto sull’educazione artistico/musicale nelle Scuole dell’Infanzia, è in programma per sabato 4 giugno con uno spettacolo all’Arena Sferisterio che avrà inizio alle ore 18.
Tutti in fila per visitare le sale della Prefettura di Macerata. Tantissime persone questo pomeriggio hanno atteso in fila in piazza della Libertà per avere la possibilità di visitare gli appartamenti di rappresentanza risalenti al XIII secolo.La visita è stata resa possibile grazie alla collaborazione del FAI – Delegazione di Macerata che ha organizzato le visite guidate iniziate alle 16 e in chiusura alle 19.30.Gli alloggi si trovano al secondo piano del palazzo e si aprono con lo splendido e vasto salone detto “delle Armi” per le decorazioni delle pareti. Poi si passa in successione nella Sala Verde (o del Biliardo), nella Sala Rossa (o Biblioteca) fino ad arrivare nel Salottino Bianco (o della Musica) che si affaccia dal piano superiore della Loggia dei Mercanti, da cui si può godere di una magnifica vista dall’alto su tutta la piazza.
Il semaforo per entrare in centro è rosso. Eppure si può entrare, visto che la segnaletica verticale parla chiaro: la zona a traffico limitato nei giorni festivi è attiva dalle 16.30 alle 19.Proteste stamattina a Macerata, dove il semaforo fra via Zara e via Don Minzoni è rimasto acceso sul rosso fisso, ad indicare il divieto di accesso verso piazza della Libertà, traendo in inganno gli automobilisti, soprattutto quelli provenienti da fuori città, che di fronte al semaforo rosso non hanno voluto di certo rischiare la multa.A raccontare la vicenda, sotto tanti aspetti paradossale, è Francesco Lattanzi, titolare della tabaccheria in via Gramsci, che ha più volte sollecitato un intervento per risolvere la questione definitivamente."Parlo anche a nome di tanti miei colleghi che lavorano in centro e restano aperti in occasione delle festività. Tutto questo, infatti, succede ogni volta che una festa capita in un giorno diverso dalla domenica. In pratica" dice Francesco "il semaforo non riconosce la festività e dovrebbe esserci qualcuno a impostare manualmente il semaforo. Mi sono rivolto prima all'Apm che mi ha indirizzato ai vigili urbani i quali a loro volta mi hanno nuovamente invitato a rivolgermi all'Apm. Qui, sono riuscito a parlare con un funzionario gentilissimo, il quale mi ha spiegato che il funzionamento del semaforo dipende effettivamente dai vigili urbani ai quali sono stati dati in dotazione due telecomandi per impostare correttamente il semaforo nei giorni di festa. Pare, però, che entrambi i telecomandi siano andati persi...". Aggiungere altro, francamente, sarebbe davvero superfluo.
Le cause che hanno portato Banca Marche allo stato di insolvenza sono ''molteplici e diffuse'', ma una delle criticità ''è stata rappresentata dalle filiere di controllo istituzionale, vale a dire l'attività svolta sia dalla Banca d'Italia che dalla Consob, rispetto alla quale non può non rilevarsi uno scarto fra risultanze istruttorie e la realtà che si è poi drammaticamente verificata''. Lo scrive la Commissione di indagine istituita dal Consiglio regionale il 18 febbraio, e presieduta da Mirco Carloni, nella sua Relazione finale. Un testo di 67 pagine, con grafici e tabelle, che non risparmia nessuno, a partire dai vertici del sistema bancario italiano, passando per le Fondazioni ex proprietarie di BM e gli ex dirigenti. Molti dei quali, a cominciare dal vecchio Dg Massimo Bianconi, sono indagati a vario titolo dalla procura della Repubblica di Ancona. La relazione, approvata il 24 maggio scorso, verrà presentata ufficialmente il 3 giugno e discussa in Aula il 7 giugno. L'Ansa ne ha potuto prendere visione in anticipo: il quadro che ne emerge offre molti spunti di riflessione.Banca Marche, prima commissariata per 28 mesi, poi quasi 'salvata' da Fonspa se la Commissione Ue non si fosse messa di traverso, infine messa in liquidazione coatta dal Governo Renzi nel novembre 2015, è una ferita aperta per il territorio: con la risoluzione dell'istituto si sono persi 1,5 miliardi di investimenti, ricorda la Commissione, ''di cui circa 400 milioni per le Fondazioni di Pesaro, Macerata e Jesi, una perdita di risparmi per circa 43 mila piccoli azionisti che ammonta a più di mezzo miliardo di euro, e un altro mezzo miliardo per un migliaio di obbligazionisti subordinati''. Le responsabilità penali verranno accertate, ma ci sono defaillance sistemiche, carenze di visione strategica, su cui la Commissione punta il dito. Ad esempio la questione Fonspa, che, sostiene la relazione, ''ha contribuito ad aggravare la situazione di Banca Marche''. La vicenda Fonspa ha costretto BM ''a corrispondere gli interessi: si è concentrato il rischio verso una sola controparte, e nel momento in cui il credito Fonspa non è stato rimborsato'', si sono verificati ''danni reputazionali ingenti, provocando una perdita di liquidità molto rilevante''. I commissari di Bankitalia ''avrebbero dovuto piuttosto provvedere per tempo a far fronte alla scadenza dei pronti contro termine relativi al prestito Fonspa''. Ma c'è di più. Banca d'Italia forse ''non è stata in grado di valutare pienamente la situazione tecnica di BM, pur avendola ispezionata in molteplici occasioni''.Già nell'esercizio 2011 di BM (che si era chiuso con un utile netto di 135 milioni), i crediti deteriorati erano schizzati a 1.708 milioni (+28,9%). Il 28 dicembre 2011 Banca d'Italia attesta però una situazione tecnica adeguata, e ''non solleva alcun elemento di allarme oggettivo'', né ritiene di dover ''bloccare l'azione della Consob'', che sta preparando il prospetto informativo sull'aumento di capitale da 180 milioni di euro, che si concluderà nei primi mesi del 2012. Eppure nelle sue ispezioni, a partire dal 2010, l'organo di Vigilanza aveva a più riprese individuato carenze nella governance di BM, rischi creditizi elevati, scarsa incisività del collegio sindacale, tanto da arrivare a sanzionare 17 amministratori e sindaci di BM: ciononostante, all'epoca valuta che non ci sono ragioni per stoppare l'aumento di capitale. Un passaggio delle Considerazioni finali la Commissione lo riserva poi ad un presunto ''eccesso di accantonamenti'', che avrebbe creato le condizioni per il commissariamento di BM. Bacchettate infine alle Fondazioni che controllavano il 56% di Banca Marche. Nel 2008 dissero no alle offerte vincolati di Credit Agricole e Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che volevano acquisire il controllo di BM. Credit aveva messo sul piatto 2,3 miliardi, la banca emiliana 2,6 miliardi. Soldi 'cash' che le Fondazioni rifiutarono, per proseguire ''da sole''.(Ansa)
L’affascinante e storica cornice dell’Aula Magna dell’Università di Macerata ha ospitato l’ultimo atto, quello celebrativo, del progetto “Giochi di Italiano: potere e magia delle parole” che anche quest’anno ha coinvolto l’istituto comprensivo Dante Alighieri e la facoltà di Scienze della Comunicazione.In questi mesi gli alunni delle classi seconde medie della scuola maceratese sono stati sottoposti ad una serie di test e quiz per favorire l’arricchimento lessicale della lingua italiana e martedì all’Aula Magna, tra i 40 arrivati in rappresentanza dell’istituto di via Giuliozzi, sono stati premiati i 4 studenti ritenuti più bravi.A vincere è stata la giovane Camilla Andreozzi, prima classificata davanti a Stefano Mencoboni e terzo è risultato Matteo Ferracuti. Menzione speciale poi è stata fatta per Giulia Armando che ha saputo esprimere una scrittura particolarmente creativa in un testo legato alla figura di Napoleone Bonaparte. A giudicarli, nonché a ideare le prove, è stato il prof. Andrea Raffaele Rondini che ha valutato i lavori in base all’uso preciso del linguaggio e alla creatività.Nell’Aula Magna Rondini è stato affiancato dalla professoressa Fabiola Mancini e da Simonetta Simonetti, insegnante in pensione ma creatrice –con Rondini e la professoressa Barbara Pojaghi- dei Giochi di Italiano. Rondini ha fatto gli onori di casa e, parlando agli alunni della Alighieri, ha affermato l’importanza di tutti i mezzi di comunicazione odierni, sottolineando tuttavia la necessità di un approccio critico, sapendo quindi scegliere bene. Ha poi rimarcato il valore della lettura e ha spronato i ragazzi ad andare in profondità nelle tematiche affrontate, non limitandosi mai alla superficialità.
E’ stata l’Ipsia Filippo Corridoni di Corridonia ad aggiudicarsi il primo premio da duemila euro della seconda edizione del concorso “L’Umanesimo che innova”, indetto dall’Università di Macerata per stimolare la creatività e la propensione al pensiero interdisciplinare e innovativo. Al secondo posto si è classificato l’Iis Matteo Ricci di Macerata, premiato con mille euro. La cerimonia si è svolta stamattina in Aula Magna alla presenza del rettore Luigi Lacchè, del vicesindaco Stefania Monteverde e della delegata del rettore ai rapporti con le imprese Francesca Spigarelli.Gli istituti partecipanti dovevano presentare un progetto incentrato sul tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, proponendo applicazioni mobile, giochi virtuali o altri strumenti di apprendimento digitali riguardanti la presentazione e la promozione di prodotti alimentari tipici, con particolare riferimento all’educazione alimentare delle giovani generazioni.Il progetto vincitore dell’Ipsia, “Viaggio, conosco, mangio” consiste in un’app che mette a disposizione una sorta di motore di ricerca per scoprire le eccellenze e le tradizioni della regione, filtrando i risultati per luogo, prodotto e attraverso altri criteri personalizzati. Il progetto dell’Iis Ricci, invece, intitolato “Saperi e sapori delle Marche”, è un’app che offre informazioni e proposte educative su prodotti tipici come zafferano, vino, tartufo e olio, indirizzati ai bambini di elementari e medie, attraverso anche percorsi sensoriali interne alle aziende.Per l’occasione è stata anche presentata la prima app realizzata dall’Istituto d'Istruzione Superiore "Matteo Ricci" di Macerata vincitore del primo premio dell’edizione 2014/2015 in collaborazione con Accademia di Belle Arti e Liceo Artistico "Cantalamessa" di Macerata, Istituto d'Istruzione Superiore "E. Mattei” di Recanati. L’app permette di fare un viaggio nel tempo nello Sferisterio attraverso il gioco. Le fasi di realizzazione sono state illustrate da Michele Spagnuolo, amministratore delegato di PlayMarche srl, spin off dell’Università di Macerata.
L’Istituto d’Istruzione Superiore “Matteo Ricci” di Macerata si segnala come “Scuola Riciclona”.“Differenziamoci Differenziando” il titolo del progetto che ha visto protagonista una comunità di 1.300 persone. Da sempre Cosmari è impegnato a promuovere specifici e innovativi progetti di sensibilizzazione ed educazione ambientale rivolti agli studenti di tutte le scuole dei Comuni maceratesi.L’intento è quello di formare le giovani generazioni al rispetto e tutela dell’ambiente attraverso tutte quelle buone pratiche che permettono di effettuare una raccolta differenziata di qualità, di ridurre la produzione dei rifiuti e di incentivare il riuso di tutti quegli oggetti in buono stato che non si usano più ma che possono essere utili ad altre persone. Grazie a lezioni frontali, effettuate con l’ausilio di slide e filmati e soprattutto grazie a tanti progetti studiati appositamente per ogni singola realtà scolastica, gli studenti diventano più consapevoli sul loro ruolo di protagonisti nella differenziazione dei rifiuti con l’obiettivo primario di difendere l’ambiente e la natura.I ragazzi quali primi testimonial ma anche controllori, dell’importanza di praticare correttamente le regole del porta a porta, sia in famiglia, che a scuola, che nel tempo libero, trasformando loro stessi in veri e propri educatori degli adulti e dei loro coetanei. Questi presupposti hanno ispirato anche il progetto che ha coinvolto una comunità di circa 1.300 persone tra studenti, docenti e personale vario dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Matteo Ricci” di Macerata. Avviato nel 2015, è stato fin da subito apprezzato dalla Dirigente scolastica Antonietta Alesiani e dalle due insegnanti referenti del progetto Floriana Seri e Patrizia Ciciani che hanno collaborato in maniera molto costruttiva con gli esperti del Cosmari. Lo scopo della dirigente scolastica e di Cosmari era quello di creare a Macerata, in una scuola così grande e frequentata da ragazzi di tutta la provincia e non solo, che potremmo considerare una sorta di “piccolo Comune”, una vera e propria coscienza ambientale volta a ridurre i comportamenti errati inerenti la raccolta differenziata.Considerata l’età degli studenti, il progetto ha preferito coinvolgere direttamente gli alunni di due classi del settore ambientale che sono state appositamente formate per essere capaci di sensibilizzare i loro compagni, evidenziando tutti quei comportamenti errati che, specialmente durante la ricreazione, non sono attenti alla differenziazione dei rifiuti, creando, di fatto, solo scarti indifferenziati e quindi non riciclabili. Partiti da uno stato di scarsa attenzione e da percentuali di recupero inferiori alle reali possibilità, dopo i primi cinque mesi di sperimentazione si è arrivati a raggiungere una situazione realmente “a regime” con una differenziazione precisa e con quantità ragguardevoli.Il progetto nello specifico ha previsto una serie di incontri con l’attuale quarta classe del settore ambientale e successivamente con il terzo e il quinto (in totale 85 alunni), che lo scorso anno ha assistito ad alcune lezioni degli esperti del Cosmari. Successivamente i ragazzi sono stati coinvolti nella realizzazione di una campagna informativa, con l’ausilio della grafica professionista Katia Fidani, rivolta ai loro compagni. L’idea scelta rappresentava graficamente la batteria di un cellulare, il cui livello era raffigurato da una foglia, ormai ai minimi termini. Inoltre gli esperti del Cosmari hanno partecipato ad una Assemblea d’Istituto per far comprendere a tutti i ragazzi l’importanza della raccolta differenziata e l’emergenza dello spreco alimentare.Nei mesi a seguire, i ragazzi del terzo e del quarto ambientale hanno iniziato la loro opera di sensibilizzazione in tutte le classi, soprattutto controllando e correggendo i comportamenti sbagliati. Fondamentale è stato l’apporto e il coinvolgimento del personale non docente che ha collaborato fattivamente fin dall’inizio, anche segnalando le criticità. Anche tutto il personale Ata ha partecipato ad un incontro formativo. Infine anche tutti i docenti hanno aderito all’iniziativa, rafforzando i “messaggi” positivi della differenziazione dei rifiuti, educando gli studenti ad una maggiore attenzione e a comportamenti “virtuosi”.Anche i docenti hanno partecipato ad un incontro formativo di presentazione del progetto. Dal punto di vista tecnico Cosmari ha fornito tutti i contenitori necessari per la raccolta differenziata di carta, multimateriale (plastica, alluminio barattolame metallico) e umido, oltre che per l’indifferenziato.L’Istituto è stato anche dotato di sacchetti gialli e blu per aiutare gli alunni anche “visivamente” nel corretto conferimento. Inoltre sono state attrezzati tre punti di raccolta con cassonetti dedicati nei pressi dei distributori di acqua, bibite e merendine e uno nell’area break, facilitando di fatto la differenziazione degli imballaggi prodotti in special modo durante la ricreazione e nello spazio dedicato a consumare il pranzo.In tutte le classi e gli ambienti comuni sono stati affissi dei cartelli informativi sulla differenziazione dei rifiuti, con esempi pratici di tutti quegli oggetti e imballaggi che vengono più frequentemente prodotti a scuola. In questi mesi di sperimentazione tutte le classi sono state monitorate e valutate sia sulla qualità della raccolta differenziata che sulla pulizia e il mantenimento generale della propria aula.Infine diversi studenti del settore ambientale, grazie alla collaborazione nata tra le due realtà, hanno potuto essere ospitati al Cosmari per il loro periodo di stage. Le classi hanno anche effettuato uscite a Porto Recanati e lungo le sponde del fiume Chienti per valutare lo stato di salute del nostro ambiente, con particolare riferimento alle acque, potendo con analisi e verifiche appurare gli impatti negativi dei rifiuti e dell’inquinamento. La valutazione dei risultati, dopo primo questo periodo di sperimentazione, è davvero importante. Anche l’Istituto “Ricci”, infatti in pochi mesi, ha portato la propria raccolta differenziata su valori che sfiorano l’80%, ben al di sopra della media provinciale, con un recupero effettivo di molta carta e soprattutto di imballaggi in multimateriale leggero. Intercettato, grazie alla specifica raccolta, anche l’organico che non viene più mischiato con l’indifferenziato. Certamente, anche grazie a questo progetto, la raccolta differenziata generale del Comune di Macerata, ha avuto un reale contributo attestandosi su percentuali che vanno fino al 77%. Molto quindi è stato fatto ma certamente il progetto non si ferma qui.Per il prossimo anno scolastico verranno apportate alcune migliorie, come ad esempio un'ulteriore cartellonistica sui coperchi dei contenitori per il conferimento dei rifiuti e certamente si proseguirà con la costante sensibilizzazione degli studenti, specie quelli del primo anno.Grande la soddisfazione della dirigente scolastica, dei docenti, degli alunni e del personale non docente, così come dell’Amministrazione comunale di Macerata e del Cosmari che è pronto ad avviare questo progetto anche in altre realtà scolastiche maceratesi. Va riconosciuto alla classe terza e in particolar modo alla classe quarta del settore ambientale di aver svolto il lavoro più importante e difficile: quello di sensibilizzare i loro compagni e di veicolare le “buone pratiche” della raccolta differenziata che fanno oggi dell’Itas Ricci una “Scuola Riciclona” a tutti gli effetti e che auspichiamo venga premiata quanto prima per l’impegno profuso a tutti i livelli. I risultati del progetto sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa dalla Dirigente scolastica Antonietta Alesiani, dalla Vicepresidente del Cosmari srl Rosalia Calcagnini, dall’Assessore all’Ambiente del Comune di Macerata Mario Iesari, dalle due insegnanti referenti del progetto Floriana Seri e Patrizia Ciciani e dalle studentesse Eleonora Luciani, Emily Salvatori, Giulia Cittadini e dallo studente Luca Capriccioni.