Frontale tra un'auto e un furgoncino: tre feriti al Pronto Soccorso
L'incidente si è verificato intorno alle 20:10 a Montecosaro Scalo, all'incrocio tra via Della Stazione e via del Pietrone.
Per cause in corso di accertamento, un'auto (Nissan Micra) condotta da una donna con a bordo sua figlia di 15 anni, si è scontrata frontalmente contro un furgoncino guidato da un 39enne. Violento l'impatto. Lanciato l'allarme sono accorsi sul posti i mezzi di soccorso del 118 e dei Vigili del Fuoco.
La conducente della Micra con sua figlia sono state trasportate in codice rosso all'ospedale di Civitanova, così come il 39enne, ma le sue condizioni sono meno gravi.
Ieri mattina, nella faggeta dell’area demaniale di Monte Castel Manardo, è stato consegnato al Parco Nazionale dei Monti Sibillini e all’Unione Montana dei Sibillini il “Martelloscopio”, un progetto realizzato da ForRestMed, spin off dell’Università di Bari “Aldo Moro”, in collaborazione con Parco e Unione Montana nell’ambito dell’iniziativa AnkON per i Sibillini organizzata e finanziata dal Rotary Club Ancona.
Che cosa è il martelloscopio? Un termine che deriva da “martellata”, operazione con cui lo studioso o il tecnico di foreste individua e segna con il martello forestale gli alberi che in un bosco devono essere tagliati per migliorare le condizioni di vita dell’intera comunità del bosco. “La finalità del progetto è quella di coadiuvare i tecnici nella gestione selvicolturale di una giovane faggeta a prevalenti funzioni naturalistiche” sottolineano Patrizia Tartarino, docente di Dendrometria e Assestamento forestale del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università di Bari e Roberto Greco vicepresidente di ForRestMed. “Abbiamo realizzato un’aula all’aperto dove si può imparare il valore del bosco e, soprattutto, il valore di una gestione ottimale di una foresta che punti a trasformarsi da ceduo in fustaia, ossia in un complesso boschivo di grande qualità sia dal punto di vista naturalistico che, eventualmente, economico considerando che il faggio da fustaia è un legno di pregio. Un’esperienza pilota che sta dando e potrà dare importanti risultati anche sul piano scientifico e formativo”.
Complessivamente l’area interessata dal progetto si estende su una superficie di 6.120 mq e coinvolge 284 alberi. È suddivisa in due livelli, il primo che riguarda una superficie di 1.080 mq con un utilizzo di tipo educativo, rivolto prevalentemente alle scuole e alle persone interessate alla comprensione delle dinamiche legate ad una corretta gestione del bosco, il secondo invece comprende il totale della superficie ed è destinato ad una utenza tecnica.Come funziona il martelloscopio? Dopo un primo step informativo con un esperto, i partecipanti vengono condotti nella faggeta ed invitati a valutare le caratteristiche di ogni albero, numerato progressivamente, e a decidere quali alberi siano da tagliare e quali da salvare in base a dei fattori come la valenza ecologica, la logistica, la sicurezza, aspetti fitosanitari, etc… Ad ogni partecipante viene fornito un quaderno di campo con tutte le informazioni necessarie. Alla fine dell’esperienza i dati vengono rielaborati ed il risultato verrà discusso con l’esperto per capire i possibili effetti dell’operazione selvicolturale proposta.
“Il martelloscopio è un progetto di avanguardia nella gestione forestale, e sono felice di averlo potuto accompagnare sin dalla sua origine. Il patrimonio boschivo, spesso poco considerato, rappresenta una risorsa fondamentale quanto quello faunistico, e poter approntare strumenti innovativi per la sua tutela e valorizzazione è un obiettivo strategico per il Parco”. A parlare è Carlo Bifulco, direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con un’importante formazione in ingegneria naturalistica. “Quando il progetto sarà messo a sistema, oltre alla sperimentazione virtuale del taglio rivolta ai tecnici, sarà interessante aprirsi al mondo della scuola, agli studenti non solo universitari, per infondere una cultura del rispetto e della valorizzazione delle foreste. Che sono anche salute e benessere, e su questo apriremo a breve un altro fronte con i percorsi di forest bathing. Ma, intanto, il “martelloscopio” è una realtà, e siamo i primi nelle Marche ad averlo realizzato grazie al Rotary, all’Università di Bari e all’Unione Montana dei Sibillini. Potranno sperimentarlo tutti, anche ragazzi dai 10 anni in su, e sarà uno strumento didattico interessante a disposizione dei Centri di Educazione Ambientale del Parco”.
Nuovo colpaccio della dirigenza rossoblù che, grazie ad una fine opera diplomatica, si assicura le prestazioni del sangiustese doc Giulio Garbuglia.
Terzino destro classe 2001, il diciannovenne fresco diplomato, nato a Macerata, proprio con la Sangiustese aveva iniziato a muovere i primi passi nel calcio, iniziando il percorso del settore giovanile, che, viste le sue doti, lo aveva portato poi a spostarsi inseguendo la sua passione (Veregrense, Anconitana, Sambenedettese).
Infine, lo scorso anno, l’esordio in prima squadra: con la Jesina in Serie D prima del lock-down aveva collezionato 10 presenze.
“Sarò sempre grato alla Sangiustese con cui ho iniziato a giocare a calcio e della quale torno super volentieri a vestire la maglia, quella del mio paese – ha dichiarato soddisfatto Garbuglia - anche perché, rispetto ad altre realtà che mi hanno contattato, sono stato veramente colpito dalla chiarezza e dalla bontà del loro progetto oltre che dalla ferma volontà della Società di farmi entrare nel gruppo. D’altra parte, la storia e il blasone sono sempre di prima fascia. Mi hanno fatto sentire importante, utile alla causa e stimato e questo mi ha fatto immediatamente prendere la mia decisione. Ovviamente, dopo tanti mesi lontani dal calcio, non vedo l’ora di iniziare a correre e sudare al campo, ci fossero anche cinquanta gradi. Troppo forte la mia voglia di tornare a giocare. Spero in una stagione positiva, in cui possiamo toglierci tante soddisfazioni insieme, disputando un buon campionato e divertendoci”.
L’attesissimo appuntamento di sabato 29 agosto, arriva in uno dei Comuni che hanno subito più danni del sisma del 2016. E ci arriva con il suo carico di commozione, di memoria, di speranza, e di entusiasmo, attraverso un passaparola che sta richiamando ogni sera sempre più pubblico; ci arriva dopo la serata indimenticabile tra le macerie di Castelsantangelo sul Nera, a quattro anni da Amatrice, e soprattutto dopo che la terra è tornata a tremare nel maceratese, facendo tornare la paura tra le popolazioni.
“La Terra Tremano è uno spettacolo sul sottosuolo, sulla terra, su questo nostro Paese chiamato Italia, è soprattutto uno spettacolo sulla nostra vita e su quella dei nostri figli, e sulla nostra legittima paura di vivere in un territorio sismico. Proprio la piccola sequenza sismica di questi giorni a Sarnano e nel fabrianese, vuol ricordarci che la terra in cui viviamo si muove, sempre e da sempre, specie l’Appennino. Per questo nello spettacolo faccio un racconto largo sui terremoti: Sicilia, Ancona, Friuli, Irpinia, Marche e Umbria, Molise, L’Aquila, Emilia Romagna, per capire insieme che il nostro, quello di tremare, è un destino comune a tutti. Sul tremendo sisma del 2016, il più forte a nostra memoria, La Terra Tremano diventa travolgente racconto collettivo di popolazioni intere delle Marche. Io do voce a questa moltitudine ammutolita. Come un esorcismo alle nostre paure: quel che accadrà anche a Caldarola, sarà quel fenomeno che solo il teatro è capace di realizzare, la catarsi di una comunità che si ritrova per ascoltare la propria storia, il proprio accaduto, il proprio vissuto. Un urlo si alza dalle macerie, una testimonianza, un’invocazione, una preghiera, una lettera aperta, scritta proprio con le lacrime e la forza di chi, nonostante tutto, resta ancora aggrappato alla sua terra. Allora è il tempo di raccontare e di ascoltare questa storia. Perché riguarda tutti noi.
La serata a Caldarola ha per me poi uno speciale significato: una delle prime immagini degli effetti terribili del sisma del 2016, l’ho avuta proprio qui, in un pomeriggio di fine ottobre di quattro anni fa, mentre cercavo di capire cosa stesse accadendo, entrando in paese ho incontrato sullo stradone una lunghissima fila di persone, molti abitanti di Caldarola visibilmente scossi e silenziosi, con valigie o borse in mano, che aspettavano di essere trasportati nei luoghi di fortuna lungo la costa adriatica. Stavano abbandonando le loro case ed il loro paese chissà per quanto tempo, un esodo. Era un’immagine che, fino ad allora, avevo visto solo nei telegiornali dai luoghi di guerra".
La Terra Tremano, continua a lasciare dietro di sé una scia di forti emozioni, di commenti e a stimolare domande sul nostro destino, sia in scena nella chiesa San Benedetto di Montemonaco, sia nel bellissimo teatro di Sirolo, sia ad Appignano del Tronto, sia a Castelsantangelo sul Nera.
Per l’opera La Terra Tremano, Giorgio Felicetti il giorno dopo, il 30 agosto riceverà Sirolo, il Premio Nazionale “Franco Enriquez per il Teatro” come miglior testo e come miglior attore dell’anno, per il teatro civile. La serata di Caldarola ha visto impegnate nell’organizzazione dell’evento molte associazioni del territorio, Dall’ANPI di Caldarola, all’Associazione Radeche Fonne, fino al gruppo Trainanà. I posti sono totalmente esauriti. Pertanto gli organizzatori consigliano di non mettersi in viaggio, se non si è già in possesso della prenotazione, ed invitano a prenotare sin d’ora per l’ultima serata del cartellone, domenica 6 settembre, quando La Terra Tremano andrà in scena a Loro Piceno (per prenotare, Comune di Loro Piceno tel. 0733 509112, Esteuropaovest 347 3665927). Il progetto Un Racconto per le Marche, fa parte del programma “Marche inVita, Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma”, in collaborazione con MibAct, Regione Marche, Amat.
La Provincia di Macerata sta asfaltando in questi giorni il tratto Belforte del Chienti - Sfercia, sulla provinciale 180.
Si tratta di un intervento di 260 mila euro, in corso dopo l’avvenuta pulizia dei fossi e delle banchine, e per cui saranno utilizzati anche i ribassi d’asta per effettuare ulteriori tratti di asfaltatura nei punti più ammalorati della strada.
Questa arteria, di fatto l’unica alternativa alla superstrada, è conosciuta come la vecchia statale 77 e collega numerosi frazioni e centri abitati. La strada, passata alla Provincia dopo la realizzazione della superstrada, è importante per il traffico locale ed è transitata anche dai camion per via della presenza delle cave.
Avendo una buona ampiezza e un traffico veicolare comunque ridotto è una zona molto battuta dai ciclisti, al punto che rientra nel disegno di una ciclovia e a settembre sarà anche attraversata da una tappa della corsa ciclistica per professionisti Tirreno-Adriatica.
Il lavoro è stato finanziato con le risorse aggiunte, ricevute dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’anno in corso, oltre ai finanziamenti programmati per il triennio 2019-2021.
“Quando abbiamo saputo che il Ministero ci avrebbe destinato delle risorse ulteriori a quelle previste - dichiara il presidente Antonio Pettinari - abbiamo subito preparato il progetto. Chiarita la destinazione e l’importo del finanziamento, lo abbiamo inserito in bilancio, approvando a giugno i progetti esecutivi e avviando subito le procedure di appalto”.
Il mondo della moda è sempre pronto a sposare le nuove tendenze e ad introdurre novità interessanti di volta in volta. In passato, ad esempio, l’introduzione del concetto di moda unisex aveva fatto scalpore, salvo poi conquistare in maniera importante sempre più consensi. Il termine unisex è stato usato per la prima volta verso la fine degli anni '60 a indicare quel tipo di indumenti che potevano essere indossati da tutti.
Prima di quella che fu una vera e propria rivoluzione sociale, esisteva una demarcazione netta tra vestiti per donna e vestiti per uomo. In questo scenario anche il mondo del cinema ha avuto un ruolo importante nel divulgare il concetto di abbigliamento unisex: in quanti film avete visto le protagoniste femminili indossare jeans e magliette? Una rivoluzione dovuta certamente alla cultura americana, che ha segnato l’immaginario collettivo occidentale dalla nascita del cinema (1895) prima e della televisione (1926) poi.
Ma c’è un anno ben preciso – e dobbiamo tornare indietro di qualche anno - in cui far risalire la prima vera emancipazione femminile legata ad un abbigliamento unisex. È il 1850 quando una giovane attivista, Amelia Bloomer, professa un ruolo più centrale della donna nella società americana, anche (e soprattutto) a partire dall'abbigliamento.
In questi ultimi anni la moda unisex è tornata in auge e si è estesa anche alla moda bimbi. Come conferma l’analisi di idealo, infatti, quello della moda unisex per bambini è un settore in forte crescita che permette ai bambini di scegliere il capo in base ai gusti ed alle preferenze, senza preconcetti e preclusioni di genere.
Così, in un mondo sempre più globalizzato, sentiamo sempre più spesso parlare della tendenza Agender che punta all’abolizione degli stereotipi sessisti nei vestiti di adulti e bambini. Con tante declinazioni: no gender, genderless, gender free, gender neutral o genderfluid.
Un modo di vestire che riscatta, nella moda, un nuovo modo di pensare. Un concetto che va ben oltre quello di moda unisex per bambini visto che in questo caso la moda agender non toglie il genere, ma afferma la sua assenza, con l’idea che l’abito non debba utilizzare le categorie maschile-femminile come principio di scelta. Così, anche nella moda bimbi, si abbattono gli stereotipi e rimane solo la libertà di vestirsi in base al gusto.
D’altronde, come sostengono gli esperti, il rispetto per i bambini risiede anche in questo: nel lasciarli liberi di scegliere abiti e magliette con i disegni e i colori a loro più congeniali. Dinosauri, supereroi, pirati e principesse, rosa e blu per lui e per lei perché la moda possa essere uno strumento di libertà espressiva e una buona dose di autostima e fiducia nelle proprie capacità.
Il look dovrebbe dunque fare da contorno per lasciare spazio al contenuto che va curato nei minimi dettagli già in tenera età con un’educazione di natura unisex.
Pagano con banconote false: nei guai una coppia
Rintracciata e deferita all’Autorità Giudiziaria maceratese la coppia di cerignolani che da giorni spendeva banconote false sulla riviera adriatica, si tratta di una donna quarantunenne ed il suo compagno cinquantatreenne che già da diversi giorni si spostavano tra uno chalet e l’altro per ‘piazzare’ delle banconote da cento e venti euro, naturalmente false. (Leggi qui per saperne di più)
Nel pomeriggio di ieri è stato il titolare dello stabilimento balneare ‘da Antonio’ a segnalare alla Stazione Carabinieri di Porto Recanati la presenza di una donna che aveva tentato di spendere dapprima una banconota del valore di euro cento per l’acquisto di alcune bibite fresche in lattina, poi, davanti alla contestazione del gestore che aveva notato qualcosa di anomalo in quei soldi, ha invece estratto una banconota da venti euro, ancora falsa. Quindi, l’immediato intervento dei militari ha permesso di identificare la donna e recuperare nella sua disponibilità ulteriori due banconote false.
Sono scattate le indagini all’esito delle quali è emerso che la donna non era sola, bensì accompagnata da un complice che la seguiva a distanza e la attendeva in macchina pronto per allontanarsi, in modo da far perdere subito le loro tracce ed evitare di essere rintracciati quando i commercianti si accorgevano della falsità delle banconote appena incassate.
In effetti, già nei giorni scorsi la copia aveva messo a segno con le stesse modalità almeno altri tre colpi del genere tra Porto Potenza e Porto Recanati dove, utilizzando sempre la scusa della necessità di acquisto di lattine di bevande fresche per importi esigui, la donna si proponeva in bar e pizzerie nei momenti di maggiore afflusso, tanto di riuscire a distrarre il cassiere e rifilargli la banconota falsa da cento euro, ottenendo in restituzione il controvalore in banconote genuine.
Tutte le banconote recuperate sono state sottoposte a sequestro per i necessari e successivi accertamenti tecnici utili a certificarne la falsità, mentre i due impostori sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Macerata per concorso in spendita di banconote false e truffa continuata, la direzione delle indagini è stata affidata al Sostituto Procuratore dott. Claudio Rastrelli.
Legambiente Marche e la Delegazione FAI di Macerata, nelle scorse settimane erano intervenute in tutela del bosco urbano di Valfornace, oggetto di interesse dell’amministrazione comunale per la realizzazione di un’area camper proprio a discapito del bosco. Con l’occasione Legambiente Marche e la Delegazione FAI di Macerata avevano fatto un appello all’amministrazione di individuare aree più idonee, raccogliendo con una petizione oltre 200 firme. Recentemente l’amministrazione di Valfornace ha dichiarato che verrà realizzata un'unica area camper nella municipalità di Fiordimonte, lasciando intaccato il bosco urbano.
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto – ha dichiarato Marco Ciarulli, direttore di Legambiente Marche – e ringraziamo l’amministrazione comunale per aver ascoltato i cittadini. La bontà del progetto non si discute, l’intero entroterra ha bisogno di idee come quella dell’area camper per rivitalizzarsi, ma dobbiamo avere il coraggio di immaginare uno sviluppo dell’entroterra più sostenibile, rispettando e conservando le preziose risorse naturali che abbiamo a disposizione.”
Il bosco, oltre al valore naturalistico ha anche un valore simbolico di estrema importanza per il territorio. “Con il terremoto abbiamo perso molte cose – ha dichiarato Maria Paola Scialdone, capodelegazione del FAI di Macerata – il bosco urbano di Valfornace è simbolo di identità per gli abitanti del luogo. Oltre a ricostruire letteralmente le strutture venute a mancare a seguito del sisma, dobbiamo fare attenzione a tenere unite le comunità, valorizzandone l’identità e la territorialità. Il bosco urbano, per la sua storia è un simbolo imprescindibile della comunità”.
Il Monastero delle Clarisse di Camerino e i professori Giuseppe Capriotti e Pierluigi Feliciati del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata hanno organizzato per i prossimi 27-29 agosto un Workshop residenziale presso lo stesso monastero, destinato a studenti universitari, dottorandi e post-doc in materie letterarie, storiche, documentarie e storico-artistiche. Hanno partecipato alla selezione giovani studiosi da tutto il mondo, tra cui sono stati selezionati 6 laureati, dottorandi e specializzati.
Questa iniziativa si inserisce nel progetto Wiki: AppenninoCentroItalia, per implementare o aggiornare contenuti Wikipedia sul patrimonio culturale del territorio colpito dal sisma del 2016, nel progetto Erasmus+ DiTEMP: Digital Transformation and Employability: acquiring transversal competences in curricular education e si svolge nel decennale della canonizzazione di Suor Battista da Varano, la più grande scrittrice mistica del Rinascimento marchigiano. L’obiettivo è costruire, aggiornare e implementare contenuti nell’ecosistema Wikimedia su santa Camilla Battista da Varano, sul monastero di Santa Chiara di Camerino, oltre che sulle fonti e opere d’arte.
Il workshop, infine, condotto nel pieno rispetto delle norme sanitarie anti-covid, viene realizzato in previsione del convegno internazionale di studi Suor Battista da Varano e i contesti europei dell’Osservanza francescana femminile: scrittura, architettura, immagini che si terrà il 27 e il 28 novembre 2020.
I trasportatori privati di persone si mettono a disposizione del trasporto scuolabus, del TPL che in questo periodo per via delle limitazione COVID deve essere riorganizzato per garantire la sicurezza degli studenti che ai vari livelli dovranno frequentare la scuola.
L'apprezzamento viene rivolto dalla Confartigianato Imprese di Macerata - Ascoli Piceno - Fermo settore Trasporto Persone, per la misura approvata dalla Regione Marche che, accogliendo anche la richiesta delle imprese artigiane, ha stanziato 1.100.000 € per un primo intervento finalizzato ad ampliare le percorrenze minime dei servizi del Trasporto Pubblico Locale extraurbano e potenziare i servizi di trasporto scolastico.
La Giunta Regionale infatti, con delibera del 5 agosto, ha stanziato le risorse per l’annualità 2020 e queste potranno essere utilizzate anche per l’impegno di NCC e taxi privati che supporteranno i servizi svolti dagli attuali concessionari.
Una proposta, questa avanzata da Confartigianato, che consente quindi l’utilizzo di aziende private quali NCC con vetture, con pullman o taxi. La Confartigianato sottolinea che in questo modo si potrà garantire il regolare avvio dell’anno scolastico, della ripresa del lavoro in sede e nel contempo per sostenere i Bus Turistici, Scuola Bus, gli NCC ed i taxisti, che sono in crisi di lavoro.
La Confartigianato non condivide la scelta di alcuni territori di rinviare l’avvio del servizio di scuolabus nel tempo, cosa diversa sarebbe stato in presenza di situazioni di particolari difficoltà rinviare di una o due settimane. La non attivazione del servizio, infatti, rappresenterebbe una grande penalizzazione per cittadini e lavoratori che, pur avendo accettato di contribuire ai costi del trasporto a mezzo scuolabus, rischiano di trovarsi senza servizio.
Il settore del trasporto persone (Taxi, NCC, Scuolabus ed Autobus Turistici) attraversa in questo periodo una grave crisi e sta subendo le peggiori conseguenze dell’emergenza da Covid 19. Il fermo, iniziato ben prima del lockdown e che sta proseguendo, riguarda nelle Marche circa 370 aziende con quasi 1.000 addetti. Anche nel periodo di agosto, solitamente più impegnativo, la situazione non è cambiata.
I servizi Taxi e NCC per norma sono integrativi al trasporto di linea e con questo stanziamento ad hoc si permetterà alle imprese di operare come supporto al Trasporto Pubblico Locale, dove questo risulti strutturalmente inadeguato o troppo oneroso per la fornitura dei servizi ai cittadini. L’intero settore ha contribuito fino a pochi mesi fa a sostenere la mobilità collettiva in modo efficace, lo ha fatto con un patrimonio di micro e piccole imprese che rappresentano eccellenze sul territorio regionale e non si può correre il rischio di disperderlo.
Taxi e NCC svolgono un servizio pubblico di trasporto a costo zero per la Regione e grazie alle risorse stanziate produrranno importanti vantaggi: meno bus congestionati per gli studenti delle scuole superiori, meno problemi per anziani e minori. Confartigianato, che da sempre segue la strada della collaborazione e della proposta, auspica una reale collaborazione fra imprese del TPL con gli NCC o Taxi, nell’interesse comune a beneficio dei passeggeri.
Riapriranno regolarmente il primo settembre i nidi d’infanzia comunali di Macerata, grazie al progetto organizzativo dell’Amministrazione comunale, elaborato dal coordinamento dei nidi insieme alle educatrici, in linea con le attuali disposizioni normative in materia di sicurezza Covid-19. L’apertura riguarderà cinque dei sei nidi comunali, mentre il Gianburrasca, all’interno del polo universitario Bertelli, riaprirà il 10 settembre al termine dei lavori programmati dall’Università e non ancora conclusi.
Tenendo in considerazione le peculiarità di ciascun nido, i nidi comunali garantiranno i consueti tempi di erogazione del servizio alle famiglie con bambini 0/3 anni, l’accesso allo stesso numero di bambini, secondo le normali capienze, in sicurezza e senza compromettere la qualità dell’esperienza educativa. L’inserimento dei nuovi iscritti sarà dal 7 settembre.
Tra gli aspetti contenuti nel patto c’è quello relativo alla organizzazione dei bambini in gruppi stabili, con lo scopo prioritario di adottare le misure di contenimento del contagio salvaguardando nel contempo il diritto dei bambini all’educazione e alla socialità attraverso la corporeità, l’esplorazione, il movimento e una serena vita di relazione con il gruppo e le figure di riferimento stabili. La composizione, la dimensione, l’eterogeneità o l’omogeneità dei gruppi sarà stabilità dall’equipe educativa di ciascun nido sulla base delle caratteristiche dei bambini e degli spazi disponibili. I gruppi saranno formati nel rispetto del rapporto numerico consentito dalla legge regionale. Si considera gruppo stabile anche quello formato da due educatrici e 14 bambini o da due educatrici e 10 bambini.
Altro aspetto riguarda gli spazi (sezioni, saloni, atrii, laboratori, refettori, spazi esterni) che saranno riorganizzati in spazi distinti e separati per accogliere stabilmente gruppi di relazione e gioco, utilizzando materiali, oggetti e giochi che saranno frequentemente sanificati e assegnati in maniera esclusiva a ciascun gruppo o puliti nel caso di passaggio del loro utilizzo a altri bambini.
Orari e norme da seguire: I bambini saranno accolti al nido dalle 7.40 alle 9.30 secondo orari scaglionati che saranno concordati con le famiglie, con un numero massimo di coppie adulto-bambino da poter accogliere contemporaneamente definito da ciascun nido sulla base della capienza degli spazi di accoglienza.
Fin dall’esterno saranno indicati con apposita segnaletica distanze da mantenere, aree di attesa e modalità di ingresso. I bambini potranno essere accompagnati da un solo genitore o adulto che dovrà compilare e firmare il registro delle presenze giornaliero dove si tiene traccia dell’automonitoraggio delle condizioni di salute. L’ambientamento può essere fatto con il genitore in presenza, preferibilmente all’esterno, scaglionando opportunamente gruppi e orari nei diversi spazi, un genitore per volta per ogni gruppo di bambini.
La precondizione per la presenza nei nidi è l’assenza di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37,5 °C anche nei tre giorni precedenti, non essere stati in quarantena o in isolamento domiciliare, non essere stati a contatto con persone positive, negli ultimi 14 giorni.
Buon cibo, risate, un lunga tavolata di amici ma soprattutto tanta allegria. Sono stati questi i principali gustosi ingredienti serviti alla cena della Redazione di Picchio News che si è tenuta nelle campagne maceratesi martedì sera.
Tanti gli illustri ospiti presenti all’evento organizzato dal direttore Guido Picchio come Paolo De Carlonis, titolare dell’omonimo pastificio di Monterubbiano, la candidata consigliera alle prossime elezioni regionale Deborah Pantana, la segretaria di Dona Mazzi Giusi Cavenaghi con suo marito e tutto lo staff del format di Picchio News “Giù la Maschera” rappresentato da Maurizio Lombardi e dalla speaker Morena Oro.
Dopo aver degustato gli ottimi maccheroncini di Campofilone, podotti e offerti da De Carlonis, i protagonisti della serata non sono stati solo quelli seduti al tavolo ma anche e soprattutto chi si è dato da fare tutta la sera dietro ai fornelli.
E’ stato infatti il fermano Sergio Cerretani ad occuparsi, coadiuvato da suo figlio, della cattura e del servizio della carne per i partecipanti al cena grazie alla sua “Scottarella”. Una nuova tecnologia di cucina in verticale che si posiziona nel panorama nazionale ed internazionale, assicurando una cottura multipla e sana che lascia l’alimento cotto con tutti i suoi sapori e proprietà nutritive grazie all’assenza di contatto con la piastra e la fonte di calore a tenuta stagna.
Per l’occasione è stata utilizzata “La Scottarella” modello S-40 che ha garantito la cottura di tanti alimenti in poco tempo senza intaccare il gusto degli stessi e a giudicare dai piatti vuoti che sono tornati indietro sembra proprio che i commensali abbiano apprezzato parecchio l’innovativo metodo di cottura.
La sala espositiva allestita negli spazi del Comune di Sarnano, si presta ad ospitare le opere di Paul Albert Dari dal 29 agosto fino al 7 settembre 2020.
Il titolo della mostra è “La pittura è Donna” e si ispira ai processi della comunicazione e dell'emancipazione soprattutto femminile, in quanto “pratica quotidiana”, paziente e ricercata, attraverso la quale “si levigano le proprie convinzioni alla realtà dei vissuti collettivi”. Richiedono, pertanto, all’artista e al fruitore: concentrazione, immaginazione, equilibrio critico, superamento di pregiudizi. Un “labor limae” di riflessioni lente, perspicaci, aggiornate, ma sempre più determinate nello scorrere del tempo. L’esposizione si configura come un’antologica, che ripercorre l’intera sua ricerca basata sul processo di personalizzazione dei volti di “donne nel fulgore della gioventù”, colte in momenti di vita quotidiana, con tratti somatici del proprio corpo, che invitano il pubblico ad un dialogo empatico con l’opera stessa. Sguardi, bocca, postura rendono intuibili il carattere e l’intento dell’intera composizione. Le immagini sono a metà strada tra rappresentazione e astrazione, fortemente evocative ed ambigue. L’artista, utilizzando l’espediente dell’anonimato, propone una tematizzazione della “raffigurabilità del volto” nella cultura dei mass media, in cui sembra aver perso ogni significato identitario.
Paul commenta così il suo speciale rapporto con la modernità: “L’arte contemporanea deve permeare luoghi diversi, creando anche piacere nei fruitori, con qualche sorpresa. Mai come ora è indispensabile riportare il pubblico ad un ritorno verso il contatto diretto con le opere, incentrate sul rapporto tra ‘forma e contenuto’, con una particolare attenzione alla sensibilità del mondo contemporaneo”.
I cardini della sua lungimirante proposta artistica sono centrati sulla “emancipazione della donna” nelle problematiche sociali e negli aspetti più controversi dell’incipiente “globalizzazione digitale”. Paul affronta “con il suo linguaggio” il silenzio della tela, alimentando fantasia e gusto per la “Bellezza”. L’esposizione si configura anche come uno strumento di conoscenza e di approfondimento del “presente”, invitando il pubblico ad “andare oltre una tradizionale fruizione emotiva dell’opera d’arte”.
C’è una componente di indagine, in primo luogo, di ricerca e di studio sui nuovi linguaggi dell’Arte contemporanea, correlati agli interventi realizzati appositamente per specifici contesti socio-culturali. Individuando le problematiche “cardine” e i temi intorno ai quali sviluppare l’intero programma. Questi aspetti nascono dall’esigenza di valorizzare la sensibilità verso la libertà anche immaginifica dell’Arte “del Presente” per renderla “vicina e attrattiva” anche alle nuove generazioni. Evidenziandone il ruolo sperimentale e d’avanguardia espressiva, contribuendo allo sviluppo culturale della città.
"Cerchiamo di non tralasciare un taglio curatoriale più divulgativo ed estremamente accessibile, molto immediato e diretto, di facile fruizione" . Afferma Gino Ceccarelli, il curatore della mostra.
"L’idea è di riuscire a far interagire, quanto più possibile, il pubblico con gli altri protagonisti, chiamati a costruire il palinsesto dell’iniziativa. Ci piace pensare a un 'progetto collettivo di vasto respiro'. La dimensione della “comunità”, che riguarda ovviamente anche l’opera d’arte, si traduce e si concretizza nella relazione con il tessuto della vita quotidiana. - prosegue Ceccarelli - Con il suo tempo-spazio. Queste prospettive riguardano, ovviamente, anche l’Arte: il ruolo dell’artista, così come quello del curatore, che si sentono investiti da un cambiamento, già iniziato da tempo".
"Si ha la sensazione che questa trasformazione abbia ed avrà a che fare con una minore attenzione rivolta al 'consumo' culturale e una maggiore concentrazione sulla 'esperienza' e su una dimensione 'intima, personale' del rapporto con l’opera, sentita 'più domestica, casalinga, interiore'. Aspetto che non contraddice affatto la sua 'ricaduta nella collettività'. - continua il curatore della mostra - Anzi, ne è il presupposto, la precondizione, strettamente legata al 'fatto-in-casa': con quello che c’è, con gli ingredienti a disposizione."
Il curatore Gino Ceccarelli afferma che "Non l’opera ideale, nelle condizioni utopiche. Ma un’opera reale, nelle condizioni fattuali. Un’opera persino incompleta, precaria. Fragile, ma umana. Fra le pieghe delle opere in mostra si affaccia ripetutamente una sensibilità caratterizzata dall’esortazione a un 'cambio di prospettiva' e di apprezzamento del mondo, che ci ospita. Volto alla implementazione di un approccio più sostenibile e più rispettoso dell’ambiente. La mostra intende anche promuovere il patrimonio artistico già presente a Sarnano e di ampliarne il valore culturale con conferenze, tavole rotonde con interventi del pubblico e con la partecipazione di operatori non solo del campo artistico come ulteriori strumenti per la valorizzazione del territorio."
"Queste problematiche - conclude il curatore Ceccarelli - vengono prese in esame e approfondite nel libro messo a disposizione del pubblico, per una fruizione più documentata delle opere di Paul. Perché l’Arte e la Musica si possono vivere in un solo modo: insieme!"
Incidente in autostrada nella tarda mattinata odierna, attorno alle 12:35. Un camper si è ribaltato lungo l'A14 mentre procedeva in direzione sud, nel tratto compreso tra il casello di Civitanova Marche e il casello di Loreto. La dinamica di quanto avvenuto è ancora in corso di accertamento.
Sul posto sono prontamente intervenuti gli operatori sanitari del 118 e un'automedica da Recanati che hanno provveduto a prestare immediato soccorso alle due persone coinvolte nel sinistro. Inizialmete era stata allerata l'eliambulanza che successivamente è stata fatta rientrare in quanto i traumi riporati dei feriti sono risultati meno gravi del previsto, quinid sono stati trasferiti all'Ospedale di Civitanova Marche per ulteriori accertamenti.
Sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e la Polizia Stradale per effettuare la messa in sicurezza del tratto interessato dallo scontro e veicolare il traffico che si era venuto a creare al momento dell'incidente.
(Servizio in aggiornamento)
SS Maceratese e l’Atletico Macerata hanno deciso di collaborare per organizzare una grande festa di presentazione alla stagione prossima ventura.
Le due società hanno optato per una location d’eccezione: presso la Piazza dei Popoli, (Giardini Diaz) Giovedì 3 Settembre a partire dalle 19:00 verranno presentate le squadre che parteciperanno al prossimo campionato di Promozione, Seconda Categoria e Juniores Regionale, verrà offerto un servizio di catering.
L'evento vuole essere da esempio, per tutti il panorama sportivo e non solo, del saper conciliare sana e viscerale passione per la propria squadra e rigida osservanza delle norme attualmente in vigore. Mascherina obbligatoria come previsto dal DPCM anche all'aperto dopo le 18.
Sono stati avviati i lavori di adeguamento alle norme anti Covid-19 presso la Scuola per l'Infanzia di Valfornace in vista della riapertura dell'anno scolastico.
Le opere, consistenti nell’istallazione di nuovi container utili per accogliere fino a 13 bambini della scuola per l’infanzia, consentiranno a tutti gli studenti di mantenere il distanziamento sociale, favorendo la ripresa delle lezioni in piena sicurezza per i ragazzi ed il personale docente.
I lavori rientrano nel programma di adeguamento sanitario degli edifici scolastici così come previsti dal Decreto del Ministero dell’Istruzione ed avranno un costo pari a circa 65.000,00 euro.
Pertanto il 14 settembre, il giorno di riapertura delle scuole nelle Marche, Valfornace avrà predisposto tutti gli strumenti per poter garantire la ripresa delle lezioni in totale sicurezza sia per i ragazzi che per i docenti come anche per le famiglie degli alunni.
Una mostra fotografica per ripercorrere attraverso foto, filmati e memorabilia la vita d’altri tempi della Tolentino tra fine Ottocento e primi del Novecento. Il modo di vivere, i volti, i cambiamenti architettonici e sociali, uno sguardo a 360° al passato della nostra città.
"Tolentino Ricordi di una città" arricchirà gli spazi del Politeama dal 5 al 27 settembre con oltre 200 foto d’epoca, filmati dagli anni ’30 agli anni ’60, lettere, locandine e giornali d’epoca e sarà visitabile tutti i giorni dalle 17:00 alle 20:00 con ingresso libero.
L’esposizione è organizzata dal Politeama con la consulenza scientifica di Giorgio Semmoloni, con il Patrocinio del Comune di Tolentino e con la collaborazione dell’Archivio Fotografico Tolentino e di Tolentino C’era una volta.
"La mostra - secondo Giorgio Semmoloni - è quasi un album di fotografie di famiglia. Una famiglia decisamente 'allargata' poiché coinvolge, in un ampio arco di tempo, tante famiglie della città in un insieme di ricordi, rievocazioni, memorie. E come in un vero album di fotografie di famiglia, dove hanno la meglio le immagini di situazioni liete, anche qui compaiono immagini che costituiscono i ricordi di un’intera comunità, frammenti di tempo fermato nel suo divenire, costretti e imprigionati in un rettangolo di carta".
"È singolare constatare come, attraverso un procedimento chimico da pochi soldi, si riesca a racchiudere tanti sentimenti: nostalgia, commozione, rimpianto, che emergono dal processo di rievocazione tanto e sempre doloroso perché manifesta ciò che è stato e che non è più - prosegue Semmoloni -. E così quel rettangolo insignificante di carta che rappresentava un momento di gioia, si trasforma, per chi lo ha vissuto, in nostalgia. Per chi invece, per motivi di età non ha assorbito direttamente quelle emozioni nel preciso istante in cui la luce impressionava la pellicola si ravviva la storia per empatia, si rivivono quelle impressioni e quei momenti con l’immaginazione".
Alberto Pellegrino sottolinea che "questa mostra, evidenziando consuetudini e comportamenti di un diffuso 'agire sociale', traccia indirettamente il graduale passaggio dalla società rurale alla società di massa già segnata dall’industrializzazione. Con la rappresentazione della vita quotidiana all’interno dell’habitat urbano, essa mostra come tra Ottocento e primo Novecento si stiano allargando in modo graduale le forme e i luoghi della vita di relazione, come inizino a cadere antiche barriere di rigida separazione tra le differenti classi sociali. "
"Si può vedere come i vari gruppi sociali vadano a occupare i vari spazi della produzione, della religiosità, della ritualità, dell’educazione e del divertimento, mostrando nello stesso tempo le contraddizioni e le permanenti differenze sociali che servono a conferire verosimiglianza alla complessa rappresentazione della società contemporanea - prosegue Pellegrino in conclusione -. Emerge tuttavia quella sociabilità del quotidiano che costituisce un importante vettore di modernità e che aprirà la strada alla democratizzazione della vita pubblica."
La visita alla mostra sarà organizzata nel rispetto delle norme sul distanziamento.
“Il Jazz italiano per le terre del sisma” torna con un’edizione tutta improntata al tema “Coraggio e Viaggio”, che rafforza l’impegno in prima linea nelle terre del cratere delle quattro regioni coinvolte: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Questo conferma il coinvolgimento e l’organizzazione della Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano”, con il coordinamento operativo della Associazione I-Jazz, insieme a Mibact, il Comune dell’Aquila, Progetto Restart il Main Sponsor SIAE-Società Italiana degli Autori ed Editori, NuovoIMAIE e ai molti partner tecnici coinvolti.
Con la manifestazione, torna anche la Marcia Solidale nelle terre del sisma, una settimana di concerti e trekking nel cuore delle regioni colpite dal terremoto.
Si parte sabato 29 da Camerino, con l’anteprima in collaborazione con il Camerino Festival, che vedrà il doppio concerto sold out di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura in Piazza Cavour, alle 19:00 e alle 21:30, ad accogliere i viandanti prima di mettersi in cammino.
Da domenica 30 agosto, il popolo dei marciatori inizierà il proprio cammino per la seconda edizione della Marcia solidale che si concluderà, come ormai da tradizione, a L’Aquila, nel centro storico, con le giornate del 5 e 6 settembre piene di grandi concerti .
Dopo lo straordinario successo della prima edizione nel 2019, la Marcia Solidale nelle Terre del Sisma rinnova la formula del "cammino laico" nelle terre duramente colpite dai recenti terremoti e oggi doppiamente isolate; torna con la stessa passione, lo stesso amore per il territorio e per il linguaggio universale della musica, per non smettere mai di credere nella rinascita.
Il lungo cammino in 7 tappe, rivisto e garantito fruibile dalle guide, affronterà alcune tappe del Cammino nelle Terre Mutate, tra sentieri e strade, meravigliosi valichi con viste panoramiche che spaziano dagli Appennini ai Monti Sibillini, sino ai piedi del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.
Di nuovo in movimento attraverso la natura, la musica, l’arte, la cultura e non ultima la gastronomia dei produttori locali; grande attenzione alla micro-economia locale, quindi, per mantenere alta l’attenzione su questi territori attraverso un cammino a passo lento, uniti dalla passione e dall’amore per il linguaggio universale della musica.
Otto giorni di concerti, sei giorni di cammino da Camerino a L’Aquila percorrendo sentieri segnalati, strade di campagna e tratti di strade asfaltate.
Il programma nelle Marche:
Domenica 30, lasciatisi Camerino alle spalle, si procederà alla volta di Fiastra, un percorso che si sviluppa su 21 chilometri da percorrere in 7 ore. Obiettivo raggiungere il Castello Magalotti dove ad attendere i camminatori alle 18:30 si terrà il concerto “Confini” del fisarmonicista Antonino De Luca.
Lunedì 31 si riprende il cammino per raggiungere alle 18:30 il parco giochi di Ussita. Ben 20 chilometri e mezzo in 7 ore per godere del concerto di Roberto Lucanero, all’organetto, fisarmonica, organo portativo e voce e Marco Meo al tamburello, alle percussioni e alla voce.
Si tratta dell’ultima tappa prima di lasciare le Marche e dirigersi verso l’Umbria con Castelluccio primo traguardo da raggiungere.
La Marcia Solidale è organizzata da I-Jazz (Associazione dei Festival Italiani di Jazz) insieme all’Associazione Musicamdo diretta da Daniele Massimi e all’Associazione Fara Music diretta da Enrico Moccia, in collaborazione con le amministrazioni locali, le società di guide e associazioni volontarie che con le loro attività stanno già operando in questo territorio.
Partner dell’evento sono CONTRAM e UNICAM Università di Camerino.
Nella seduta di ieri sera, la giunta, ha approvato i criteri per la riapertura degli asili nido comunali.
Luca Macellari, il funzionario per Servizi Educativi e Formativi, informa che gli asili saranno aperti dal 1 settembre.
Fino all'11 settembre i nidi resteranno aperti fino alle ore 13:00, con organizzazione in tre gruppi per ciascun nido e con la capienza massima di 21 bambini. Dal 12 settembre invece l'orario di apertura verrà poi prolungato fino alle ore 17:00.
Per ogni eventuale informazione è possibile contattare l'ASP Paolo Ricci, ente gestore degli stessi asili nido, al numero 073378361.
Il Teatro delle Logge di Montecosaro verrà dedicato ad Anita Cerquetti. Un omaggio sentito dalla comunità, che sarà presentato ufficialmente al Concorso Lirico Internazionale che porta il nome della celebre concittadina. Concorso che quest’anno arriva alla sua decima edizione ed è in programma dal 4 al 6 settembre 2020. A volere l’iniziativa, è stato il sindaco Reano Malaisi e il direttore artistico della rassegna, il maestro Alfredo Sorichetti.
“Questa dedica è concomitanza di due fattori - spiega Reano Malaisi - Anita Cerquetti è nata a pochi metri dal teatro stesso, e il Comune da dieci anni onora la sua figura con un concorso che ha ormai saputo raggiungere una certa credibilità nel mondo del canto lirico. Questa intitolazione viene naturale. Il palco verrà così chiamato: Teatro delle Logge Anita Cerquetti”.
“Questo omaggio - le parole di Alfredo Sorichetti - corona anche un lavoro fatto negli anni dal nostro concorso. Che non solo vuole dare l’opportunità a giovani cantanti di debuttare, ma anche tenere alto l’interesse verso Anita Cerquetti. Una cantante straordinaria, che tutt'oggi è considerata una delle interpreti liriche più importanti di tutti i tempi”.
Le iscrizioni al concorso sono aperte fino a sabato 29 agosto e, nonostante il momento difficile dovuto all'emergenza Covid-19, la partecipazione registrata è sempre molto grande. Sono infatti arrivare molte domande con il trend che conferma la bontà del progetto.
Le eliminatorie e le semifinali si terranno al Teatro delle Logge mentre la finale, in forma di concerto gratuito e aperto al pubblico, è prevista domenica 6 settembre, dalle 17, all’interno della Chiesa di Sant’Agostino. Uno spostamento voluto per garantire il giusto distanziamento sociale.
Per seguire la finale è obbligatorio prenotarsi alla mail bbilpiccolomelograno@libero.it
Come sempre, il concorso offre possibilità di prestigiosi debutti in palchi di respiro. In palio concerti al Teatro Casinò di Sanremo e al Teatro Comunale di Treviso, oltre che la possibilità di collaborare con Civitanova all’Opera, la stagione lirica del Comune di Civitanova Marche.
Il Concorso Anita Cerquetti avrà inoltre un’anteprima d’eccezione che si terrà giovedì 3 settembre, alle 19, alla Delta Motors partner della manifestazione. Nella sede di via Della Maggiola 30, a Montecosaro, ci sarà modo per presentare questa decima edizione, rivivendo anche il passato della rassegna.
Per contrastare il diffondersi del Covid-19, è stato deciso di limitare la capacità massima a 50 posti disponibili ed quindi richiesta la prenotazione tramite il form sul sito www.delta-motors.it/offerte/concorso-anita-cerquetti-prenotati/
Il Concorso Lirico Internazionale Anita Cerquetti è organizzato dal Comune di Montecosaro e dall’Accademia Anita Cerquetti, in collaborazione con l’Associazione Musicale Gilfredo Cattolica. È reso possibile anche grazie al sostengo di: Rotary Club Civitanova Marche, dei due Lions Club Host e Cluana di Civitanova Marche e di Delta Motors.