Una scossa sismica di magnitudo 3.8 si è registrata alle 14.54 in provincia di Macerata a pochi kilometri da Visso, a una profondità di 10 km. La forte scossa è stata percepita anche in provincia di Ascoli e in particolare ad Arquata del Tronto.
Non risultano al momento richieste di soccorso o comunicazioni di danni ai vigili del fuoco di Macerata.Nelle casette d'emergenza 'Sae' la scossa si è sentita però distintamente e un po' di preoccupazione si è diffusa nella popolazione già pesantemente provata dalle scosse del 2016. "Sentita molto bene, per il momento tutto ok, nulla da segnalare, tanto per non dimenticare". Così la sindaca di Ussita, Silvia Bernardini, in un post pubblicato sula sua pagina Facebook .
Ben 240 cantieri aperti, 135 edifici tornati agibili, 150 famiglie di nuovo a Camerino. Cambia passo la ricostruzione nella città ducale dove, soprattutto la ricostruzione privata, ha finalmente iniziato a marciare con la presentazione di quasi 500 progetti nel territorio comunale, la metà dei quali hanno già ricevuto il decreto di finanziamento. Sono circa 350 le persone che sono tornate nelle proprie abitazioni, mentre nel centro storico sono iniziati i lavori in 5 cantieri. Quasi terminate le messe in sicurezza con la consegna degli ultimi lotti in via Lili e in via Costanza Varano. Si passa, dunque, dalla fase post emergenziale al percorso progettuale per costruire la città del futuro.
Procedono i lavori oggetto dell’Ordinanza speciale Camerino, presentata lo scorso maggio insieme al Commissario Giovanni Legnini. È in corso di affidamento la progettazione del recupero della sede comunale e del teatro Filippo Marchetti; consegnato il progetto definitivo del parcheggio meccanizzato e sono in via di definizione i progetti di fattibilità tecnico-economica per la Rocca dei Borgia e l’ex sede della Banca Marche. L’abbattimento del tribunale ha subìto un rallentamento a causa della problematica inerente lo spostamento dell’antenna della telefonia mobile posizionata in cima al palazzo, che è in via di definizione.
“Gli uffici stanno seguendo i tanti altri interventi di ricostruzione pubblica già finanziati – spiega il consigliere con delega alla ricostruzione Luca Marassi - tra questi molte strade, il fosso dello scarico, 4 cimiteri, il Tempio dell’Annunziata, il terminal bus, la sede provvisoria del Comune, le case popolari nelle frazioni e in centro storico. Una mole di lavoro enorme e incredibile. È doveroso sottolineare che si tratta di un impegno straordinario attraverso il quale si sta cercando di portare avanti il processo ordinario dei lavori pubblici, insieme a quello della ricostruzione che necessita di tantissimi passaggi, a volte non tangibili, ma necessari per poi vedere concretizzare il tutto. Con grande orgoglio aggiungo che è stata finalmente sbrogliata la matassa burocratica che impediva la partenza dei lavori per la costruzione della nuova sede della scuola Betti, l’area del cantiere è stata consegnata e a breve sarà stipulato il contratto definitivo da parte della struttura commissariale con la ditta che si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione di questa importante opera”.
Intanto l’Amministrazione comunale ha programmato un’assemblea pubblica con la cittadinanza per il 13 novembre. “Il Covid purtroppo non ci ha consentito di mantenere l’aggiornamento costante della popolazione con le assemblee che avevamo programmato di fare – conclude Marassi – Abbiamo fatto degli incontri online per la presentazione del PSR, ma riteniamo sia fondamentale tornare ad incontrare la cittadinanza in presenza. Per questo stiamo organizzando un’assemblea pubblica per fare il punto sulla ricostruzione intorno alla metà di novembre”.
Secondo i dati di worldbank.org, i poveri nel mondo, ossia coloro che vivono con meno di 1,90 $ al giorno, sono all’incirca al 10% della popolazione mondiale
Oggi 17 ottobre ricorre la giornata internazionale per l’eliminazione della povertà, istituita nel 1992 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Dai dati Caritas risulta che la povertà anche in Italia “si fa sempre più cronica, multidimensionale e persistente”. “La povertà non è solo mancanza di reddito o lavoro: è isolamento, fragilità, paura del futuro (…) è povertà educativa”.
La povertà educativa spesso è invisibile; agisce sulla possibilità per i giovanissimi di coltivare i propri talenti con uno sguardo al futuro: a causa delle difficili condizioni economiche molti bambini e giovani non hanno le stesse opportunità di loro coetanei che si trovano in situazioni economiche più agiate: non hanno per esempio la possibilità di acquistare libri scolastici, conseguentemente di proseguire gli studi, ed ecco ad esempio la ragione dell’abbandono prematuro degli studi, prima della conclusione della scuola secondaria superiore, o dell’impossibilità di partecipare ad attività educative, culturali, sportive altrettanto importanti per la loro crescita.
Ed ancora famiglie con figli minori costrette a vivere in case non riscaldate d’inverno, in appartamenti umidi, o che non possono garantire ai minori almeno un pasto proteico al giorno; minori che non hanno uno spazio adeguato per fare i compiti. Un bambino su 10 che non può indossare abiti nuovi.
Secondo il rapporto annuale della Caritas sulla povertà, nei primi otto mesi del 2021 è aumentato del 7,6% il numero di persone assistite dalla Caritas in Italia rispetto al 2020.Degli individui ascoltati nell’ultimo anno, il 44% risulta di cittadinanza italiana e il 56% straniera. Continua a crescere in termini complessivi l’incidenza degli italiani, secondo un trend che si registra ormai da diversi anni e nel Mezzogiorno arriva al 67,0%.”
In Italia sono 5,6 milioni le persone in povertà assoluta, 1,3 milioni sono minori.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, nel suo messaggio diffuso venerdì in occasione di questa ricorrenza del 17 ottobre, ha descritto gli attuali livelli di povertà come “ un atto d’accusa morale dei nostri tempi”, affermando che la pandemia di Covid-19 ha devastato le economie e le società di tutto il mondo. Ha esortato tutti ad “ascoltare molto di più” chi vive nella povertà e “smantellare le barriere” all’inclusione, in ogni società.
Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 2045 tamponi: 1107 nel percorso nuove diagnosi (di cui 478 nello screening con percorso Antigenico, con 5 positivi rilevati) e 938 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 6,1%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 24,77 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 26,30).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 68, di cui 20 nella provincia di Macerata, 19 nella provincia di Ancona, 21 nella provincia di Pesaro-Urbino, 5 in provincia di Fermo e 3 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (15 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (16 casi rilevati), contatti in ambito domestico (18 casi rilevati), contatti extra regione (2), positivi in ambito scolastico/formativo (2 casi rilevati), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (11), casi in ambito assistenziale (2), casi in ambito lavorativo (1), casi in ambiente di vita/socialità (1).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 6,1% oggi, contro l'1,3% registrato ieri.
Aumento di un'unità il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 55, tra i quali 14 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 29 in reparti non intensivi, e 12 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Nelle ultime 24 ore, purtroppo, si è anche registrato un decesso correlato al coronavirus: si tratta di una 95enne di Fano spirata all'ospedale di Pesaro.
Vi sono, infine, 40 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e quattro nei pronto soccorso degli ospedali regionali: due a Camerino, uno a Fermo e uno a Urbino.
Con tragica puntualità la mareggiata che ha investito il nostro porto in queste ore ha causato l'ennesimo affondamento di una barca da diporto. "Si fa un gran parlare di riqualificazione ma nel porto continuano gli affondamenti delle barche da diporto nell'indifferenza generale" ha dichiarato Santori, il presidente del Madiere, l'associazione dei diportisti civitanovesi.
Come più volte denunciato dall'associazione, il principale problema del nostro porto è la mancanza di sicurezza nella parte di darsena che è occupata dal diporto in occasione delle mareggiate provenienti da nord e nord-est; il piano regolatore ha legato la soluzione di questo problema alla costruzione della nuova darsena a nord e la mancata realizzazione di questa opera costringe il diporto in una situazione di continuo pericolo per le barche e per le persone.
"Non si può attendere oltre la risoluzione di questo problema - ha continuato Santori- che deve essere affrontato con l'urgenza che merita. La regione ha promesso un intervento risolutore ed il comune ha affidato all'università di Ancona il compito di indicare come mettere in sicurezza la parte di darsena occupata dal diporto; entro novembre dovrà consegnare le proposte e ci aspettiamo che si apra subito il confronto con Comune e Regione per la realizzazione delle opere necessarie e soprattutto per il reperimento dei fondi." Come appare chiaro dalle foto allegate non basta garantire una manutenzione accurata degli ormeggi che hanno resistito egregiamente alla forza delle onde; quello che si è verificato, con molta probabilità, è l'arrivo di un'onda molto grande che ha sommerso il natante.
Questa mattina presso il valico di Santa Maria Maddalena è stata inaugurata la stele in marmo dedicata al grande campione del ciclismo Michele Scarponi.
A rendere onore al campione, e soprattutto all'uomo sono intervenuti alcuni ex compagni di gara, primo tra tutti Vincenzo Nibali che ha ricordato il passaggio suo e di Michele sul valico nella tappa della Tirreno Adriatico del 2009 che vide il campione marchigiano vincere a Camerino e lanciarsi alla conquista dell'edizione 2009 della corsa.
In rappresentanza della famiglia Scarponi è intervenuto il papà di Michele e, per la Sassotetto srl, il titolare Umberto Antonelli.
"Il nostro ringraziamento a Don Marcello per la benedizione della stele così come ad Andrea Tondi (organizzatore anche della prima Gran Fondo Nibali) per aver ideato e realizzato questo progetto" ha sottolineato il sindaco di Sarnano Luca Piergentili.
Venerdì 15 ottobre presso la sede Provinciale del Sindacato UGL di Macerata si è tenuto, alla presenza del segretario reggente Ezio Favetta, il congresso sindacale durante il quale è stata, all’unanimità, eletta Fabiola Polverini quale nuova responsabile provinciale UGL Macerata.
Un congresso vivo, partecipato ed unanime nella scelta di una figura autorevole e capace come quella di Fabiola Polverini.
Un ruolo importante che comporta un lavoro importante e compiti certamente duri ma che per la nuova responsabile si prospetta più semplice e leggero del previsto grazie alla disponibilità dei segretari di categoria intervenuti che intorno a lei si sono stretti e che insieme costituiranno la nuova struttura provinciale del sindacato.
Autorevoli ed esperti professionisti locali per quanto ai servizi di Caf e Patronato come Lucia Bartolazzi oltre a noti Avvocati per quanto concerne i servizi Legali, hanno partecipato al congresso di venerdì o hanno espresso la loro disponibilità a coadiuvare la strutturare provinciale nel proprio lavoro, oltre al team di segretari provinciali UGL di tutto rispetto già presenti e radicati da decenni nel tessuto produttivo Maceratese, per le diverse categorie di lavoratori.
Una squadra prestigiosa, quindi, è quella che si è resa già disponibile e che si prepara a lavorare sotto la nuova segreteria come: Andrea Candria Segretario Provinciale Terziario, Roberto Masella Segretario Provinciale Chimici, Tesei Aldo – Comp. Segr. Provinciale Chimici, Francesco Paolo Chiapperino - Segreteria Provinciale Sicurezza Civile, Marsili Ginaluca Comp. Segr. Prov.le Terziario.
Figure importanti che hanno saputo conquistare la fiducia e la stima dei propri tesserati grazie all’infaticabile e corretto operato svolto quotidianamente e costantemente sul territorio a favore, a tutela e a garanzia dei diritti dei lavoratori con l’impegno futuro a far si che questi diritti tornino a viaggiare insieme al diritto al lavoro e che non vengano più considerati merce di scambio per trattative a ribasso.
Da ieri 15 ottobre, fino a domani 17, a Porto Recanati è in programma la prima "Gran Fondo Nibali" che vedrà la partecipazione del noto ciclista Vincenzo Nibali come testimonial d’eccezione.
L’iniziativa, che sta riscuotendo un notevole successo di pubblico, prevede diversi eventi collaterali fra cui una manifestazione dedicata alla sicurezza stradale a cui, nella giornata di oggi, parteciperanno i bambini di età compresa tra 6 e 12 anni.
Per l’occasione è presente il Pullman Azzurro della Polizia Stradale che rappresenta un polo divulgativo sui temi della sicurezza stradale. Il pullman infatti, è adibito ad aula scolastica multimediale itinerante dove i poliziotti della Polizia Stradale si trasformano in "maestri di sicurezza" per i più piccoli tenendo lezioni a base di giochi a tema, filmati e cartoni animati per imparare le regole della sicurezza attraverso il gioco.
Nell’area interessata dalla manifestazione è presente inoltre uno stand della Polizia Stradale con l’esposizione di attrezzature da parte del personale della specialità della Polizia di Stato pronto a rispondere a tutte le domande che verranno poste dai cittadini.
Questa mattina hanno fatto visita agli stand anche il Questore di Macerata Vincenzo Trombadore e il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini.
Sul posto presenti anche il Vice Questore Aggiunto Rita Padovani del Compartimento Polizia Stradale per le Marche di Ancona e il Comandante della Sezione della Polizia Stradale di Macerata nonchè Vice Questore Aggiunto, Tommaso Vecchio. Tutti si sono tutti intrattenuti a parlare sia con i grandi sia con i più piccoli ai quali sono state illustrate le funzioni della Polizia e ribadita l’importanza del rispetto delle regole e, in particolare, di quelle del codice della strada, la cui inosservanza porta spesso ad incidenti anche con gravi conseguenze per le persone.
Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 3052 tamponi: 1798 nel percorso nuove diagnosi (di cui 624 nello screening con percorso Antigenico, con 8 positivi rilevati) e 1254 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati dell'1,3%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 26,30 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 28,04).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 23, di cui 5 nella provincia di Macerata, 9 nella provincia di Ancona, 6 in provincia di Fermo e 3 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (5 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (4 casi rilevati), contatti in ambito domestico (7 casi rilevati), contatti extra regione (1), positivi in ambito scolastico/formativo (2 casi rilevati), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (1), casi in ambito assistenziale (3).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un notevole decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza all'1,3% oggi, contro il 7% registrato ieri.
Resta inviariato il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 54, tra i quali 13 in Terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri), 29 in reparti non intensivi, e 12 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Nelle ultime 24 ore, fortunatamente, non si sono registrati decessi correlati al Covid-19.
Vi sono, infine, 40 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e due nei pronto soccorso degli ospedali regionali: uno a Civitanova Marche e uno a Urbino.
Arrivano oltre 90 milioni di euro per l’adeguamento o il miglioramento sismico di 41 tra Caserme e altri edifici del Demanio danneggiati dal terremoto del 2016-2017 del Centro Italia. Lo prevede una nuova Ordinanza Speciale del Commissario Straordinario ricostruzione Sisma 2016 Giovanni Legnini.
Gli edifici oggetto degli interventi (che comprende 24 opere previste nell’elenco delle Opere Pubbliche oltre a 17 nuove opere finanziate con 42,3 milioni di euro aggiuntivi), si trovano nei comuni di Camerino, Arquata del Tronto, Montegallo, Fiastra, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Visso, Castelsantangelo Sul Nera, Ussita, Ascoli Piceno, San Severino Marche, Montemonaco, Castignano, Tolentino, Accumoli, Amatrice, Cittaducale, Serravalle del Chienti, Rieti, Fiuminata, Norcia, Sant’Anatolia di Narco, Spoleto, Cerreto di Spoleto, Montereale, Sulmona, Teramo e Castelli.
L’importanza e l’urgenza di questi interventi, per cui è stata appunto predisposta un’ordinanza speciale in deroga, è dettata sia dal ruolo strategico delle Caserme, sia dal pregio storico e architettonico di alcune di esse.
I lavori saranno coordinati dal Sub Commissario Gianluca Loffredo per quanto riguarda il territorio delle Marche e dal Sub Commissario Fulvio Soccodato per Abruzzo, Lazio e Umbria. Il monitoraggio è affidato al Tavolo permanente istituito e presieduto dal Commissario Legnini di cui fanno parte il sub Commissario territorialmente competente, il presidente della Regione e il sindaco del Comune interessato, il direttore dell’Agenzia del Demanio, il direttore dell’Usr regionale, un rappresentante della Soprintendenza dei beni culturali e il Comandante generale dell’Arma dei carabinieri, della guardia di Finanza o il capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, a seconda della proprietà dell’immobile oggetto di intervento.
Nelle Marche gli interventi sono la costruzione della Caserma dei carabinieri del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a Visso (4,5 milioni), l’adeguamento sismico della Stazione dei carabinieri forestali di Fiuminata (1,1 milioni), la ristrutturazione ed adeguamento sismico della Caserma dei carabinieri ed ex Carcere di Camerino (10,3 milioni). La demolizione e ricostruzione delle Caserme dei carabinieri di Visso (1,8 milioni), Serravalle (3 milioni), Arquata del Tronto (2,6 milioni), Montegallo (2,6 milioni), Fiastra (3 milioni), Pieve Torina (3 milioni), Ussita (2,5 milioni) e Castelsantangelo sul Nera (2,5 milioni).
Sempre nelle Marche finanziate le manutenzioni straordinarie della caserma dei vigili del fuoco di Camerino (3,9 milioni), della caserma della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno (2,6 milioni), della caserma dei carabinieri di San Severino Marche (3,3 milioni), della caserma dei Carabinieri di Montemonaco (1 milione), delle caserme dei Carabinieri di Ascoli Piceno (3 milioni), Castigliano (54mila euro), Tolentino (695mila euro) e di un’altra struttura dei Carabinieri di Castelsantangelo (176mila euro).
Il sindaco del Comune di San Severino Marche, Rosa Piermattei, in seguito ai lavori di riparazione del danno sismico, con rafforzamento localizzato della struttura, ha revocato l’Ordinanza di inagibilità con la quale, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato non utilizzabile un edificio sito in via Eustachio Divini.
L’immobile, un’abitazione singola, è stata destinataria di un finanziamento pubblico finalizzato alla ricostruzione per un importo pari a circa 35mila euro.
Per andare incontro alle esigenze delle aziende e dei lavoratori del territorio che devono presentare il green pass per recarsi al lavoro, i check point tamponi del Polo Diagnostico del Gruppo Kos presso l'aeroporto e il porto di Ancona saranno aperti anche domenica, al porto dalle 17 alle 20, all’aeroporto dalle 15 alle 19.
Ci sarà la possibilità di acquisto a prezzi vantaggiosi pacchetti da 10 tamponi a 90 euro e da 5 tamponi a 60 euro.
"Una volta acquistato il proprio pacchetto di tamponi, è richiesta la prenotazione che è consigliabile effettuare online, in modalità molto semplice, perché basterà andare nel sito polodiagnostico.it e seguire poche indicazioni" sottolineano dal Gruppo Kos.
Quello del check point tamponi al porto e aeroporto è un servizio erogato in sinergia con Autorità portuale, International Airport di Ancona, azienda Innoliving e Associazione delle Agenzie Marittime.
"Giorgio è stato padre, nonno, imprenditore e fiero amante del proprio territorio, una creatura alla quale si è sempre dedicato con idee, iniziative e progetti ambiziosi. La sua scomparsa improvvisa ci ha sottratto una certezza che sembrava dover durare per sempre".
Così in una nota Giorgio Iachini viene ricordato dai dipendenti del calzaturificio da lui fondato nel 1968, dopo che le complicazioni dovute a una tragica caduta dalle scale di casa, gli sono risultate fatali. Iachini è spirato lo scorso 14 ottobre all'ospedale Torrette di Ancona nel quale era ricoverato, all'età di 82 anni.
"È difficile trovare una consolazione in momenti come questi, ma per fortuna possiamo aggrapparci a due bellissime rassicurazioni: il pensiero che abbia finalmente ritrovato la sua amata Maria e la consapevolezza che il suo nome continuerà ad esistere sulla bocca degli sposi, dei clienti felici e di tutti coloro che continueranno a indossare le scarpe frutto del suo coraggio e della sua passione. Grazie a tutti per la vicinanza che ci state dimostrando" aggiunge nella nota l'azienda.
Ad esprimere il proprio lutto è anche il Gruppo Ciclistico Sociale La Montagnola ASD, di cui Iachini era dirigente: "Per la bicicletta si è impegnato personalmente con la sua capacità di dare un'impronta di qualità e di raffinatezza ad ogni iniziativa, evento o incontro nel contesto del ciclismo regionale marchigiano. Giorgio Iachini mancherà a tutto il movimento per il suo modo di stare in seconda fila, ma comunque operativo così come rilevante sarà il vuoto che lascia nella calzatura dove era un facoltoso e stimato imprenditore. Il direttivo del comitato regionale Federazione Ciclistica Italiana Marche, nella persona del presidente Lino Secchi, esprime le più sentite condoglianze".
"Un precursore nel mondo della calzatura, un abile artigiano, un vero imprenditore, un volontario, un amico, un amante della nostra città...tutto questo sei stato per noi caro Giorgio e noi non ti dimenticheremo mai! Alla famiglia, a cui formulo le più sentite condoglianze da parte di tutta l'Amministrazione Comunale, la grande eredità umana che Giorgio Iachini ci ha lasciato in dote". Così lo ha ricordato il sindaco di Porto Sant'Elpidio Nazareno Franchellucci.
"All'ultima assemblea ATA 3, la maggioranza dei componenti ha approvato il Piano d'Ambito. Dagli atti ufficiali pubblicati sul sito, non riusciamo proprio a leggere che la discarica di Cingoli verrà usata fino alla primavera prossima o addirittura fino al 2023, come ha affermato Pezzanesi. Forse questo è il nuovo corso politico, fatto di affermazioni che non sono state discusse e votate? Noi continuiamo a preferire il vecchio metodo, dello scritto che resta. In particolar modo pretendiamo che alla prossima assemblea possa accedere il pubblico, come prevede la normativa, o che la seduta sia in diretta web".
È quanto dichiarano, in una nota congiunta, il “Comitato quartiere zona B Pollenza”, l'associazione Nuova Salvambiente e il Comitato “Corridonia Green no discarica”.
"Dalla lettura del Piano d'Ambito approvato lunedì scorso, sembrerebbe che le 70 macroaree individuate verranno sottoposte a VAS - si aggiunge -. Impensabile che questo possa avvenire entro il 31 dicembre 2021. O non si fa la VAS per tutti i siti e si approva un documento alla cieca, o si è fuori tempo massimo per incompetenza di chi ha strutturato la procedura pensando bene di mettere in graduatoria più di 70 siti. La tanto sbandierata scrematura, che doveva avvenire attraverso la valutazione da parte dell’Oikos delle schede tecniche inviate dai Sindaci e pagate con soldi pubblici (quindi di tutti i cittadini), non c'è ancora stata e non si capisce più se ci sarà. Di sicuro è che la collettività dovrà pagare ulteriori studi approfonditi di tutte le aree candidate".
"Quanto ai criteri che avevano portato il team dei competenti ci sono delle novità: è passata in sordina la clamorosa marcia indietro dell'ATA 3 - sottolineano ancora le associazioni -. L'infallibile delibera 10 del 2020 ne prevedeva quattro. Due sono rimasti validi, ovvero l'esclusione dei comuni che hanno ospitato in passato una discarica provinciale e la dimensione minima di 30 ettari. E' stato abrogato, e a ragione, il tanto discusso criterio di baricentricità che aumentava in modo esponenziale il rischio delle aree vicino al Cosmari. È stato cancellato, però, anche il criterio di geometricità, che classificava le macro-aree residue in funzione della loro forma (superficie continua o discontinua) e del grado di compattezza (allungata/sinuosa o compatta)".
"Questo fatto comporta, in sostanza, l'annullamento della classifica di preferenza dei siti e la riabilitazione di tutti i siti che hanno aree “bucherellate” dalle relazioni tecniche consegnate da Comuni, privati e Comitati. Dato che le osservazioni hanno sancito l'erroneità dei siti indicati, invece di fermarsi e cambiare strada, cancellano l'unico criterio sensato (geometricità e compattezza) e vanno avanti tutta. Se pensano di cancellare questi due criteri anche per indebolire i ricorsi presentati al Tar, vedranno crescere la nostra determinazione ad andare avanti" concludono nella nota il “Comitato quartiere zona B Pollenza”, l'associazione Nuova Salvambiente e il Comitato “Corridonia Green no discarica”.
In data odierna è stato pubblicato “online” l'Avviso pubblico per la richiesta della riduzione della tassa dei rifiuti per le utenze non domestiche nella sezione "Avvisi e Segnalazioni" del sito Istituzionale dell'Ente.
Nello specifico, l’Amministrazione Comunale, nell’ambito delle misure economiche varate a sostegno dei redditi colpiti dall’emergenza da COVID-19, ha costituito un fondo di € 738.269,00 (delibera Giunta Comunale n.435 del 13/10/2021) da destinare a contributi per la riduzione della TARI dovuta per l’anno d’imposta 2021 per le utenze non domestiche. Le agevolazioni prevedono una riduzione della TARI 2021 fino al 50% del dovuto (percentuale comunque proporzionabile fino alla concorrenza delle risorse complessivamente stanziate per il fondo). Per le utenze non domestiche relative alle categorie “Discoteche” e “Palestre” si può accedere ad una agevolazione pari al 100%.
A partire dalla data odierna, 15 ottobre 2021, possono fare domanda le Aziende/Ditte che siano intestatarie di utenza non domestica TARI Comune di Civitanova Marche alla data del 30/6/2021. L’Azienda/Ditta deve aver subito la chiusura obbligatoria in via temporanea della propria attività e/o restrizioni nell’esercizio della propria attività a seguito dei provvedimenti dell’autorità legati all’emergenza COVID-19 oppure aver registrato nell’anno 2020 una riduzione del fatturato, connesso all’emergenza sanitaria da Covid-19, di almeno il 30% rispetto al fatturato relativo all’anno 2019, pur restando aperta. L’Azienda/Ditta intestataria dell’utenza per la quale si richiede la presente riduzione non deve aver percepito da Amministrazioni Pubbliche aiuti de minimis, calcolati nel triennio 2019/2021, superiori a € 200.000,00 comprensivi della presente riduzione.
A livello di termini e modalità operative, la domanda di partecipazione dovrà essere compilata esclusivamente sul modello predisposto in formato elettronico dal Comune di Civitanova Marche e dovrà essere presentata entro e non oltre le ore 23:59 del giorno 05/11/2021.
La domanda dovrà essere inviata esclusivamente per via telematica compilabile al link https://ambitosociale14.sicare.it/sicare/benvenuto.php, previa autenticazione del Richiedente o Delegato mediante Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).
Per l'accesso alla piattaforma per la compilazione della domanda è necessario un PC collegato ad internet e l’utilizzo del Browser Google Chrome.
“L’avviso pubblico relativo alle richieste della riduzione TARI per le utenze non domestiche - ha dichiarato l’Assessore al Bilancio Roberta Belletti - è il frutto dell’incontro svoltosi la scorsa settimana con le Associazioni di Categoria che, in un ambito di proficua concertazione tra le Parti, hanno condiviso la proposta dell’Amministrazione Comunale consentendo una veloce attivazione delle fasi operative finalizzate alla pubblicazione”.
Il comune di Mogliano ha dato avvio al procedimento finalizzato all’esproprio di tutti gli spazi attigui al Santuario del SS. Crocifisso di proprietà dello stesso ente religioso rappresentato dall’Arcivescovo di Fermo. Con questa azione - scrivono in una nota i gruppi consiliari di "Siamo Mogliano" e "Mogliano 313" - il comune intende accaparrarsi gli immobili del Santuario - ivi compreso il Sagrato della Chiesa - frutto delle donazioni dei fedeli da tempo immemorabile, per cementificare l’area verde con la costruzione di una nuova casa di riposo delle dimensioni di circa 5.800 metri quadri e corrispondenti ad oltre 26.000 metri cubi".
"I terreni oggi oggetto di esproprio - continua il comunicato - sono una pertinenza del Santuario, posti fin dagli anni ‘50 al servizio e ad ornamento dello stesso, finalizzati all’accoglienza dei fedeli e da sempre utilizzati anche come spazio di socializzazione. L’area in questione non va cementificata, ma lasciata a verde e riqualificata, secondo le nuove tecniche di rigenerazione urbana, in accordo con gli organi del Santuario e con il coinvolgimento della cittadinanza per finalità turistico-religiose, sociali e sportive.
Il comune di Mogliano, dopo aver ricevuto in donazione dai Padri Sacramentini tutto il complesso dell’ex seminario e di gran parte dei terreni adiacenti, avrebbe dovuto restituire al Santuario gli “spazi adeguati” per le attività dello stesso, come riportato nell’atto di donazione In conclusione, l’amministrazione comunale oltre ad essere inadempiente rispetto alla restituzione degli spazi interni ed esterni, ora intende spogliare il Santuario anche delle sue vitali pertinenze. Va ricordato - conclude la nota- che le stesse perizie commissionate dal comune hanno dimostrato la perfetta recuperabilità della casa di riposo di Santa Colomba e, in ogni caso, l’area del Santuario è un luogo di memoria collettiva che va assolutamente salvaguardato da ogni ipotesi edificatoria ed anche da ogni futura speculazione.
Un impegno costante dell’Amministrazione provinciale nei confronti dell’edilizia scolastica. L’ulteriore conferma si ha con gli 870 mila euro di lavori effettuati al Liceo Scientifico “G. Galilei” di Macerata.
«Abbiamo realizzato diversi interventi in questa scuola - dichiara il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, durante il sopralluogo odierno effettuato insieme al dirigente Luca Fraticelli, al Vescovo Mons. Nazzareno Marconi e alla dirigente scolastica Roberta Ciampechini -: 300 mila euro per il rifacimento della palestra, 70 mila euro per la tinteggiatura di tutto l’edificio, 40 mila euro per i nuovi servizi sanitari, 200 mila euro per la sostituzione di tutti gli infissi, a cui si aggiungono 124 mila euro per 31 impianti di ventilazione meccanica».
Gli impianti di ventilazione meccanica sono stati finanziati con le risorse messe a disposizione dalla Regione Marche per la sicurezza della salute di studenti e docenti: il macchinario in pratica ha la funzione di ricambio d’aria, con scambio di calore tra l’aria calda che esce e quella fredda esterna che entra. Un metodo che permette un risparmio energetico nell’ordine del 30-35%, oltreché avere nella stanza sempre aria salubre.
«Ho individuato il Liceo Scientifico - prosegue Pettinari - per realizzare questo progetto. Per quanto riguarda invece la palestra, a seguito di una nostra indagine sulla vulnerabilità sismica, prima del terremoto del 2016, facemmo un progetto, finanziato dalla Protezione Civile. I lavori partirono dopo il terremoto che non aveva intaccato l’agibilità dell’edificio, comunque prima dell’inizio di quell’anno scolastico intervenimmo su questa scuola, così come in altre della provincia, per sistemare al meglio gli immobili. In questo caso impiegammo 140 mila euro di risorse dell’ente».
Dulcis in fundo il maxi finanziamento della Regione Marche, con fondi del terremoto, del valore di 8,6 milioni di euro, che servirà per l’adeguamento sismico di tutto lo stabile. «Sono in chiusura di mandato - conclude il presidente - ma grazie al lavoro della struttura provinciale lasciamo progetti e tanti finanziamenti già pronti, basti pensare ai 33 milioni di euro per le scuole di Cingoli e ai 23,5 milioni per quelle di Tolentino».
Il Vescovo, che ha portato la sua benedizione in presenza anche della classe 5 C impegnata nella lezione di scienze motorie, ha evidenziato proprio l’importanza della visione ad ampio raggio. «Nel diritto romano, c’è il concetto di diligenza del buon padre di famiglia: colui che gestisce l’attuale con uno sguardo al futuro».
In chiusura la dirigente Ciampechini ha ringraziato il presidente e tutta l’Amministrazione provinciale per l’attenzione rivolta alla scuola. «Il nostro istituto è in crescita e oggi possiamo contare su ambienti nuovi e ancora più sicuri. È stato un piacere riprendere l’attività in presenza».
Il Comune di Recanati approva il progetto di fattibilità tecnico economica dell’intervento di consolidamento del versante a valle del Castello di Montefiore.
Si entra nella fase operativa per la gestione del finanziamento del Ministero degli Interni per la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico.
“Ancora una volta grazie ai contributi intercettati dalla nostra Amministrazione, in linea con la strategia programmatica di visione e pianificazione delle opere a lungo termine, possiamo finalmente iniziare anche il recupero del Castello di Montefiore atteso da anni – dichiara il Sindaco Antonio Bravi – un primo intervento strutturale di fondamentale importanza per difendere l’area dove sorge il prezioso bene del 1200 dal dissesto idrogeologico".
Quasi un milione di euro ottenuto dal Comune di Recanati per il consolidamento del versante a valle del Castello di Montefiore e per il consolidamento e la mitigazione del versante est della città, Fosso delle Conce, area ex discarica bonificata qualche anno fa grazie ad un finanziamento europeo.
"Con l'approvazione dello studio di fattibilità e dell'esecutivo che verrà adottato dalla Giunta entro ottobre ci prepariamo alla gara d'appalto entro l'anno e all'apertura dei cantieri a primavera - afferma l'assessore ai lavori pubblici Francesco Fiordomo- Per il Castello di Montefiore è un primo passo importante, si parte dal consolidamento del versante che gli studi geologici indicano a rischio oramai da decenni. Siamo poi alla ricerca del finanziamento necessario per la ristrutturazione ed il recupero del Castello. Proviamo ad entrare in ogni bando compatibile. Senza illudere, in modo serio e convinto, ci stiamo lavorando da anni. Intanto questi 500 mila euro rappresentano un primo step, fondamentale".
Il progetto dell’intervento è stato realizzato dall’ingegnere Federico Veroli in collaborazione con il geologo Mirko Patrizietti e con la consulenza della Società Cooperativa Archeolab di Macerata per la parte archeologica.
I criteri di progettazione degli interventi hanno seguito i moderni indirizzi tecnici per il recupero delle aree in dissesto cercando di porre in essere interventi in grado di offrire le migliori garanzie di protezione, associando nel contempo la prevenzione alla difesa dall’evento. Verificata la particolare sensibilità dei terreni alla circolazione idrica, la bonifica del movimento franoso e il conseguente recupero dell’area è stato improntato con una soluzione progettuale comprendente “opere di difesa attiva” e “opere di difesa passiva”.
In particolare il progetto prevederà i seguenti interventi: a) la realizzazione di una paratia di pali trivellati di medio‐grande diametro con lunghezza indicativa di 18m e il loro innesto nella formazione pliocenica (substrato grigiastro) collegati in testa mediante un cordolo in cemento armato; b) la regimentazione delle acque meteoriche della corte interna del Castello mediante la rimozione di uno strato di terreno e formazione delle pendenze, la posa di una geomembrana e geocomposito drenante, il successivo riposizionamento del terreno rimosso e la regimentazione delle acque raccolte dalle membrane in fogna; c) la realizzazione di una misura compensativa idraulica per la laminazione delle acque meteoriche provenienti dalla corte interna del Castello, mediante il rifacimento e sovradimensionamento di un tratto della fognatura esistente delle acque bianche.
Nel corso dell’ultima riunione del Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica Provinciale, tenutasi il 6 ottobre u.s., è stata dibattuta la problematica degli assembramenti notturni, e relativi schiamazzi, che si verificano nel fine settimana in via Nave, principalmente nel tratto compreso tra via Duca degli Abruzzi e via Lauro Rossi. Il fenomeno dell’assembramento arreca notevole disturbo alla quiete pubblica, origina situazioni indecorose e di degrado anche a causa dei rifiuti abbandonati.
Alla luce di quanto sopra riportato, in accordo con le Forze dell’Ordine, il Sindaco in data odierna ha emesso un’apposita ordinanza che dispone, nei giorni di venerdì e sabato dalle ore 22.00 alle ore 6.00 del giorno successivo, in Via Nave, nel tratto compreso tra Via Duca degli Abruzzi e Via Lauro Rossi, il divieto di transito pedonale con esclusione dei residenti a far data dal 22 ottobre 2021 fino al 2 gennaio 2022.
Era uno dei luoghi più suggestivi dei Monti Sibillini, origini millenarie prima come castello, poi come luogo destinato ad ospitare i defunti. Il cimitero monumentale di Castel Murato nei pressi di Ussita è stato raso al suolo dal terremoto del 2016, lasciando una ferita aperta in tutta la comunità. “Una memoria storica, architettonica ma soprattutto umana che va preservata ad ogni costo.” Così ha commentato l’assessore alla Ricostruzione , Guido Castelli lo svolgimento nei giorni scorsi di un importante incontro tecnico-operativo che ha sancito in maniera formale l’avvio delle attività di “Recupero e restauro del Cimitero monumentale di Castelmurato in Castelfantellino e consolidamento versante”, come disciplinato dall’ordinanza speciale numero 16 del luglio 2021.
Il tavolo tecnico si è tenuto nel Comune di Ussita su convocazione della Regione Marche, soggetto attuatore per la prima fase riguardante la messa in sicurezza e la gestione delle macerie provenienti dal sito.All’incontro hanno preso parte la dirigente dalla Regione Silvia Moroni , l’ingegnere Elisa Crispignoli in rappresentanza del sub commissario Gianluca Loffredo, l’architetto Rosella Bellesi (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche), l’architetto Roberta Caprodossi (Comune di Ussita), i geometri Luciano Pescolloni e Carlo Leggi del Cosmari.
«Abbiamo raggiunto un importante risultato -spiega l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli-. In qualità di soggetto attuatore provvederemo sin da subito a richiedere formalmente al commissario straordinario per la ricostruzione Legnini l’anticipo sul finanziamento previsto in ordinanza, al fine di poter procedere speditamente con le fasi successive di nostra competenza».
Un summit quindi rivelatosi nodale per definire alcuni punti imprescindibili, tra cui quello riguardante l’identificazione degli elementi di valore architettonico e culturale, classificati come A e B. A tal proposito sono state redatte 10 schede macerie MiC, in cui sono state indicate le modalità operative di smontaggio, recupero, trasporto e stoccaggio in attesa della ricostruzione del nuovo cimitero, fase questa che vedrà quale soggetto attuatore lo stesso Comune di Ussita.