Tamponamento in superstrada: il traffico va in tilt con code chilometriche. L'incidente si è verificato lungo la strada statale 77 "Della Val di Chienti", poco dopo le 8 di questa mattina, all'altezza dello svincolo di Montecosaro direzione Foligno
A scontrarsi, per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, sono state un’auto e un mezzo pesante.
Lanciato l’allarme sono intervenuti sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco. Il bilancio è di un ferito – il conducente dell’auto – trasportato all’ospedale di Civitanova per accertamenti. Le sue condizioni non destano, tuttavia, particolari preoccupazioni. Si registrano disagi alla circolazione stradale.
La Maceratese Femminile trionfa sull'Ascoli Calcio nel match valido per la prima gara di andata di Coppa Marche - Eccellenza Femminile. Fra le mura amiche dello "Stadio della Vittoria", le biancorosse calano un sonoro 3-1 che non lascia scampo alle picene.
Le doppietta di Maria Giustozzi (14; 49”) allunga le distanze e Salvucci (78”) mette in cassaforte il risultato con il tris che chiude definitivamente la partita. L'Ascoli Calcio, nel match di ritorno previsto per il prossimo 28 ottobre, dovrà fare non poca fatica per recuperare il risultato odierno.
All’interno del Foyer del Teatro, sede dell’enoteca comunale, sono stati consegnati la mattina di sabato 30 settembre i diplomi del secondo corso di potatura della vite. Un corso teorico e pratico di 25 ore organizzato dall’assessorato all’Agricoltura del Comune di Matelica in collaborazione con l’istituto tecnico agrario di Macerata e con l’Associazione Produttori del Verdicchio di Matelica.
Oltre 20 i partecipanti che hanno conseguito il diploma. "Anche questa seconda edizione è stata molto apprezzata e partecipata – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura e vicesindaco Denis Cingolani – si tratta di un’attività molto importante per il nostro territorio in quanto serve a formare persone in maniera altamente qualificata che poi possono essere impiegate dalle aziende agricole della zona vocate alla viticoltura. A breve presenteremo la nuova edizione del corso con alcune novità sempre rivolte al mondo dell’agricoltura locale".
Dopo i due scontri di Coppa, torna finalmente ad incendiare l’Helvia Recina lo storico derby fra Maceratese e Civitanovese in questa quarta giornata del campionato di Eccellenza. Circa 2500 i tifosi accorsi allo stadio per assistere a quello che si è rivelato un match ricco di emozioni fin dai primi minuti che termina con un deciso 3-1 in favore dei rossoblù.
Il tenore di gioco è alto fin dalle prime battute e non delude le aspettative: le due squadre partono alla carica senza risparmiarsi sin dal calcio d’inizio e già all'8' arriva il gol, quando l’estremo rossoblù, Testa commette fallo su D’Ercole lanciato in una posizione pericolosa all’interno dell’area piccola. Perri (8') trasforma dal dischetto e sigla la rete del sorpasso.
Non fanno in tempo ad esultare i tifosi biancorossi, che la Civitanovese riconquista il pareggio: Bagnolo (11’), servito da Pasqualini su fallo laterale, infila un esterno a mezza altezza che spiazza Gagliardini e riapre la partita. Lo spettacolo di tifo e colori accompagna il botta e risposta incessante fra due compagini, che prosegue senza gol fino al duplice fischio.
La ripresa inizia subito a ritmi sostenuti e non bisogna attendere molto per il gol del sorpasso ospite: Visciano (48’) lancia una stoccata di sinistro dopo aver recuperato una palla persa a centro campo dai biancorossi e infila sotto l’incrocio dei pali per il 2-1.
Intorno alla mezz’ora arrivano girandole di cambi ambo i lati che non cambiano l’assetto delle due formazioni e il risultato rimane fermo. A spegnere le speranze della Maceratese è il contropiede della Civitanovese che al 34' consegna ad Ercoli una palla depositata facilmente in rete di testa: cala il tris e chiude virtualmente la partita.
I minuti di recupero non bastano a recuperare e lo sconforto sugli spalti raggiunge il culmine al fischio finale, che decreta la vittoria definitiva degli ospiti corsari in trasferta. Un successo che vale ai rossoblù il secondo posto in graduatoria, con 9 punti, e che costringe la Maceratese a fondo classifica con soli 3 punti.
Un defibrillatore a Trodica, nei pressi del Parco Pegaso. Uno a Borgo Pintura, ai giardin pubblici. Uno in centro storico, all’angolo di piazza Garibaldi. Tre apparecchiature per rendere Morrovalle un Comune cardio-protetto. Ieri, in concomitanza con il “World Heart Day”, la Croce Verde Morrovalle-Montecosaro, di concerto col Comune, ha varato il progetto “Morrovalle nel cuore”, che ha visto, oltre all’installazione delle tre apparecchiature, anche una giornata di dimostrazioni e formazione a cura dei militi dell’associazione.
Il taglio del nastro ufficiale, con la benedizione di don Gabriele Panetta, è avvenuto ieri mattina scoprendo il totem in via XXV aprile, proprio davanti alla chiesa dell’Emmanuele. "E’ un progetto partito un decennio fa con l’allora presidente della Croce Verde Stefano Gattari – ha ricordato il sindaco Andrea Staffolani – con lui iniziammo a installare i primi defibrillatori all’interno di impianti sportivi e scolastici cittadini. Oggi, grazie all’impegno dell’attuale presidente Giuliano Bruschini e di Lorenzo Marsili, dipendente comunale e milite dell’associazione, implementiamo ulteriormente queste dotazioni. Cercheremo in futuro di installarne anche altre, perché è importante che i cittadini abbiano a disposizione un primo soccorso che può essere decisivo per salvare vite umane. Poi auspico che tante persone facciano il corso per imparare ad usare i defibrillatori".
I defibrillatori attuali sono molto semplici da usare, seguono passo per passo l’utente nelle operazioni da svolgere. Ma in momenti delicati come quelli del primissimo soccorso non è facile mantenere la giusta lucidità. "Questo progetto è fondamentale per il territorio – ha sottolineato il presidente Giuliano Bruschini – la tempestività del soccorso può salvare vite. E un elettromedicale come questi può essere utilizzato da qualsiasi persona. C’è una mappatura a livello regionale dei defibrillatori pubblici disponibili, in modo che, in caso di emergenza, chiamando il 112 la centrale localizza l’apparecchio utilizzabile più vicino verso cui smistare colui che ha effettuato la chiamata, mentre la squadra parte per prestare soccorso. Questa tempestività è cruciale, c’è un tempo molto ristretto per salvare vite quando c’è un arresto cardiaco".
Il medico Severino Lorenzetti ha spiegato brevemente l’uso del defibrillatore in medicina, molto diversi tra loro. "Se utilizzato correttamente, questo salva la vita – ha evidenziato Lorenzetti – è chiaro che il 112 è il riferimento in casa di emergenza, ma avere a disposizione questo strumento è fondamentale. Tutti dovremmo avvicinarci all’uso del defibrillatore, non è particolarmente complicato. Ogni anno in Italia muoio tra le 60 e le 70 mila persone per arresto cardiaco, il 10% della totalità dei decessi. L’arresto cardiaco può colpire chiunque e spesso anche persone che non avevano mostrato alcun sintomo di malattia al cuore".
Al progetto aderisce anche l’Avis. "Il nostro obiettivo comune è salvare la vita delle persone – ha rimarcato la presidente Cinzia Vecchi – quante persone ogni giorno si salvano grazie a una sacca di sangue? Basta poco e ce n’è così tanto bisogno".
Auto in fiamme in autostrada: i soccorsi evitano il peggio. I vigili del fuoco sono intervenuti intorno a mezzogiorno, lungo l’A14, al km 233 tra i caselli di Loreto e Ancona Sud, in direzione Bologna, a causa di un incendio che ha interessato una Fiat 500 L in transito.
La squadra di Osimo dei vigili del fuoco ha provveduto a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza l’area dell’intervento. Fortunatamente le persone a bordo dell'auto sono riuscite ad accorgersi di quanto stava avvenendo in tempo, accostando il mezzo il più vicino possibile al guardrail e uscendo dall'abitacolo illesi. Il traffico autostradale non ha subito rallentamenti. Sul posto, per i rilievi di rito, anche la polizia autostradale e il personale addetto alla viabilità.
"È da poco partito dall'Aeroporto di Ancona il primo dei voli giornalieri direzione Roma, Milano e Napoli. Da questa settimana sono anche attivi tre nuovi voli continentali, oggi partirà il primo volo per Vienna, domani quello per Barcellona e martedì quello per Bucarest. Una settimana storica per il nostro aeroporto". Così su facebook il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, che posta anche l'hashtag #LetsMarche, slogan dell'Atim.
I voli da/per Milano e Roma saranno operati due volte al giorno, quello da/per Napoli sarà un volo giornaliero, fa sapere l'Ancona International Airport insieme ad Aeroitalia. Partito oggi alle 11:10 anche il primo volo per Vienna che sarà operato ogni domenica e mercoledì, mentre domani sarà la volta dell'inizio dei voli per Barcellona, operati il lunedì ed il venerdì, infine il volo per Bucarest con cadenza trisettimanale il martedì, il giovedì ed il sabato.
La partenza del primo volo Aeroitalia per Roma Fiumicino è stata inaugurata dal taglio del nastro alla presenza dell'assessore regionale ai Trasporti Goffredo Brandoni, dell'AdD di Ancona International Airport Alexander D'Orsogna e dal Travel Agency Network Manager di Aeroitalia Giovanni Cerchiara.
"Potenziare il collegamento aereo della nostra regione era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati", il commento di Acquaroli che definisce i nuovi voli "obiettivi raggiunti che ci aiutano ad uscire dall'isolamento e che, per quanto riguarda i voli di continuità, consentirà di collegarci in poche ore alle principali città italiane, un incentivo per il turismo, per l'economia, per far crescere la nostra regione".
Fin dagli anni ’70 le battaglie per l’emancipazione delle donne e il riconoscimento dei loro diritti (la parità di genere e salariale in particolare) ha trovato casa nella Cgil e molte iscritte hanno partecipato attivamente alle lotte nelle fabbrica e in tutti i luoghi deputati facendosi in diversi casi promotrici.
Anche per questo - per il riconoscimento dell’importate valore e contribuito che da sempre le donne hanno dato alle rivendicazioni sindacali e in vista di tutto e del tanto che ancora vi è da fare - che l’articolo23 dello Statuto dello Spi-Cgil, il Sindacato dei Pensionati Italiani della Cgil, prevede l’istituzione dei Coordinamenti delle Donne.
Venerdì scorso, nel corso dell’Assemblea generale dello Spi, è stato istituito il nuovo Coordinamento Donne Spi Cgil della provincia di Macerata. Le donne che ne fanno parte hanno come primo atto eletto la propria responsabile, incarico conferito all’unanimità a Silvana Ragni di Cingoli.
Silvana è nella Cgil prima e nello Spi oggi da molti anni, ha una lunga esperienza sindacale alle spalle, donna seria e conosciuta all’interno della sua comunità e che si è già occupata di politiche di genere nella commissione comunale del suo paese.
La neo responsabile provinciale, indicando il programma di massima, ha dichiarato: "I Coordinamenti dovranno svolgere un ruolo importante perché sono, di fatto, sedi di relazione politica tra le donne e di comunicazione e confronto tra le diverse esperienze, progetti, forme di aggregazione ed elaborano autonomamente proposte e inizia:ve al fine di superare condizioni di organizzazione pregiudizievoli per le donne, anche riguardo all’esperimento di specifiche azioni presso gli organi competenti".
Per ciò che riguarda gli ambiti di intervento specifico del Coordinamento Donne, la Ragni ha aggiunto: "Le priorità su cui organizzare l’elaborazione e le iniziative sono, a mio avviso, la redistribuzione tra i generi del lavoro di cura e domestico, la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, la necessità di garantire adeguati livelli di welfare (in particolare in ambito socio-sanitario e nei servizi educativi) ed efficaci investimenti nel campo dei servizi utili alla qualità della vita delle persone, per contrastare povertà e solitudine.”
“Negli ultimi tempi la violenza nei confronti delle donne è aumentata notevolmente e quindi indirizzeremo le nostre battaglie per contrastare in ogni modo questa manifesta realtà - ha sottolineato Ragni -. Anche se le donne che subiscono violenza, in genere sono giovani, noi ci sentiamo coinvolte sia per solidarietà di genere, ma anche e soprattutto perché madri, nonne, zie o sorelle".
L’Halley Matelica si prende la rivincita sui precedenti vincitori della Rhütten San Severino, battendoli sulla lunghezza di due periodi da 12’ ciascuno per 42-36 dopo aver domato senza problemi l’88Ers Civitanova con lo score di 57-23, succedendo così proprio ai settempedani nell’albo d’oro del memorial Toti Barone.
In seconda piazza la Rhütten del presidente Francesco Ortenzi che nel secondo dei tre incontri in programma batte Civitanova 39-36, senza però trovare il guizzo definitivo nel match-clou con i biancorossi di coach Porcarelli. Il premio per il miglior giocatore della serata, Mvp, è stato appannaggio del matelicese Alex Carsetti.
"Il memorial Barone, giunto alla 20^ edizione - ha commentato l’assessore allo Sport di San Severino Marche, Paolo Paoloni -, è una sentita manifestazione per ricordare la figura di un tecnico, Antonino Barone, che ha dato molto al basket settempedano ed a cui è stato intitolato anche il palas attiguo alla scuola media e, con l’aggiunta da due anni del memorial Maurizio Forconi, premio speciale per l’MVP della serata, per rafforzare il concetto di vivere con gioia e come momento di aggregazione lo sport della palla a spicchi nel ricordo di un appassionato come Maurizio Forconi. Due personaggi strappati purtroppo all’affetto di tutti noi troppo presto".
Alle premiazioni delle squadre partecipanti, nel post gara, sono intervenute le famiglie Barone con la consorte Rita («Sono commossa dopo venti anni come se fosse accaduto ieri») e Forconi, con la compagna di Maurizio, Arianna. Ora la Rhütten, che nel memorial ha dovuto rinunciare al blasonato nuovo acquisto Alessio Sorci ed al totem Potenza per lievi acciacchi, affila gli artigli in vista dell’inizio del campionato di Divisione regionale 1.
20° MEMORIAL TOTI BARONE
Halley Matelica-88Ers Civitanova 57-23; Rhütten San Severino-88Ers Civitanova 39-36; Halley Matelica-Rhütten San Severino 42-36.
Classifica finale: Halley Matelica punti 4; Rhütten San Severino p.2, 88Ers Civitanova p.0.
MVP della serata, premio speciale memorial Maurizio Forconi: Alex Carsetti (Halley Matelica)
La Macagi Cingoli batte di misura lo Sparer Eppan e conquista i suoi primi 2 punti stagionali in Serie A Gold di pallamano. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno battuto 31-30 gli alto-atesini, invertendo il risultato dello scorso maggio in Finale di Coppa Italia Serie A2. È stata una partita avvincente e combattuta tra due squadre che non si sono risparmiate.
LA CRONACA - Nei primi 25 minuti c’è stato molto equilibrio, con botta-risposta continui; poi nell’ultima fase i cingolani sono riusciti ad andare sul +3. Zanutto apre le marcature, Ciattaglia pareggia ma Oberrauch ribadisce l’1-2. Dopo il 2-3 di Oberrauch, i locali ribaltano un parziale con un break di 3-0 firmato Somogyi, Mihail dalla sua porta e D’Benedetto per il 5-3 al 7’. Loncaric e Oberrauch fanno 5-5, dall’altra parte Codina Vivanco ristabilisce il +1 (6-5). Zanutto pareggia, Shehab e Rossetti piazzano le reti dell’8-6.
Dopo il 10-8 di Strappini, Goux e Zanutto riportano la sfida in parità sul 10-10. Lollo risponde a Sheahab sull’11-11, quindi Cingoli piazza un altro 3-0 firmato doppio Shehab e Somogyi per il 14-11. Lollo accorcia, ma Shehab chiude il primo tempo sul 15-12.
SECONDO TEMPO - Nelle fasi iniziali della ripresa la Macagi vola anche a +6, ma l’Eppan riesce ad avvicinarsi progressivamente a -1, mettendo in discussione il match fino alla fine. Dopo il gol di Lollo, infatti, i locali piazzano un break di 4-0 con le reti di Strappini, Mangoni, D’Benedetto e Ciattaglia, per il 19-13. Sul 20-14, Zanutto viene espulso per somma di sospensioni.
Nonostante l’assenza del pivot titolare, lo Sparer Eppan non molla e riesce a riportarsi in partita. Dopo il 21-15 di Mangoni, gli alto-atesini piazzano un break di 0-3 con le marcature di Cunha, Oberrauch e Bortolot sulla sua porta, con gli ospiti che tornano a -3 sul 21-18. In questa fase Cingoli sbaglia 5 attacchi consecutivi, con Bortolot protagonista di tre ottimi interventi salva risultato. Codina Vivanco sblocca la situazione dai 7 metri sul 22-18.
A questo punto si inscena un testa a testa che si conclude sul 25-21 di Rossetti: qui, infatti, Loncaric e Oberrauch trovano le reti del 25-23. Codina Vivanco segna il +3, ma Loncaric ribadisce il 26-24. Il terzino cileno della Macagi sbaglia due 7 metri, facendosi ipnotizzare da Bortolot. Sul 28-25, Cunha e Wiederhofer conquistano un pericoloso -1 a 4 minuti dalla fine.
Cunha e Lollo rispondono a due reti di D’Benedetto, così l’ultimo minuto si apre sul 30-29. Dopo aver colpito una traversa, D’Benedetto firma il gol del 31-29, ma Singer tiene in partita gli alto-atesini fino all’ultimo minuto sul 31-30. A 5 secondi dalla sirena, Codina Vivanco si immola in difesa sventando un possibile attacco ospite, regalando la prima vittoria stagionale ai suoi compagni.
Macagi Cingoli 31-30 Sparer Eppan (15-12)
Macagi Cingoli: Mihail 1, Albanesi, Tapuc, D’Agostino, Ciattaglia 3, Shehab 7, Ottobri, Mangoni 2, Somogyi 2, Bordoni, Latini, Strappini 2, D’Benedetto 5, Rossetti 4, Compagnucci, Codina Vivanco 5. All. Palazzi
Sparer Eppan: Bortolot 1, Oberrauch 6, Singer 3, Goux 1, Sölva, Wiederhofer 1, Morandell, Bernard, Zanutto Felippe 4, Lollo 7, Marques Cunha 6, Pliger, Rainer. All. Forer
(Credit foto: Doriano Picirchiani)
Il Generale di Brigata dei Carabinieri Mauro Coppari, di origini amandolesi, dopo oltre 40 anni di onorato servizio, ha deciso di congedarsi. Ha iniziato a Roma nel 1983 quale Allievo Carabiniere effettivo, dal 1984 al 1986 a Velletri e Firenze ha frequentato l'allora Scuola Sottufficiali (oggi Scuola Marescialli) e, promosso Vice Brigadiere, è stato impiegato per due anni al Nucleo Operativo di Bologna.
In qualità di Brigadiere, ha operato nei successivi tre anni al Reparto Operativo Antidroga di Milano. Dal 1990 al 1992 ha frequentato l'Accademia Militare di Modena e promosso Sottotenente, ha completato la formazione fino al 1995 presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, conseguendo la laurea magistrale in giurisprudenza presso l'Università "La Sapienza".
Numerosi gli incarichi da lui svolti da ufficiale: Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia CC di Catania Piazza Dante, Comandante della Compagnia CC A.M. di Sigonella, Comandante della Compagnia CC di Macerata.
Trasferito a Campobasso presso la Scuola Allievi Carabinieri, poi alla Legione Molise e infine al Comando Provinciale del Capoluogo molisano, ha ricoperto incarichi di Comando e di Stato Maggiore che lo hanno gratificato con la promozione nel 2019 al grado di Colonnello, anno in cui gli è stato affidato il prestigioso incarico di Ufficiale Superiore presso il Tribunale Militare di Sorveglianza nella Capitale.
Il Generale Mauro Coppari è tornato da circa un anno - per motivi sentimentali - a risiedere ad Amandola unitamente al compianto padre Corrado, appuntato dei Carabinieri, che aveva prestato servizio per quasi 30 anni presso la locale stazione dei carabinieri, venuto a mancare lo scorso giugno e ricordato da tutti gli amandolesi con profonda stima e affetto.
È diventata tradizione per gli ex Allievi Specialisti del 63esimo Corso Normale dell’Aeronautica Militare di Macerata (1/10/1976 – 31/7/1977) ritrovarsi in un raduno, che annualmente si svolge in una delle belle città italiane.
Nell’anno in cui l’Aeronautica Militare celebra il Centenario della sua costituzione (28/3/1923- 28/3/2023), venerdì 29 e sabato 30 settembre, è stata la volta della città di Macerata ad ospitare a 47 anni di distanza, gli ex Allievi che in questo anno particolare, hanno voluto così rivivere e condividere con spirito fraterno, i luoghi e i tanti ricordi ed esperienze di vita vissute insieme per dieci mesi, all’interno dell’allora Scuola Specialisti Aeronautica Militare (SSAM) di Macerata, intitolata al “Maresciallo 3^ Classe Armiere M.O.V.M. Armando di Tullio”.
La partecipazione alla manifestazione è stata massiccia e ha visto incontrarsi circa 60 persone accompagnate dai rispettivi familiari, confermando un tradizionale spirito di fratellanza e appartenenza che è vivo e distintivo del 63esimo Corso Normale.
Durante la permanenza a Macerata, al fine di approfondire la conoscenza del territorio, venerdì 29 settembre, i radunisti si sono recati presso la Basilica di Loreto per rendere omaggio alla Beata Vergine di Loreto, Patrona degli aeronauti. Il mattino seguente, avvalendosi della competenza e professionalità di Daniela Perroni, hanno visitato lo Sferisterio, uno tra i più prestigiosi teatri di musica lirica in Europa, la Basilica della Misericordia, Palazzo Buonaccorsi e infine Piazza della Libertà con l’orologio planetario e il suo carosello dei Re Magi.
Nel pomeriggio, il vicesindaco Macerata, Francesca D’Alessandro - a conferma dei forti legami da sempre esistenti tra la città e l’Aeronautica Militare -, insieme al Presidente della Sezione dell’Associazione Arma Aeronautica-Aviatori d’Italia di Macerata, Ten. (ca) Giuseppe Sabbatini, al Col. (ca) Carmelo Capuano – già istruttore presso la Scuola Specialisti e il Luogotenente (ca) Maurizio Aldini – Presidente del comitato promotore del raduno, ha deposto una corona d’alloro ai piedi del monumento eretto nei pressi dell’ex Scuola Specialisti, dalla locale Sezione dell’A.A.A. -Aviatori d’Italia, a ricordo degli uomini e dei reparti dell’Aeronautica Militare che hanno vissuto o operato nella provincia di Macerata, momento solenne, sottolineato dalle note del silenzio.
Alla cerimonia, oltre ai radunisti e ai familiari, era presente con il proprio Labaro, una rappresentanza delle Sezioni dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia, di Macerata e del dipendente Nucleo di Pollenza (MC), intitolate rispettivamente al “Tenente Pilota Medaglia d’Argento al Valor Militare Ludovico Censi” e al “Col. Medaglia d’Argento al Valor Militare Egidio Nardi”.
È seguita la consegna di una targa ricordo del 100nario dell’A.M. alla citta di Macerata e alle Sezioni dell’A.A.A. – Aviatori d’Italia. Successivamente, presso la Chiesa San Francesco, è stata officiata la Santa messa, che ha rappresentato un momento estremamente significativo in cui il Corso, ha ricordato i propri colleghi che hanno "chiuso le ali".
Il raduno si è concluso con un momento conviviale dei partecipanti tenuto presso il ristorante “Abbazia San Claudio” di Corridonia, dove, dopo il tradizionale “Gheregheghez” i radunisti si sono dati appuntamento al prossimo anno.
Anche quest’anno il raduno ha coniugato tradizione e solidarietà, mantenendo viva la volontà di donare in beneficenza una somma in denaro ad una Associazione di volontariato nel nome del compianto paricorso Antonio Aprile, scomparso recentemente.
Scippa in pieno centro città un anziano del suo portafoglio: denunciato l’autore dopo 48 ore di indagini serrate. L’operazione è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Civitanova Marche che hanno identificato l’uomo al termine dell'attività di ricerca svolta sull’intero territorio di competenza.
Si tratta di un cittadino di nazionalità marocchina, irregolare sul territorio italiano che, nella mattinata di venerdì 29 settembre, nel pieno centro cittadino di Civitanova Marche, ha compiuto il furto con strappo ai danni di un anziano.
Nell’occasione, i militari sono stati allertati da alcuni passanti che hanno assistito alla scena e, seppur giunti sul posto in pochi minuti, non hanno più trovato la malcapitata vittima che, nel mentre, si era allontanata e di cui, al momento, non si conosce l’identità.
Tuttavia, l’esame delle immagini del sistema di videosorveglianza presente nella zona, ha permesso di ricostruire la dinamica dei fatti. L’anziano signore è stato avvicinato dal malvivente con la scusa di ricevere qualche spicciolo ma, una volta tirato fuori il portafogli, la vittima se lo è visto strappare di mano fulmineamente dal malfattore che, poi, si è dato alla fuga facendo perdere le sue tracce.
Le ricerche poste in essere senza soluzione di continuità dai carabinieri hanno permesso di individuare e bloccare l’uomo a neanche 48 ore dal fatto. Alla vista dei militari dell’Arma, l'uomo ha cercato di eludere il controllo, provando a dileguarsi ma è stato prontamente bloccato e condotto in caserma.
Sarà deferito all’autorità giudiziaria per il reato commesso e la sua posizione di irregolare sul territorio italiano sarà rimessa alle valutazioni delle autorità amministrative per i provvedimenti di competenza.
Una squadra di vigili del fuoco della centrale di Ascoli Piceno è intervenuta nel capoluogo dove, nel corso della notte (intorno all'una e trenta), sul ponte di San Filippo si è verificato il ribaltamento di un'auto.
La vettura, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stata sbalzata su entrambi i lati della struttura danneggiando sia il guardrail che la balaustra del ponte.
Il conducente è stato estratto dalle lamiere dell'abitacolo e affidato alle cure dei sanitari del 118, che ne hanno disposto il trasferimento per accertamenti all'ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, in codice giallo. Gli operatori dei vigili del fuoco hanno, inoltre, provveduto alla messa in sicurezza della vettura e alla verifica statica delle strutture danneggiate.
Incidente nella notte tra due auto, nello schianto coinvolta anche una terza vettura. È quanto accaduto intorno alle due in via Roma, nel comune di San Benedetto del Tronto.
Secondo una prima ricostruzione a scontrarsi sarebbero stati due mezzi che, a seguito dell'impatto, sono finiti su una terza auto in sosta. Ai rilievi del caso procede la polizia.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento rivierasco che hanno provveduto all’estrazione dall'abitacolo del conducente di uno dei mezzi, per poi consegnarlo alle cure dei sanitari. Il ferito stato trasferito per accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale cittadino con un codice di media gravità. Successivamente è stata garantita la messa in sicurezza dei veicoli coinvolti.
Dramma a Civitanova Marche dove, in via Martiri di Belfiore, un 82enne si è tolto la vita all'interno dell'abitazione nella quale viveva. La scoperta, nel pomeriggio di oggi, da parte di una persona che doveva portare la spesa all’uomo.
Sul posto sono giunti immediatamente i vigili del fuoco e gli operatori sanitari del 118. I soccorritori hanno fatto il loro ingresso nell'abitazione, ma per l’82enne non c'era ormai più nulla da fare. Secondo le prime informazioni, l'uomo si sarebbe impiccato ad un appendiabiti: non sembrano, dunque, esserci dubbi sulla volontarietà del gesto. Per gli accertamenti del caso sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato.
Finisce come da pronostico a Macerata ma per il Matelica è stata tutt’altro che una passeggiata. Ospiti già in vantaggio al 4’: cross dalla sinistra di Paradisi sul quale si avventano Iori e Foglia con quest’ultimo che sporca leggermente la traiettoria del pallone che carambola sul palo e finisce in rete.
La Cluentina reagisce immediatamente: al 9’ una punizione di Mancini trova Ginestra bravo a respingere; al 12’ Marcantoni raccoglie un cross di Forresi ma tira fuori; al 17’ Ribichini si libera del marcatore e lascia partire un tiro respinto ancora da Ginestra.
L’occasione più ghiotta per i padroni di casa arriva al 25’ quando il cross di Forresi attraversa tutta l’area ma Ribichini manca il tap-in d’un soffio. Il Matelica si rivede nel finale di tempo (41’) con una punizione di Jachetta: assist al bacio per Dell’Aquila che infila Rocchi ma in evidente posizione di fuorigioco.
Nel secondo tempo il copione non cambia: Cluentina in avanti alla ricerca del pareggio e Matelica che agisce principalmente di rimessa. Al 71’ buona occasione per i ragazzi di Canesin a seguito di un pasticcio della difesa ospite: Salvati ruba palla e riesce a liberarsi ma la conclusione è imprecisa e finisce sul fondo.
Al 76’ azione fotocopia del vantaggio ospite ma stavolta Rocchi para in due tempi. Nei minuti di recupero la Cluentina sfiora il pareggio che avrebbe meritato: cross dalla sinistra di Scoccia, velo di Pagliarini e fendente di Brandi sul quale Ginestra si immola salvando il risultato.
CLUENTINA: Rocchi, Brandi, Forresi (46’ Scoccia), Marcantoni, Pagliarini, Foglia, Cappelletti (70’ Marini), Montecchiari (54’ Ricotta), Ribichini (26’ Salvati), Mancini A., Cammertoni (54’ Mongiello). Allenatore: Pietro Canesin
MATELICA: Ginestra, Girolamini, Croia, Aquila (85’ Catalani), Lapi, Ferretti, Sileoni (74’ Stroppa), Paradisi, Iori ((93’ Brunelli), Jachetta (64’ Scotini), Dell’Aquila (74’ Gubinelli). Allenatore: Renzo Tasso
Reti: 4’ Iori, Ammoniti: 62’ Iori
ARBITRO: Mirko Ciccioli (Fermo). SPETTATORI: circa 200
“La sentenza del Tribunale di Roma non sancisce tanto la sconfitta della dottoressa Daniela Corsi sulla rivendicazione del diritto a dirigere aziende sanitarie, quanto piuttosto l’ostinata questione politica e personale che della vicenda ne hanno fatto una bandiera sia l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini sia il presidente ombra della Regione Marche Francesco Acquaroli, quest’ultimo manifestamente incapace di governare, da un lato, il braccio di ferro con la Lega, e dall’altro, il 'capriccio' del proprio vice presidente”.
Non usa mezzi termini il consigliere regionale (ed ex sindaco di Macerata) Romano Carancini nel commentare la vicenda che ha visto protagonista la direttrice dell’Ast Macerata, Daniela Corsi. Il tribunale di Roma, infatti, ha accolto l'11 settembre il ricorso dell’Avvocatura dello Stato contro la sentenza di primo grado con la quale il giudice del lavoro l’aveva reinserita nell’elenco degli idonei a ricoprire il ruolo di direttore generale di azienda sanitaria.
Alla fine dello scorso anno, Corsi, che dal dicembre 2020 al dicembre 2022 aveva guidato l’Area Vasta 3 di Macerata, era stata esclusa da una commissione del Ministero della Salute dall’elenco degli idonei a ricoprire il ruolo di direttore generale di azienda sanitaria. Un provvedimento che le precludeva la possibilità di essere nominata al vertice della nuova Azienda sanitaria territoriale. Ieri, infine, l'epilogo sfavorevole alla dottoressa Corsi che di fatto non può più dirigere l'Azienda sanitaria territoriale.
“La sentenza è una disfatta indecorosa per coloro i quali indifferenti alle regole, all’istituzione, al buon senso, hanno trascinato a fondo una professionista sanitaria che avrebbe dovuto essere protetta, non mandata al macello come è in effetti avvenuto”, commenta ancora Carancini.
“Dunque, il tema centrale, come sempre è stato, non è Daniela Corsi, la quale ha purtroppo dimostrato di essere un bravo medico, ma non certo una brava manager di azienda sanitaria. Questo, per inciso, fa considerare che farebbe un errore madornale l’ex direttore generale della AST di Macerata se desse la propria disponibilità personale a rientrare ‘dalla finestra’ nel sistema sanitario regionale, da ‘protetta’, ovvero addirittura, come follemente prospettato poche settimane fa dall’assessore Saltamartini, facendosi beffa e indifferenza di una sentenza di un tribunale dello stato, trovando in ogni caso, un espediente che la lasci o la riporti a breve termine alla guida dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata”.
“Il tema è altro. Riusciranno i “nostri eroi” Acquaroli e Saltamartini a capire che la scelta - oggi - del ruolo di direttore generale AST 3 in sostituzione della dottoressa Daniela Corsi ha una delicatezza particolare? Conoscono la condizione della sanità provinciale maceratese? - Domanda provocatoriamente Carancini - .
“Il male più profondo è la totale rassegnazione e sfiducia della comunità sanitaria maceratese nei confronti della catena di comando: in questi anni, con il cambiamento del governo regionale, sono accadute situazioni inaccettabili”.
“Liste di buoni e cattivi a seconda se eri ferocemente supino alla ortodossia oppure no. E bastava poco non esserlo”. ‘Regolamento di conti’ personali perché nel passato si era operato in ruoli dirigenziali con la precedente amministrazione; ovvero situazioni nelle quali, in assoluta buona fede, ci si spinge ad attivarsi cercando di portare acqua rispetto alle difficoltà sanitarie, così invadendo spazi del direttore generale”.
“La sfiducia di questi anni la dimostrano i tanti abbandoni di professionisti dalle strutture maceratesi verso il privato ovvero altri territori ma anche l’indisponibilità a partecipare ai concorsi. Il tutto sulle spalle spesso ignare dei cittadini e del loro essenziale bisogno di salute”.
“Fingere che non sia così non fa un buon servizio alla comunità sanitaria e soprattutto alla speranza di tornare ad essere, con i fatti, un punto di riferimento della sanità regionale come lo siamo stati, in parte, nel passato”.
“Certo le responsabilità sono di chi ha diretto – sottolinea l’ex sindaco di Macerata - per il clima instaurato, per l’incapacità di costituirsi interlocutore del governo sanitario e non mero esecutore, perché non ci si inventa manager aziendale dall’oggi al domani per il solo fatto che sei un buon medico”.
“Ma in questi anni, soprattutto, è mancata la mano del governo regionale: di un presidente invisibile e di un assessore che attraverso dichiarazioni, azioni, scelte sbagliate e promesse mancate ha influito sulla AST maceratese con particolare negatività”.
“Vogliamo credere in questo momento, dopo la sentenza di Roma su Daniela Corsi, che sia il presidente Acquaroli sia l’assessore regionale Saltamartini riflettano con serietà sulla scelta del nuovo direttore generale”.
“Occorre autorevolezza, competenza sanitaria e manageriale, capacità di relazione e, aggiungerei, coraggio indipendentemente da quale sia, eventualmente, l’opinione politica di chi si chiama a guidare l’azienda maceratese, conclude Carancini. “Se si vuole ci sono donne o uomini all’altezza. E occorre farlo subito, in pochi giorni, senza il mercanteggio politico tra Lega e FdI avvenuto nella bagarre e tra le urla di pochi mesi fa per la nomina della dottoressa Daniela Corsi”. Ci aspettiamo che si cambi direzione rispetto al passato”.
Scontro tra go kart, bambino di 10 anni soccorso con l’eliambulanza. Momenti di apprensione nel kartodromo di Corridonia, intorno alle 15 di oggi.
Quando i due mezzi sono venuti in collisione, quello condotto dal bambino di 10 anni si è ribaltato. Lanciato l’allarme, i sanitari del 118 hanno trasportato il piccolo pilota all'ospedale Torrette di Ancona.
Un regolamento di conti o un gesto intimidatorio nell'ambito di uno scontro per il controllo del territorio a Lido Tre Archi di Fermo.
Anche se tutte le ipotesi sono aperte, è la pista più accreditata dai carabinieri che stanno conducendo le indagini sulla sparatoria di ieri sera: un 33enne tunisino è stato inseguito e poi aggredito da almeno cinque persone, in via Aldo Moro.
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Al vaglio degli investigatori i possibili collegamenti con l'incendio di tre auto, avvenuto appena 24 ore, di probabile origine dolosa, sul quale sta indagando la questura (leggi qui per saperne di più) Polizia che qualche settimana fa ha condotto una vasta operazione antidroga nello stesso quartiere, disarticolando una banda di spacciatori che operava usando come base alcuni appartamenti. Le abitazioni sono state svuotate, ma appena qualche giorno dopo altri nordafricani hanno tentato di occupare uno degli appartamenti per riprendere l'attività.