Il 14 marzo 2025, la Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata ha ospitato l'incontro dal titolo "Leggere Lolita a Teheran", un evento che ha suscitato grande interesse, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna. Questo appuntamento, organizzato dal Comune di Macerata, ha rappresentato un momento di riflessione sulle conquiste ottenute dalle donne e sulle sfide ancora aperte.
La Giornata dei Diritti della Donna è un’occasione per celebrare i progressi sociali ed economici delle donne, ma anche per denunciare le ingiustizie e le discriminazioni che persistono in molte parti del mondo. La consigliera Sabrina De Padova, promotrice dell’incontro, ha ricordato il flash mob "Donna, vita e libertà", organizzato nel 2023 per esprimere solidarietà alle donne iraniane in lotta contro il regime dopo la morte di Mahsa Amini, un gesto che ha scatenato proteste per la libertà e i diritti delle donne.
L’incontro del 14 marzo ha approfondito la condizione femminile, con un focus sulla situazione in Iran e sul ruolo della cultura e della letteratura nella lotta contro l’oppressione. Il film "Leggere Lolita a Teheran", tratto dal libro autobiografico di Azar Nafisi, è stato il cuore dell’evento. La pellicola racconta l’esperienza di Nafisi come insegnante di letteratura in Iran, dove sfidava il regime oppressivo per far conoscere la grande letteratura occidentale, tra cui Lolita di Nabokov.
Durante l’incontro, sono intervenuti ospiti di grande rilevanza: la produttrice del film, Marica Stocchi, ha condiviso il processo creativo e le sfide della realizzazione di un film su temi così sensibili; Ines Corti, docente universitaria, ha discusso dell'importanza dell’educazione per l'emancipazione femminile; Mojtaba Sadeghi, esperto di cultura iraniana, ha fornito una panoramica sulla difficile realtà delle donne iraniane, sottolineando la loro resilienza; infine, Bahar Ghaempanah ha raccontato la sua esperienza personale di chi vive sotto un regime che limita la libertà individuale.
L'assessora ai Servizi Sociali, Francesca D'Alessandro, ha portato i saluti istituzionali, enfatizzando l'importanza di eventi come questo per sensibilizzare la comunità sulla questione dei diritti delle donne. L’incontro ha stimolato un dibattito ricco di emozioni, passando dalla trama del film alla situazione sociale e politica dell’Iran, con una riflessione sulla condizione delle donne nel mondo.
Il valore dell’istruzione come strumento di liberazione, la forza delle donne iraniane e l’importanza di un impegno continuo per l’uguaglianza sono stati al centro delle discussioni, lasciando un segno profondo nei partecipanti. L'incontro ha rinnovato l'impegno collettivo nella lotta per la giustizia e l’uguaglianza di genere.
«Giotto lavorò agli affreschi francescani di Assisi? Probabilmente sì, ma non in posizione preminente rispetto agli altri artisti e non fu sua l’impostazione generale del ciclo». Nell’auditorium del liceo “Da Vinci” di Civitanova Marche, davanti alle duecento persone che hanno raccolto l’invito dell’Associazione dantesca e di “Arte”, il professor Stefano Papetti dice la sua sulla paternità dei dipinti della Basilica superiore. Senza nulla togliere alla statura gigantesca di Giotto, lo studioso ne ridimensiona il contributo alla realizzazione delle storie di San Francesco.
Secondo il professore, non ci sono elementi oggettivi per l’attribuzione giottesca. Il primo a parlare di Giotto nella Basilica superiore fu il Vasari, ma l’autore delle Vite, accanito sostenitore del primato della “toscanità” in campo artistico, scriveva 350 anni dopo i fatti. Quanto allo stile e alla tecnica ci sarebbe un grande divario con gli affreschi giotteschi della Cappella degli Scrovegni di Padova. Secondo Bruno Zanardi, che coordinò il restauro dopo il terremoto del 1997, le storie di Assisi avrebbero più analogie con la pittura dei maestri romani, magari di quel Jacopo Torritti, che fu pittore ufficiale di Nicolò IV, il papa francescano di Ascoli, che commissionò l’opera alla fine del Duecento.
Dello stesso avviso, il critico d’arte Federico Zeri. Dunque, la querelle sugli autori di questi affreschi, che sono il cardine dell’evoluzione di tutta la pittura europea del Medioevo, è ancora aperta, con il nostro Papetti che propende per la scuola romana. Papetti, tra l’altro, nel 2016, ha curato una mostra che ha permesso a cinque milioni di persone (anche in Brasile) di conoscere la pittura francescana da Cimabue a Caravaggio.
Al di là delle discussioni fra gli studiosi, resta la straordinaria bellezza di questa opera, con cui il papa francescano volle far conoscere san Francesco e promuovere il suo Ordine religioso. «Un’operazione di grande efficacia comunicativa – ha detto Papetti – di cui i francescani sono stati sempre maestri, fino ad oggi. Il santo più raffigurato al mondo non è san Pietro o san Paolo ma san Francesco».
Con l’ausilio di diapositive, Papetti ha condotto i presenti in una visita virtuale alla Basilica superiore, facendoli soffermare su alcuni dei ventotto episodi, tratti dalla Legenda maior di Bonaventura da Bagnoregio e impaginati in un crescendo di tensione narrativa da un altro francescano delle nostre parti: il cardinal Giovanni Minio di Morrovalle, generale dell’Ordine e stretto collaboratore di papa Nicolò.
Papetti si è soffermato su alcune “storie”, mettendo in evidenza il realismo degli autori che rompe definitivamente con la tradizione bizantina: il padre di Francesco che, prima di lanciarsi contro il figlio, si è premurato di mettere al sicuro i preziosi indumenti di cui il giovane si è spogliato; le architetture di palazzi ancora oggi esistenti che danno spessore storico agli eventi così come i luoghi della campagna umbra e le orditure lignee del tetto diroccato di san Damiano. A proposito della Predica agli uccelli, Papetti ha liberato Francesco da alcuni lughi comuni che lo vorrebbero un ecologista ante litteram. Lo ha fatto citando Chiara Frugoni, autrice del libro L’altro Francesco.
«San Francesco non è un figlio dei fiori – ha affermato Papetti – In questo dipinto non è che va a parlare con gli uccelli perché gli uomini non lo stanno a sentire. Gli uccelli dipinti sono di diverse specie e ognuna di esse è espressione di una classe sociale: i rapaci indicano gli aristocratici, che cacciavano con il falcone; gli altri uccelli rappresentano le classi più basse. L’acuto regista del ciclo ha voluto dirci che san Francesco parlava a tutti».
Infine, le stimmate. Francesco fu il primo a riceverle nella storia del cristianesimo. I dipinti di Assisi ci dicono che non si trattò di ferite sanguinolente ma delle escrescenze sulla pelle che riproducevano la testa dei chiodi di Gesù. Le stimmate, ha ricordato Papetti, riattizzarono le polemiche con i domenicani, che non si sopirono nonostante i buoni uffici di Dante nella Divina commedia. Da ultimo, una terza citazione marchigiana. In una “storia”, un frate ha una visione: un angelo gli mostra, in Paradiso, il trono riservato a san Francesco. Il frate in questione è fra Pacifico, al secolo Guglielmo Divini, e viene da Lisciano, come papa Nicolò. Non è una persona qualunque. Prima di convertirsi, ebbe una straordinaria carriera di poeta, al punto da essere accolto nella reggia di Palermo di Federico II, dove fu incoronato “Re dei versi” dallo stesso imperatore. Francesco, per la sua cultura, lo inviò a Parigi, a fondare l’Ordine in Francia. La tradizione vuole che Guglielmo abbia fatto da consulente letterario nella stesura del Cantico delle creature.
Modifiche temporanee ai turni di Guardia Medica nel Distretto di Civitanova Marche, Garantire la continuità dell’assistenza sanitaria è un impegno fondamentale che deve conciliare le necessità di salute della popolazione con le risorse umane disponibili. Tuttavia, a causa di alcune difficoltà nel reperire medici sostituti per la guardia medica, la Ast di Macerata, U.O.C. distretto di Civitanova Marche, ha disposto delle modifiche temporanee ai turni di guardia medica per il mese di marzo 2025.
In particolare, le postazioni di Porto Recanati e Potenza Picena saranno operative solo nei turni notturni dei giorni 21, 23 e 30 marzo, con la sede di Porto Recanati che garantirà l’assistenza in quelle date. In tutti gli altri giorni, l’assistenza sanitaria sarà fornita dalla Guardia Medica di Recanati, presso l’ospedale di Recanati, in Piazzale A. da Recanati 2.
Per la Guardia Medica di Recanati, i turni sono regolarmente coperti, ad eccezione di due date: domenica 16 marzo, durante il turno notturno (ore 20-8), e sabato 29 marzo, durante il turno diurno (ore 10-20). Durante questi turni non coperti, gli utenti possono rivolgersi al Punto di Primo Intervento (PPI) per le necessità urgenti o contattare il servizio 118.
I cittadini sono invitati a prendere nota di questi cambiamenti e a rivolgersi ai punti di assistenza indicati nei giorni di turni scoperti.
Il 14 marzo 2025, la sala Parrocchiale Don Lino Ramiri di Civitanova Marche ha ospitato un importante incontro organizzato dall'Associazione "Viviamo Civitanova aps" in collaborazione con l'Associazione RED (Rete Educazione Digitale di Macerata). L’evento, dedicato alle problematiche giovanili e alla sicurezza urbana, ha visto una partecipazione significativa di cittadini, giovani e adulti, che hanno preso parte a un intenso dibattito su temi di grande rilevanza sociale.
Il presidente di "Viviamo Civitanova aps", Andrea Foglia, ha aperto l’incontro con un intervento dettagliato sui risultati delle ricerche condotte dal tavolo permanente inter-istituzionale sul disagio giovanile, che coordina da un anno. Foglia ha evidenziato le principali difficoltà che affliggono i giovani della comunità, sottolineando come "le responsabilità debbano essere condivise tra famiglie, istituzioni e società civile". Il suo intervento ha posto l’accento sulla necessità di un approccio integrato, dove la collaborazione tra enti pubblici, associazioni e famiglie si rivela fondamentale per affrontare in modo efficace i fenomeni di disagio.
Un altro momento rilevante della serata è stato l’intervento di Giorgio Pollastrelli, delegato al tavolo di sicurezza provinciale su Civitanova Marche, che ha fornito un quadro dettagliato della situazione della sicurezza cittadina. Pollastrelli ha discusso le emergenze più urgenti e le misure messe in atto per garantire l'integrazione sociale e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ha inoltre presentato alcune strategie e iniziative finalizzate a rendere Civitanova un luogo più sicuro e vivibile, incoraggiando la partecipazione attiva della comunità.
Il dibattito ha visto una partecipazione attiva del pubblico, con interventi e domande che hanno evidenziato il forte interesse per le tematiche trattate. L’incontro ha dimostrato come la comunità sia pronta a confrontarsi e a contribuire a soluzioni condivise per affrontare le sfide emergenti, come il disagio giovanile e la sicurezza urbana.
L’iniziativa ha inoltre messo in luce l’importante ruolo delle associazioni locali, come "Viviamo Civitanova aps" e Red, nel promuovere occasioni di sensibilizzazione e discussione su temi sociali di grande importanza. La collaborazione tra queste associazioni e le istituzioni locali rappresenta un modello virtuoso che consente di affrontare in maniera più efficace i problemi della comunità.
Nella giornata del 14 marzo, un’importante operazione della Squadra Mobile di Macerata ha portato all’arresto di un cittadino extracomunitario di 36 anni, originario della Nigeria, accusato di detenzione ai fini di spaccio.
L'uomo, disoccupato e con precedenti penali per reati legati alla droga e al patrimonio, è stato arrestato in flagranza di reato dagli agenti della Sezione Antidroga, dopo un’intensa attività investigativa svolta dalla polizia di Stato. L’indagine è partita dal costante monitoraggio del territorio, che viene effettuato quotidianamente da parte della Squadra Mobile, sia nelle vie del centro di Macerata che nelle zone più periferiche della provincia.
Nelle ultime settimane, la Sezione Antidroga aveva avviato una serie di accertamenti per identificare un soggetto sospettato di essere coinvolto nello spaccio di sostanze stupefacenti. Grazie a giorni di osservazione e alla presenza di agenti in borghese, gli investigatori sono riusciti a intercettare il pusher e a fermarlo durante l’operazione.
Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato circa 10,55 grammi di eroina, suddivisa in 15 dosi termosaldate, pronte per essere vendute. Parte della droga era nascosta nella tasca dei pantaloni dell’uomo, mentre altre dosi, insieme a un coltello di 27 cm utilizzato per il taglio della sostanza e a un telefono cellulare per i contatti con i consumatori, sono state rinvenute all’interno della sua abitazione, nella camera da letto.
Dopo aver completato le formalità di rito, il 36enne è stato arrestato per il reato di detenzione a fini di spaccio e posto agli arresti domiciliari. Il soggetto è stato successivamente messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per il proseguimento delle indagini.
La città di Macerata piange la prematura scomparsa di Alessia Dezi, giovane mamma di 42 anni, spirata all'ospedale regionale di Torrette dopo aver combattuto a lungo contro una malattia. Nel corso della sua carriera Alessia ha lavorato come impiegata in diverse aziende, distinguendosi per la sua dedizione. La donna lascia una figlia di 5 anni, il marito, la madre e il padre.
Da anni viveva con la sua famiglia ad Ancona, coltivando nel tempo libero la sua grande passione per la danza. Un amore che il marito, Luigi Apollonio, ha voluto ricordare con un commovente messaggio sui social: "Balla, amore mio, balla sempre. Noi da quaggiù ammireremo lo spettacolo nel cielo. Buon viaggio, amore mio".
L'ultimo saluto ad Alessia si terrà domani, sabato 15 marzi, alle 15 nella Cattedrale di San Giovanni, in piazza Vittorio Veneto a Macerata. La camera ardente è stata allestita presso il Centro funerario di via dei Velini, dove sarà possibile renderle omaggio oggi dalle 16 alle 20 e domani mattina dalle 8 alle 14.
Grande partecipazione ieri pomeriggio all’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti per l’incontro "Nutriamoci di benessere", promosso dall'assessorato alle politiche sociali e pari opportunità del comune di Macerata, che rientra nelle iniziative del progetto "Marzo è Donna".
Insieme alla nutrizionista Ludovica Mascitti e alla psicologa Francesca Caldarelli si è parlato di alimentazione consapevole e di connessione tra mente e corpo. A portare la loro testimonianza durante l'incontro anche le due pallavoliste della Cbf Balducci Helvia Recina Macerata Giulia Bresciani e Asia Bonelli.
Un appuntamento che ha permesso di sottolineare, "grazie alla partecipazione di esperte del settore, quanto sia importante ascoltare il proprio corpo e la propria mente - ha detto il vice sindaco e l’assessore alle politiche sociali e pari opportunità, Francesca D’Alessandro -. Si è poi parlato di come riuscire a gestire situazioni di ansia e di stress. Le fasi della vita presentano delle complessità quindi è necessario che si crei armonia tra mente e corpo sia nell'adolescenza, sia nella fase di maturità che in vecchiaia e questo lo si può fare avendo consapevolezza che il benessere si raggiunge con uno stile di vita sano, consci che una sana alimentazione, un buon movimento e la serenità interiore possono creare un equilibrio psico fisico nella persona".
"Un ringraziamento alle pallavoliste della Cbf Balducci Helvia Recina che hanno portato spunti di riflessione significativi per tanti ragazzi. Oggi molti giovani non praticano sport e questo incide sul piano fisico ma anche sul piano di una crescita equilibrata anche dal punto di vista psicologico. Fare sport, infatti, significa misurarsi con sé stessi, cercare nuovi obiettivi, relazionarsi con gli altri, coltivare la propria parte migliore e crescere sotto molti punti di vista. Stare bene con il proprio corpo è sinonimo di volersi bene e significa ricercare perennemente una crescita e un armonia con sé stessi e con gli altri; questo è l'obiettivo che ci proponiamo con le varie progettualità che vedono la persona costantemente al centro dell'azione amministrativa", ha concluso la D'Alessandro.
Montelupone ha reso omaggio alla straordinaria figura di Don Armando Senigagliesi con l'undicesima edizione del "Premio San Firmano", un riconoscimento che ogni anno celebra coloro che hanno lasciato un segno indelebile nella comunità locale.
L’evento, promosso dall’Amministrazione Comunale, dalla Parrocchia e dal Comitato L'Abbadia, si è svolto nella storica Abbazia di San Firmano, alla presenza di autorità, studiosi e cittadini accorsi per ricordare il sacerdote. Il premio è stato assegnato a Don Armando Senigagliesi, storico parroco di San Firmano, per il suo instancabile impegno spirituale, culturale e sociale.
Alla cerimonia, ha partecipato il sindaco di Montelupone Rolando Pecora, insieme a Monsignor Pietro Spernanzoni, che ha tenuto un intenso e appassionato intervento ripercorrendo le tappe fondamentali della vita e del ministero di Don Armando. Ordinato sacerdote nel 1960 dopo gli studi al Seminario Romano e la laurea presso la Pontificia Università Lateranense, Don Armando è diventato parroco di San Firmano nel 1964, in pieno Concilio Vaticano II. Da quel momento, fino alla sua scomparsa nel 2012, ha dedicato quasi cinquant’anni alla cura dell’Abbazia e della comunità, realizzando importanti interventi di restauro e studio storico.
Tra i suoi progetti più significativi figurano il consolidamento del tetto e della facciata della chiesa, il restauro della cripta e la pubblicazione di ricerche sulla figura di San Firmano. Di grande rilievo la sua scoperta, nel 1997, di un antico manoscritto sulla Vita vel Miracula Beati Firmani Confessoris et Abbatis, che ha contribuito a una nuova comprensione della storia del santo patrono di Montelupone.
Ma Don Armando è stato anche un instancabile uomo di comunità: accanto al suo ruolo pastorale, ha operato concretamente per migliorare la vita degli abitanti della frazione, con battaglie per le infrastrutture locali e un’attenzione costante ai bisogni delle persone più fragili.
Il sindaco Rolando Pecora ha ricordato Don Armando con parole cariche di emozione: "Un sacerdote umile, tenace, servitore della comunità, amante appassionato di San Firmano e della sua Abbazia. Il suo lascito è un patrimonio di fede, cultura e impegno sociale che continuerà a ispirare Montelupone."
La cerimonia si è conclusa con un concerto di Fra' Emanuele e il gruppo "I Giullari del Re", suggellando un momento di profonda partecipazione e riconoscenza. Il Premio San Firmano 2025 non è stato solo un tributo alla memoria di Don Armando, ma anche un'occasione per riaffermare l’impegno della comunità nella tutela del proprio patrimonio storico e spirituale.
Nel primo pomeriggio di oggi, poco prima delle 15:30, un uomo è rimasto ferito mentre lavorava un piccolo appezzamento di terra con una motozappa. L'incidente è avvenuto nella frazione di Centobuchi, nel comune di Monteprandone, richiedendo l'intervento immediato dei soccorsi.
La squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto è giunta rapidamente sul posto per liberare l'uomo, rimasto incastrato nelle lame dell'utensile agricolo. I soccorritori hanno dovuto smontare le zappe della motozappa per estrarlo in sicurezza, prima di affidarlo alle cure dei sanitari giunti con un'ambulanza.
Dopo le prime cure sul posto, l'uomo è stato trasportato in ospedale di San Benedetto del Tronto per le necessarie cure mediche. Non si trova in gravi condizioni. Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno avviato accertamenti per ricostruire con esattezza le cause dell’incidente.
Presso la sede di Confindustria Fermo si è svolto un incontro tra i direttori delle associazioni confindustriali di Ascoli, Fermo e Macerata, e il direttore generale di Assocalzaturifici, per fare il punto sulla situazione del settore calzaturiero all'inizio del 2025, un periodo segnato da sfide macroeconomiche e geopolitiche significative.
Secondo gli ultimi dati di settore, nei primi nove mesi del 2024 l’export calzaturiero delle Marche ha registrato un calo del -6,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le prime 5 destinazioni dell’export marchigiano, che coprono il 46,7% del totale, sono risultate: Francia (+22,2%), Germania (-11,8%), USA (-11,9%), Cina (-23,7%) e Belgio (+4,6%). La Russia, al sesto posto, ha segnato un -33,1%.
Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione autorizzate da INPS per le imprese marchigiane della filiera pelle nel 2024, si registra un aumento del +163,8% rispetto al 2023, con quasi 6 milioni di ore autorizzate, un numero superiore del +116,5% rispetto alla situazione pre-Covid.
Durante l’incontro, hanno partecipato vari imprenditori dei distretti, con i quali è stato definito un percorso di ascolto e monitoraggio riguardante l'andamento dei distretti e le possibili azioni da portare all'attenzione di Confindustria Roma e delle principali istituzioni nazionali di riferimento.
È stato confermato il cronogramma delle attività previste dall’accordo tra Regione Marche e Assocalzaturifici, firmato a gennaio 2025, per promuovere l'internazionalizzazione delle imprese calzaturiere marchigiane e rafforzare la loro competitività sui mercati internazionali. Questo accordo costituisce un’importante cooperazione strutturata tra le due realtà, con l’obiettivo di sostenere le imprese nel processo di globalizzazione.
Nel corso della riunione, è emersa l’intenzione di continuare con questo modello di collaborazione tra le associazioni confindustriali territoriali e l’associazione nazionale di categoria. Si è discusso anche dell’ampliamento della platea dei partecipanti, al fine di approfondire e accompagnare azioni cruciali, come l’utilizzo della CIG e l’evoluzione delle normative in fase di definizione, tra cui la legge sulla responsabilità estesa del produttore (Schema di decreto ex art. 178-bis del D.Lgs. n. 152 del 2006), che riguarda il settore tessile, incluse le calzature.
Alla fine dell’incontro, è stato fissato un nuovo appuntamento a breve per garantire la continuità delle discussioni e delle azioni intraprese, tra cui la formulazione di una proposta congiunta di decontribuzione del costo del lavoro, una misura fondamentale per dare respiro alle imprese del territorio, sulla quale tutti hanno espresso l’auspicio che venga varata al più presto.
Ogni persona ha una routine mattutina diversa. Dal momento in cui suona la sveglia al momento in cui esci di casa succedono tantissime cose e hai bisogno di tempo per prepararti per la tua giornata. C’è chi è pronto in pochi minuti e c’è invece chi ha bisogno di tanto tempo per affrontare il nuovo giorno con il piede giusto.
C’è anche chi si riserva un pò di tempo per entrare su vulkanvegas. Se la tua routine ti sembra un po’ troppo caotica e vuoi trovare dei modi per organizzarti meglio abbiamo preparato dei consigli per te. Leggendo questo articolo scoprirai dei piccoli trucchi per evitare il caos e magari riuscire a gestire al meglio il tuo tempo.
L’importanza del mattino
Prima di affrontare una lunga giornata di lavoro è importante stabilire una corretta routine mattutina. Questa è importantissima perché dà inizio a tante ore di lavoro e forse anche di stress e pertanto iniziare con il piede giusto è fondamentale. Le prime cose che fai possono dare una direzione a tutto il resto e se riesci a trovare le tue abitudini e le tue tradizioni che ti fanno stare bene allora potrai goderti ogni giorno con serenità. Se invece inizi in modo caotico, facendo un po’ di tutto ma senza concludere nulla di buono, è probabile che questa confusione si riversi anche su tutto il resto.
Quando mettere la sveglia
L’orario migliore per puntare la sveglia non esiste perchè dipende da persona a persona. Devi imparare a conoscerti e probabilmente sai già che tipo di persona sei. Se sei abbastanza lento e ti piace fare le cose con calma ti conviene mettere la sveglia con molto anticipo. Se invece ti serve poco tempo per prepararti ti basteranno 20 minuti o forse meno, e potrai svegliarti più tardi. In ogni caso il modo migliore per stabilire delle abitudini sane è quello di decidere un orario fisso per la tua sveglia. Se ti svegli sempre alla stessa ora il tuo organismo si abituerà a questo ritmo e ti sveglierai con meno sonnolenza. Il nostro metabolismo è una macchina fantastica in grado di adattarsi a condizioni molto diverse, ma se la abitui in un certo modo, riuscirà a lavorare ancora meglio. Inoltre alcuni studi hanno dimostrato che rinviare spesso la sveglia non ha effetti benefici sul tuo corpo e sulla tua mente. Se ti piace rimanere a letto e dormire ancora 5 minuti dopo che la sveglia è suonata puoi farlo, ma non esagerare. Se questi studi si dimostreranno corretti sarebbe forse meglio riuscire ad alzarsi al primo suono di sveglia.
La colazione
una buona abitudine da prendere è quella di fare una colazione salutare prima di uscire di casa. Anche in questo caso molto dipende dai gusti personali. Alcuni preferiscono bere un caffè che dà la carica, altri preferiscono una bevanda calda come un tè o una tisana, altri ancora bevono succo di frutto o soltanto acqua. La stessa cosa vale per il cibo e ci sono differenze anche molto grandi: alcuni preferiscono il salato, mentre altri preferiscono il dolce. Non c’è una ricetta perfetta che valga per tutti ma senza dubbio il consiglio migliore è quello di mangiare cibi equilibrati senza esagerare. Sarebbe importante dare all’organismo il giusto apporto di vitamine e minerali e quindi mangiare un frutto a colazione è un’abitudine consigliata. Si potrebbe anche cercare di non esagerare con lo zucchero che come sappiamo non fa benissimo se consumato in dosi eccessive. Anche il modo in cui si consuma la colazione è importante. Mangiare in fretta e furia, magari in piedi, mentre si fanno altre cose, probabilmente non avrà effetti positivi su di te. Sarebbe meglio considerare il tempo necessario per la colazione e dedicarsi un momento di tranquillità per farla.
I preparativi
Ogni giorno dovrai preparare delle cose prima di uscire di casa. Magari devi preparare i libri per andare a scuola, oppure il computer che userai a lavoro. Dipende dalle occupazioni di ognuno ma senza dubbio è importante avere una routine anche in questo caso. Avere una routine precisa aiuta anche a non dimenticare le cose. Quante volte capita di uscire di fretta in ritardo per poi renderci conto che abbiamo dimenticato qualcosa? Puoi decidere tu la tua abitudine preferita. Magari preferisci preparare le cose la sera prima, in modo da avere tutto pronto quando ti svegli. Oppure ti piace preparare le cose dopo aver fatto colazione, con la mente fresca e riposata. Anche i vestiti che indosserai possono essere scelti la sera prima o la mattina stessa, l’importante è che questa sia una scelta consapevole.
Attività fisica
Alcune persone scelgono di fare anche attività fisica la mattina. Questa non è una regola perché non è detto che debba funzionare così per tutti. Sicuramente molte persone traggono beneficio dall’esercizio mattutino ed è un ottimo modo per svegliarsi e allenare un po’ il proprio corpo. Se non hai mai provato potresti provare anche tu e magari scoprirai che è proprio ciò di cui avevi bisogno. O forse l’esercizio fisico non fa per te o preferisci farlo la sera o il pomeriggio: non ti preoccupare l’importante è che tu trovi ciò che ti fa stare bene.
Uscire di casa
Un ultimo consiglio che potrebbe esserti molto utile è quello di stabilire una routine per uscire di casa. Appena prima di uscire devi compiere tante cose ma se imparerai a fare sempre le stesse diventeranno un funzionamento automatico che ti permetterà di fare tutto senza sforzo e con ottimi risultati. Per esempio controlla di avere tutte le cose che ti servono in tasca: telefono, portafoglio, chiavi di casa e qualsiasi altra cosa sia fondamentale per la tua giornata. Ricordati di prendere lo zaino o la valigia o la borsa, che hai preparato per affrontare tutte le difficoltà e le sfide del giorno che sta iniziando. Magari puoi anche ideare o escogitare dei piccoli gesti routinari che solo tu conosci e che ti aiutano a ricordare tutto ciò che devi fare. Non importa che cosa scegli, o magari che cosa già fai per iniziare la tua giornata. L’importante è trovare una routine mattutina che ti aiuti a iniziare ogni giorno con il sorriso.
Hanno preso il via questa mattina le "Giornate Culturali" proposte ed organizzate dagli studenti dell'Istituto di Istruzione Superiore "Varano-Antinori" di Camerino. Le attività proposte nelle aule nelle giornate di oggi e domani vertono su tematiche di rilevante interesse culturale e sociale attraverso il coinvolgimento di docenti dell'università di Camerino, di Macerata e personalità culturali del territori.
Nell'aula della IV A questa mattina sono saliti in cattedra Donatella Pazzelli, presidente della Corsa alla Spada e Palio, Carlo Polidori e Pietro Murri, rispettivamente coordinatore del progetto e docente del nuovo corso di chiarina che prenderà il via proprio oggi pomeriggio nell'Accademia della Musica di Camerino.
Questo corso nasce dall'accordo sottoscritto nei giorni scorsi tra Corsa alla Spada e Palio e Adesso Musica proprio per formare strumentisti in grado di suonare la chiarina, uno strumento antico e protagonista delle rievocazioni storiche. Il prof. Polidori ha portato le chiarine e le trombe, coinvolgendo studenti e docenti che, guidati dal m° Murri, docente e musicista, hanno provato letteralmente a dare fiato alle trombe.
Tra notizie storiche e aneddoti raccontati dal dirigente scolastico Francesco Rosati, e concertini improvvisati, con la presenza di tre giovani talentuosi: Giordano, Damiano e Gregorio e la partecipazione degli studenti, il tempo è volato e qualche ragazzo ha espresso il desiderio di frequentare il nuovo corso musicale.
Questa mattina, il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi, hanno ricevuto nella sala consiliare del Municipio, il presidente della squadra Macerata Softball, Carlo Migliorelli, squadra alla quale è stato comunicato ufficialmente, dal presidente del Coni Giovanni Malagò, il conferimento della stella di bronzo al merito sportivo in riconoscimento delle benemerenze acquisite.
Nel corso del ricevimento, presenti anche Fabio Romagnoli delegato del Coni per la provincia di Macerata e Stefano Micozzi, manager Ares Safety, main sponsor, al presidente Migliorelli è stata consegnata la pergamena del Premio Macerata Più, il riconoscimento simbolico istituito dal comune di Macerata per sottolineare il valore dello sport, l'etica e la vicinanza dell'amministrazione comunale destinata alle eccellenze sportive maceratesi distintesi per i risultati ottenuti.
"Il riconoscimento ottenuto da Macerata Softball sottolinea la continuata e meritoria azione nel campo della promozione e dell’attività agonistica del sodalizio maceratese che ha contribuito e continua a contribuire i sani e positivi valori dello sport - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Un traguardo reso possibile dalla passione dalla società, dagli atleti e dalle loro famiglie e dallo staff che ringrazio a nome di tutta la città”.
"Grande è la soddisfazione dell'amministrazione comunale per il prestigioso riconoscimento assegnato alla Macerata Softball - ha affermato l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi -. La Stella di Bronzo rappresenta un traguardo prestigioso per la società e per tutti i collaboratori, atleti e sostenitori che hanno contribuito con passione e dedizione alla crescita e alla promozione del softball nella nostra comunità senza dimenticare il prestigio per la nostra città. Questo premio non è soltanto un riconoscimento dei risultati ottenuti, ma anche uno stimolo a continuare a lavorare con impegno e determinazione per il futuro".
Macerata Softball inizierà il 29 marzo il terzo campionato consecutivo di serie A1, dopo il ritorno nella massima serie: "Avremo anche quest’anno l’importante apporto del main sponsor ARES Safety e di altri sostenitori - ha detto il presidente Carlo Migliorelli -. Porteremo ancora in Italia con orgoglio il logo Let’s Marche per la campagna promozionale della Regione. Il nostro palmarès annovera ben cinque titoli italiani e cinque Coppe dei Campioni europee, a cui vogliamo fare onore proseguendo nel percorso di risalita verso i vertici del softball nazionale. Nei due ultimi campionati di A1 ci siamo classificati al sesto posto nel 2023 e al quinto nel 2024. Quest’anno puntiamo quanto meno ai Play Off. Per raggiungere l’obiettivo abbiamo potenziato la squadra".
"Oltre al nucleo di giocatrici marchigiane cresciute in Macerata Softball, nel roster per il prossimo torneo sono state inseriti 5 nuovi arrivi, due americane e tre italiane con esperienza di A1. A guidarle sarà un manager di valore come il cubano Rafael Garcia. Il prestigio di Macerata Softball in tanti anni di attività, nel 2023 abbiamo festeggiato il 50°, si è affermato nel mondo dello sport, tanto che il presidente del CONI Giovanni Malagò ci ha comunicato il conferimento alla nostra società della Stella di Bronzo al Merito Sportivo in riconoscimento delle benemerenze acquisite ha concluso Migliorelli -. Questo premio appartiene alla città e a tutte le persone, giocatrici, allenatrici e allenatori, genitori e dirigenti che hanno contribuito alla costruzione di una storia meravigliosa. Attraversando anche periodi difficili, Macerata Softball oltre ai risultati ha mirato a valorizzare giocatrici marchigiane, a mettere in risalto il significato sociale dello sport e del volontariato che lo fa vivere definendosi Società Solidale, a far crescere sportivamente e umanamente centinaia di ragazze".
Una originale mattinata, all’insegna della festosa presenza in Banca di tanti ragazzi che hanno ascoltato in sala conferenze la spiegazione di come è possibile salvare delle vite umane intervenendo tempestivamente e che hanno anche potuto girare per gli uffici e il salone delle casse per scoprire come si lavora e cosa si fa in Banca.È quanto avvenuto nella prima parte della mattinata di ieri nel quartier generale del Banco Marchigiano, in viale Matteotti 8 a Civitanova Marche.
Protagonisti i giovanissimi studenti della scuola media Annibal Caro dell'Istituto Comprensivo via Ugo Bassi che ha partecipato con le cinque classi di seconda, per un totale di 110 studenti. A seguire il momento ufficiale della mattinata, ovvero l’inaugurazione del nuovo defibrillatore posto all’ingresso della Banca e donato da Marche Vita, la cassa mutua dello stesso Istituto di credito e “braccio operativo” della Banca negli interventi a beneficio del mondo sociosanitario e culturale. L’iniziativa replica quanto già fatto da Banco e Marche Vita a San Michele al Fiume nel novembre scorso quando, anche allora, venne donato un defibrillatore alla popolazione di Mondavio e installato presso la filiale del Banco Marchigiano di San Michele al Fiume.
“È molto importante questa attenzione dimostrata da Banco Marchigiano e da Marche Vita con una iniziativa non solo di sensibilizzazione dei più giovani ma anche a concreto beneficio di tutta la cittadinanza – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica – che tra l’altro è perfettamente in linea con il progetto Civitanova cardioprotetta che presto avrà ulteriori sviluppi”.
“Uno strumento che può salvare delle vite e che da oggi sarà a disposizione di tutta la comunità”, ha detto il Presidente del Banco Marchigiano, Sandro Palombini, presentando alla cittadinanza ed alle scolaresche il nuovo defibrillatore che la stessa Marche Vita ha deciso di donare alla popolazione di Civitanova Marche.
“Un’iniziativa importante – continua Palombini - anche per sensibilizzare adulti e giovani generazioni verso una cultura di prevenzione e prontezza di intervento in situazioni di emergenza e per unire la comunità attorno ai concetti di solidarietà, prevenzione e attenzione”.
Installato presso l’ingresso della sede del Banco Marchigiano di viale Giacomo Matteotti e “sorvegliato” dalle telecamere dell’Istituto di credito, il defibrillatore “rappresenta – dice Patrizio Frati, presidente di Marche Vita - un passo importante per la prevenzione e la protezione della salute, contribuendo a salvaguardare le vite di chiunque in caso di emergenza”.
La consegna del defibrillatore alla comunità è stato sancito da una cerimonia che ha visto la partecipazione del sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, di rappresentanti del consiglio di amministrazione di Marche Vita e del Banco Marchigiano, tra cui il Presidente dell’Istituto di credito Sandro Palombini, il vice Marco Bindelli e il dg Massimo Tombolini, oltre alla colorata presenza dei bambini della scuola media Annibal Caro ed alle loro maestre.
Lutto nel mondo pugilistico marchigiano. È deceduto ieri all'età di 85 anni, Luigi Vasari ex pugile e direttore sportivo dell'Accademia Pugilistica Maceratese. Vasari ha donato tutta la sua vita alla sua unica passione, la boxe: prima da pugile negli anni '50 poi quale direttore sportivo della Pugilistica Maceratese.
Nel passato quadriennio ha anche ricoperto la carica di rappresentante delle Associazioni presso il Comitato regionale Marche. Instancabile, sempre dinamico, fino a qualche mese fa lo si vedeva ancora a bordo ring nel corso delle manifestazioni sportive fornire preziosi suggerimenti ai suoi giovani pugili in combattimento.
L'anno scorso è stato insignito della Stella di bronzo al merito sportivo dal Presidente del Coni Giovanni Malagò in riconoscimento delle benemerenze acquisite nella sua attività dirigenziale. Il Presidente del Comitato regionale Marche Fpi Luciano Romanella nel porgere le più sentite condoglianze di tutto il pugilato alla famiglia, ha disposto che venga osservato un minuto di raccoglimento per la prossima manifestazione. Le esequie si svolgeranno sabato 15 marzo alle ore 15:00 presso la Chiesa Collegiata Santa Maria Assunta di Montecassiano.
"L’ordinanza a cui si fa riferimento non è ancora entrata in vigore e, insieme agli Uffici comunali competenti si sta effettuando un approfondimento ulteriore della stessa per definire gli orari e portare le ore di chiusura delle sale scommesse a sei. L’unica cosa certa è che la decisione definitiva dovrà tenere conto della legge regionale applicando l’orario più restrittivo".
Il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, ha illustrato le motivazioni alla base della nuova ordinanza che adegua le regole comunali alla normativa regionale sul gioco d'azzardo. La misura, ancora in fase di perfezionamento, prevede una riduzione delle ore di apertura delle sale scommesse, portando il limite a sei ore, come richiesto dalla legge regionale, ma con una possibile ulteriore riduzione a quattro ore a Macerata. La decisione definitiva sarà presa dopo un’ulteriore valutazione con gli Uffici comunali competenti.
La proposta ha suscitato reazioni contrastanti, in particolare da parte della minoranza in Consiglio e del consigliere regionale Romano Carancini. Parcaroli ha risposto alle critiche, spiegando che "la lotta contro la ludopatia non si vince con misure unilaterali come la chiusura delle sale scommesse, ma con un approccio basato sulla prevenzione e la sensibilizzazione delle persone più vulnerabili".
Il sindaco ha anche sottolineato che il Comune di Macerata sta partecipando attivamente a iniziative di sensibilizzazione, come il progetto "Mr Sam", che coinvolge scuole e istituzioni locali nel sensibilizzare i giovani sui pericoli legati al gioco d'azzardo e alle dipendenze digitali. Inoltre, Parcaroli ha ricordato che, a livello nazionale, "il Governo ha avviato un tavolo per uniformare le regolazioni orarie, cercando di evitare situazioni di disparità tra comuni vicini".
In merito alle critiche riguardo all’impatto economico sulle attività commerciali, Parcaroli ribadito: "Giova sottolineare che il gioco d’azzardo produce i maggiori fatturati con le scommesse online e non nelle sale scommesse. È quindi giusto informare sui rischi e soppesare ogni singola decisione, ma senza facili moralismi".
È stato approvato il progetto esecutivo dei lavori di realizzazione della casa della comunità di Macerata, finanziato con fondi Pnrr per un importo di 1.872.900 euro e che riguarda la ristrutturazione del Padiglione "Morselli", situato in zona ex Crass in Largo Belvedere Raffaello Sanzio, nelle immediate vicinanze del Distretto di Macerata.
La casa della comunità di Macerata si estende su una superficie di 910 metri quadrati e si sviluppa su tre piani costituiti da piano terra, primo piano e sottotetto e un piano seminterrato di minore superficie.
All’interno del Padiglione Morselli troveranno spazio al piano terra gli ambulatori dedicati alla neuropsichiatria pediatrica, al primo piano gli studi dei medici di medicina generale, mentre al secondo piano il consultorio familiare. Alla zona si accede mediante un ingresso principale prospiciente la pubblica via Spalato, mentre un secondo ingresso all’area si trova su Viale dell'Indipendenza.
Nel corso degli anni la struttura ha cambiato più volte destinazione d’uso subendo modifiche interne, mentre diversi sono stati gli interventi strutturali, di restauro e adeguamento sismico che si sono susseguiti nel tempo. Lo stile eclettico, infatti, è facilmente riconoscibile sui quattro fronti esterni.
Le facciate, completamente intonacate e caratterizzate da lesene, presentano sugli stipiti e sugli architravi dei portali d’ingresso e delle finestre elementi decorativi in cotto successivamente verniciati. Al piano terra, sui fronti nord e sud, sono presenti delle aperture con archi di gusto moresco che caratterizzano sia gli ingressi che le finestre laterali, mentre le altre finestre sono di forma rettangolare.
La fascia marcapiano, in cotto verniciato, presenta un elaborato fregio composto da elementi decorativi in terracotta e medaglioni in ceramica colorata smaltata e anche il cornicione, formato da una serie di piccoli archetti a sesto acuto, è completamente intonacato e presenta medaglioni in ceramica. La ristrutturazione dell’immobile permetterà di rendere la struttura idonea dal punto di vista dei requisiti igienico-sanitari, della salubrità degli ambienti e sul fronte dell’accessibilità.
Considerata la valenza artistica dell’edificio, gli interventi che si andranno a realizzare sono volti alla conservazione degli elementi di pregio e delle caratteristiche architettoniche e storiche dello stesso.
"Con la realizzazione delle case di comunità rendiamo la sanità più vicina ai cittadini, più prossima ai loro bisogni assistenziali e di cura per garantire risposte rapide ed efficaci al diritto alla salute di ciascuno" dichiara il direttore generale dell'Ast di Macerata Alessandro Marini.
"Con la casa di comunità di Macerata - dichiara il vicpresidente della Giunta e assessore alla sanità della regione Marche, Filippo Saltamartini - andremo a garantire risposte ai bisogni di salute della popolazione fragile e affetta da cronicità, oltre che alla domanda crescente di assistenza sul territorio. L'obiettivo è quello di rafforzare i servizi sanitari e ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere e in particolare sui pronto soccorso".
I carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Macerata hanno denunciato un 28enne tunisino, residente a Civitanova Marche e con precedenti di polizia, per truffa aggravata ai danni dello Stato. L'episodio è avvenuto ieri presso la Motorizzazione Civile di Macerata, durante la prova teorica per il conseguimento della patente di guida.
L'esaminatrice, insospettita dal comportamento sospetto di uno dei candidati, ha segnalato l'incidente ai carabinieri. L'intervento dei militari ha portato alla perquisizione dell'indagato, durante la quale è stato rinvenuto un kit ricetrasmittente, completo di microfono Bluetooth, nascosto nella manica del cappotto. Questo dispositivo era utilizzato per comunicare con l'esterno della sala d’esame, con l'intento di frodare il sistema di valutazione.
Il giovane tunisino è stato deferito all'autorità giudiziaria, mentre l’apparecchiatura elettronica è stata sequestrata e messa a disposizione della Magistratura.
Il 12 marzo scorso, la polizia di Stato ha revocato il permesso di soggiorno a un cittadino albanese di 23 anni, residente a Macerata e impiegato nel settore edile. Il giovane era infatti coinvolto in numerosi crimini commessi sul territorio comunale, l’ultimo dei quali di natura sessuale.
In seguito ai reati perpetrati, il prefetto di Macerata ha emesso un decreto di espulsione nei confronti dell’uomo, il quale è stato accompagnato alla frontiera marittima di Ancona grazie all’intervento della polizia di Stato e dell’Ufficio Immigrazione della Questura. Dopo aver ricevuto la convalida dal giudice di pace, l’uomo è stato imbarcato su una nave diretta in Albania, concludendo così il suo esodo dal territorio italiano.
Questa operazione rientra nell’ambito delle politiche di sicurezza del Comune di Macerata, finalizzate alla protezione della comunità e al contrasto all'immigrazione clandestina.
Un raid notturno dei ladri ha colpito la zona commerciale di Collevario a Macerata, dove i malviventi, utilizzando un metodo ben studiato, hanno messo a segno un furto presso i locali del centro commerciale. L'incidente è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, quando i ladri sono riusciti a entrare nel deposito di Moscati Auto, in via Roma, portando via due autovetture di valore: un'Audi e una Volkswagen Golf.
Secondo quanto ricostruito dal proprietario della struttura, i ladri sono riusciti ad accedere all'area attraverso il cancello principale, scassinato con abilità. Una volta all'interno, si sono diretti verso una finestra che dà su un ufficio, da dove sono riusciti a entrare nell'edificio. Una volta dentro, hanno forzato una cassetta contenente le chiavi delle auto in deposito, prendendole per poi fuggire con le vetture. Dopo il furto, il proprietario ha denunciato l'accaduto alla polizia, che hanno avviato le indagini per risalire agli autori del crimine.
Prima di colpire Moscati Auto, però, i ladri avevano tentato di entrare nella tabaccheria e nell'agenzia di assicurazioni Antinori, che si trovano vicine tra loro. Inizialmente, i malviventi sono riusciti ad accedere all'edificio dell'agenzia Antinori, entrando dal tetto, convinti fosse quello della tabaccheria. Da lì, hanno causato danni ingenti alla struttura e hanno provato a forzare la parete che dà verso la tabaccheria con colpi ripetuti, ma nonostante i danni alla parete, questa ha resistito, impedendo loro di entrare. I ladri avrebbero tentato di intrufolarsi anche nella Farmacia Collevario, anche in questo caso invano. A quel punto, hanno deciso di concentrarsi sul deposito. Sul luogo sono intervenuti la polizia e gli agenti della scientifica.
Gli inquirenti proseguono nelle indagini, cercando di fare luce su un episodio che potrebbe rappresentare un nuovo capitolo di una serie di furti che sta mettendo a dura prova la tranquillità di Macerata.