E' di poche ore fa il comunicato stampa dell'Autorità Garante per l'energia elettrica e gas, riferito alla nuova delibera che prevede l'azzeramento per 36 mesi dei costi per tariffe di rete e oneri di sistema, rateizzazioni su due anni ed eliminazione di contributi per attivazioni e\o volture per i cittadini delle zone colpite dal sisma.
"Questo è solo un buon primo risultato - dichiara Cristiana Tullio Presidente Provinciale Federconsumatori Macerata - ottenuto a seguito delle nostre numerose sollecitazioni che lamentavano i vari ritardi nella previsione di una determinazione chiara ed efficiente delle tariffe agevolate previste per i cittadini dei territori colpiti dal sisma che tardava ad arrivare. Le problematiche relative alle utenze domestiche – prosegue la Tullio -, in particolare luce, gas ed acqua, che hanno interessato e stanno interessando le zone colpite dai recenti eventi sismici, segnalate dalla Federconsumatori in precedenti comunicati stampa e denunciate nell'importante iniziativa messa in campo a Tolentino lo scorso 25 marzo, stanno dando i primi frutti. Continueremo comunque nella nostra battaglia per la tutela dei cittadini e le eventuali problematiche che i essi vorranno segnalarci, perchè questo è solo l'inizio"
Per completezza si riporta per intero il comunicato stampa, dell'Autorità Garante per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico, appena citato:
"Dopo la sospensione di 6 mesi del pagamento delle bollette di energia elettrica, gas e acqua decisa subito dopo gli eventi sismici (del 24 agosto e successivi)[1], le popolazioni colpite dai terremoti del Centro Italia (di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, come identificate dai provvedimenti delle autorità competenti) potranno beneficiare di nuove importanti agevolazioni. L'Autorità ha infatti stabilito che a partire dalla data degli eventi sismici, per 3 anni siano azzerate tutte le componenti tariffarie delle bollette di energia elettrica e gas, cioè non si pagheranno i costi relativi al trasporto e misura dell'energia e quelli per gli oneri generali di sistema; ugualmente per le utenze del servizio idrico non verranno applicati i corrispettivi tariffari per acquedotto, fognatura, depurazione e le componenti tariffarie UI di perequazione (l'azzeramento, applicabile solo sulle componenti regolate, per il cliente tipo[2] sulla spesa media annua vale una riduzione di circa 200 euro sia per la bolletta elettrica che per quella gas, mentre copre il 100% della bolletta del servizio idrico). Inoltre, alla ripresa della fatturazione gli importi relativi agli eventuali consumi dovranno essere rateizzati per un periodo minimo di 24 mesi, senza interessi. Per tutte le forniture (elettricità, gas naturale, gas diversi dal naturale distribuito a mezzo di reti canalizzate, acquedotto, fognatura e depurazione) verranno poi eliminati tutti i costi per nuove connessioni, disattivazioni, riattivazioni e/o volture. È quanto prevede la deliberazione 252/2017/R/com dell'Autorità per i cittadini la cui abitazione si è resa inagibile a seguito degli eventi sismici dei mesi scorsi. Il provvedimento, che attua quanto previsto dal decreto legge 189/16, con interventi simili a quelli già previsti in occasione di altri eventi sismici degli anni scorsi, è stato adottato al termine di un processo di consultazione pubblica e di interlocuzione interistituzionale con le autorità competenti.
Le agevolazioni saranno applicate in modo automatico a tutte le utenze che già esistevano nei comuni colpiti dal sisma e anche a quelle delle strutture abitative di emergenza (SAE) e sono cumulabili con il bonus elettrico e gas o con eventuali meccanismi di sostegno locali per la fornitura idrica. Le agevolazioni invece dovranno essere richieste: per le utenze di abitazioni danneggiate in altri Comuni - delle regioni interessate dal sisma - che però non sono stati inseriti negli elenchi previsti dai provvedimenti legislativi; per le utenze nei Comuni di Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto[3]; per le utenze o forniture temporanee e per le utenze situate nei moduli abitativi provvisori (MAP). La richiesta dovrà essere effettuata presentando un'apposita documentazione che attesti l'inagibilità parziale o totale degli immobili e il nesso di causalità con gli eventi sismici. Le agevolazioni sono valide indipendentemente dalla localizzazione dell'utenza, garantendo il principio della loro portabilità: potranno infatti essere riconosciute a chi si è trovato con la propria abitazione inagibile ed è stato costretto a trasferirsi in altre località, anche in comuni diversi da quelli coinvolti dagli eventi sismici e sia in grado di produrre la documentazione che attesti l'inagibilità della propria abitazione e il nesso di causalità con gli eventi sismici.
Il venditore che ha sospeso la fatturazione dovrà provvedere alla contabilizzazione degli importi non fatturati e da rateizzare inviando un'unica bolletta, entro il 31 dicembre 2017 per i clienti il cui periodo di sospensione (determinato in 6 mesi dai provvedimenti legislativi) termini entro il 30 aprile 2017, o entro la fine del sesto mese successivo al termine del periodo di sospensione per gli altri clienti. La rateizzazione dovrà essere applicata anche da parte del venditore che ha sospeso i soli termini di pagamento pur avendo continuato a fatturare. Quest'ultimo dovrà provvedere all'emissione di un'unica fattura di conguaglio degli importi fatturati che tenga conto delle agevolazioni previste e degli importi eventualmente già pagati dal cliente finale (potendo provvedere, attraverso modalità alternative, all'accredito di tali importi al cliente finale). La dilazione avrà, in generale, durata di 24 mesi, con periodicità pari a quella di fatturazione; avverrà senza interessi e decorrerà dal momento di emissione della fattura unica. Non è prevista la rateizzazione per importi inferiori a 50 euro per singola fornitura. Il cliente potrà comunque optare anche per un periodo inferiore di rateizzazione o scegliere di pagare l'importo dovuto in un'unica soluzione. Il venditore del mercato libero potrà offrire condizioni migliorative rispetto a quelle minime previste.
I clienti interessati dovranno essere informati di tutte le agevolazioni previste e della loro durata - comprese le modalità di rateizzazione - attraverso le bollette (nel caso di servizio idrico) e dovrà essere prevista un'apposita informativa da pubblicare sui siti internet delle società di vendita di energia elettrica e gas e sul sito del gestore del servizio idrico. I minori ricavi delle imprese, generati dall'applicazione delle agevolazioni, saranno compensati ripartendo la spese nell'ambito della perequazione generale degli utenti non agevolati.
La deliberazione 252/2017/R/com è disponibile sul sito www.autorita.energia.it. "
Confermate le previsioni che annunciavano un ritorno di freddo e pioggia subito dopo Pasqua. Infatti, un nucleo di aria fredda porterà domani rovesci e temporali diffusi nelle Marche, dove sono previsti venti da Nord Est con raffiche fino a burrasca, lungo la fascia costiera e la collina. Secondo un avviso di condizioni meteo avverse diffuso dalla Protezione civile regionale, il mare sarà molto mosso.
La conferma arriva anche dall'affidabilissimo sito geometeo.it.
"Come annunciato ormai da diversi giorni" si legge qui "a partire dal pomeriggio di domani fino alle prime ore di venerdì 21, assisteremo ad un radicale cambio di circolazione che riporterà un assaggio d’inverno sulla nostra regione.
Il calo dei geopotenziali in sede italica, favoriranno infatti la discesa dall’artico di una saccatura depressionaria carica di aria fredda ed instabile, i cui effetti si faranno sentire a partire dalla tarda mattinata/primo pomeriggio di domani.
Ecco nel dettaglio l’evoluzione del peggioramento giorno per giorno prevista:
MARTEDI’ 18 APRILE – Variabilità nel mattino ma con tendenza tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio ad un generale peggioramento ad iniziare dai settori centro-settentrionali della regione dove rovesci e temporali si muoveranno velocemente da nord a sud sospinti da correnti in rinforzo dai quadranti nord-orientali. Il vero e proprio ingresso del fronte freddo avverrà attorno alle ore 18:00-20:00 nel pesarese e nord anconetano per poi spostarsi nelle ore successive verso sud sul resto della regione, accompagnato da un rapido abbassamento della quota neve. Tra la serata e le prime ore di mercoledì i rovesci assumeranno carattere nevoso mediamente oltre i 700-800 metri di quota, ma fiocchi misti a grauplen e/o gragnola potranno a tratti spingersi anche fino a quote collinari. Nel corso della nottata tendenza a temporaneo miglioramento sui settori centro-settentrionali della regione se pur con possibili locali rovesci intermittenti.
MERCOLEDI 19 APRILE– Marcata variabilità/instabilità per tutta la giornata, con rovesci intermittenti che tenderanno a risultare più diffusi e di maggiore entità tra il tardo pomeriggio e la nottata. Parziali schiarite a tratti più ampie saranno possibile nelle ore centrali della mattina. Clima freddo per il periodo con valori che difficilmente supereranno i +2/+3 gradi oltre gli 800-1000 metri e con fenomeni ancora sotto forma nevosa oltre i 600-700 metri.
GIOVEDI’ 20 – MATTINATA DI VENERDI’ 21 APRILE – Permanenza di un cielo da parzialmente a molto nuvoloso con occasione per precipitazioni intermittenti a carattere sparso più diffuse e probabili sulle province centro-meridionali della regione dove continuerà a nevicare lungo la dorsale appenninica oltre i 600-700 metri.Nella notte e prime ore di venerdì 21 transiterà l’apice dell’afflusso freddo in quota che potrebbe favorire una temporanea intensificazione dell’instabilità con a carattere di rovescio. In questo frangente considerando la presenza di isoterme di -5°C a 850 hPa e venti da nord nord-ovest i fiocchi di neve specie sulle aree interne potrebbero raggiungere quote molto basse per il periodo (anche 250-300 metri) con possibili accumuli effimeri al suolo anche a partire dai 400-500 metri. Tendenza dalla tarda mattinata di venerdì ad un definitivo e deciso miglioramento.
ACCUMULI NEVOSI TOTALI STIMATI TRA MARTEDI’ SERA E VENERDI’ MATTINA:
A quota 500-600 metri possibili spessori tra 1 e 5 cm, a quota 700-800 metri fino a 10 cm, oltre i 1000 metri valori variabili tra i 20 e i 30-35 cm; ma visti i fenomeni sotto forma di rovescio e quindi irregolari anche gli accumuli di neve potrebbero subire variazioni sensibili in zone limitrofe anche alla stessa altitudine.
Ormai parlare di emozione e commozione, quando si raccontano storie di vite oltre il terremoto appare quasi scontato. Ma non è scontato per niente. Non è scontato che famiglie intere dalla Romagna decidano di trascorrere la Pasqua insieme a famiglie terremotate sfollate lungo la costa.
E il racconto che esce al termine della giornata fa salire il magone, ma anche la speranza. Da un lato, storie intime e nascoste, rivelate solo dalla semplicità con cui i protagonisti le raccontano. Dall'altro, la consapevolezza che al termine di una giornata speciale, tutto tornerà inesorabilmente come prima. Solitudine e nostalgia comprese. E leggere le parole che seguono, fa trattenere a stento le lacrime.
Grazie al gruppo "Aiutiamo e non crolliamo", sempre particolarmente attivo nell'aiuto verso le popolazioni terremotate, le famiglie dell'oratorio di Cerasolo Ausa, in provincia di Rimini, hanno realizzato insieme ai loro figli un gemellaggio con le famiglie sfollate all'hotel Charlie a Porto San Giorgio. I loro bambini hanno consegnato le uova di Pasqua ai loro coetanei sfollati, e tutti insieme hanno trascorso il pomeriggio in affettuoso ascolto sulle loro vicissitudini anche anteriori al sisma. Un pomeriggio ricco di esplosioni di lacrime ed abbracci sinceri. Dopo aver cenato tutti insieme, le famiglie riminesi sono ripartite per tornare a casa.
"E' stato un incontro che ha lasciato il segno nel vero senso della parola" racconta il portavoce della comitivi riminese "Abbiamo trovato diverse famiglie, soprattutto formate da persone anziane provenienti da Camerino, Visso, Pievebovigliana e Pieve Torina, persone che appena ci hanno visti hanno cercato di capire cosa succedeva, vedendo anche tanti ragazzini. Tutta questa perplessità è svanita in un secondo: dopo esserci presentati, sono stati quasi travolti da tanta vitalità dei ragazzi di Cerasolo, in primis i giovani che si sono fiondati sui loro 'nonnini adottati'. Tanta emozione, tanta condivisione e comprensione mentre queste famiglie ci raccontavano il loro vissuto".
Poi inizia il racconto, toccante, dell'incontro. "Appena arrivato, sono entrato nell'hotel recandomi nella sala dove le famiglie ci aspettavano. Erano tutti seduti, composti. Ho visto i loro occhi nei miei e quegli sguardi curiosi sono diventati pieni di luce, sorridenti, familiari. Quando mi muovo per tornare indietro, in modo da chiamare la truppa, vedo gli sguardi di prima richiudersi e allora ritorno subito indietro dicendo 'aspettate che arriviamo!', e in un secondo è tornata la luce in quegli occhi pieni di dolcezza e di dolore...
Faccio entrare 27 persone tra adulti e ragazzini di tutte le età in una sala piena di persone, persone pronte a dare e a ricevere. Entriamo con un mare di uova di Pasqua e di dolci, do un'occhiata veloce e in un secondo vedo diverse generazioni: una nonnina di 97 anni e un bimbo di 16 mesi. Cacchio, dove vado ora? E niente... corro a prendere in braccio il bimbo per andare a baciare la nonnina... Siamo lì tutti zitti e allora prendo in mano la situazione e presento il gruppo, riuscendo a non crollare dato che una signora di Visso già piangeva. I ragazzi dell'oratorio si muovono prendendo le uova ed iniziano a distribuirle. Vedere ragazzine di 12 anni andare da nonnine di 70 con il cuore nel viso, con un sorriso che scioglierebbe anche un iceberg, mi ha riempito il cuore... in un battibaleno si formano gruppetti di persone dove i protagonisti erano loro, le famiglie sfollate. Vedo ragazzini attentissimi nell'ascoltare i loro racconti su quella bruttissima sera del 26 ottobre...Vi giuro, sembrava un film: non lo avrei mai pensato.
Ognuno di noi si è dedicato a qualcuno di loro, da Luana a Paolo a Micaela a Elena e tutti gli altri... Ed io? Beh io stavo aspettando il mio Angelo che è arrivato dopo un'oretta e che nemmeno conoscevo. Ero al bar a parlare con la direttrice e lo vedo lì fuori mentre arriva con la moglie, quella moglie che da qualche anno ha rinunciato a se stessa dopo la perdita di un figlio. Lo vedo arrivare verso la porta ,con il suo cappellino alla pescatora un po' rovinato, con i suoi vestiti da lavoro, lui che quando gli apro la porta e gli dico 'Ti aspettavo', mi risponde con un sorriso pieno di gioia ' Sò arrivato!'
Li porto nel salone e tutti li salutano. Fa sedere la moglie come un vero gentiluomo. Lei non parla e non sente da anni, oltre a non mangiare se non per sopravvivere... si siede anche lui, gli portano l'uovo di Pasqua mentre io giravo per la sala ma niente... Ci siamo guardati, lui a testa bassa ma con lo sguardo verso di me, occhi lucidi e io che mi dicevo, ok vado... mi avvicino, parliamo un attimo e in men che non si dica sale in camera a prendere le foto della sua casa per farmele vedere. Le abbiamo commentate tra un mezzo pianto e l'altro... Aveva già vinto ma ha voluto stravincere dicendomi: 'Vuoi salire su a casa mia (casa sua,la camera, ndr)? Ne ho tante altre da farti vedere'. Saliamo, tira fuori un bottiglia di aranciata sanguinella e sul terrazzo parte la rassegna delle foto. Belle, piene di vita, da quelle in bianco e nero a quelle a colori in gita con la moglie bellissima, cosa che lui ha sottolineato sempre, un uomo che ha lavorato come un mulo quella terra che a suo dire lo ha tradito ma che ama più di se stesso...Questo è Antonio, 74 anni con la mente ed il cuore a Pievetorina, il 'Mazzarino' della Valnerina.
Siamo sul terrazzo e due finestroni più in là sento parlare. Mi giro e vedo una donna di 90 anni che fa fatica a camminare, dimessa, con un affanno che toglie il fiato al solo vederla, demotivata, diventata asociale... la prendo in braccio e la porto su una sedia, ci parlo e la invito a cena con noi di sotto ma lei: 'No, non scendo mai di sotto io', detto con l'affanno dettato dalla paura e dall'ansia, quel peso sul cuore. Ma scherziamo? le dico 'Stasera ti invito a cena io'. Vado a prendere la sedia a rotelle che ha li sul terrazzo, la carico, la porto nella sua camera e mentre lei mi parla per farmi desistere inizio a pettinarla, parlandole come fosse mia madre. Mi scendono le lacrime ma lei non mi vede, le sono dietro per pettinarla e sento che l'affanno si calma. Dopo 20 minuti siamo pronti per scendere. Prendiamo l'ascensore e il suo affanno riprende un po' quando mi chiede 'Adesso cosa dico di sotto?'. E io le rispondo 'Nulla, lascia che siano gli altri a dire qualcosa'. Si apre l'ascensore e sfiliamo belli, decisi, lei con un sorriso raggiante, felice come una bambina mentre il solo personale dell hotel guarda lei e guarda me con occhi spalancati, pieni di stupore e felicità, vedendola di sotto come mai era successo fino ad allora. Entriamo nella sala dove gli altri cantano e io con il mio modo la presento. Mi hanno riferito che il suo viso era come un sole raggiante: purtroppo me lo sono perso perché spingevo la carrozzina. Questa è Liliana, 90 anni, la mia mamma adottata e fidanzata per una sera. Ha anche mangiato come ha mangiato tutta la cena la moglie di Antonio. Mi fermo qui... ho il cuore che mi scoppia!".
Quasi mezzo milione di italiani trascorre nelle aree terremotate almeno parte delle vacanze di Pasqua, Pasquetta e dei ponti primaverili. E' quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe'. Si tratta soprattutto di persone di età compresa tra 35 ai 44 anni.
''Un segnale importante - sottolinea la Coldiretti - che si è manifestato anche con dimostrazioni concrete di solidarietà da parte di clienti storici (e non) negli agriturismi''. La situazione resta comunque difficile, con le presenze sono ben al di sotto degli anni precedenti il sisma.
Nei 131 comuni del cratere colpito dai terremoti del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre 2016, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat, operano 444 agriturismi: 247 sono nelle Marche (un quarto del totale regionale). Per incentivare il turismo nelle regioni colpite dal sisma sono in corso le campagne "Fai Pasqua da noi!" promossa da www.campagnamica.it per gli agriturismi e #SalvaUnPastore della Coldiretti per aiutare con il consumo di carne di agnello i pastori.
(Ansa)
Pioggia e forte vento la notte scorsa nelle Marche, con un'ondata di maltempo che ha provocato piccoli smottamenti e qualche allagamento a Pesaro e provincia e nelle frazioni collinari di Ancona.
I vigili del fuoco sono dovuti intervenire per rimuovere rami e piante pericolanti anche nel Maceratese, ma non si segnalano danni di rilievo. Una frana di dimensione modeste ha interessato una strada che conduce al convento dei Frati di Forano, ad Appignano (Macerata). In mattinata le condizioni meteo sono migliorate in tutta la regione. (Ansa)
La grande paura sembra essere passata. La improvvisa sequenza dei giorni scorsi aveva inevitabilmente creato apprensione e paura nelle popolazioni che da mesi subiscono anche psicologicamente la pressione di una crisi sismica che sembra infinita. Ma fin da subito, pur con tutte le cautele del caso, gli esperti avevano avvisato che si trattava di uno sviluppo fisiologico degli eventi sismici precedenti.
Anche il giorno di Pasqua, il sempre puntuale e chiaro sismologo Alessandro Amato dell'Ingv, ha voluto comunque aggiornare la popolazione, confermando come dopo il picco del 10-12 aprile, la situazione sia tornata a normalizzarsi.
"Dopo il picco del 10-12 aprile, con diversi eventi di magnitudo superiore a 3 e tanti più piccoli" spiega il sismologo "siamo tornati ai livelli dei giorni precedenti, anzi un po' meno. Ieri e il 14 i turnisti Ingvterremoti hanno localizzato 96 e 92 terremoti al giorno, nessuno dei quali pari o superiore a 3. I giorni prima ne erano stati localizzati sempre di più (tra parentesi quelli ≥3):......15/4 96 (0)14/4 92 (0)13/4 120 (0)12/4 205 (1)11/4 141 (8)10/4 130 (1)9/4 99 (2)8/4 100 (1)7/4 131 (0)6/4 120 (2)......
Quindi, dal 13 aprile, nessun evento superiore magnitudo 3. Anche il livello dell'energia rilasciata giornalmente è tornata ai livelli pre-picco (i pallini neri, secondo la scala logaritmica sull'asse a destra). Il numero dei terremoti nel grafico si riferisce ai soli eventi di M≥2 (pochi al giorno, le colonnine colorate, si veda l'asse verticale a sinistra), mentre i numeri riportati sopra sono relativi a tutti i terremoti localizzati nella zona, che sono molti di più perché si contano anche quelli molto piccoli. Come descritto già altre volte, questi picchi sono normali nel decorso generale in diminuzione della sequenza".
Le famiglie marchigiane hanno speso complessivamente 36 milioni di euro per imbandire le tavole della Pasqua. L'84% delle famiglie che ha optato per il pranzo a casa propria o in quella di parenti e amici. E' quanto emerge dall'analisi Coldiretti-Ixè "La Pasqua 2017 degli italiani". Una persona su tre non rinuncerà alla tradizionale gita fuori porta in parchi e aree protette con il tradizionale pic-nic nel verde.
Un rito, quest'ultimo, caratterizzato dai barbecue all'aria aperta, con molti agriturismi, anche delle zone terremotate, che si sono attrezzati per il lunedì dell'Angelo con l'offerta di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in autonomia. Nonostante le campagne animaliste l'alimento più rappresentativo resta la carne d'agnello che è presente in più di una tavola su due (52%). (Ansa)
Hanno scelto la sera della Vigilia di Pasqua per fare gli auguri a modo loro alle persone che da mesi stanno vivendo disagi e angoscie per il terremoto.
I ragazzi dell'oratorio Don Bosco, nella parrocchia del Santissimo Crocifisso di Tolentino, una delle chiese maggiormente lesionate dal sisma, hanno scritto testo e musica e composto una canzone e l'hanno intitolata "La mia vita è qui", dedicata ai terremotati del Centro Italia. Il titolo lascia ben comprendere come questi ragazzi non abbiano nessuna voglia di mollare nè di abbandonare la loro terra e le loro radici.
Nasce così "La mia vita è qui", accompagnata da un bellissimo video che accompagna in maniera perfetta il testo e la musica della canzone. Lanciata alla vigilia della Pasqua di Resurrezione, a significare proprio la volontà di rinascere, i ragazzi hanno condiviso il video con queste parole: "Quest'anno gli auguri di BUONA PASQUA li facciamo così. Non potevamo non ricordarci delle migliaia di persone sfollate sparse negli alberghi e nei campeggi, lontane dalla loro casa e dalla loro terra. Ogni nostro pensiero e ogni nostra preghiera è per voi. Grazie di cuore a chi ha lavorato alla canzone e al video. BUONA E SANTA PASQUA a tutti!"
E' una storia di quelle cui si potrebbe anche stentare a credere, se non fosse assolutamente vera e commovente. L'incontro fra un cane e un malato in una stanza di ospedale può cambiare il quadro clinico del malato stesso? Sembrerebbe proprio di sì, stando a quanto successo nei giorni scorsi all'ospedale Carlo Urbani di Jesi.
Enrico ha 61 anni ed è di San Severino. Qualche settimana fa ha perso la moglie e ora lui si trova ricoverato da circa tre settimane in gravi condizioni in terapia intensiva a seguito di una operazione chirurgica per l'asportazione di un tumore. E fino a qui non ci sarebbe nulla di straordinario.
La storia cambia nei giorni scorsi, quando il primario Tonino Bernacconi, sulla scorta di quanto accade già a Firenze, dove si svolge il primo progetto italiano di pet therapy in rianimazione, con l’obiettivo di aiutare i malati a guarire più in fretta, decide di far arrivare in ospedale Kyra.
Kyra è una labrador di dieci anni con cui Enrico ha instaurato un rapporto speciale proprio dopo la scomparsa della moglie. Ed è stato proprio lui a chiedere al primario la possibilità di poter salutare ancora la sua Kyra. L'altro giorno il suo desiderio è stato esaudito. Kyra è stata portata nel reparto di terapia intensiva dove Enrico si trova ricoverato e dove era sotto stretta osservazione perchè nelle ultime ore le sue condizioni erano peggiorate.
Kyra è arrivata scodinzolante vicino al letto di Enrico che ha allungato la mano per accarezzarla e, come d'incanto, così confermano medici e infermieri, i suoi parametri vitali sono migliorati.
Al Carreggi di Firenze da poco meno di un anno la pet therapy in terapia intensiva è una realtà. Durante la seduta, che dura circa 45 minuti, il cane si avvicina al capezzale dei malati, che possono accarezzarlo e spazzolarlo, stimolando così la mobilità delle mani. Chi se la sente può anche giocare con l’animale, approfittando per fare qualche semplice esercizio fisioterapico. L’idea, nel prossimo futuro, è quella di estendere il progetto anche ai pazienti più gravi, in stato di incoscienza.
Giungono conferme sul peggioramento a carattere freddo che dopo le vacanze pasquali interesserà l’Italia e in particolare le zone del centro.
Secondo le ultime corse modellistiche, a partire dalla giornata di martedì 18 aprile, una saccatura di aria di origine artica con contributi artici continentali, irromperà lungo le regioni del Nord Italia per poi scivolare lungo quelle del medio e basso Adriatico.
Il tutto sarà accompagnato da un deciso e sensibile calo delle temperature (anche 15 gradi in meno), forti venti settentrionali e mareggiate. Date le temperature, la neve farà la sua comparsa fino a quote molto basse, soprattutto sugli Appennini.
E' stata avviata la procedura per la ricostruzione di 21 scuole distrutte dagli eventi sismici che hanno devastato l'Italia centrale tra l'agosto 2016 e il febbraio 2017. La progettazione definitiva dei plessi scolastici è stata completata a cura della struttura commissariale per la ricostruzione, in collaborazione con Invitalia.
E da ieri, si legge in una nota, è online sul sito www.sisma2016.governo.it "l'avviso esplorativo per la formazione di un elenco di esecutori interessati alla realizzazione delle opere di edilizia scolastica di cui all'ordinanza commissariale 14 del 16 gennaio 2017". In pratica un avviso rivolto ad aziende ed imprese artigianali interessate a partecipare alla costruzione dei 21 plessi scolastici individuati dal commissario straordinario Vasco Errani. Gli interventi verranno realizzati previo affidamento di appalti che comprendono la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori. L'affidamento dei lavori alle imprese avverrà attraverso la formula della procedura negoziata. (Ansa)
E' destinata quasi sicuramente a scatenare le ire degli animalisti la campagna di comunicazione scelta dalla Coldiretti che per le festività pasquali ha lanciato un appello non per salvare gli agnelli, tra le portate fondamentali della tradizione italiana, ma i suoi pastori. In particolare quelli vittime del terribile sisma che ha colpito il centro Italia.
“Quest’anno portare la carne di agnello a tavola significa anche salvare il lavoro dei circa 4mila pastori terremotati che non hanno ancora abbandonato le aree colpite dal sisma di Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria”, sostiene la Coldiretti che ricorda come nelle aree colpite dal terremoto, “solo nei 131 comuni del cratere sono allevate 213mila pecore e capre”.
L’appello si accompagna anche ad un hashtag #SalvaUnPastore e agli altri dati diffusi sempre da Coldiretti sulle spese degli italiani per il weekend pasquale. Tra Pasqua e pasquetta infatti, dice la ricerca elaborata con Ixé, la spesa media per famiglia sarà di 55 euro con l’83% degli italiani che ha deciso di consumare a casa propria o di parenti e amici il tradizionale pranzo.
Il terremoto ha portato distruzione e ''disgregato e diviso intere comunità: per questo è ancora più necessario impegnare le energie che ci vengono dall'insegnamento della Resistenza e dell'antifascismo nella costruzione di una concreta solidarietà, nella vicinanza a coloro che sono stati maggiormente colpiti e in una ricostruzione deve che sia anche sociale e culturale''. Lo afferma l'Anpi delle Marche, impegnata a organizzare le manifestazioni del 25 aprile.
L'Associazione dei partigiani invita tutti a partecipare il 23 aprile alla Marcia della Memoria Caldarola-Montalto, nel cuore del cratere, e all'assemblea con i sindaci dei Comuni terremotati. Sono stati invitati il presidente della Regione Marche e il commissario straordinario per la ricostruzione, perché, conclude l'Anpi, ''le conseguenze del terremoto non sono limitate ai soli territori colpiti ma riguardano l'insieme del contesto economico, sociale, culturale, politico ed istituzionale delle regioni appenniniche''. (Ansa)
Districarsi fra le decreti, ordinanze e provvedimenti della Protezione Civile può essere un'impresa molto difficile. A volte quasi impossibile. Nella miriade di normative che vanno a disciplinare il post sisma, anche numerosi tecnici stanno incontrando grosse difficoltà nella loro interpretazione e applicazione.
Così, da Camerino, Officina2630.it lancia un appello al commissario straordinario Vasco Errani, affinchè possa essere redatto un testo unico per la ricostruzione, tale da rendere l'applicazione delle norme più semplice e, inevitabilmente, più rapida ed efficace.
"La crisi sismica del 2016 che ha colpito alcune Regioni del Centro Italia" si legge nella lettera inviata ad Errani "ha travolto le certezze di tutti: cittadini, aziende ed Enti Locali.
Lo sforzo che tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati, sono chiamati a fare è enorme, anche perché nessuno vuol abbandonare le proprie terre, gli affetti e i ricordi di una vita. Qui si vuol ritornare e qui si vuol restare. Il territorio montano rischia irrimediabilmente lo spopolamento, l’azzeramento di un radicato sistema economico e del tessuto sociale e la scomparsa definitiva di un vero e proprio patrimonio italiano. Su queste montagne si offrono ancora servizi a chi è molto lontano dalla costa e vive nei borghi meta di turisti italiani e stranieri; ancora esiste un sistema sanitario funzionante per chi non può raggiungere primi soccorsi altrove; ancora c’è chi coltiva la terra ed alleva animali, le stesse “specialità” che spesso vengono definite eccellenze italiane, vanto del Paese. E’ imminente un disastro in termini di popolazione residente e cultura.
Chi è lontano cerca e necessita disperatamente di un buon motivo per non abbandonare la sua terra. Chi ancora resta ne cerca molti altri per non partire per sempre.
Lo Stato con tutte le sue articolazioni è chiamato ad affrontare problemi, in parte, inimmaginabili e imprevedibili anche se, a volte, si ha l’impressione che non tutti siano consapevoli dei propri compiti e funzioni.
Le problematiche da affrontare sono tante e tali che, al momento, è praticamente impossibile farne anche solo un elenco parziale.
Con il presente appello vogliamo sottolineare una delle tante difficoltà e richiedere il suo intervento.
Sino ad ora sono stati emessi provvedimenti della Protezione Civile, varie leggi e numerosissime ordinanze commissariali. Tra gli obiettivi dei vari provvedimenti vi è quello non solo di far fronte all’emergenza, ma anche quello di accelerare la ricostruzione, fissando date e scadenze che, certamente, non potranno essere rispettate: le disposizioni in materia non sono chiare, le normative si sovrappongono, gli atti non sono resi intellegibili, i “rimandi” ad altre norme sono continui e spesso anche errati.
Pur essendo consapevoli che l’elaborazione di provvedimenti con le procedure di “rimandi” ad altre disposizioni è una prassi consolidata da decenni, tutto viene reso più difficile nel comprendere e nel decidere le scelte che ogni soggetto coinvolto, dal cittadino-sfollato al tecnico, deve fare. La complessità di tutto ciò rende, di fatto, impossibile programmare interventi ed adottare decisioni.
I provvedimenti, così come redatti, provocano e provocheranno significativi ritardi nel predisporre progetti, nell’adozione di provvedimenti da parte dei Comuni e delle Regioni e dagli Uffici della Ricostruzione, che ancora, tra l’altro, non sono nel pieno delle proprie funzioni. Stentando perfino nel rispondere alle giornaliere istanze degli stessi tecnici a lavoro.
Con il presente appello
SI CHIEDE
Che gli Uffici del Commissario Straordinario provvedano quanto prima ha elaborare un testo unico o coordinato tra tutti i decreti, le leggi e le ordinanze del Commissario Straordinario per permettere a tutti i soggetti coinvolti di gestire le diverse problematiche quotidiane in maniera efficace ed efficiente, ed operare al meglio nel post emergenza e nella ricostruzione".
Nell'entroterra o sulla costa, gli oltre 4 mila sfollati del terremoto nelle Marche non rinunceranno alla Pasqua. Si stanno organizzando per il pranzo di domenica, che faranno nei 340 fra camping e hotel in cui sono ospitati, e che alcuni dovranno comunque lasciare a breve per far posto ai turisti. Per quanto possibile, cercheranno di riunirsi con amici e familiari sparpagliati nelle varie strutture ricettive, a volte anche a molti chilometri di distanza l'una dell'altra. E c'è anche chi farà una Pasqua open air: in un'area camper 'fai da te' di Castelsantangelo sul Nera (Macerata) verrà arrostito un agnello donato da un allevatore del posto: 12 le persone che festeggeranno insieme.
Sconvolta la geografia dei luoghi sacri: sono 150 su 188 le chiese inagibili della Diocesi di Macerata; le 460 chiese di Camerino e dintorni sono quasi tutte crollate o chiuse. Come a Natale, le celebrazioni liturgiche si terranno nelle tensostrutture o nelle poche cappelle superstiti (ANSA).
Nelle Marche sono state liquidate somme per 81 milioni di euro per il terremoto, grazie alla disponibilità dei trasferimenti dallo Stato per 51,2 milioni di euro e ai 30 milioni anticipati dalla Regione. Il punto della situazione è stato fatto dalla Regione, in occasione della presentazione a sindaci e presidenti di Provincia dell'ordinanza sulla ricostruzione pesante privata.
Secondo i dati della Regione Marche, sono 4.328 gli sfollati del terremoto ospitati nelle 340 strutture ricettive registrate nelle Marche. Di queste, 324 hanno presentato rendicontazione per un totale di 32,4 milioni di euro. Le strutture che sono state già pagate sono 278, per un totale di 20,6 milioni di euro, mentre 46 sono in attesa di liquidazione.
Ricevono invece il contributo di autonoma sistemazione (Cas) 26.196 persone per un importo rendicontato e già interamente saldato di 34,3 milioni di euro. (Ansa)
Il primo cittadino di Camerino, Gianluca Pasqui, è stato nominato coordinatore dei Sindaci del cratere dei Comuni delle quattro Regioni interessate dal terremoto dei mesi scorsi.
La prestigiosa nomina, che di fatto pone Pasqui nella gerarchia della gestione post sisma subito dopo il commissario straordinario Vasco Errani e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, è stata ufficializzata oggi dal presidente dell'Anci Antonio Decaro. "Ringraziandoti per la collaborazione" scrive Decaro a Pasqui "ti prego di voler tenere informata l'associazione e di coordinare le tue attività con il delegato politico Bruno Valentini, sindaco di Siena, e con la struttura organizzativa competente per materia che rimarranno responsabili di tutti gli aspetti tecnici e operativi di ogni attività".
La nomina a coordinatore dei Sindaci delle quattro Regioni è stata accolta con grande soddisfazione e senso di responsabilità da Gianluca Pasqui che ha voluto ringraziare Antonio Decaro "prima di tutto per essere sempre stato vicino ai Comuni colpiti dalla tragedia del sisma e poi per la fiducia che ha voluto riporre nella mia persona che cercherò di ricambiare lavorando con determinazione e lealtà al fianco di tutti gli altri sindaci del cratere.
Un grazie lo rivolgo anche a Marcello Fiori, presidente nazionale degli Enti Locali, per non aver mai fatto mancare la sua competente vicinanza alle zone terremotate e per aver creduto in Gianluca Pasqui. Farò di tutto per svolgere nel miglior modo possibile l'incarico che mi è stato assegnato".
E' proseguita anche nella notte e in mattinata la sequenza sismica che sta interessando l'area epicentrale di Fiastra e Fiordimonte. Una decina gli eventi registrati dai sismografi, uno soltanto dei quali con magnitudo superiore a 3: alle 3.37 è stato infatti avvertito un terremoto di magnitudo 3.1 con profondità di 10 chilometri. Gli altri eventi hanno avuto tutti una magnitudo inferiore compresa fra 2.1 e 2.9.
E sull'argomento è tornato questa mattina il sismologo di Ingv Alessandro Amato che ha confermato quanto già affermato nei giorni scorsi: si tratta di aftershocks e non ci sono elementi per pensare all'attivazione di nuove faglie.
"Nella zona di Fiastra e Fiordimonte" spiega Amato "ci sono stati un centinaio di piccoli terremoti negli ultimi due giorni (intorno a Lat.43.02-Long.13.11), compresi alcuni di magnitudo superiore a 3. Il massimo ieri alle 16:35 e 19:04 (M3.6). Alcune considerazioni: vista la localizzazione, questi terremoti sono tecnicamente degli "aftershocks", ossia eventi appartenenti alla sequenza iniziata ad agosto 2016, in particolare nel settore settentrionale attivo da ottobre.
Dopo un certo tempo dall'inizio di una sequenza, spesso si osservano aftershocks più forti nelle zone marginali del sistema di faglie (e meno nelle parti centrali). Non ci sono elementi particolari che fanno pensare all'attivazione di nuove faglie. Nessuno è in grado oggi di dire se potrà arrivarne uno più forte, né di escludere che questo accada (se qualcuno lo fa, diffidate).
La probabilità di avere un evento più forte nella zona è difficile da calcolare, ma con i metodi sperimentali a disposizione, questa è comunque bassa (ma non nulla)".
Con la manovra arriva "un fondo per diversi anni di valore annuale di almeno 1 miliardo di euro" per "sia per investimenti per la ricostruzione sia per dare risorse per la ripresa delle attività delle imprese che fanno parte delle zone colpite".
Lo ha confermato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan al termine del Cdm, ricordando che il provvedimento introduce anche "misure che si iscrivono nel capitolo di finanza per la crescita, di semplificazione, di agevolazione amministrativa, di incentivo alla localizzazione in Italia delle imprese, di indirizzo del risparmio verso gli investimenti produttivi".
Il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ha messo in rilievo il "via libera oggi in Cdm alle Zone franche urbane nei comuni del terremoto. Zero tasse e contributi per due anni per le attività d'impresa che daranno futuro alle aree colpite dal sisma. Un aiuto concreto a chi vuole continuare a vivere e lavorare in questi territori straordinari". (Ansa)
Come da noi anticipato ieri è stata pubblicata l'ordinanza 19 del Commissario per la ricostruzione Vasco Errani che definisce parametri, modalità, tempi di intervento e di esecuzione della ricostruzione privata dopo il sisma. Prevede l'ambito di applicazione e i soggetti beneficiari e disciplina il contributo per "gli interventi di ripristino con miglioramento sismico o la ricostruzione degli edifici distrutti".
Tra gli interventi finanziabili anche quelli per gli immobili con locali inagibili che ospitavano imprese e attività produttive. Nei 140 Comuni del cratere il contributo previsto è pari al 100% del costo ammissibile. Per gli immobili fuori cratere, qualora sia dimostrato "un nesso di causalità diretto tra i danni e gli eventi sismici", il contributo è ugualmente del 100% sia per le prime case che per le seconde abitazioni se " ubicate nei centri storici". All'esterno dei centri storici per le seconde abitazioni scende al 50% (rimane del 100% per le prime case).
Le domande vanno presentate entro il 31 dicembre prossimo (https://sisma2016.gov.it/).
Per scaricare l'ordinanza cliccare qua