Arrestati due pregiudicati e due denunce per guida in stato di ebbrezza. I Carabinieri di Corridonia, nel corso di una specifica attività di controllo al territorio, sono riusciti a localizzare, nelle ultime 48 ore, due persone ricercate dall’autorità giudiziaria. In particolare è stato trovato S.A. di anni 39, di Ascoli Piceno, ricercato per aver violato più volte gli arresti domiciliari, e quindi tratto in arresto per reati di rapina e spaccio di sostanze stupefacenti commessi nella vicina regione Umbria nell’anno precedente.
Inoltre i militari hanno rintracciato il 43enne giostraio M.G., pregiudicato dimorante a Porto Sant’Elpidio, ricercato poiché condannato in via definitiva alla reclusione di anni 3 e mesi 8 per il reato di violenza sessuale su minore avvenuto dagli anni 2011 al 2013 nella stessa città rivierasca. Entrambi sono stati condotti alla casa di reclusione di Fermo.
I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Macerata, inoltre, nel corso di un controllo alla circolazione stradale nel capoluogo hanno denunciato due persone per guida in stato di ebrezza alcolica. Un giovane è risultato positivo al momento dei rilievi di un sinistro stradale e un un uomo perché trovato ubriaco alla guida della propria autovettura. Per entrambi è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Macerata, il ritiro della patente di guida e il sequestro delle autovetture.
“La Shoah non va dimenticata. Sono stati tempi oscuri e non dobbiamo permettere che si ripetano”. Sono le parole di Ivano Tacconi, classe 1938, ex consigliere comunale di Macerata, iscritto da più di 40 anni all’Anpi e vecchio militante della DC di Enrico Mattei – come lui stesso ricorda romanticamente.
Ivano è nato proprio nell’anno delle Leggi Razziali introdotte in Italia: 6000 ebrei residenti furono costretti a emigrare, più di 7000 ad essere deportati in campi di concentramento nel nostro Paese e all’estero.
Alla fine della guerra, il bilancio delle sole persecuzioni è stato di 7.579 ebrei identificati e arrestati, di cui 6.806 deportati nei lager, dai quali ne sono ritornati soltanto 837. I morti furono 5.969.
Oggi Ivano si occupa di pubblicità, ma ricorda ancora la sua infanzia scanzonata e, al contempo, profondamente segnata dai fatti storici di quel tempo, divisi fra la paura seminata da fascisti e nazisti e la promessa di fare in modo che orrori del genere non si sarebbero più ripetuti.
In questa intervista la sua storia di ragazzo che si affacciava a un’Italia da ricostruire. Oggi adulto che vive per non dimenticare:
Investito da un'auto mentre cammina sul ciglio della strada: uomo di 72 anni condotto d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona. È quanto accaduto, nel pomeriggio, in contrada Campogiano, lungo la strada che da Colbuccaro va verso Corridonia. Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, la cui ricostruzione spetterà ai carabinieri. Alla guida della Fiat Multipla che ha urtato il 72enne, una donna di Corridonia.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118 che hanno prestato all'uomo ferito le prime cure del caso, per poi trasferirlo d'urgenza in ambulanza all'ospedale Torrette di Ancona per accertamenti. L'uomo, infatti, versa in gravi condizioni, a seguito dei traumi riportati dall'impatto con il veicolo in corsa.
“Da diverse settimane ci stiamo confrontando con la ferma volontà di affrontare l’appuntamento elettorale come centrodestra unito e con la responsabilità di dare una nuova amministrazione alla nostra città, da 5 anni ferma e che ha perso treni importanti”. Cosi, in una nota congiunta, i coordinatori del centrodestra di Corridonia Andrea Manciola per Forza Italia, Luigi Baldassarri per la Lega, la delegata Sabrina Ponziani per Fratelli d’Italia, Umberto Spalletti per l’Udc che decidono di unire le forze in vista delle prossime elezioni.
“Corridonia - continuano - si è trovata all’interno di un buco nero dove l’assenza di politica e relazioni forti con i partiti, nonché la lontananza dalle istanze che contano ai livelli più alti, l’ha condannata a un isolamento che, solo per fare un esempio recente, ha visto non eleggere nemmeno un consigliere provinciale nella scorsa tornata”.
“Oggi anche a Corridonia è presente unito e determinato il centrodestra. Si tratta di quel centrodestra che governa le Marche, la Provincia di Macerata e le città principali della nostra Provincia: anche nella nostra città abbiamo l’obiettivo di portare all’attenzione dei cittadini la migliore proposta che possa essere sintesi delle varie realtà sociali ed economiche del territorio e che dia una sterzata decisa al modo di amministrare la cosa pubblica da parte della Giunta Cartechini.
Questi obiettivi possono essere perseguiti amministrando con competenza, impegnandosi nell'ascolto e nel cercare di risolvere i problemi dei cittadini, ripartendo da una politica che abbia origine dal basso, nei territori, fra le persone. Sarà nostro impegno dare voce a tutte le associazioni che a Corridonia operano nel campo dello sport, della cultura e del sociale, perché siamo fortemente convinti dell’importanza che queste hanno nell’educazione dei nostri giovani”.
“Dagli incontri che abbiamo avuto è emersa la ferma volontà delle forze di centrodestra di presentarsi alle prossime elezioni unite per condividere un percorso che faccia tornare a Corridonia la politica e le restituisca quella centralità ed importanza che negli ultimi anni ha perso. Per fare questo, sarà necessario il dialogo ed il confronto con tutte le altre forze politiche e civiche che vorranno condividere insieme a noi un percorso per consentire a Corridonia di avere una nuova amministrazione fatta di persone competenti, oneste, trasparenti e capaci di avere un confronto leale per il bene di tutta la città”.
“Vogliamo che la nuova amministrazione che si insedierà sia immediatamente operativa, abbia esperienza specifica, sia pronta e capace di affrontare le opportunità per lo sviluppo della città, sappia interagire fin da subito con le istituzioni regionali, nazionali e comunitarie, perché Corridonia ha già perso troppe occasioni e non può permettersi di perderne altre.
Siamo consapevoli che si tratta di una sfida difficile, fortemente impegnativa, concludono. Tuttavia si tratta di una responsabilità che vogliamo assumerci in pieno insieme a tutti quelli che insieme a noi vorranno percorrere questa strada, consci della fondamentale importanza che la scadenza elettorale delle Comunali rappresenta per Corridonia”.
Attenzione alla persona, all’inclusione e alla dimensione umana del vivere. Così la lista civica ‘Corridonia Rinasce’ ha voluto tratteggiare un piano politico preciso e chiaro. In vista delle prossime Comunali in primavera, il candidato primo cittadino Sandro Scipioni, affiancato in conferenza da Tizian De Iulis, Aldo Salsiccia, Claudio Cimarossa, Michele Perfetti e Daniele Marcelletti, racconta un programma di ampio respiro da realizzare in 10 anni, fatto di pochi punti chiari e realistici.
Tre lauree - ex coordinatore del Centro dialisi Macerata–Tolentino, responsabile organizzativo Dipartimento specialità mediche dell’Area Vasta 3 e già presidente dell’Ordine degli infermieri dal 2009 al 2011 - Sandro Scipioni non è un novizio della politica. È stato infatti già Consigliere per due legislature dal ’90 al ’94 (in maggioranza), e durante l’amministrazione Calvigioni 2012-2017 (all’opposizione).
“Un solo mandato non basta a dare una svolta al periodo di decadenza che interessa Corridonia da anni ormai - commenta il candidato sindaco Scipioni - L’obiettivo è quello di elaborare un progetto della durata di almeno 10 anni, vero, credibile che trasformi la realtà cittadina dall’attuale situazione di decadenza, ponendo la persona al centro di ogni azione amministrativa”.
Una visione inclusiva che fa della partecipazione attiva il suo cavallo di battaglia. Citando Descartes, Scipioni avanza uno “Iungo ergo sum”, “Unisco, quindi sono”, mettendo subito in chiaro l’intento di favorire la sinergia e la cooperazione trasversale, in grado di superare le differenze e i pregiudizi partitici in favore dei cittadini.
Con l’invito al ritorno alla politica, Corridonia Rinasce cerca di far presa su quel 42% di astenuti delle ultime comunali che vorrebbero una politica concentrata sui fatti e sulle azioni piuttosto che sulle parole, mettendo da parte i conflitti fra i vari soggetti di appartenenza partitica o singoli movimenti.
Focus principale sul dialogo proficuo e costruttivo, che privilegi la relazione fra le persone piuttosto che l’interfacciarsi con le istituzioni: un rapporto diretto fra istituzioni e popolazione da favorire con strumenti, già previsti dallo statuto cittadino ma mai applicati fattualmente, come le consultazioni referendarie per le questioni più importanti o l’istituzione delle consulte cittadine.
“A me non interessa fare il sindaco per ambizione o presunzione – commenta Scipioni – Sono ultimo fra gli ultimi, ma voglio comunque mettermi a disposizione. Noi non abbiamo avversari , cerchiamo la cooperazione e la collaborazione anche con le associazioni cittadine e la parrocchia, e per noi questo è fondamentale per garantire una vera rinascita, culturale, sociale, sportiva, civica, economica e ambientale”.
Punto centrale è la rivitalizzazione del centro storico attraverso cafè, bar e outlet, favorendo la creazione di occasioni lavorative per i giovani, lo sviluppo di startup e il restauro di edifici abbandonati col contributo dell’Erap. Un occhio di riguardo anche per i ‘Seniors’, destinati a rappresentare la fascia (55-75) più numerosa dei cittadini di Corridonia nei prossimi anni, con l’intento di istituire un vero e proprio villaggio sociale basato sui principi di cooperazione e convivenza: “la crescita della comunità umana come risposta all’isolamento e alla separazione”.
In programma anche la rivisitazione completa del Piano Regolatore Genrale (Prg) attualmente in vigore e risalente al 2008, ma non per bloccare la cementificazione e l’edilizia, bensì per garantire un posizionamento più lucido e coerente delle costruzioni. Infine attenzione particolare alle frazioni, in particolare Colbuccaro e San Claudio, con l’attivazione di un apposito assessorato per non lasciare indietro queste realtà.
Non si risparmiano critiche, invece, per quanto riguarda il tema scuole a Corridonia: “Le scelte urbanistiche del passato non possono essere perpetrate oltre. È nostro obiettivo entro i primi 100 giorni risolvere la situazione scolastica. Per questo invito l’attuale giunta a fermarsi e a non andare oltre quanto già è stato fatto, per non precludere la possibilità a chi verrà dopo di modificare il piano. Ricollocare le scuole e gli impianti sportivi attraverso la consulenza di tecnici giovani e preparati è nostro interesse principale”.
In ultimo, per la valorizzazione culturale del comune, si progetta un vero polo archeologico all’Abbazia di San Claudio, un parcheggio sotterraneo da costruire nella zona delle mura da bora e lo spostamento dell’attuale sede municipale altrove, in modo da poter dedicare l’edifico a Filippo Corridoni, trasformandolo in Museo di storia contemporanea.
Corridonia ha il primo candidato sindaco per le prossime elezioni: si tratta di Sandro Scipioni che scenderà in campo con la civica Corridonia Rinasce. Scipioni, tre lauree - ex coordinatore del Centro dialisi Macerata–Tolentino, responsabile organizzativo Dipartimento specialità mediche dell’Area Vasta 3 e già presidente dell’Ordine degli infermieri dal 2009 al 2011 - non è un novizio della politica.
È stato infatti già Consigliere per due legislature dal ’90 al ’94 (in maggioranza), e durante l’amministrazione Calvigioni 2012-2017 (all’opposizione). Sandro Scipioni ha sciolto le riserve e presenterà ufficialmente la sua candidatura, attraverso una conferenza stampa, nella giornata di martedì 25 gennaio.
Quattro gruppi consiliari composti da un totale di otto consiglieri hanno deciso di unirsi per dare vita ad una proposta civica in vista delle prossime elezioni. Si tratta di Corridonia Futura, Corridonia Domani, Per cambiare Corridonia e Vivere Corridonia
“In questi anni di esperienza amministrativa pur partendo da diversi schieramenti il gruppo si è formato, si è rodato, dando prova nel tempo di lealtà reciproca e di compattezza”, fanno spere i portavoce Matteo Ceschini (Corridonia Futura e Corridonia Domani), Nelia Calvigioni (Vivere Corridonia) e Francesco Calia (Cambiare Corridonia).
“Ognuno- spiegano - ha messo a disposizione con umiltà e serietà le proprie risorse, in modo disinteressato e trasparente, per puro spirito di servizio civico, cercando di lavorare nell’interesse del territorio. L’intento è quello di proporre la miglior sintesi di tutte le forze in campo, responsabilmente, accantonando le posizioni di parte per far emergere su tutto l’interesse generale, in un momento tanto critico quanto denso di opportunità, che devono essere raccolte.
Una proposta civica nella quale incanalare tutte le energie positive, che rappresenti le varie realtà sociali del territorio, aperta ad ogni fattivo contributo di collaborazione. Pronta a dialogare con le forze politiche che non si rivedono nell’operato dell’attuale amministrazione.
“Un deciso cambio di rotta che dia avvio finalmente a un nuovo modo di amministrare la cosa pubblica, partendo dal confronto con i cittadini sui temi cruciali come l’edilizia scolastica, la riqualificazione delle aree urbane e delle periferie, il contrasto allo svuotamento delle frazioni che si stanno trasformando in satelliti dei comuni limitrofi, il sostegno all’associazionismo, un piano organico per lo sport, la definizione di una linea precisa su ambiente, territorio e turismo.
Uno scatto d’orgoglio sull’offerta culturale che i nostri territori possono offrire. Infine, una politica di rafforzamento delle strutture sanitarie del territorio, con la realizzazione di una adeguata rete di prossimità, tema sul quale l’attuale amministrazione ha da tempo dato forfait”.
“Sappiamo che ci sono diverse criticità da migliorare – concludono - perciò stiamo lavorando per mettere in campo una proposta equilibrata che tenga anche conto delle opportunità previste dal PNRR. Una sfida impegnativa alla quale non ci possiamo e non ci dobbiamo sottrarre”.
Via libera oggi dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per l’adozione di un “Codice della ricostruzione”. “Una riforma di portata storica, che punta a definire un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma, con l’attuazione di un modello che garantisca certezza, stabilità e velocità di questi processi, e che al tempo stesso assicuri una ripresa delle attività economiche e sociali nei territori colpiti” hanno sottolineato il Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, che hanno contribuito alla stesura del testo.
Oggi in Italia sono in corso almeno sette ricostruzioni post sisma, ciascuna con le sue regole, le sue procedure, un proprio modello di gestione. Il “Codice” nasce proprio per superare questa frammentazione, che genera confusione normativa e diseguaglianze nei diritti riconosciuti ai cittadini colpiti dalle catastrofi naturali. La delega propone la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alle ricostruzioni nell’ambito della Presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con possibilità di nomina di Commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse, e l’introduzione di uno “stato di ricostruzione”, distinto e susseguente allo “stato di emergenza”. Sarà possibile in sostanza realizzare quel passaggio coordinato tra prima assistenza alla popolazione e gestione dello stato di emergenza, affidati al sistema di Protezione Civile, e la successiva fase di ricostruzione.
Si introducono, inoltre, alcuni principi nuovi ed importanti. Innanzitutto, quello che i processi di ricostruzione non si limitino alla riparazione materiale dei danni, ma assicurino ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico, ad esempio con gli aiuti alle imprese. Si prevede poi che, in caso di danni molto elevati e di situazioni complesse, si possa attuare una ricostruzione pubblica dei centri urbani e storici dei comuni più colpiti attraverso progetti unitari. Per il rifacimento delle opere pubbliche si prevedono anche semplificazioni e meccanismi di accelerazione, come l’obbligo di utilizzare centrali uniche di committenza. Per la prima volta, inoltre, si apre alla possibilità di introduzione di polizze assicurative private per il ristoro dei danni da sisma, delegando il Parlamento a valutare l’eventuale introduzione di forme di indennizzo diverse dal contributo pubblico.
Molte delle soluzioni proposte dalla delega sono mutuate dalle esperienze passate, ed in particolare dalle più recenti innovazioni nella ricostruzione post sisma 2016, come il modello di gestione multilivello delle grandi ricostruzioni, affidate ad una Cabina di coordinamento, guidata dal Capo del Dipartimento o dal Commissario, con i presidenti delle Regioni interessate, i rappresentanti dei sindaci ed il Capo Dipartimento della Protezione Civile, con il quale vengono stabilite precise modalità di raccordo nel passaggio dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione. Viene poi confermato il modello amministrativo delle attività di ricostruzione, basato sugli Uffici Speciali Regionali, che assistono i comuni anche nella pianificazione urbanistica e attuano gli interventi pubblici più rilevanti, così come quello del monitoraggio, basato sulle piattaforme digitali, e dei controlli di legalità, con il rafforzamento della Struttura di missione del Ministero dell’Interno.
La nuova struttura della Presidenza del Consiglio potrà essere dotata di un contingente di personale tecnico altamente specializzato, ricorrendo a professionalità attualmente impegnate nelle ricostruzioni dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia. “Tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile darà il suo contributo di esperienza al grande cantiere normativo che prenderà il via grazie alla legge delega approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. È un risultato particolarmente importante perché da tempo sentivamo l’esigenza di armonizzare, in caso di grandi terremoti, il superamento dell’emergenza e la fase di ricostruzione.
La scelta del Governo consente di avviare questo percorso che garantirà ai cittadini non solo una pronta risposta all’emergenza ma anche uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale” ha aggiunto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Si tratta di una proposta virtuosa, resa possibile dalla collaborazione e dalla condivisione delle esperienze di tutti. L’idea di fondo è quella di assicurare una policy stabile della ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, ispirata ai principi di semplificazione, accelerazione dei tempi e dello sviluppo. Un modo per individuare un’ordinarietà nella straordinarietà dell’emergenza ricostruzione perché, come suggerito dalla Corte dei Conti, anche nella fase successiva all’emergenza è necessaria una regolamentazione che individui modelli organizzativi e procedurali idonei a dare certezza e a ridurre i tempi della ricostruzione” ha detto il Capo del Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande.
“Ringrazio il Governo per l’approvazione del disegno di legge delega che potrà finalmente essere sottoposto all’esame del Parlamento, presso il quale pende già il disegno di legge dell’On.le Pezzopane. Mi auguro che si proceda celermente con l’approvazione del testo, in tempo utile per il varo del Codice entro la Legislatura, una riforma che potrà finalmente dare certezze ai cittadini, alle imprese e agli enti locali dei territori colpiti dai terremoti, così superando le lungaggini e le incertezze che hanno da sempre caratterizzato l’avvio dei processi di ricostruzione“ ha concluso il Commissario Giovanni Legnini.
Nelle scorse settimane è stato depositato il terzo ricorso al Tar presentato per conto del Comitato No Discarica Montefano-Recanati dallo Studio Grimaldi di Roma. Questo ennesimo recente atto formale è la risposta che il Comitato dà all’ATA3 di Macerata a seguito dell’emanazione della delibera n. 5 dello scorso ottobre 2021 "nella quale sono stati riproposti esattamente tutti i 70 siti inseriti nelle prime Delibere del 2020", sottolinea Fabio Lanari, il presidente del Comitato.
“Si tratta di una situazione incredibile - aggiunge Lanari -. Dal mese di giugno 2020 nulla è cambiato e dopo più di un anno e mezzo viene nuovamente confermato quanto scritto nella prima Delibera nonostante gli approfondimenti richiesti con le 'schede tecniche' dall’ATA a tutti i Comuni interessati, le ingenti spese sostenute da quest’ultimi e dall’ATA per gli affidamenti di numerosi incarichi a tecnici e restano vincolate le stesse 70 aree individuate originariamente, nonostante i numerosi ricorsi presentati da Comitati, Comuni e singoli cittadini".
"L’ATA3 si rende conto della situazione in cui versano decine di migliaia di cittadini che ancora oggi non sanno se nei prossimi anni dovranno convivere con una discarica sotto casa, adiacente alla propria attività agricola o commerciale, al confine con il proprio ristorante o agriturismo? Per non parlare del valore delle case e dei terreni” si chiede Lanari “qualcuno si è chiesto quanto questa inspiegabile situazione di stallo possa influire sulla qualità della vita dei cittadini?”.
"La situazione sembra essere fuori controllo - spiega Fabio Lanari - e, con il passare dei mesi, sempre maggiore è la confusione che regna tra i vari attori ed Enti chiamati a trovare una soluzione efficace ad una problematica da sempre nota, nel rispetto delle vite di coloro che abitano i nostri splendidi luoghi che attendono dagli amministratori risposte chiare, informazioni puntuali e dialogo costruttivo".
È proprio su questo ultimo punto che il Presidente del Comitato desidera tornare per ribadire che “ancora una volta il Comitato ha fatto il primo passo verso il neo eletto Presidente della Provincia Sandro Parcaroli al quale, solo alcuni giorni dopo la sua nomina, abbiamo inviato le nostre congratulazioni per il nuovo incarico assunto unitamente alla richiesta formale d’incontro per avviare un confronto costruttivo sul tema discarica, mai ottenuto dal suo predecessore. Ad oggi nessuna risposta è pervenuta al Comitato che attende ancora pazientemente".
Si taglia ad una mano con un trapano: uomo di 80 anni trasportato d’urgenza all’ospedale di Macerata. L’incidente si è verificato, in mattinata, in località Colbuccaro di Corridonia. In base alla ricostruzione, l’uomo stava svolgendo dei lavoretti in casa con un trapano a colonna. All’improvviso l’arnese gli è sfuggito ferendolo seriamente a una mano.
Immediato l'arrivo sul posto dei mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell'emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno in un primo momento allertato l’eliambulanza che però non è riuscita a decollare. L’anziano è stato quindi subito trasportato all’ospedale di Macerata in codice rosso. In base a fonti mediche, a causa della profonde ferite, l'80enne avrebbe riportato la semi amputazione di tre dita di una mano.
Claudia Properzi, laureata dell’Università di Macerata, vince il premio Laura Conti, promosso da Icu e Ecoistituto Alex Langer per premiare le migliori tesi di laurea in temi ambientali. Con una tesi dal titolo “Il land grabbing e la sua relazione con il fenomeno migratorio”, la giovane studentessa, originaria di Corridonia aveva concluso già nel 2019 anche il proprio percorso universitario, aggiudicandosi una laurea da 110 e lode in Consulenza e direzione aziendale. A supportare Properzi nella ricerca sono stati la professoressa relatrice Raffaella Coppier, il professor Roy Cerqueti e la correlatrice di tesi, la professoressa Michela Soverchia.
Cosa l’ha spinta ad approfondire il tema del land grabbing nel contesto migratorio? Il desiderio di comprendere quanto le nostre azioni, quindi quelle della società occidentale, incidano sui paesi da cui spesso hanno origine i flussi migratori.
In breve, di cosa si tratta, quando nasce questo fenomeno e quali sono le conseguenze? Il land grabbing o rush for land consiste nell'acquisizione o nell'affitto per lunghi periodi di tempo e a prezzo irrisorio di vaste aree di terra situate in paesi poveri o in via di sviluppo da parte di nazioni che investono al fine di produrre raccolti volti alla sola esportazione. Questo, nella maggioranza dei casi, determina un mero sfruttamento delle risorse locali a discapito delle popolazioni autoctone che vedono messa a repentaglio la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei loro paesi. Deforestazione, perdita del controllo delle risorse idriche, dislocazione dei piccoli agricoltori e mancato sviluppo economico sono le conseguenze a cui inevitabilmente si va incontro se non si pone l'attenzione sui paesi destinatari di tali investimenti.
C’è correlazione tra il land grabbing e gli attuali flussi migratori sul Mediterraneo? L'analisi sul land grabbing rende un effettivo riscontro di reali eventi di dislocamento della popolazione sia internamente sia oltre i confini nazionali, come confermano i risultati della ricerca. Tale dinamica è confermata anche dalla stessa Agenzia Europea della guardia di frontiera e costiera Frontex secondo cui al 2016 la maggior parte dei migranti che transita sul Mediterraneo proviene dalle regioni subsahariana e centroafricana, regioni appunto in cui il fenomeno si sviluppa in modo più significativo. Rimane comunque la possibilità di indagare ancor più approfonditamente la correlazione tra i due fenomeni essendo i dati in continuo aggiornamento.
Come ha proseguito il suo percorso professionale dopo la conclusione degli studi? A luglio 2019 sono stata assunta come consulente finanziario da Poste Italiane ma, dopo un breve periodo, ho sentito la necessità di dedicarmi ad altro. In seguito al superamento di un concorso pubblico, oggi lavoro per Svim - società di sviluppo della regione Marche - nel settore delle emergenze territoriali.
È iniziato ufficialmente il 5 gennaio il periodo dei saldi invernali 2022 che durerà fino ai primi giorni di marzo. Come in molte altre regioni d’Italia, anche nelle Marche negozianti e consumatori si preparano a fare i conti con una situazione generale incerta, che dovrà tenere conto della pandemia ancora in corso e della conseguente crisi economica.
Secondo le stime di Confcommercio Marche, la spesa pro capite prevista sarà di 120 Euro, per un giro d’affari complessivo di 180 milioni. Tra gli acquisti maggiormente desiderati si registrano maglieria, capispalla e scarpe per circa il 60%, camiceria 11%, intimo 16% e accessori vari 13%. Il dato negativo più importante si riferisce al calo d’interesse da parte dei consumatori nei confronti dei saldi, segnando un –12%.
«I numeri sono lontani da quelli pre crisi – ha dichiarato il direttore di Confcommercio Marche e Marche Centrali, Massimiliano Polacco – e oggi a pesare sono soprattutto la variante Omicron e la concorrenza derivante dalle promozioni pre natalizie, come il Black Friday di fine novembre, e quelle natalizie. Il consumatore medio sta vivendo un periodo di profonda incertezza rispetto alla convenienza di certi acquisti, al punto di non programmarli nemmeno più per tempo. Questo da un lato determina una maggiore fiducia rispetto ai negozi di prossimità, ma dall’altra rischia di penalizzare gli operatori commerciali più grandi che comunque devono assicurarsi la propria stabilità aziendale».
All’interno della provincia di Macerata, la zona commerciale di Piediripa è sicuramente fra le più frequentate dalle famiglie per i propri acquisti, sebbene le impressioni generali sulle prospettive di spesa e guadagno non sembrino attualmente essere delle migliori.
Di seguito, il servizio:
Approvata in via definitiva la nuova Legge di Bilancio 2022 con 355 voti a favore. Tante le modifiche introdotte dal testo, dalla riforma fiscale all'intervento sul caro bollette. E non sono mancate le polemiche.
La nuova legge prevede per il 2022 l’impiego di 37 miliardi di Euro, con risorse pari a 13,7 mld e un aggravamento del deficit nazionale di 23,3 mld. Saranno principalmente la riforma fiscale (con il taglio di Irpef e Irap), il caro-bollette (con un intervento di 1,8 mld), il reddito di cittadinanza (confermato) e il Superbonus (fino al 110%) le misure di intervento maggiormente interessate dalla manovra “espansiva”.
Nello specifico, 8 mld saranno destinati al taglio delle tasse a alla cancellazione dell’Irap per autonomi e professionisti, operazione che dovrebbe in un secondo momento avviare la riforma fiscale: passaggio delle aliquote da 5 a 4 e detrazioni del 23% per i redditi fino a 15 mila euro, 25% per i redditi fino a 28 mila euro, 35% tra 28 mila e 50 mila euro, 43% oltre i 50 mila euro. Per i redditi fino a 15 mila euro rimane il bonus Irpef da 100 euro, rimodulato fino ai 28 mila.
Per contrastare il rincaro dei prezzi dell’energia, la manovra taglierà le bollette di luce e gas nel primo trimestre del 2022 (fino al raggiungimento dell’importo di 912 milioni di euro) per i redditi bassi con Isee sotto sotto gli 8.265 euro oppure con 20 mila euro lordi annui e almeno quattro figli. Per le famiglie con redditi maggiori ci sarà invece l’opportunità di rateizzare (senza interessi aggiunti) il pagamento dei primi 4 mesi di bollette fino a 10 mesi. Nel primo trimestre, inoltre, verranno annullati gli oneri di sistema per le utenze della luce fino a 16 kwh, oltre a una riduzione dell’Iva al 5% sul metano da riscaldamento. Non ultimo, la possibilità di pagare nell’arco di 180 giorni (anziché 60) le cartelle esattoriali notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022, senza pagare interessi di mora o sanzioni ulteriori. Sarà rifinanziato il reddito di cittadinanza, anche se dal 2022 osserverà regole più rigide e controlli più severi prima della concessione del sostegno, facendo decadere la richiesta dopo il secondo rifiuto.
Per quanto riguarda gli incentivi edilizi, la novità più rilevante è rappresentata dalla conferma del Superbonus in aggiunta all’eliminazione del tetto ISEE per i lavori di ristrutturazione degli edifici monofamiliari (purché il 30% dei lavori sia ultimato entro il 30 giugno 2022). Il Sisma-bonus sarà invece prorogato al 2025 e salirà dal 50 all’85%, con interessamento di tutti i centri colpiti da un evento sismico, a partire dal terremoto dell’Aquila del 2009. La legge di bilancio 2022 prevede, in questo senso, lo stanziamento di 6 miliardi di Euro aggiuntivi per la ricostruzione privata nelle aree colpite dal sisma, con 200 milioni di Euro per l’assistenza alla popolazione. Il Sisma-bonus, va ricordato, consente ai contribuenti di eseguire interventi per l’adozione di misure antisismiche beneficiando di detrazioni, il cui valore si lega alla riduzione del rischio sismico e alla realizzazione dei lavori sulle parti comuni di edifici condominiali.
Quello che si è svolto a Corridonia, alla vigilia delle vacanze natalizie, con i ragazzi dell'IPSIA “Filippo Corridoni” è stato un incontro promosso nell'ambito del progetto “Spazio giovani” per comprendere meglio le nuove occasioni professionali offerte dal Web e, al tempo stesso, un laboratorio di lettura, analisi e recensione di libri con l'ausilio di Giulia Ciarapica, autrice per la Rizzoli e book influencer.
La figura del book influencer, oggi particolarmente in voga fra i più giovani, è cresciuta considerevolmente negli ultimi anni, affermandosi nel mondo dell'editoria contemporanea. Ai ragazzi è stato spiegato come si usano i moderni strumenti del Web - in primis social network e blog - non al solo scopo ludico, ma anche e soprattutto professionale. Scrivere e parlare di libri in Rete oggi è possibile e utile proprio grazie ai bookblogger e ai bookstagrammer, che su Instagram si sono ritagliati uno spazio di tutto rispetto: è da qui che passa la nuova formula di promozione libraria, attraverso reel, video in diretta, presentazioni online, foto e microblogging.
Alla parte introduttiva e teorica è seguita poi una seconda parte dell'incontro in cui i ragazzi si sono suddivisi in gruppi e hanno scritto la recensione dei due romanzi che avevano analizzato in gran parte durante le ore scolastiche: "Tutto chiede salvezza" di Daniele Mencarelli (Mondadori, vincitore del Premio Strega ragazzi 2020) e "L'acqua del lago non è mai dolce" di Giulia Caminito (Bompiani, finalista Premio Strega 2021, vincitore Premio Campiello 2021).
Un'occasione, questa, per dialogare sulla narrativa contemporanea e, attraverso essa, scoprire e confrontarsi sulle problematiche dei nostri tempi, a partire dalle riflessioni sulla malattia mentale fino ad arrivare all'universo degli adolescenti e delle famiglie disfunzionali. L’incontro è stato introdotto dalla professoressa Floriana Seri, presidente dell’associazione “Equilibri” di Corridonia, partner del progetto “Spazio Giovani”, che da anni promuove la lettura nei più piccoli.
Mezzo in avaria in superstrada: il traffico va in tilt.
Lunghe code lungo la SS. 77 della Val di Chienti a causa di un mezzo pesante che è andato in avaria creando un ingorgo tra gli svincoli di Corridonia e Morrovalle, in direzione Civitanova Marche. La fila si è creata a causa del restringimento di corsia dovuto ai lavori di manutenzione. Nello stesso tratto di superstrada, nel pomeriggio di ieri si è verificato un tamponamento che ha coinvolto sette mezzi (Leggi qui). Lo svincolo per Morrovalle è stato momentaneamente chiuso al traffico.
È avvenuto intorno alle ore 17 il tamponamento a catena che ha interessato la Superstrada all'altezza dello svinolo di Corridonia, direzione Civitanova. L'incidente, forse causato dal restringimento di corsia dovuto lavori di manutenzione, ha visto coinvolte sette automobili, causando forti rallentamenti e lunghe code di traffico ancora in corso. Immediato è stato l'intervento dei soccorsi, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Stradale, che stanno eseguendo tutti i controlli necessari e procedendo al ripristino della viabilità nel tratto stradale interessato nel più breve tempo possibile.
A seguito del tamponamento, sono state trasportate d'urgenza al Pronto Soccorso tre persone: un adulto (che ha riportato ferite e contusioni lievi) e due minorenni, che saranno sottoposti nelle prossime ore ad ulteriori cure e accertamenti prima di poter essere rilasciati.
Nel cuore della città si accendono le luci dell'albero di Natale in piazza Filippo Corridoni. L’albero è stato addobbato dai ragazzi disabili del Centro socio educativo Il Ciclamino e dai commercianti di Corridonia. I ragazzi hanno lavorato per settimane con amore e dedizione per creare gli addobbi natalizi, con materiali di riciclo come bottiglie di plastica e stoffa, realizzando in modo semplice, 300 pupazzi di neve, mentre i commercianti hanno creato fiocchi rossi.
“I ragazzi del Ciclamino sono stati bravissimi e insieme ai loro operatori e educatori Pars si sono resi disponibili, puntuali e precisi - afferma l’assessore alle Politiche per lo sviluppo economico, il lavoro, commercio e artigianato, Francesco Andreozzi -. È una collaborazione da prendere ad esempio. Un ringraziamento da parte del sindaco e di tutta l’amministrazione per l’impegno. Si sono prodigati a realizzare 300 bottiglie che decorano l’albero di Natale della nostra città".
"Ringrazio i commercianti che si sono resi disponibili a dare un’offerta simbolica ai ragazzi e hanno contribuito alle decorazioni dell’albero con dei fiocchi molto belli - aggiunge l'assessore -. Una collaborazione concreta tra il Comune, i commercianti e il Ciclamino. L’aiuto reciproco è significativo. Si sono preoccupati di creare lo spirito natalizio. Un plauso perché hanno realizzato un dono per gli altri, nonostante le difficoltà, il periodo pandemico, sono riusciti a creare bellezza al nostro centro storico”.
Oltre agli addobbi per l’albero, i ragazzi hanno realizzato anche gli addobbi per i 60 commercianti del centro cittadino, creando con il fil di ferro un pacchetto, simbolo del dono natalizio, rivestito con la lana. Altri ragazzi invece si sono occupati di cucire un alberello, le casette e la scritta auguri da applicare sul pacchetto di Natale. “I ragazzi del Ciclamino ci offrono ancora una volta il loro aiuto sempre con il sorriso. Sono instancabili e inarrestabili - prosegue l’assessore alle Pari opportunità, istruzione e politiche educative Monica Sagretti -. Con la loro fantasia e creatività hanno creato sinergia con noi dell’amministrazione e con i commercianti che a loro volta li hanno accolti con entusiasmo. I ragazzi hanno lavorato mesi, partendo da dei modelli che ci hanno fatto vedere e scegliere. Il loro lavoro è unico, un esempio di eccellenza per la cittadinanza”.
“Vogliamo ringraziare tutti i negozianti che anche quest’anno ci hanno dato la possibilità di preparare per loro le decorazioni e donare un contributo ai nostri ragazzi rendendoli parte attiva della città. Un ringraziamento al comune che ci ha dato la possibilità di creare gli addobbi per l’albero di Natale in piazza, sono addobbi realizzati interamente dai ragazzi, semplici ma fatti con il cuore e l’impegno di tutti" conclude la referente Pars, Laura Marconi.
Il Forno Marinozzi di Corridonia festeggia 60 anni di storia. È, infatti, il 1961 quando Lodovico Marinozzi e la moglie Anna Maria Gatti, purtroppo deceduta, insieme a Ottavio Marinozzi e la moglie Bina Bedetta detta 'Fosca' e Maria Luisa Marinozzi, inaugurarono il forno/panetteria.
Ora, dopo sessant’anni, i soci fondatori sono di nuovo scesi “in pista” per presenziare all’ottava edizione del “Panettone day” in quel di via Pausula, al civico 120. Di fronte ad un tavolo imbandito con 13 tipi di panettone, 10 di torrone, il pandolce nociato ed il pistingo, nel giorno della festa dell'Immacolata, hanno accolto qualsiasi avventore volesse degustare una di queste prelibatezze. Ospiti d’onore, con un panettone addirittura dedicato, gli amici dell’ADMO.
La mente dei fondatori è tornata a quei magici anni settanta, quelli degli inizi, quelli pieni di sogni e speranze che ora sono diventati realtà. Un lavoro di qualità quello della famiglia Marinozzi, che è stato premiato anche a livello nazionale, col secondo posto ai Campionati Italiani per panettoni artigianali nel 2014, e che vede impegnata con molto entusiasmo la terza generazione, sempre pronta a soddisfare le esigenze dei tanti clienti sparsi nella Regione.
Sta facendo parlare di sè, in queste ore, il presepe ideato dal Comitato del quartiere Santa Maria di Corridonia. Presepe che, come da tradizione, è stato posizionato all'esterno della chiesa di Santa Maria del Paradiso, all'altezza di un incrocio. Accanto alla classica capanna della Natività, quest'anno i coordinatori del Comitato hanno scelto di inserire la ricostruzione fedele di un hub vaccinale con tanto di ambulanze, di bambole in attesa della loro dose e di postazioni dei medici.
Un'idea originale come già ce n'erano state altre in passato, come quando venne fatto un richiamo alla tragedia del Ponte Morandi di Genova. L'iniziativa nasce dall'auspicio che il Natale porti con sè un futuro migliore, senza dimenticare le tante sofferenze causate dalla pandemia in atto. In questo senso, proprio il vaccino può accelerare l'uscita dall'emergenza sanitaria. Lunedì il presepe è stato benedetto dal parroco don Fabio Moretti, alla presenza dell'amministrazione comunale di Corridonia.
Proseguono le segnalazioni sulla provincia maceratase di insegnanti e/o studenti risultati positivi al Covid. Dopo l'ultimo caso rilevato presso la scuola "G. Natali" di Sforzacosta, è ancora una classe di quinta elementare a essere finita in quarantena da sabato 4 dicembre a seguito di un'insegnante rimasta contagiata. Questa volta a finire sotto i riflettori è l'IC Luigi Lanzi di Corridonia. A poco è servito il tentativo di confronto con la dirigente responsabile Federica Lautizi o il resto del personale, che hanno preferito per il momento trincerarsi dietro un perentorio "No comment". Nel frattempo, i bambini della sezione 5^ rimangono in quarantena, con i loro genitori in attesa di conoscere lo sviluppo delle condizioni della docente e il procedimento richiesto per effettuare il canonico testing valido per il rientro scolastico.
Sono state adottate le norme di sicurezza per l'accesso ai presidi scolastici secondo la circolare n.36254 del Ministero della Salute dall'11 agosto 2021? Esiste un corretto monitoraggio dei casi da parte delle autorità competenti? È realmente funzionale, oltre che attuabile, la collaborazione fra aziende sanitarie locali e le scuole, al fine di permettere anche un intervento tempestivo atto scongiurare i rischi di possibili focolai? Sono alcune delle perplessità scaturite da questa nuova segnalazione, l'ennesima a testimoniare le difficoltà nel gestire - sopratutto nelle strutture di maggiore importanza per la comunità - la nuova ondata di contagi.