Avrebbe fatto tutto da solo Valerio Andreucci il giovane ascolano fermato stamani per l'omicidio del veterinario Olindo Pinciaroli, ammazzato a coltellate ieri mattina a Osimo, durante un viaggio di lavoro intrapreso insieme all'assistente a bordo di un'ambulanza veterinaria.
Dopo il delitto, sul movente del quale trapelano ancora poche indiscrezioni, Andreucci avrebbe inventato l'assalto di un commando di 4 rapinatori lungo la via Chiaravallese. ''Io sono riuscito a mettermi in salvo'' aveva raccontato ai familiari al telefono, chiedendo che andassero a prenderlo.
Poi il lungo interrogatorio notturno, mentre i carabinieri raccoglievano elementi che hanno indotto il pm a disporre il fermo per gravi e concordanti indizi di colpevolezza.
Valerio Andreucci, 23 anni, è stato portato nel carcere di Montacuto; aveva sostenuto la tesi di un'aggressione per rapina da parte di 4 sconosciuti. (Ansa)
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E' stato ritrovato a 150 metri dal luogo del delitto, sul lato destro della strada Chiaravallese, il grosso coltello da cucina con l'impugnatura di metallo con cui Valerio Andreucci, 23 anni, avrebbe ucciso ieri mattina il veterinario Olindo Pinciaroli, 54 anni. L'arma era sporca di sangue, e verrà sottoposta ad accertamenti sulle impronte.
Andreucci era stato rintracciato nei pressi dai carabinieri poco dopo l'omicidio, accucciato in un fossato a 100 metri dall'ambulanza veterinaria su cui viaggiava con il dottore, ma sul lato sinistro della strada. Era in stato semiconfusionale, ha tentato di descrivere una finta rapina ad opera di 4 sconosciuti, ma nel corso del lungo interrogatorio notturno si è più volte contraddetto. Non ha tuttavia confessato. Il pm ha disposto la convalida del fermo a carico del giovane: al momento l'ipotesi di reato è omicidio volontario, senza premeditazione.
L'autopsia dirà quali sono stati i colpi mortali. Ancora da mettere a fuoco invece il movente dell'assassinio.
E' ancora sotto interrogatorio del pm Marco Puccilli, nella Caserma dei carabinieri a Osimo, il collaboratore di Olindo Pinciaroli, il veterinario trovato ucciso a coltellate nelle campagne osimane, in località Villa. Il giovane, che ha 23 anni e ha raccontato che l'ambulanza veterinaria con la quale si stava recando a Polverigi insieme al medico sarebbe stata affiancata da un'auto con 4 persone a bordo, che avrebbero aggredito lui e il dottore a colpi di arma da taglio, per rapinarli. Il corpo del medico presenta ferite a torace, all'addome e ad un gluteo, ed escoriazioni al volto e al collo.
Secondo le indiscrezioni trapelate, potrebbe essere sceso dall'ambulanza, guidata dal collaboratore, tentando di mettersi in salvo, venendo però investito. Il ragazzo ha ferite lievi. Subito dopo il fatto è scappato, ma è stato rintracciato dai carabinieri poco dopo. (Ansa)
Sei incontri con tavoli tematici aperti a tutte le rappresentanze sociali. Gli Stati generali del Pd sull'Europa sono partiti oggi da Porto San Giorgio e proseguiranno per tutto il mese di giugno, facendo tappa in ogni provincia marchigiana.
Il primo incontro con il tema "Europa: uno sviluppo continuo per le Marche" è stato molto seguito e apprezzato. Sono intervenuti: Francesco Comi, segretario regionale del Pd Marche; il vice presidente del Parlamento europeo, David Sassoli e dell’europarlamentare Nicola Danti. Presenti anche il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, l’assessore regionale alle Politiche europee, Manuela Bora, il presidente Anci Marche, Maurizio Mangialardi. A coordinare i lavori, Frida Paolella, responsabile Europa del Pd Marche.
Prossimo appuntamento il 5 giugno ad Abbadia di Fiastra (MC) su tema "ricostruzione e aree interne".
La Mille Miglia 2017 è in pieno svolgimento. Ieri, venerdi 19 maggio, la seconda tappa, Ferrara-Roma, ha toccato la nostra Regione.
Pur non interessando quest'anno direttamente la nostra Provincia, i cronometristi maceratesi sono stati chiamati a prendere parte alla manifestazione e si sono distinti per professionalità nella prova cronometrata Scheggia- Gubbio.
Record di partecipanti: oltre 500 le auto provenienti da ogni dove per la corsa più bella del mondo.
Molti i nomi famosi e i volti noti: con il nunmero 14, Gianni Morandi; con il 22, il regista e sceneggiatore Alberto Ferrari e signora; con il 54, Alessandro e Sebastiano Marzotto, solo per citarne qualcuno.
Sei gli equipaggi femminili, tra cui il 282 (Ivana Cattazzo e Sabrina Bignotti) e il 414 (Maria e Luigia Gaburri).
Tra le auto d'epoca militari, con il numero 9M il generale di corpo d'armata Giuseppe Maggi.
La corsa si concluderà domani, domenica 21 maggio, con la passerella finale a Brescia.
(Foto di Pierdamiano Lucamarini)
Domenica alle 16.30 sfida infuocata Al Tullio Morgagni di Forlì: i padroni di casa, infatti, ospiteranno il Fano per la gara d’andata dei play-out retrocessione. Per allontanare lo spettro della Serie D sarebbe fondamentale per i granati uscire dall’impianto romagnolo con un risultato positivo, propedeutico per un ritorno meno esplosivo dal punto di vista della tensione. Inoltre, non va dimenticato che in caso di parità nelle due partite (sia come risultati che come differenza reti) il Fano avrebbe dalla sua il vantaggio del miglior posizionamento in classifica per scongiurare la retrocessione. Fare questi calcoli a 180’ (e forse più) dal fischio finale, però, è decisamente anacronistico.
C’è da scendere in campo domenica pomeriggio e giocarsi una gara che, comunque, si annuncia decisamente elettrizzante. Le statistiche casalinghe del Forlì fanno ben sperare i granata: i romagnoli, infatti, contano più risultati positivi in trasferta (tre vittorie e nove pareggi nella stagione regolare) di quanti non ne abbiano collezionati al Morgagni (cinque vittorie e quattro pareggi), sebbene i punti totali facciano pesare la bilancia sulle gare interne (diciannove i punti conquistati in casa, quindici quelli in trasferta). Sempre rimanendo sul tema curiosità, anche il Fano ha le sue, come per esempio il fatto che le sconfitte subite al Mancini siano superiori a quelle incassate lontano dall’impianto di casa (nove le sconfitte casalinghe, otto quelle in trasferta). A livello di punti, invece, la differenza per il Fano è davvero minima: in totale nella stagione regolare ne ha collezionati trentanove, quasi equamente distribuiti (venti in casa e diciannove in trasferta). Insomma, questa analisi non dà risposte definitive ad eventuali scommettitori, perché il fattore casa/trasferta semplicemente non è un aspetto fondamentale per queste due squadre. Esplorando opzioni alternative, ci si potrebbe orientare sulla quantità di gol: insieme all’Ancona ultimo in classifica nella stagione regolare, il Fano ha chiuso con il secondo peggior attacco del campionato (solo ventotto le reti realizzate in trentotto incontri) dopo il Lumezzane penultimo (ventisei gol all’attivo); per altro, di queste ventotto reti, i granata ne hanno messe a segno solo dodici nelle diciannove partite giocate in trasferta.
Statistiche leggermente migliori per il Forlì, che di reti ne ha segnate trentadue in totale, di cui ventuno in casa. Quanto a difese, però, nettamente meno battuta quella del Fano (quarantadue reti incassate) rispetto a quella del Forlì (cinquantacinque gol al passivo). Di certo, vista l’importanza della posta in palio, è difficile immaginarsi una gara aperta e spettacolare, anche perché la tensione sarà ai massimi livelli. Dunque tutte le opzioni “conservative” (X primo tempo, Under 2,5, No Gol) sono da tenere in grande considerazione. Per i più esosi, ci si può anche sbilanciare cercando di azzeccare il risultato esatto della partita (con quote ovviamente molto generose), per i più parchi invece ci sono sempre a disposizione le doppie chance per limitare i rischi. Siete scommettitori coraggiosi o prudenti? Mettetevi alla prova: Eurobet offre un bonus di benvenuto di 100 euro ad ogni nuovo iscritto! Vi incitiamo a leggere l’analisi completa del bookmaker su sportytrader.it, dov’è spiegato passo passo come approfittare del bonus. Non resta che tentare la sorte...
Presentato ieri, venerdì 19 maggio, in Regione “Marche Express”, progetto promozionale delle Marche digital e social. Nell’ambito della campagna promozionale turistica “Viviamo le Marche”, Regione e Confcommercio Marche hanno collaborato per la realizzazione di questo progetto di comunicazione che si propone di raccontare e far conoscere le bellezze del territorio attraverso un viaggio che parte dai Sibillini e che va oltre il dramma del sisma.
“Questo progetto e le nuove tecnologie ci aiutano a promuovere le molteplici emozioni che il nostro territorio può suscitare nel visitatore" commenta l'Assessore Moreno Pieroni. "Aiutati dalla tecnologia e dai migliori professionisti attivi sul web nella promozione e comunicazione turistica, vogliamo far crescere l’attrattività, spesso sottovalutata delle nostre tradizioni, borghi, mestieri, paesaggi”.
“Il progetto ha avuto impulso dalla richiesta degli operatori turistici - commenta Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche - per un rilancio dell’immagine del nostro territorio. Per questo abbiamo messo insieme le migliori professionalità, per dar vita a un’iniziativa che sappia comunicare i tanti percorsi esperienziali che la nostra Regione può offrire. Le Marche verranno raccontate globalmente e rappresenteremo tutte le eccellenze che le diverse parti del territorio offrono”. “Attraverso una social car brandizzata - ha detto Ilaria Barbotti, project manager di Marche Express - per un mese e mezzo tutte le Marche verranno attraversate da 16 tra i più importanti web influencer del mondo turistico. I diversi itinerari e impressioni potranno essere seguiti in diverse piattaforme a cominciare dal sito dedicato al turismo delle Marche”.
Il 22 Maggio si taglia il nastro del lungo viaggio on the road, con un’auto social contenitore di incontri ed esperienze che attraversa le Marche dal sud al nord della Regione. A bordo avremo i migliori bloggers e instagramers italiani, personaggi molto seguiti in rete e bravi racconta-storie, guidati ogni volta da una guida locale d’eccezione: ad ogni tappa infatti saranno affiancati da un marchigiano DOC (blogger/instagramer/community manager igersmarche o local manager esperto conoscitore della propria zona) che li guiderà alla scoperta di segreti e bellezze della sua terra.
Si parte da Ascoli, prima tappa, il 22 Maggio per toccare poi tutti i territori e le province marchigiane fino al 12 Luglio prossimo.
L’auto social sarà attrezzata on board con due action camera Go-Pro che riprenderanno live il viaggio, i viaggiatori, ma anche paesaggi ed esperienze del tour. Per ogni tappa saranno prodotte pillole video che saranno rilasciate online sui social media e sul sito turismo.regione.marche.it in una pagina dedicata http://turismo.marche.it/viviamolemarche-marcheexpress
Chiunque potrà apprezzare e vedere questi itinerari con video e fotografie nel web e poi decidere di partire per vedere dal vivo le Marche!
Il 12/o Congresso della Cisl Marche si è concluso a Fermo con la rielezione di Sauro Rossi al vertice regionale del sindacato cislino. Alla due giorni congressuale "Per la persona, per il lavoro, nelle Marche da Rigenerare" hanno partecipato oltre 400 persone, tra invitati e delegati eletti, dalle 18 federazioni sindacali di categoria. Il percorso congressuale, con centinaia di assemblee nei luoghi di lavoro e nel territorio, ha coinvolto gli oltre 1.500 rappresentanti Cisl nei luoghi di lavoro e i 150.615 iscritti della Cisl delle Marche.
Sauro Rossi sarà affiancato nella nuova segreteria da Cristiana Ilari e Marco Ferracuti. Secondo Gigi Petteni, segretario nazionale Cisl, "dobbiamo tornare a riflettere sul lavoro come condizione di vita". Per Rossi "è necessario e fondamentale responsabilizzare tutti i soggetti istituzionali e non, per un nuovo patto che coniughi lavoro, sviluppo e welfare" (ANSA).
Sono scesi a 4.134 gli sfollati del terremoto ospitati negli alberghi o in altre strutture ricettive nelle Marche. Contestualmente sono saliti a 27.046 coloro che usufruiscono del Cas (Contributo Autonoma Sistemazione). I dati sono stati resi noti durante la presentazione della campagna comunicativa della Regione Marche sulle procedure per la ricostruzione pesante e, secondo il presidente di Luca Ceriscioli, dimostrano che la gente ha voglia di "tornare ad un contesto di normalità": l'hotel è "l'ultima soluzione", una soluzione di emergenza, per questo i terremotati, di fronte ai tempi della ricostruzione, preferiscono trovarsi in una sistemazione simile il più possibile "alla casa". Le strutture registrate che ospitano gli sfollati sono 344, di cui 337 che hanno presentato la rendicontazione. Quelle pagate in tutto o in parte sono 292. L'importo rendicontato per l'ospitalità dei terremotati ammonta a 38,3 milioni di euro, le somme pagate a 25 milioni. Sono 45 le strutture in attesa di liquidazione. Per il Casa invece è stato rendicontato un importo di quasi 50 milioni di euro, le somme saldate ammontano a poco più di 40 milioni.
Ceriscioli ha ricordato i 20 milioni anticipati dalla Regione, che hanno fatto da "cuscinetto" in attesa dell'arrivo dei fondi dello Stato per l'accoglienza a chi è rimasto senza casa, fondi che "dovrebbero arrivare a giorni".
Saranno pronte a scaglioni, tra luglio e "al massimo a ottobre" le Sae per le popolazioni terremotate delle Marche, con l'eccezione di Pescara del Tronto, dove le 86 casette saranno consegnate ai cittadini a fine maggio. Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, durante la presentazione della campagna di comunicazione sulla ricostruzione pesante. Secondo il governatore sulle soluzioni abitative di emergenza c'è stato "un salto di qualità: la stragrande maggioranza dei Comuni ha approvato i layout tra aprile e maggio. Ora la palla passa all'Erap" che si occuperà dei lavori per l'urbanizzazione delle aree individuate. a fronte di 2.502 Sae richieste sono 1.815 quelle ordinate (1.566 a Macerata, 12 a Fermo, 248 ad Ascoli Piceno) destinate a 5.034 abitanti (4.298 a Macerata, 698 ad Ascoli Piceno, 38 persone a Fermo). Le Sae su aree da urbanizzare con lavori consegnati (gare aggiudicate) sono 291 destinate a 785 abitanti. Le Sae in fase di realizzazione sono 169 destinate a 439 abitanti solo su Ascoli Piceno. Qualche Comune è rimasto fuori perché il layout non è stato ancora approvato (Bolognola, San Ginesio, un'area di Camerino) e resta de definire l'iniziativa lanciata sulla Regione Marche per acquisire il patrimonio immobiliare invenduto. "L'obiettivo - ha sottolineato Ceriscioli - è di fare ritornare la gente nei propri territori in concomitanza con la riapertura delle scuole" (ANSA).
Un video e una brochure per spiegare in modo chiaro e sintetico cosa è e come funziona la 'ricostruzione pesante'. Quella cioè che interessa immobili a destinazione abitativa, ma anche le unità produttive, gravemente danneggiati o distrutti, nei Comuni dentro e fuori il cratere.
"E' tempo di ricostruire insieme un futuro solido, la Regione Marche è al tuo fianco" il messaggio ricorrente, che invita gli utenti a "informarsi subito", rivolgendosi agli uffici speciali per la ricostruzione nelle Marche. Brochure e video sottolineano che si tratta di "una procedura lineare per tutti" e che premia gli interventi unitari, cioè gli "aggregati edilizi di almeno tre edifici strutturalmente interconnessi tra loro". Chiare anche le scadenze per ottenere il finanziamento: il 31 dicembre 2017 per le domande, mentre i lavori vanno completati entro 24 mesi. Intanto sono in dirittura di arrivo i primi 15 progetti della ricostruzione leggera. Per il presidente Ceriscioli " si può avviare il 90-95% della ricostruzione" (ANSA).
Un paesaggio cambiato probabilmente per sempre. Ma una magia e uno spettacolo che non si potranno mai cancellare. Un sopralluogo svolto ieri dall'Ente Parco Nazionale dei Sibillini all'Infernaccio e il reportage fotografico rendono ampiamente l'idea di come il terremoto prima e le ingenti nevicate di gennaio poi, abbiano modificato profondamente la situazione preesistente e di come ci sia anche bisogno di interventi urgenti.
Martedì il Direttore e i tecnici del Parco hanno partecipato a un sopralluogo alle Gole dell’Infernaccio insieme a Comune di Montefortino, Protezione Civile, Unione Montana dei Sibillini e Carabinieri Forestali.
"Le immagini che mostriamo" si legge in un post Facebook del Parco Nazionale dei Sibillini "rendono solo vagamente l’idea delle profonde modificazioni causate da enormi frane e slavine, indotte dagli eventi sismici e dalla imponente nevicata di gennaio. Le infrastrutture, e in particolare la strada da Rubbiano e i sentieri, sono state gravemente danneggiate, il ponte alle Pisciarelle è crollato e il percorso è in molti punti interrotto da massi, cumuli di neve e tronchi e detriti trasportati dalle slavine, rendendo al momento impossibile la fruizione. Una frana ha sbarrato il corso del fiume Tenna, creando un suggestivo laghetto dalle acque cristalline. Ci auguriamo che presto vengano realizzati gli interventi, in armonia con il nuovo equilibrio naturale, necessari a far tornare in uno degli angoli più spettacolari del Parco".
Fra i cittadini ci siamo sempre stati e continueremo a starci. Ci saremo anche domenica senza bandiere e senza magliette gialle. Il segretario regionale del Partito Democratico Francesco Comi interviene sulla bagarre che si è scatenata dopo la proposta di Matteo Renzi ai militanti del Pd di andare domenica prossima nelle zone del terremoto con le magliette gialle, come fatto a Roma.
''Il Pd con i suoi amministratori locali, regionali, i parlamentari ogni giorno, senza tregua, senza bandiere, non senza difficoltà di fronte a quanto è accaduto, è impegnato ad affrontare l'emergenza terremoto. Domenica, l'ennesima di tante più anonime, sarà una occasione ulteriore per ascoltare, con umiltà, senso di responsabilità, senza enfasi, con la voglia di fare sempre meglio per il bene di tutti''. ''Ogni giorno - ribadisce Comi - si susseguono incontri, iniziative per ascoltare, raccogliere pareri, contributi, fornire informazioni. Venerdì ad esempio saremo ad Amandola per ascoltare gli amministratori di quella comunità. Il 5 giugno abbiamo riunito gli 'Stati generali del Pd sulla ricostruzione' all'Abbadia di Fiastra con sindaci, parlamentari, imprese, tecnici, cittadini''.
Quella del 5 giugno si preannuncia come una giornata particolarmente importante per il Pd. E' previsto infatti l'arrivo dell'on. Chiara Braga, relatrice della legge sulla ricostruzione e del capogruppo alla Camera on. Ettore Rosato, oltre ad un membro del Governo.
Ladri in azione al Touch Chalet di Porto Sant'Elpidio.
Quasta mattina quando il proprietario è arrivato al lavoro ha trovato le vetrate rotte: da lì probabilmente sono entrati i ladri. All'interno, dopo un giro di ricognizione, si è accorto che mancavano diverse attrezzature da cucina, tra cui affettatrice, tritacarne e bilancia elettronica, bottiglie di champagne e di vodka e i soldi che erano in cassa.
Errare, certamente, è umano. Perseverare no. Specialmente quando si parla di argomenti estremamente delicati e che vanno a toccare persone già tremendamente provate e in difficoltà.
Così, se all'indomani dell'emendamento presentato alla "manovrina da " dalla senatrice Camilla Fabbri e dal deputato Marco Marchetti del Pd per l'inserimento delle imprese della provincia di Pesaro-Urbino tra le beneficiarie degli aiuti per i danni indiretti del terremoto", anche da diversi esponenti del loro stesso partito erano arrivate note di disappunto, oggi la senatrice Fabbri torna ancora sull'argomento e insiste: "I danni indiretti da terremoto vanno riconosciuti anche alla provincia di Pesaro".
Replicando alle dichiarazioni del vice capogruppo del Pd in consiglio regionale Fabio Urbinati ("Ritengo quanto mai inopportuno l'emendamento firmato dalla senatrice Camilla Fabbri e dal deputato Marco Marchetti del Pd per l'inserimento delle imprese della provincia di Pesaro-Urbino tra le beneficiarie degli aiuti per i danni indiretti del terremoto") la senatrice Fabbri afferma "Si resta stupiti a leggere le dichiarazioni del vice capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Fabio Urbinati, rispetto all'emendamento presentato alla "manovrina", in discussione alla Camera, per riconoscere anche alle imprese della provincia di Pesaro-Urbino un ristoro economico a causa dei danni indiretti del sisma.
Danni indiretti - tengo a precisare - che le imprese devono certificare come successivi al terremoto e da esso determinati. Urbinati stesso riconosce come tutto il territorio della Regione abbia subito le conseguenze del sisma, ma poi critica l'emendamento da me sostenuto, probabilmente per ragioni politiche piuttosto che di merito, come conferma la chiusura del suo ragionamento che richiama infatti il congresso del partito.Ricordo ad Urbinati che, come riconosciuto, esistono le conseguenze economiche appunto indirette, capaci di abbattere i fatturati delle attività anche se non direttamente distrutte dal sisma. Una situazione che merita una risposta soprattutto se questa stessa risposta, come nel caso dell'emendamento in questione, non sottrae risorse al ristoro e all'aiuto previsti per le zone direttamente colpite e che insistono nell'area del cratere.Alla Regione Umbria è stata riconosciuta la possibilità del ristoro per danni indiretti nella sua interezza, dunque non si capisce perché ciò non debba valere anche per la nostra Regione. A meno che Urbinati non voglia collocare la provincia di Pesaro-Urbino al di fuori delle Marche! La sua presa di posizione polemica, per altro, appare irragionevole anche rispetto alla critica rivoltami: quella di aver tutelato gli interessi del territorio che conosco e che cerco di rappresentare con responsabilità, dando risposta ai suoi bisogni e alle sue necessità.Le istituzioni e i rappresentanti politici dovrebbero essere impegnati soltanto nello sforzo di rendere possibile la ricostruzione e la ripresa della nostra Regione Marche, a partire dalle popolazioni direttamente colpite, senza alimentare uno scontro fra territori e comunità, ma favorendo l'unità e il sostegno reciproco".
Disco verde all’avvio della microzonazione sismica di terzo livello nell’area del cratere devastato dai terremoti del 24 agosto e dei mesi successivi. Uno studio dettagliato, il più vasto in Italia per estensione territoriale, realizzato attraverso indagini geologiche e geofische approfondite sulle caratteristiche del sottosuolo che consentirà di predisporre in pochi mesi, una mappatura di alto valore scientifico e in grado di dare informazioni precise e accurate. Questo l’obiettivo dell’ordinanza 24 (qui) siglata dal commissario per la ricostruzione sisma 2016, Vasco Errani, con la quale si definiscono le modalità per l’inizio delle attività di microzonazione sismica in 140 Comuni del centro Italia, finanziata dallo Stato con 3 milioni e 796mila euro.
Spetta ai Comuni il ruolo di soggetto attuatore, con il supporto delle strutture tecniche delle Regioni di competenza, Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e con l’affiancamento del Centro per la microzonazione sismica del Consiglio nazionale delle ricerche. Per monitorare l’avanzamento degli studi ed assicurare che siano realizzati in modo tempestivo ed efficiente, viene istituito un gruppo di lavoro composto da: un rappresentante della Struttura commissariale con funzioni di coordinatore; un rappresentante del Dipartimento di protezione civile; 4 rappresentanti delle Regioni; 3 rappresentanti del Centro per la microzonazione sismica. Tra i compiti del gruppo, la verifica di conformità finale.L’ordinanza del commissario Errani prevede tre diversi tipi di incarico, per tenere conto degli studi già fatti ed evitare inutili duplicazioni e perdite di tempo. Il primo, comprende i Comuni che devono affidare l’attività di microzonazione sismica di primo e terzo livello. II secondo gruppo, i Comuni che hanno bisogno degli studi di microzonazione sismica di terzo livello. Infine, il terzo gruppo, è costituito dai comuni di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Montegallo, che devono completare sola la relazione conclusiva dello studio di microzonazione sismica di terzo livello, visto che gran parte dell’attività scientifica era già stata avviata e realizzata dopo la prima scossa del 24 agosto.
Il 40% del finanziamento viene erogato al Comune entro 15 giorni dalla comunicazione della firma del contratto. Il restante 60% entro 15 giorni dalla verifica di conformità finale dello studio da parte del Gruppo di lavoro.L’ordinanza 24 definisce nel dettaglio i tempi di elaborazione e consegna degli studi: entro 30 giorni dall’entrata in vigore gli enti locali affidano gli studi, prorogabili di altri 30 giorni. Decorsi inutilmente i termini, i presidenti di Regione possono sostituirsi ai Comuni inadempienti e nei 15 giorni successivi affidare gli incarichi.I tecnici hanno a disposizione 150 giorni di tempo per eseguire e consegnare gli studi al Comune che entro i 5 giorni successivi li invia al Gruppo di lavoro a cui spetta la verifica di conformità. Se il procedimento si chiude con esito positivo, la Regione adotta gli studi e li utilizza per le attività di pianificazione e di progettazione. Mentre il Comune ne recepisce gli esiti nei propri strumenti di programmazione e di pianificazione.
Per Tolentino è prevista una spesa di € 54.000 di cui finanziata dallo Stato: per € 40.800 al Comune e per € 13.200 al Centro di Microzonazione sismica; inoltre sono previsti € 10.000 per un down hole ( ossia prove geofisiche in foro ). La prova geofisica down-hole sarà eseguita direttamente dal Centro Microzonazione Sismica.
Nonostante sia stata appena acquisita da UBI Banca, il calvario di Banca Marche (e, soprattutto, dei suoi dipendenti) sembra essere lontano dalla conclusione. I numeri che circolano in questi giorni parlano di oltre 1.500 esuberi tra Banca Marche, CariChieti e Banca Etruria. Se stiamo alla sola Banca Marche, poi, si parla della chiusura di circa un terzo delle sue filiali e di un drastico taglio dei suoi dipendenti, che potrebbero scendere sotto le duemila unità dopo essere stata sopra quota tremila non più tardi di due anni fa, ricorda Tiziana Spurio Deales, segretaria provinciale FISAC-CGIL.
Insomma: i numeri sembrano smentire i facili entusiasmi di chi salutava con gioia questa operazione, visto che neppure l’obiettivo della salvaguardia dei livelli occupazionali pare poter essere raggiunto. L’onorevole Giovanni Paglia (gruppo Sinistra Italiana-Possibile e membro della Commissione Finanze), in occasione dell’incontro organizzato dal coordinamento territoriale di Sinistra Italiana su queste tematiche, ha ricordato come le prime perplessità relative alla gestione politica della crisi di questi quattro istituti bancari risalgano al 2015.
"Provammo a spiegare a Padoan che partire dal presupposto che gli obbligazionisti subordinati coincidessero con gli speculatori era totalmente sbagliato. All'epoca in Europa c'erano due dossier che riguardavano l'Italia: il primo era l'abolizione dell'IMU, il secondo era proprio quello delle quattro banche. L'Italia non aveva la forza contrattuale di tenere due dossier contemporaneamente e da una valutazione puramente elettorale si decise di portare a termine l'abolizione della tassa sulla prima casa anzichè risolvere senza problemi il dossier banche. Quello che la maggioranza di governo non comprese è che, andando a minare un mercato che si basa sulla fiducia, non si colpiscono solo quelle quattro banche ma tutto il sistema bancario." afferma Paglia. Oggi più di ieri, la geografia delle banche italiane mostra una concentrazione sempre maggiore: restano pochi, grandi istituti che rischiano di essere inadeguati alla realtà imprenditoriale italiana, fatta, in prevalenza, di piccole e medie imprese. Il rapporto diretto tra il cliente e la sua banca di fiducia viene sostituito da algoritmi matematici senz’anima che aprono la strada, potenzialmente, ad un sistema bancario radicalmente differente da quello che conosciamo.
"Questo è il sistema che piace a Padoan e Draghi" -precisa Paglia- "ed è quello contro cui Sinistra Italiana combatte e combatterà." Il forte legame tra banche e territorio è uno dei pilastri sui quali è nato il modello produttivo maceratese. Oggi viene a mancare una delle banche principali del nostro territorio, ed è più che lecito chiedersi cosa resta di quel modello in un contesto in cui la nostra provincia (e non solo) soffre a causa di una crisi economico – finanziaria di difficile soluzione ed è alle prese con una ricostruzione post sisma che sta incontrando troppi ostacoli, anche di carattere burocratico. "Sicuramente ci saranno seri problemi di ripresa dopo il sisma che ha colpito parte della nostra Regione"-chiude Spurio Deales-"poichè le grandi banche non hanno interesse a finanziare i piccoli creditori come invece è successo dopo il sisma del 1997".
Con le loro attività "davvero importanti", i volontari hanno garantito un "supporto" alle comunità colpite dal terremoto del Centro-Italia e ora "possono fare davvero molto nel post-emergenza, se parliamo di ricostruire nel senso di fare prevenzione imparando dalle esperienze". Lo ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, parlando a Lucca al Festival del volontariato, e spiegando che "i volontari possono essere sentinelle costantemente presenti, delle cartine di tornasole su ciò che funziona e ciò che deve essere potenziato nella quotidianità".
"Possono davvero far fare uno scatto in avanti alla preparazione delle proprie comunità, aiutando, anche con una comunicazione chiara, semplice, condivisa, a comprendere correttamente i rischi e cosa ognuno di noi può fare per mitigarli". (ANSA)
Torna libero Amedeo Mancini, l'ultrà della Fermana accusato per la morte di Emmanuel Chidi Nnamdi, il migrante nigeriano deceduto a Fermo dopo una lite per strada, scoppiata perché Mancini aveva gridato 'scimmia' alla compagna di Emmanuel, Chyniere. Il Gip del tribunale di Fermo Maria Grazia Leopardi ha revocato gli arresti domiciliari e rimesso in libertà Mancini, 40enne, arrestato nel luglio 2016 con l'accusa di omicidio.
Per Mancini resta solo l'obbligo di firma giornaliera presso i Carabinieri. Lo hanno reso noto i suoi legali, gli avv. Francesco De Minicis e Savino Piattoni. Mancini aveva trascorso in carcere il periodo successivo all'arresto, fino ad ottobre e vi era rimasto anche diversi giorni dopo che gli erano stati concessi gli arresti domiciliari, perché non si riusciva a trovare un braccialetto elettronico. Godeva del permesso di recarsi al lavoro nei campi. Il gip, tenendo conto del buon comportamento tenuto dall'uomo in carcere e dopo ha ritenuto maturi i tempi per il rilascio. (Ansa)
Sembra di essere su Scherzi a Parte, ma invece è tutto tremendamente vero.
Mentre nelle Marche deve ancora arrivare una, dicesi una sola casetta di legno e a Norcia ne hanno già consegnate una trentina (nessuno ancora ha mai spiegato quale differenza sostanziale esista fra Castelsantangelo sul Nera, zero casette, e Norcia, trenta casette, entrambi Comuni terremotati del 24 agosto); mentre la maggior parte delle macerie da ormai quasi sette mesi giace esattamente nello stesso punto in cui sono crollate; mentre attività commerciali ed economiche del cratere (e in modo particolare quelle dell'entroterra maceratese ormai spopolato e praticamente abbandonato) sono sull'orlo della chiusura per il calo del fatturato dovuto al sisma e, talvolta, anche per i ritardi nei pagamenti da parte dello Stato; mentre non è ancora neanche abbozzato uno straccio di ricostruzione, neanche per tirare su quattro canterti e far rientrare a casa migliaia di persone; mentre la rassegnazione inizia ad essere il sentimento popolare più diffuso fra chi ha perso tutto, cosa si sono inventati oggi alla Camera dei Deputati?
Si sono inventati un emendamento alla "manovrina". Sapete di cosa si tratta? Della possibilità di includere la provincia di Pesaro fra quelle che - recita testualmente l'Ansa - potranno beneficiare della ristorazione economica a causa del danno indiretto provocato dal sisma".
Secondo i parlamentari del Pd Camilla Fabbri e Marco Marchetti è "una misura necessaria perché il terremoto ha determinato conseguenze negative anche sul nostro tessuto economico-produttivo, sebbene particolarmente colpito, in modo diretto, sia stato il territorio del Sud delle Marche".
Ora, il bivio è: si pensa davvero che in provincia di Macerata vivano persone con l'anello al naso o si cerca consapevolmente di far incazzare la gente e portarla all'esasperazione? Ora, con tutto il rispetto per i nostri corregionali del nord, resta veramente difficile capire come e in che modo possano essere stato interessate dalla crisi post sisma località come Pesaro o Gabicce Mare o Gradara. Ma non sarà il caso che prima di pensare ai danni indiretti si pensi a far sopravvivere chi ha subito enormi danni diretti, ovvero molto più brutalmente ha visto crollargli addosso l'attività e i sacrifici di una vita? E magari prima di pensare ai "danni indiretti" a Gabicce Mare, ipotizzare una bozza di ricostruzione che ci consenta almeno di poter se non guardare almeno immaginare un futuro? Così, francamente, è davvero difficile pensare di poter andare avanti.
“L’atteggiamento ridicolo e menefreghista del governo italiano nei confronti delle aree colpite dagli eventi sismici si allarga ora all’Europa: il Consiglio europeo, in sede di Coreper, non ha trovato un accordo sul dossier “disastri naturali” per finanziare la ricostruzione attraverso il fondo europeo di sviluppo regionale. Il motivo principale? Il naso storto dei rappresentanti tedeschi, spalleggiati da quelli inglesi, austriaci, olandesi, finlandesi, svedesi e danesi. Tradotto in parole povere, ciò significa al momento blocco totale degli stanziamenti europei per avviare la ricostruzione nei comuni appenninici sventrati dal sisma. Una decisione sconcertante, che vede però al solito l’Italia fare spallucce e rimettersi a cuccia nei confronti della Germania che ormai fa da padre padrone del Vecchio Continente ogni giorno di più. Dopo lo scandalo del ristorante di Pieve Torina “Il Vecchio Molino”, creditore con lo Stato per 150 mila euro, l’esecutivo Gentiloni inanella un’altra figura barbina nei confronti delle popolazioni del Centro Italia. Ho presentato subito un’interrogazione parlamentare: stavolta Gentiloni deve piantarla di fare la gatta moscia e battere un colpo, non si può giocare con la pelle delle persone con questa faciloneria disarmante”.
Così Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati.
“Qualcuno ha più notizie – prosegue – di Vasco Errani? Se prima si autocensurava, ora che è fuori del Pd viene censurato dallo stesso governo che lo ha piazzato a dirigere le operazioni della ricostruzione. Il lassismo di questo esecutivo nei confronti di questo disastro che ha colpito decine di migliaia di cittadini è imbarazzante: con l’aiuto dell’Europa o no, ci sfiateremo perché venga rimessa in piedi fino all’ultima pietra caduta. Dopo nove mesi di scempiaggini ne abbiamo viste abbastanza, e siamo oltretutto stufi di vedere a livello internazionale l’Italia fare da scendiletto della Germania. Sveglia Gentiloni: è ora”.
Ubi Banca prevede di tagliare di circa un terzo il personale delle tre good bank. Entro il 2020 la banca vuole infatti ridurre di circa 200 milioni gli oneri operativi di Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti attraverso una contrazione dell'organico di 1.569 risorse (-32% rispetto al 2016), il taglio di 140 filiali e l'ottimizzazione delle altre spese amministrative. E' quanto si legge nell'aggiornamento del piano industriale di Ubi Banca.
L'istituto ha approvato anche i risultati del terzo trimestre che mostrano un utile netto consolidato di 67 milioni di euro, in crescita del 59,4% rispetto al primo trimestre del 2016, nonostante un'ulteriore svalutazione del Fondo Atlante per 13,5 milioni, oneri relativi al Progetto Banca Unica per 4,6 milioni e spese progettuali relative all'acquisto delle tre good bank per 1,1 milioni.