Il Comune di San Severino Marche informa che è in pagamento il Cas, il contributo per l’autonoma sistemazione, del mese di agosto. Sono 755 i nuclei familiari destinatari del contributo che, complessivamente, ammonta a 570.877,53 euro.
Si ricorda agli aventi diritto del Cas di comunicare all’ufficio Servizi Sociali ogni variazione del nucleo familiare, qualsiasi spostamento e l’eventuale nuova sistemazione avente carattere di stabilità, la revoca dell’inagibilità della propria abitazione lesionata dal sisma oppure l’eventuale variazione del proprio Iban e del conto corrente.
Nel tardo pomeriggio odierno, presso la facoltà di Filosofia, si è svolta un'assemblea pubblica, organizzata dal movimento "Fridays for future Macerata", in preparazione del terzo sciopero globale sul clima che avverrà a Macerata il prossimo venerdì 27 settembre.
A precedere la grande manifestazione di piazza, gli organizzatori hanno scelto di promuovere una serie di eventi collaterali che si snoderanno nel corso della prossima settimana. A tale scopo è stata annunciata l'occupazione di parte dei locali del dipartimento di filosofia. "Sarà qui che durante i prossimi giorni della Climate Action Week ospiteremo numerose attività di avvicinamento alla mobilitazione di venerdì 27 settembre. Vogliamo che questo gesto simbolico faccia sì che chi dovere inizi ad ascoltare le voci che, come i mari, si stanno alzando e che venga finalmente assunta una chiara posizione sul tema. O si è parte della soluzione o si è parte del problema, sta a voi decidere, non sono più ammissibili zone di ambiguità. Cambiamo il sistema, non il clima".
A margine dell'incontro odierno, i membri del movimento "Fridays for future Macerata" hanno sottolineato: "Siamo pienamente convinti che la presenza di tutte e tutti a questa assemblea pubblica sia indispensabile, ancor più che oggi, per la manifestazione della mattina del 27 e per la lunga stagione di lotta a venire. È indispensabile perché, citando le parole di Alexandra Ocasio-Cortez, giovane parlamentare democratica americana che ha particolarmente a cuore questa battaglia, la “speranza é contagiosa” e noi dobbiamo rappresentare un barlume di speranza per tutti quelli che credono che ormai sia troppo tardi. Che non si riuscirà mai a cambiare rotta e per questi motivi decidono che non vale la pena scendere in piazza".
"Dall’altro lato però - proseguono -, oltre alla speranza, dobbiamo trasmettere la nostra rabbia e il nostro malcontento nei confronti di istituzioni che nulla fanno o che non fanno abbastanza per tutelare il nostro futuro. Vogliamo dire basta alle politiche dei nostri governi che sono ambientaliste solo di facciata, solo per moda o per opportunismo. Non accettiamo di pagare con la nostra stessa vita le conseguenze delle attuali politiche, miopi e negazioniste rispetto al cambiamento climatico, che - seppure capaci di proporsi con un buon “trucco green” - continuano ad anteporre il profitto di pochi alla vita delle persone. Che siano i potenti degli stati e delle multinazionali a pagare i costi delle loro politiche scellerate".
L'ermergenza è reale e va affrontata subito. "Estrattivismo e grandi opere, sistematicamente venduti come unico e necessario modello di sviluppo, sono in realtà tra le principali cause della devastazione e del saccheggio dei territori a vantaggio del sistema di profitto che rappresentano. È assolutamente necessario un cambio radicale di questo sistema economico e politico, a partire dall’approvvigionamento energetico che utilizza il combustibile fossile, che non è più accettabile e che sta causando conseguenze ambientali e sociali che saranno, nel giro di pochi anni, non più recuperabili. È a rischio il futuro dell’umanità, il nostro futuro, non solo quello della terra; manifestare per tutelare l’ambiente è una questione di sopravvivenza".
I giovani del "Friday for future Macerata" richiedono un'inversione di tendenza capillare, da ravvisare anche a livello locale: "Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono già evidenti e stanno già colpendo principalmente le aree e le popolazioni più povere del pianeta. Siamo nel bel mezzo di un’emergenza e come tale va affrontata; per questo pretendiamo che la politica e le istituzioni, a tutti i livelli, assumano la giustizia climatica come valore imprescindibile. Come abbiamo già ribadito, anche l’amministrazione di Macerata dovrà garantire il suo impegno politico per il futuro del pianeta e per un cambio radicale delle politiche che hanno impatto sul clima, dichiarando lo stato di Emergenza climatica".
Ecco nel dettaglio il programma completo della "Climate Action Week":
Il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi annuncia di voler ridurre in maniera graduale, entro il 31 dicembre, le aree del villaggio container che attualmente ospita sia terremotati che persone in grave stato di disagio.
"L’intenzione è quella di mantenere solo ed esclusivamente la sola Area 3 per giungere, compatibilmente con le esigenze di alloggio delle famiglie, allo smantellamento quasi totale del villaggio, cercando di mantenere una sola unità per soli fini emergenziali" dichiara il sindaco.
A 3 anni del sisma all’interno delle tre aree si trovano all’incirca 250 ospiti. "Sono in corso i colloqui individuali con gli occupanti, finalizzati all'individuazione di possibili soluzioni alternative - sottolinea Pezzanesi -. Nel contempo si provvederà anche a verificare lo stato delle pratiche di riparazione degli immobili, affinchè si valuti se e cosa si può fare per accelerare i tempi per favorire il rientro nelle proprie abitazioni in tempi certi".
"Non è un mistero che l'Amministrazione da me guidata - prosegue Pezzanesi - abbia concesso a delle persone in gravissima difficoltà economica e abitativa una stanza presso i Container proprio per rispondere ai bisogni e ai problemi di ogni singolo soggetto o famiglia, nonostante i continui attacchi delle minoranze. L'opposizione ha millantato favoritismi di ogni tipo da parte della Giunta verso un soggetto piuttosto che un altro, ma l’emergenza sociale è tale proprio perché non dà molto margine discrezionale a chi deve gestirla".
In vista degli appartamenti in costruzione, destinati ai richiedenti che hanno un'indice di gravità "E" della propria abitazione, nessun ospite lascerà l’area container fino all’ultimazione di Borgo la Rancia (prevista la prossima primavera), mentre per le altre persone si andranno a reperire alloggi alternativi con il supporto del Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS).
Gli uffici preposti stanno iniziando a provvedere allo spostamento, previa redazione di un inventario, del materiale donato e depositato all’interno dei containers portandolo nel magazzino sito in zona Le Grazie.
La Polizia locale continuerà ad effettuare controlli a sorpresa all'interno degli alloggi per verificare eventuali utilizzi abusivi o impropri ed è stato prorogato fino al prossimo 31 dicembre con Axitea il servizio di portierato. "Proprio perché si è riscontrato che alcuni ospiti ritirano vitti in abbondanza rivendendoli - sottolinea Pezzanesi -, l’Amministrazione Comunale sta provvedendo a prevedere un pagamento di un piccolo buono pasto che verrà erogato solo personalmente a chi ne ha effettivamente diritto".
Grande festa a Villa San Filippo per nonna Viola che taglia il traguardo dei 100 anni.
Nata il 19/09/1919 a Corridonia dove vive tutta la sua giovinezza, nel 1942 si sposa con Guido Luciani e si trasferisce a Morrovalle. Negli anni ‘50 si trasferiscono in contrada Torrione (Montegranaro) e nell’agosto del 1988 arriva a Villa San Filippo. Una donna buona e generosa, cresciuta avendo vissuto in prima persona il periodo del secondo conflitto mondiale e le sue conseguenze.
Viola ha avuto la gioia di festeggiare questa importante ricorrenza abbracciata dall’affetto dei suoi 4 figli, dei suoi 8 nipoti e dei 10 pronipoti. Non sono mancati alla festa i tanti amici e compaesani che nel lungo percorso di questa vita l’hanno conosciuta e le hanno voluto bene.
Per l’occasione è intervenuto anche il Sindaco Andrea Gentili che ha consegnato una pergamena con gli auguri da parte di tutta la comunità e dell’amministrazione comunale.
L’Assessore con delega all’ambiente, Michele Moretti, in nome di tutta la Giunta, dei Consiglieri di maggioranza, e di tutti i sostenitori delle lista della coalizione, comunica che una rappresentanza del Comune di Recanati sarà presente al Climate Strike del 27 settembre a Macerata, in quanto "si ritiene di importanza vitale, per affrontare la crisi climatica ed ecologica, informare e sensibilizzare riguardo i delicati temi della tutela ambientale tutta la società civile ed in particolare le giovani generazioni. L’apprendimento dell’esistenza di stili di vita ecologicamente sostenibili e rispettosi della natura sono la via principale per evitare il definitivo deperimento del pianeta."
"Fiduciosi della capacità del genere umano di attuare un doveroso cambiamento di rotta, si vuole contribuire, con la propria testimonianza e partecipazione diretta - sottolinea l'assessore Moretti - alla manifestazione di venerdì prossimo, a sollecitare tutte le istituzioni, ad ogni livello, a fare grandi investimenti volti ad attuare un nuovo corso sociale ed economico, rispettoso dell’ambiente e quindi conforme ai principi di giustizia sociale. Invitiamo tutta la cittadinanza di Recanati ad aderire e partecipare".
In occasione dell'evento "La Ultima Noche" - programmato a Villa Verde sabato 21 settembre - per il quale si prevede un notevole flusso di persone, il comune di Tolentino ha ritenuto opportuno apportare modifiche all'ordinaria circolazione stradale nelle zone limitrofe alla via Sandro Pertini.
Pertanto il Comando della Polizia Locale ha emesso un'ordinanza con la quale dalle ore 22:30 di sabato 21 settembre sino alle ore 5:00 di domenica 22 settembre è disposto il divieto di transito veicolare nel tratto stradale di Via Sandro Pertini compreso dall'intersezione di Via Sandro Pertini con Via Gioacchino Rossini/ Via Maestri del Lavoro all'intersezione di Via Sandro Pertini con Via Lino Liviabella.
In pratica bisognerà transitare, nei due sensi di marcia, nel percorso alternativo di via Colombo o di via Rossini.
"Questa importante modifica temporanea del traffico – precisa l’Assessore alla Polizia Locale e alla Sicurezza Giovanni Gabrielli – è stata intrapresa di comune accordo con la Questura, i Carabinieri, il nostro Comandante della Polizia Locale e con le forze dell’ordine per evitare problemi sia al traffico veicolare che pedonale nel tratto di strada antistante Villa Verde che sabato sera ospita un evento rivolto ai giovani e che richiamerà nella zona tantissime persone. L’intento è quello di prevenire ogni tipologia di problematica legata alla salvaguardia della sicurezza e della pubblica incolumità".
La Giunta comunale di Civitanova Marche ha approvato un bando rivolto agli affittuari di alloggi in locazione sia privata che pubblica (ad eccezione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata) con residenza anagrafica a Civitanova Marche.
I richiedenti dovranno essere titolari di un contratto di locazione regolarmente registrato ai sensi di legge; avere in affitto un appartamento di civile abitazione, iscritto al N.C.E.U., che non sia classificato nelle categorie A/1, A/8 e A/9; con canone di locazione non superiore ad €.700,00 al netto degli oneri accessori.
In base alle domande sarà predisposta una graduatoria unica in base alla maggiore incidenza del canone annuo sull’Isee.
I contributi minimi verranno concessi secondo l'ordine della graduatoria fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Le domande dovranno pervenire materialmente al Comune di Civitanova - ufficio Protocollo – o inviate all’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC): comune.civitanovamarche@pec.it , entro il giorno 21 ottobre 2019 pena l’esclusione.
Tutti i requisiti sono descritti nel bando pubblicato sulla rete civica comunale o contattando i relativi uffici.
Di fronte ad una gremita platea, si è svolto oggi, giovedi 19 settembre, presso la sala convegni della Fondazione Giustiniani Bandini all’Abbadia di Fiastra, il convengo sul tema della gestione delle entrate negli enti locali organizzato da A.N.U.T.E.L. (Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali), con il patrocinio e la collaborazione della Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata.
L’attualità e la complessità dell’argomento trattato hanno determinato il grande successo dell’iniziativa, che ha visto partecipare operatori del settore in rappresentanza delle amministrazioni comunali provenienti non solo dalla provincia di Macerata, ma anche da tutta la regione Marche.
Dopo l’intervento introduttivo della Presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti, sono iniziati i lavori, moderati da Giorgio Nobili e Gianluca Della Bella, membri del comitato regionale A.N.U.T.E.L. I lavori sono entrati subito nel vivo con l’esaustiva relazione curata dell’avvocato tributarista Antonino Lonoce, esperto in materia di riscossione delle entrate.
La giornata di studio incentrata sull’approfondimento sul piano teorico e applicativo della legislazione riguardante la riscossione delle entrate comunali, ha riscontrato la grande soddisfazione di amministratori locali e funzionari comunali intervenuti.
Massima soddisfazione espressa anche dai rappresentanti di Fondazione Carima, che grazie al connubio con ANUTEL, si è dimostrata ancora una volta attenta alle esigenze degli enti locali del territorio ed ha reso possibile questa occasione di studio ed approfondimento.
Una delegazione proveniente da Cuba ha visitato la Città di Tolentino e in particolare ha incontrato gli imprenditori che hanno aderito al Consorzio Mastri Pellettieri e la Fabbrica Ideale. L’evento è stato promosso dall’UNIDO, organismo delle Nazioni Unite in collaborazione con ITPO, INDCUBA e Ministerio de Industrias de Cuba.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) è l’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite. Il suo mandato è quello di promuovere ed accelerare lo Sviluppo Industriale Inclusivo e Sostenibile (Sustainable and Inclusive Industrial Development - ISID) nei Paesi in via di Sviluppo e nelle Economie in Transizione e operare per migliorare le condizioni di vita nei Paesi più poveri del mondo.
L’importanza dell’ISID come approccio integrato che copre i tre pilastri dello sviluppo sostenibile – sociale, economico, e ambientale – è stata riconosciuta dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, recentemente adottata, e dai relativi Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), che nei prossimi anni inquadreranno gli sforzi delle Nazioni Unite e dei Paesi verso uno sviluppo sostenibile.
La delegazione cubana accompagnata da Livia Canepa dell’UNIDO ha visitato l’azienda NI.Va. e in particolare ha potuto vedere come la tradizionale lavorazione della piccola pelletteria del distretto tolentinate ha saputo modernizzarsi riuscendo a inserire elementi tecnologici, come ad esempio il taglio effettuato con cad cam, all’interno del proprio ciclo produttivo.
Gli ospiti cubani, per lo più rappresentanti del Governo e del Ministero dell’Industria, hanno raggiunto pienamente l’obiettivo primario prefissato prima del viaggio in Italia. Infatti è loro intenzione intensificare i rapporti con aziende produttrici di articoli in pelle in quanto a Cuba c’è molta materia prima disponibile ma non esistono aziende in grado di realizzare manufatti di qualità. Inoltre hanno molto apprezzato la Fabbrica Ideale che propone corsi di formazione rivolti a giovani da inserire nel tessuto produttivo come manodopera qualificata.
A ricevere la delegazione oltra a Giuliana Bernardoni rappresentante del Consorzio Mastri Pellettieri e titolare delle Pelletteria Niva, anche il Sindaco Giuseppe Pezzanesi che nel corso del suo intervento, oltre a ringraziare i promotori dell’iniziativa, ha sottolineato l’importanza di avere continui rapporti internazionali che spesso sfociano anche in positive joint venture. Il comparto produttivo tolentinate legato ai prodotti in pelle è famoso in tutto il mondo e va sempre monitorato con la massima attenzione favorendone lo sviluppo e promuovendo significati momenti di crescita, anche internazionali.
La delegazione cubana ha anche incontrato rappresentanti del Ministero dell’Economia e dell’industria, di Federmoda e di Confindustria.
Il focus programmatico dell’UNIDO è strutturato in 4 priorità strategiche: creare una ricchezza condivisa; favorire la competitività economica; salvaguardare l’Ambiente; consolidare la conoscenza ed i rapporti con le istituzioni. Ognuno di questi ambiti, prevede una serie di singoli programmi, implementati in modo olistico per raggiungere risultati effettivi attraverso i quattro strumenti di facilitazione di UNIDO: cooperazione tecnica; attività di analisi e ricerca e servizi di consulenza sulle politiche; funzioni normative e di controllo degli standard di qualità relativi alle attività; convocazione di stakeholder e creazione di partnership per trasferimento di nozioni, networking e cooperazione industriale. Nel realizzare i requisiti fondamentali della sua missione, UNIDO ha notevolmente aumentato i propri servizi tecnici nell’arco degli ultimi dieci anni. Allo stesso tempo, ha anche mobilitato in misura sostanzialmente maggiore le risorse finanziarie, testimoniando il crescente riconoscimento internazionale dell’Organizzazione come fornitore efficace di servizi volti a catalizzare lo sviluppo industriale.
All’interno del sistema delle Nazioni Unite, si trova ITPO, una rete di uffici tecnici situati strategicamente in Paesi con economie industrializzate ed emergenti, dotati di tecnologie all’avanguardia. Un Network globale di UNIDO che promuove investimenti esteri e locali affidabili e tecnologia sostenibile, attraverso partenariati tra settore privato e pubblico, finalizzati ad una crescita inclusiva e alla creazione del benessere nei Paesi in via di sviluppo.
La loro missione è di facilitare flussi di investimento e trasferimenti di tecnologia dai paesi ospitanti a quelli destinatari, fornendo ai settori pubblici e privati servizi di qualità, su misura, e orientati alla domanda. Gli UNIDO ITPOs svolgono la propria missione attraverso la creazione di partnerships e networks, attività di capacity-building, servizi di consulenza, eventi di promozione, valutazione di progetti di investimento e tecnologia, attività di machmaking.
Il TAR delle Marche ha pubblicato nella mattinata odierna l'Ordinanza n. 174/2019, all'esito dell'udienza in camera di consiglio tenutasi ieri ad Ancona. Il collegio giudicante ha accolto le difese della Regione Marche, dell'ATC AN2 e delle Associazioni Venatorie (Enalcaccia, Federcaccia e Libera caccia) che erano intervenute ad opponendum. Via libera quindi al calendario venatorio 2019/2020 nella sua interezza, a eccezione della caccia al Moriglione e alla Pavoncella, per i quali invece il Collegio ha disposto la sospensione del prelievo venatorio, anche in conseguenza di una nota pervenuta dal Ministero dell'ambiente. L'udienza per la definitiva discussione nel merito è fissata al 6 maggio 2020.
L'Enalcaccia Marche, per il tramite del proprio legale, l'avvocato Giorgio Salustri, tra l'altro anche Presidente della Sezione Provinciale di Macerata, esprime tutta la propria soddisfazione per il risultato conseguito.
"È stata dura ma ce l'abbiamo fatta - le parole del legale -. Quella di ieri è stata un'udienza molto serrata durante la quale si sono succedute le relazioni dei ricorrenti, la puntuale replica tecnica del legale della regione e l'accorato appello dei legali delle associazioni venatorie. Per quanto mi riguarda, nella mia discussione ho cercato di portare all'attenzione del Collegio le criticità del nostro territorio e i pregiudizievoli effetti che sarebbero potuti derivare dalla sospensione della caccia nelle zone ZPS e SIC, sopratutto con riferimento al problema del sovrannumero di cinghiali. Oltre ciò ho puntato il dito, forse anche alzando un pò troppo la voce, sul fatto che a partire dal 2016 i titolari di appostamenti, nelle aree di cui sopra, e tutti coloro che avevano dovuto richiedere autorizzazioni che potevano avere un qualsiasi impatto ambientale, avevano dovuto pagare di tasca loro la Valutazione di Incidenza per ottenere il permesso o il rinnovo, in assenza del piano faunistico provinciale. Oltre ciò, sul discorso relativo alla Starna ho fatto presente che essa è stata reintrodotta solo ed esclusivamente grazie ai ripopolamenti degli ATC, effettuati con i soldi dei cacciatori, e al lavoro di questi nell'opera di ambientamento, evidenziando il fatto che, al contrario, le associazioni ambientaliste non hanno mai stanziato un centesimo per questi progetti, preferendo questi spendere soldi per i ricorsi. In sostanza ho chiesto una pronuncia più di buon senso che in punto diritto, così come invece chiedevano i ricorrenti."
"Un ringraziamento da parte dell'Enalcaccia, ed anche personale, va rivolto per il lavoro svolto all'avvocato Paolo Costanzi della Regione Marche, all'avvocato Paolo Cecchetti della Federcaccia ed all'avvocato Giorgio Benedetti della Libera Caccia. A questo punto non dobbiamo comunque dormire sopra gli allori per il risultato ottenuto ma dobbiamo far si che il Piano Faunistico venga approvato nel termine prefissato e cioè quello del 31 dicembre 2019, al fine di porre fine a questa estenuante lotta con chi vorrebbe chiusa la caccia, solo ed esclusivamente per partito preso" conclude l'avvocato Salustri.
“Uno sfogo come tanti altri, forse, anche banale. Sempre i soliti attacchi nei confronti dei politici, del Governo, dello Stato. Oggigiorno è diventata quasi una barzelletta: i politici vengono insultati per tutto ciò che fanno. Questo video, però, rappresenta uno sfogo che ogni terremotato ha diritto di esprimere per ciò che il Governo, i vari Governi, NON hanno fatto. C'è un silenzio assordante sul nostro futuro. Ci sono interi paesi che dormono e che, forse, non si sveglieranno più." Il video-denuncia di una terremotata di Camerino, Claudia Angeli, arriva alla mail della nostra redazione. Nel video, le immagini dell'interno di una delle tante abitazioni inagibili riprese con il telefonino dalla proprietaria di casa, entrata nella sua abitazione insieme agli ingegneri per dei rilievi autorizzati."In questi Paesi di macerie ci sono abitazioni, attività commerciali che appartengono a persone, a padri di famiglia che, nonostante le macerie, hanno mutui da pagare, nuovi affitti, doppie utenze, nuovi lavori da reinventarsi e nuovi paesi da vivere. Ci sono persone che non ce l'hanno fatta - continua la signora Angeli -. Quando accedi nella tua casa, sei solo un ladro di ciò che è tuo, hai solo una ventina di minuti per prendere le tue ultime cose che poi, non sai dove metterle perché dove sei ora non c'è spazio. Chiudi la porta e ti segue la polvere, il suo odore che non ti lascia per giorni. E allora ti arrabbi perché uno Stato che ti dovrebbe rappresentare non spende una sola parola sul terremoto, o meglio ti nomina quando deve accaparrarsi i voti per le prossime elezioni.""Iniziano le solite "Passeggiate" dove, agli occhi dei telespettatori, sembra tutto normale. Una persona di Roma un giorno mi ha detto: "casa alla fine non è poi così distrutta"! Lo perdono perché chi non vive tutto questo non si rende conto; non sa che tu nella tua casa forse ci rientrerai tra 30 anni (queste le statistiche). Questo video rappresenta solo una delle abitazioni del Centro Italia, così da 3 anni, un appartamento di una palazzina distrutta del centro storico di Camerino. Tutti devono sapere la situazione, almeno gli Italiani che ci hanno sempre sostenuto. Le crepe evidenti sui muri non sono visibili come quelle del nostro cuore. Crepe per il dolore della perdita ma ancor di più per l'INDIFFERENZA di chi ci Governa!" conclude la signora Angeli.
“Sono 201, distinte in 81 nuclei familiari, le persone che percepiscono il contributo di autonoma sistemazione a Sant’Angelo in Pontano. Oltre a queste tre sono quelle fuori casa e sistemate in albergo. 397 sono le abitazioni inagibili (di queste 117 sono schede Aedes E) e 48 le pratiche della ricostruzione privata presentate. Nel nostro comune, in cui ci sono ancora delle zone rosse, non sono state installare le casette. Una scelta che non ho preso io personalmente ma che, a mio parere, è stata portata avanti in maniera corretta”. A tracciare il bilancio è il primo cittadino di Sant’Angelo in Pontano, Vanda Broglia, che ha conquistato la fascia tricolore lo scorso maggio.
“La scuola media di Sant’Angelo in parte è legata all’edificio storico del vecchio Comune e quindi è dichiarata inagibile. Per questa ragione l’elementare è stata adibita a media e le aule sono state suddivise per ricavare degli spazi adeguati affinché la didattica potesse essere portata avanti per entrambe – spiega il sindaco -. La scuola media è stata già inserita nelle opere pubbliche finanziate e quel che è certo è che verrà delocalizzata in quanto quell’edificio storico non sarà mai adeguato a ospitare dei ragazzi. La parte del Comune invece verrà recuperata in quanto tale e anche lì stiamo portando avanti il progetto, che è stato già finanziato. Anche un palazzo di proprietà comunale, dove si trovano delle case popolari, ha ottenuto un finanziamento economico.”
Insieme però ai tre progetti che proseguono ci sono altrettante opere pubbliche ferme. “Il teatro è notevolmente danneggiato e dunque inagibile e per ora non ci sono possibilità di un recupero – spiega Broglia -. I tempi della ricostruzione inoltre non sappiamo nemmeno quali sono: non voglio credere a chi ha parlato di 25 anni. Questo è statopoi il terremoto delle chiese, non ce n’è una salva – ha osservato il sindaco i cui luoghi di culto sono sotto la Diocesi di Fermo -. La chiesa principale è la Collegiata, un edificio di epoca romanica che ha parzialmente retto alle scosse di agosto ma che con quella di ottobre ha avuto una inagibilità totale; qui è stata messa in sicurezza la facciata perché c’è un evidente rigonfiamento ma non è possibile entrare. È chiusa anche la chiesa di San Nicola da Tolentino, santo nato e vissuto a Sant’Angelo in Pontano. Questa è di proprietà comunale e si trova in zona rossa, vicino anche all’ex ospedale che ora accoglie delle case popolari, anche queste ultime inagibili. Nella chiesa di San Nicola c’è inolte tutta un’opera di monitoraggio in quanto è stata costruita dai monaci su di un piano sorretto da arcate. In sostituzione ai luoghi di culto, come tanti altri paesi terremotati, anche a Sant’Angelo in Pontano c’è il centro di comunità donato dalla Caritas.”
“Il maggior rischio dei nostri paesi è lo spopolamento perché non ci sono più strutture primarie che possono offrire qualcosa; dobbiamo dare un perché e un motivo alle persone per farle tornare qui – ha sottolineato il primo cittadino -. Ciò che chiediamo è di essere ascoltati e che ci venga dato atto che ci troviamo sul territorio e che lo viviamo sempre in prima linea. I soldi ci sono, è la burocrazia che è davvero elefantiaca. Credo anche, forse ora posso diventare impopolare, che si sia persa un’occasione perché quando era il momento i paesi più piccoli si sarebbero dovuti mettere tutti insieme e avrebbero dovuto prendere delle scelte forse più coraggiose.”
“Non sono una persona che si piange addosso, anzi. Chi ha vissuto il sisma da sindaco prima di me sicuramente ha dovuto fare i conti con momenti anche peggiori come il non sapere cosa fare o dove far dormire le persone. Oggi invece bisogna gestire le pratiche pubbliche e private ma la lentezza con cui abbiamo a che fare non ha eguali – ha sottolineato Broglia -. Bisogna agire in fretta perché nel frattempo la popolazione che rimane invecchia e le nuove generazioni, se qui sanno di non avere un futuro, si organizzano e se ne vanno altrove.”
“Noi abbiamo rispettato tutto quello che ci è stato detto di fare ma ora vogliamo delle risposte, noi come tutti quei comuni che si trovano sicuramente in condizioni peggiori delle nostra – ha concluso il primo cittadino Broglia -. Se parliamo però ancora di contributo di autonoma sistemazione e di messa in sicurezza credo che si stia ancora parlando di emergenza e non di ricostruzione. Questo, dopo tre anni, non è possibile perché tra poco succederà che quelle armature che sono su, che non hanno durata eterna, avranno bisogno di manutenzione. E noi non avremmo ancora ricostruito nulla."
La terra continua a tremare nel Centro Italia. Una scossa di magnitudo 3.3, a 10 chilometri di profondità, è stata registrata alle 21.36 di questa sera a Norcia, a 11 chilometri da Castelsantangelo sul Nera.
La scossa è stata distintamente avvertita nella zona montana del Maceratese ed è stata preceduta da due episodi: uno alle 20:04 di magnitudo 2.7 e uno alle 21:30 di magnitudo 2.1.
Orientarsi all’interno delle problematiche legate alla ricostruzione non è facile nemmeno per gli addetti ai lavori. La lettura delle norme emanate anziché fornire soluzioni certe aumenta ogni volta dubbi e riflessioni che portano i tecnici ad interrogarsi sulla bontà delle proposte progettuali che in molti vedono comunque ancora non inquadrate in un disegno generale in cui la ricostruzione degli edifici è solo l’ultimo anello di un percorso di riflessione sull’identità dei territori, sulla tenuta del tessuto sociale, sulle possibilità economiche di interi comparti di ripartire e rilanciarsi. In poche parole: “quale futuro vogliamo costruire?”
Il seminario che si svolgerà a Tolentino il 20 settembre, fortemente voluto dalla Soprintendenza SABAP delle Marche e dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Macerata con la preziosa collaborazione del Comune di Tolentino che ha messo a disposizione un vero gioiello, il Teatro Vaccaj esempio di buona pratica, "vuole tracciare un percorso logico di avvio del processo di ricostruzione che attraverso la riflessione e il confronto porti alla piena consapevolezza dell’importanza storica del momento che siamo chiamati a segnare con le nostre azioni" - afferma il Presidente dell'OAPPC di Macerata architetto Vittorio Lanciani.
"Ad una prima sessione mattutina di elevata qualità e contenuti, che costituisce la cornice culturale all’interno della quale è opportuno andare ad inquadrare ogni singola azione volta al rilancio del nostro territorio nel processo della ricostruzione, ne segue un’altra nel pomeriggio, in cui partendo in modo pragmatico dagli strumenti normativi attualmente forniti, si prova a valutare, attraverso esperienze amministrative di cinque comuni campione, il livello di attuabilità degli obbiettivi che si sono fissati" prosegue l'architetto Lanciani.
"La stessa immagine simbolo del seminario, un arco storico già restaurato con sullo sfondo un muro di sostegno in calcestruzzo a protezione di un quartiere SAE realizzato in emergenza in ambito montano ed all’interno del Parco dei Sibillini: è la manifestazione plastica della complessità della situazione che ci troviamo ad affrontare" conclude Lanciani.
Il Comune di Camerino incontra la cittadinanza per parlare di ricostruzione. È stata programmata per mercoledì 25 settembre, alle ore 18, nell’Aula Magna del nuovo Polo informatico dell’Università di Camerino in via Madonna delle Carceri, un'assemblea pubblica per parlare di ricostruzione.
Si parlerà di aggregati e consorzi presentando la modulistica per la manifestazione d’interesse per la formazione di “aggregati edilizi” da sottoporre a intervento unitario della ricostruzione. Un’assemblea pubblica voluta dal sindaco Sandro Sborgia proprio per confrontarsi direttamente con la cittadinanza esponendo anche la situazione di Camerino a tre anni di distanza dal sisma.
Un treno speciale per raccontare la mobilità nelle Marche, mobilità sempre più funzionale e sostenibile che fa bene alla salute e all’ambiente.
A bordo di un treno Swing dedicato, partito da Ancona e diretto a Macerata, l’assessore ai Trasporti Angelo Sciapichetti, il direttore regionale di Trenitalia, Fausto Del Rosso, il direttore territoriale produzione di RFI, Nicola D’Alessandro ed il Direttore Commerciale Centro Sud Adriatica di RFI Roberto Laghezza, hanno compiuto un viaggio insieme alla stampa, alle autorità locali, ai rappresentanti dell’Università e delle aziende che effettuano trasporto pubblico locale nella regione Marche, per fare un quadro generale di sintesi delle attività del Trasporto Pubblico Locale con un particolare focus di Trenitalia Marche e di RFI con il bilancio dei lavori propedeutici all’elettrificazione della linea ferroviaria Civitanova-Albacina. Illustrate, inoltre, le iniziative in calendario per la settimana europea per la mobilità sostenibile.
“Offrire il miglior servizio all’utenza è la premessa di ogni iniziativa sul territorio marchigiano – sostiene l’assessore Angelo Sciapichetti – per garantire sempre comfort e sicurezza, accessibilità e affidabilità per pendolari e viaggiatori delle linee ferroviarie marchigiane. Strategica poi l’integrazione ferro gomma, con servizi in più che favoriscono i flussi turistici permettendo di vivere e gustare in pieno le meraviglie paesaggistiche delle nostre Marche”.
“La Mobilità nella Marche raccontata a bordo di un treno che normalmente viene utilizzato dai pendolari – ha dichiarato Fausto Del Rosso - è una chiara testimonianza del grande passo avanti che è stato fatto in questo settore; il viaggio di oggi ha inoltre consentito di visionare direttamente sul campo gli effetti dei recenti lavori effettuati da RFI dal 1° luglio al 25 agosto, interventi che hanno richiesto la sospensione della circolazione e l’istituzione dei servizi sostitutivi su gomma per garantire la mobilità dei viaggiatori. L’attenzione ai pendolari rimane comunque immutata, pur non perdendo di vista la possibilità di far arrivare viaggiatori anche da fuori regione per trascorrere dei piacevoli WE, esperienza concretizzata con il Marche Line, servizio svolto nei fine settimana di luglio ed agosto, che è stato utilizzato da più di 6000 persone. Altra iniziativa estiva di successo, realizzata insieme a Conerobus, è stata quella del Conero Link, autobus dedicati che, in coincidenza con gli arrivi dei treni, hanno fatto la spola tra la stazione di Ancona e la piazzetta di Portonovo”.
“I lavori – ha spiegato Nicola D’Alessandro - riguardano l’ampliamento della sagoma di ben 8 gallerie (Cincinelli, Convitto, San Giuseppe, Bura, Artificiale, Maricella, Cancellotti e Gesso), la soppressione di passaggi a livello privati, la realizzazione di sottopassi e l’adeguamento dei marciapiedi nelle stazioni di Morrovalle e Corridonia - Mogliano, la realizzazione di fabbricati tecnologici nelle stazioni di Montecosaro, Morrovalle, Corridonia, Macerata, Tolentino, San Severino Marche, Casteraimondo e Matelica, ed infine le attività volte alla costruzione della nuova fermata a Macerata-Vallebona. Interventi rilevanti e complessi, volti ad innalzare in maniera sensibile gli standard di qualità e affidabilità della linea a tutto vantaggio della regolarità del viaggio delle persone”.
“L’importo della prima fase dei lavori di elettrificazione è pari a 40 milioni di euro; per il completamento dei lavori, previsti per il 2024, sono necessari ulteriori 70 milioni di euro già inseriti nel programma pluriennale di investimenti RFI - ha aggiunto l’assessore Angelo Sciapichetti - e quasi sicuramente troveranno allocazione nel bilancio dello Stato per il completamento di un’opera ormai in stato avanzato di realizzazione molto desiderata dalla comunità in questione. Dal 2021 sarà funzionante la seconda fermata nel nuovo quartiere di Tolentino Pace che consentirà all’insediamento abitativo, commerciale e scolastico di avere un ulteriore servizio per la mobilità sostenibile dell’area”.
Nel corso del viaggio sono poi stati presentati i rendering dei progetti in via di realizzazione dell’intera opera, il cui valore strategico è ovviamente ancora più evidente dopo i recenti eventi sismici.
“Gli interventi illustrati oggi – ha affermato Roberto Laghezza - sono in linea con l’assetto dei servizi riportati nell’Accordo Quadro già sottoscritto da RFI con Regione Marche, e rappresentano un’importante opportunità per la mobilità regionale su ferro, migliorano la qualità del servizio e gettano le basi per lo sviluppo dei servizi stessi anche in un’ottica di integrazione modale ed accessibilità delle stazioni”.
Il tour “VIAGGIA CON NOI!” è stata anche occasione per presentare le iniziative in calendario per la settimana europea per la mobilità sostenibile dal 16 al 22 settembre ed organizzate dagli enti locali nell’ambito del territorio regionale, tutte finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica su come rendere più “puliti” e “sicuri” i loro spostamenti per ragioni di lavoro, di scuola o di svago. Lo slogan promosso dalla Regione Marche, “Cammina con noi!”, vuole incoraggiare a scegliere sane abitudini e associare gli spostamenti a piedi e in bicicletta con quelli sui mezzi pubblici. La Regione ha organizzato per domani 19 settembre il Convegno a Palazzo Li Madou sulle tematiche della sicurezza stradale. L’occasione è data dall’avvio dell’operatività del Centro regionale di Monitoraggio della Sicurezza Stradale, una sorta di Osservatorio regionale dei dati sull’incidentalità stradale, che permette di analizzare dati ed informazioni sulla incidentalità per la costruzione di conseguenti idonee politiche di contrasto del fenomeno. Piattaforma finanziata con le risorse MIT del 2° Piano nazionale di sicurezza stradale che vede la partecipazione del partner scientifico DICEA dell’Università degli Studi La Sapienza e la collaborazione istituzionale dell’ISTAT per la messa a disposizione delle elaborazioni di tipo statistico.
Il convegno, che si terrà in sala Parlamentino dalle 9 alle 13, sarà anche momento per rappresentare con una pubblicazione ad hoc i 116 interventi realizzati in 67 comuni e 5 province mediante l’attuazione delle 5 annualità del Piano nazionale sicurezza stradale (PNSS) che ha movimentato risorse pubbliche complessivamente pari a 27 milioni di euro. Con coinvolgimento di tutti gli stakeholders di settore si dà voce alle buone prassi costruite nel tempo. I lavori si concludono con la premiazione degli studenti vincitori del concorso bandito lo scorso anno.
Sostenere in modo sinergico la domanda e l’offerta di servizi da parte delle imprese culturali e creative attraverso connessioni con il manifatturiero tradizionale e il turismo nelle aree colpite dal sisma. È quanto si propone il nuovo bando “Eventi sismici - Sostegno alla innovazione e aggregazione in filiere delle PMI culturali e creative, della manifattura e del turismo ai fini del miglioramento della competitività in ambito internazionale e dell’occupazione” che partirà il 30 settembre prossimo per chiudersi il 29 novembre.
Con una dotazione di 4 milioni e 500 mila euro a carico del Programma Operativo Regionale (POR) Marche – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) l’azione si rivolge, pertanto, alle imprese della filiera culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e delle produzioni tradizionali in area sisma.
“Un’ azione che fa parte a pieno titolo del Piano strategico di Sviluppo che la Regione sta portando avanti – ha commentato il presidente, Luca Ceriscioli – e che, insieme ad altri interventi, fa ricostruzione. La ricostruzione si fa anche rafforzando e rilanciando il tessuto produttivo oltre che riparando gli edifici, perché costituisce appunto il tessuto connettivo delle società, occupando persone, valorizzando le produzioni, collegando in maniera virtuosa i sistemi. E la grande risposta che abbiamo avuto con il bando precedente sta a dimostrare che le comunità ci credono perché prima di tutto è la Regione a crederci fortemente, sostenendo questo tipo di opportunità che già hanno messo in moto una notevole mole di investimenti produttivi e altrettanto ne produrranno con questo nuovo bando in favore delle aree colpite. Abbiamo chiesto al presidente del Consiglio, Conte di approvare strumenti straordinari per la Ricostruzione e dare un tavolo-sede per permettere di uscire dai vincoli europei dei fondi comunitari e dare operatività concreta a quello che già facciamo per valorizzare la vocazione naturale e l’identità socio -culturale dei territori colpiti.”
Anche l’assessore al Turismo- Cultura , Moreno Pieroni ha sottolineato la validità sotto il profilo dello sviluppo economico e occupazionale di questo nuovo bando, oltre che di promozione territoriale delle aree colpite: “ Un messaggio forte lanciato attraverso strumenti concreti per far comprendere che la Regione è sempre accanto a chi si impegna per far rinascere e far crescere le aree colpite. Ancora una volta, come è accaduto per il bando sulla riqualificazione delle strutture recettive con 60 domande tutte finanziate, una scelta e una volontà precisa da parte della Regione di creare indotto economico e migliorare allo stesso tempo la nostra offerta turistico-culturale.”
Come ha precisato la dirigente del Servizio Cultura, Simona Teoldi illustrando, oltre agli aspetti operativi, anche la filosofia che ha ispirato la riproposizione di questo secondo bando, “nell’ambito di creazioni di reti d’impresa è possibile una partecipazione di realtà imprenditoriali fuori area sisma nella misura del 30% del totale dei soggetti partecipanti. La finalità è valorizzare i collegamenti settoriali e realizzare prodotti e servizi finalizzati all’arricchimento, diversificazione, qualificazione dell’offerta turistico – culturale nonché alla capacità di innovazione anche non tecnologica del manifatturiero. Si tratterà cioè di valorizzare e finanziare quelle operazioni di concezione, sviluppo e comunicazione dei prodotti e servizi che si avvalgono di contenuti e professionalità della cultura e della creatività capaci di veicolare al meglio i valori e i caratteri identitari del territorio marchigiano.”
Sette famiglie settempedane di nuovo a casa dopo i lavori di riparazione del danno che hanno fatto seguito alle scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha infatti firmato la revoca delle Ordinanze con le quali erano state a suo tempo dichiarati non utilizzabili un edificio di via Monte Bove e un edificio di via Ponte Sant’Antonio.
Per sistemare lo stabile di via Monte Bove, un condominio di sei abitazioni, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione ha riconosciuto un contributo di 235 mila euro. Per l’immobile di via Ponte Sant’Antonio, un’abitazione singola, lo stanziamento è stato di 90 mila euro.
Si avviano a conclusione i lavori di risanamento del dissesto avvenuto sulla strada provinciale “Fermana” 46, nel Comune di Monte San Giusto. Oltre alla realizzazione prevista di una paratia di pali trivellati di profondità di 12 metri e la ricostituzione del corpo stradale con materiale inerte idoneo, è stato completato un intervento di rafforzamento su un ulteriore tratto dell’area interessata dalla frana, grazie alle economie del ribasso dell’appalto.
Per la giornata di venerdì 20 settembre è prevista l’asfaltatura e a seguire lo smantellamento del cantiere, con l’impianto semaforico e il ripristino completo della viabilità.
“I tempi di esecuzione - afferma il presidente della Provincia Antonio Pettinari - sono stati molto veloci, grazie anche alla ditta incaricata che ha risposto alle esigenze della nostra Amministrazione di terminare quanto prima l’opera”.
L'Enalcaccia Marche si è costituita in giudizio presso il TAR, nell'ambito del ricorso che vede tutte le associazioni ambientaliste e animaliste schierate nell'intento di bloccare l'esercizio venatorio per la stagione appena iniziata.
La delegazione regionale dell'associazione venatoria, con il patrocinio dell'Avvocato Giorgio Salustri, del Foro di Macerata, appassionato cacciatore e anche Presidente della sezione Provinciale di Macerata, ha depositato un atto di intervento ponendosi a difesa del calendario Venatorio e a sostegno della sua validità, in quanto rispettoso delle normative nazionali e comunitarie.
"All'udienza, in camera di consiglio, che si terrà questa mattina - spiega l'Avvocato Salustri - ci si auspica che il collegio, non venga influenzato dall'ondata animalista che imperversa nel nostro paese, sappia valutare saggiamente le difese delle controparti ed emetta un provvedimento, innanzitutto di buon senso".
"Sebbene alcune debolezze debbano essere addebitate all'ente regionale - continua Salustri - per la gestione del settore venatorio, negli anni passati, va sottolineato che la situazione attuale è anche figlia di una situazione di empasse coincisa con la forzata chiusura delle provincie e conseguente riorganizzazione degli uffici. In questa situazione, per così dire precaria, complice anche la situazione politica nazionale, che vede al governo una compagine dichiaratamente animalista e contro la caccia, si sono inserite tutte le associazioni ambientaliste ed animaliste, le quali, anziché, sedersi intorno ad un tavolo con le associazioni venatorie e gli enti di gestione per concertare calendari venatori condivisi, preferiscono spendere i propri soldi proponendo ricorsi su ricorsi, avverso i calendari venatori di tutte le regioni".
"Tale situazione è inammissibile ed invivibile anche perché, va ricordato che tali associazioni sono presenti di diritto in tutte le commissioni tecniche ed enti di gestione che partecipano alla formazione dei calendari venatori". Secondo l'Avv. Salustri è arrivato il momento di dire basta, fare fronte comune e passare al contrattacco. "I cacciatori meritano rispetto ed hanno bisogno di certezze. E' inammissibile che ad ogni stagione debbano trovarsi a pagare cospicue e preventive tasse di concessione con la spada di damocle sulla testa del sistematico ricorso. Basta ricordare quanto accaduto la passata stagione per i territori ricadenti nelle Aree rete Natura 2000 (SIC e ZPS), che hanno subito un'imbarazzante altalena di aperture e chiusure a stagione in corso. Il calendario venatorio deve sicuramente rispettare quelle che sono le direttive comunitarie e nazionali, ma, una volta approvato, deve dare solo certezze e non può rimanere in balia di qualsiasi persona che si erge a paladino dell'ambiente, solo ed esclusivamente perché le norme glielo consentono".
"E' sicuramente certo che esiste una legge nazionale che consente la caccia in un determinato periodo e così sarà sino a che non verrà abrogata, ma è inammissibile che l'esercizio venatorio possa venir sospeso, o addirittura arrestato, nella sua calendarizzazione, da un Tribunale amministrativo solo ed esclusivamente in conseguenza delle sue modalità di approvazione. Ed allora - conclude l'Avv. Salustri - non appena sarà definitivamente approvato il nuovo Piano Faunistico Venatorio, la Regione dovrà trovare il modo di rivedere le modalità di approvazione dei calendari venatori. L'unica soluzione, per dare certezza, potrebbe essere quella di approvarlo con legge, anziché con una semplice delibera di giunta, aggredibile da chiunque".